CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 28 ottobre 2020
460.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Politiche dell'Unione europea (XIV)
ALLEGATO
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ALLEGATO 1

Misure per contrastare il finanziamento delle imprese produttrici di mine antipersona, di munizioni e submunizioni a grappolo (C. 1813, approvata dal Senato, e C. 445 Fornaro.).

PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE

   La XIV Commissione Politiche dell'Unione europea,

   esaminato, per i profili di competenza, il testo unificato della proposta di legge C. 1813, recante «Misure per contrastare il finanziamento delle imprese produttrici di mine antipersona, di munizioni e submunizioni a grappolo», approvato dal Senato;

   ricordato che la disciplina vigente prevede già alcune norme specifiche, anche sanzionatorie, adottate in attuazione di obblighi assunti in sede internazionale, con particolare riferimento alla legge n. 374 del 1997, recante norme per la messa al bando delle mine antipersona, modificata dalla legge n. 106 del 1999 di ratifica della Convenzione di Ottawa sul divieto di impiego, di stoccaggio, di produzione e di trasferimento delle mine antipersona e sulla loro distruzione, firmata da 127 paesi nel dicembre 1997, e alla legge n. 95 del 2011, con la quale è stata ratificata la Convenzione di Oslo sulla messa al bando delle munizioni a grappolo, adottata il 30 maggio 2008;

   rilevato che la proposta di legge interviene sulla predetta disciplina vigente prevedendo, all'articolo 1, comma 1, il divieto totale al finanziamento di società che svolgano attività di costruzione, produzione, sviluppo, assemblaggio, riparazione, conservazione, impiego, utilizzo, immagazzinaggio, stoccaggio, detenzione, promozione, vendita, distribuzione, importazione, esportazione, trasferimento o trasporto delle mine antipersona, delle munizioni e submunizioni cluster, nonché il divieto di svolgere ricerca tecnologica, fabbricazione, vendita e cessione, a qualsiasi titolo, esportazione, importazione e detenzione di munizioni e submunizioni cluster, e introducendo al contempo le sanzioni amministrative pecuniarie a carico degli intermediari abilitati, nonché dei loro amministratori che non osservano i predetti divieti, salvo che il fatto non costituisca reato;

   ricordato altresì che il Parlamento europeo ha sostenuto sia la citata Convenzione relativa alle munizioni a grappolo, sia quella riguardante le mine antipersona, promuovendone l'adozione con apposite risoluzioni,

  esprime

PARERE FAVOREVOLE

  con la seguente osservazione:

   valuti la Commissione di merito l'opportunità di meglio coordinare il contenuto del comma 1 dell'articolo 1, che sembra introdurre un divieto totale di finanziamento e delle altre attività ivi citate valido «erga omnes» in coerenza con lo spirito delle Convenzioni internazionali citate in premessa, con il contenuto del comma 4 del medesimo articolo che sembra invece limitare tali divieti ai soli intermediari abilitati come definiti dall'articolo 2, comma 1, lettera a), nonché alle fondazioni e ai fondi pensione con riguardo al divieto di investire il proprio patrimonio nelle attività di cui al medesimo comma 1.

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ALLEGATO 2

Schema di decreto legislativo recante disposizioni integrative e correttive al decreto legislativo 3 novembre 2017, n. 229, concernente revisione ed integrazione del decreto legislativo 18 luglio 2005, n. 171, recante codice della nautica da diporto ed attuazione della direttiva 2003/44/CE (Atto n. 101-bis).

PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE

   La XIV Commissione Politiche dell'Unione europea.

   esaminato lo schema di decreto legislativo recante disposizioni integrative e correttive al decreto legislativo 3 novembre 2017, n. 229, concernente revisione ed integrazione del decreto legislativo 18 luglio 2005, n. 171, recante codice della nautica da diporto ed attuazione della direttiva 2003/44/CE (atto n. 101-bis),

   preso atto che l'articolo 20 dello schema di decreto recepisce quanto suggerito nell'osservazione formulata nel parere reso dalla XIV Commissione il 14 maggio 2020, relativamente all'opportunità, al fine di favorire maggiormente lo sviluppo del settore, di ridurre da 5 a 3 anni il requisito temporale di possesso della patente nautica per il noleggio occasionale delle imbarcazioni da diporto,

  esprime

PARERE FAVOREVOLE.

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ALLEGATO 3

Comunicazioni del presidente sulla riunione dei presidenti COSAC del 14 settembre 2020.

RELAZIONE DELLA VICEPRESIDENTE EMANUELA ROSSINI

  La riunione, divisa in due sessioni, è stata l'occasione per affrontare le tematiche relative alle priorità della Presidenza tedesca dell'Unione e alle conseguenze della pandemia da COVID-19.
  Nell'ambito della I sessione il dibattito è stato introdotto dal Ministro per gli affari esteri Heiko Maas, il quale ha evidenziato le prime due priorità del programma della Presidenza tedesca, che riguardano i negoziati sul Quadro finanziario pluriennale e sui programmi settoriali, nonché quelli tra l'Unione europea e il Regno unito. Ulteriori priorità attengono alla transizione verde e digitale dell'Unione europea, specie con riguardo all'importanza di consolidare la sovranità digitale dell'UE, e alle politiche di migrazione e di asilo in cui si registrano divergenze tra alcuni Stati membri. Per quanto concerne la politica estera e di sicurezza comune, il Ministro ha parlato della situazione in Bielorussia e nel Mediterraneo orientale, sottolineando l'importanza di prevenire l'escalation e di utilizzare tutti gli strumenti possibili per una soluzione diplomatica; ha altresì formulato l'intendimento di definire una strategia comune con l'Africa e sostenere il processo di adesione all'UE per l'Albania e la Repubblica della Macedonia del Nord.
  Durante il dibattito sono intervenuti tredici rappresentanti dei Parlamenti nazionali, che hanno espresso il loro supporto alle priorità del semestre di presidenza tedesco plaudendo all'ambizione dimostrata dalla Presidenza nel trattare i vari dossier. Alcuni parlamentari hanno fatto specifico riferimento alla situazione in Bielorussia, sottolineando l'importanza di sostenere il processo democratico (Renhold Lopatka del Nationalrat austriaco e Gediminas Kirkilas della Seimas lituana), e hanno espresso preoccupazione con riguardo ai rapporti con la Turchia (Dimitrios Kairidis del Vouli ton Ellinon greco).
  L'accordo raggiunto nell'ambito del Consiglio europeo di luglio 2020 è stato definito come un passaggio storico dalla maggioranza degli intervenuti; tuttavia, la deputata Dita Charanzova del Parlamento europeo ha rilevato la necessità di destinare adeguati fondi ai programmi «bandiera» (flagship) nell'ambito del bilancio, programmi che potrebbero essere penalizzati dall'accordo. L'importanza di un adeguato coinvolgimento dei Parlamenti nazionali nella preparazione dei piani di ripresa e resilienza nazionali è stata, invece, sottolineata dal deputato Dragomir Stoynev del Parlamento bulgaro (Narodno sabranie).
  L'esigenza di un avvio della Conferenza sul futuro dell'Europa è stata rimarcata in alcuni interventi; a questo proposito, l'eurodeputata Charanzova ha ricordato che le tre istituzioni europee devono lavorare insieme a una Dichiarazione congiunta per definire la tempistica, gli obiettivi e l'organizzazione della Conferenza.
  I deputati intervenuti nel corso del dibattito hanno inoltre posto l'accento su altre tematiche, tra le quali: l'attenzione al processo di adesione all'Unione europea da parte di Albania e Macedonia del Nord (Richard Horcsik del Parlamento ungherese); le politiche di migrazione ed asilo, relativamente alla capacità di Frontex di fare fronte alla situazione anche in considerazione degli incidenti verificatisi nelle isole greche (Joris Backer della Eerste Kamer olandese); il dialogo tra gli Stati membri sul rispetto dello Stato di diritto (Sabine Thillaye dell'Assemblea nazionale francese).
  Al riguardo, segnalo che, nel corso del mio intervento, ho evidenziato il ruolo cruciale delle priorità enucleate dalla Presidenza Pag. 180 tedesca con particolare riferimento al Pilastro dei diritti sociali, in quanto la crescita non può essere disgiunta dalla coesione sociale. La trasformazione verde e digitale potrà non solo rafforzare l'innovazione e contribuire alla creazione di posti di lavoro, ma anche modernizzare le nostre economie e renderle competitive negli scenari globali. Sul fronte delle misure economiche, ho rappresentato l'urgenza di approvare gli atti normativi sul bilancio e su Next Generation Eu (NGEU), necessari per rendere operativo il pacchetto, durante questo semestre di presidenza del Consiglio, in modo che i fondi siano disponibili il più rapidamente possibile agli inizi del prossimo anno. Una revisione delle regole a livello europeo è altresì necessaria per rafforzare la flessibilità e l'adattamento alla nuova situazione. L'allentamento ovvero la sospensione di alcune regole ha evidenziato l'esigenza di un loro superamento o almeno di un loro aggiornamento. La pandemia offre un'occasione unica per un salto di qualità, necessario per affrontare le sfide attuali e future.
  In sede di replica, il Ministro Maas ha fatto presente che la Presidenza tedesca sta lavorando ad una dichiarazione congiunta per la Conferenza sul futuro dell'Europa con l'intendimento di avviarla durante questo semestre. A suo avviso, i Parlamenti nazionali dovrebbero giocare un ruolo cruciale e la società civile dovrebbe essere coinvolta. La discussione di questioni di rilievo sociale, quali quelle riguardanti il salario minimo, consentirebbe un dibattito su tematiche di diretto impatto sulla vita dei cittadini. Il Ministro ha poi sottolineato l'impegno della Presidenza tedesca nei negoziati sul QFP e su NGEU.
  La II sessione è stata invece dedicata alle conseguenze della pandemia da COVID-19 e alle lezioni apprese. La conferenza è stata introdotta dal Vice presidente esecutivo della Commissione europea, Frans Timmermans, che, dopo aver sottolineato il ruolo cruciale del Parlamenti nazionali nella ratifica delle decisioni concernenti NGEU e nella predisposizione dei programmi nazionali, ha parlato dell'importanza del Green deal e dell'esigenza di ristrutturare le società e le economie, specie a seguito dell'esplodere della pandemia, a motivo dell'ingente quantità di fondi messi a disposizione dall'Unione europea che offre un'occasione formidabile e irripetibile per la creazione di una società giusta ed equa basata sulla transizione verde. La scelta di pervenire a un'economia climaticamente neutra entro il 2050 rappresenta un modello, che potrà essere seguito a livello globale in quanto le conseguenze del cambiamento climatico stanno colpendo in modo più o meno grave tutte le aree del pianeta: l'Europa quindi può rivendicare sotto questo profilo un ruolo di apripista, che la colloca all'avanguardia.
  Nel corso del dibattito, sono intervenuti undici parlamentari, un'ampia maggioranza dei quali ha espresso apprezzamento nei confronti della risposta europea alle conseguenze provocate dal COVID-19; preoccupazione è stata espressa circa le distorsioni che potrebbero essere determinate dalle nuove regole sugli aiuti di Stato, specie nei settori dell'energia e dell'ambiente (Jean Bizet, Senato francese).
  L'eurodeputata Charanzova, dopo aver evidenziato l'importanza delle priorità legate alla transizione verde e digitale individuate dalla Commissione europea e la necessità di sostenerle con stanziamenti adeguati, ha sottolineato il ruolo della Conferenza sul futuro dell'Europa, che potrà costituire un'importante sede di riflessione sulle lezioni apprese dalla crisi provocata dalla pandemia.
  I parlamentari intervenuti nel dibattito si sono soffermati su svariate questioni considerando il ruolo strategico del mercato interno (Annika Qarlson del Riksdagen svedese), l'importanza di preservare la circolazione di beni, servizi e persone (Domagoj Hajduković, dell'Hrvatski sabor croato), l'adozione di decisioni e strategie coordinate su più fronti. Una specifica questione è stata posta dalla senatrice polacca, Danuta Jazłowiecka, con riguardo all'implementazione del Green deal.
  Alla riunione è anche intervenuta la deputata albanese Rudina Hajdari, auspicando che venga fissata al più presto la data della Conferenza intergovernativa per Pag. 181l'avvio dei negoziati di adesione all'Unione europea e dando conto degli sforzi compiuti dal suo Paese nella lotta contro la corruzione.
  Il commissario Timmermans, replicando alle questioni poste dai parlamentari, ha dapprima enfatizzato l'importanza dell'integrazione dei Balcani occidentali per la stabilità e la prosperità dell'Europa; sotto questo profilo, l'adozione di misure e azioni per la transizione verde e per il perseguimento della neutralità climatica aiuterà queste aree nel loro processo di adesione all'Unione europea. Per quanto concerne le preoccupazioni espresse sulle possibili divergenze tra gli Stati membri determinate dalle misure di aiuto adottate, sottolinea l'importanza di definire una parità di condizioni a livello europeo (cd. level playing field), anche per salvaguardare il mercato interno. Con riguardo alle sfide poste dal Green deal, fa presente la diversa posizione degli Stati membri in termini di mix energetico, atteso che alcuni Stati membri sono chiamati ad affrontare sfide maggiori nell'arrestare la produzione e l'utilizzo di carbone e nella direzione di una produzione energetica più sostenibile. Per questa ragione, il Fondo per la transizione energetica assume un'importanza strategica per assicurare una transizione efficace in questi Paesi.
  Nel corso del dibattito, ho segnalato che la pandemia ci ha insegnato che abbiamo bisogno di un'azione più coordinata tra gli Stati membri a livello europeo. Sono necessari uno sforzo comune per rispondere alla crisi sanitaria, segnatamente per la produzione e l'accessibilità di un vaccino, e una visione strategica comune per utilizzare le risorse economiche che saranno messe a disposizione nell'ambito del QFP. Ciò vale, in particolare, per settori, come l'innovazione tecnologica, la ricerca scientifica, le infrastrutture di trasporto ed energetiche in cui un'azione coordinata a livello europeo servirebbe a massimizzare gli investimenti nazionali. Le nuove risorse proprie saranno importanti per ridurre la pressione sui contributi nazionali e per il perseguimento di obiettivi strategici di lungo periodo. La pandemia ci ha insegnato che occorre flessibilità e velocità nell'adozione delle risposte; per questo, un adattamento delle politiche e delle regole europee appare opportuno per essere più pronti ad affrontare le sfide globali future.