CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 30 ottobre 2018
83.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari costituzionali, della Presidenza del Consiglio e Interni (I)
ALLEGATO

ALLEGATO

Sugli esiti della missione svolta a Bruxelles in occasione della Riunione del Gruppo di controllo parlamentare congiunto su Europol (Bruxelles, 24-25 settembre 2018).

COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE

  Il 24 e 25 settembre 2018 si è svolta a Bruxelles la terza riunione del Gruppo di controllo parlamentare congiunto su Europol. Il Gruppo di controllo, composto da parlamentari europei e nazionali, esercita un monitoraggio politico delle attività dell'Agenzia nell'adempimento della sua missione, anche per quanto riguarda l'impatto di tali attività sui diritti e sulle libertà fondamentali delle persone fisiche. Esso è presieduto congiuntamente dal Parlamento del Paese che detiene la Presidenza di turno del Consiglio dell'Unione europea (attualmente, l'Austria) e dal Parlamento europeo e si riunisce due volte l'anno, alternativamente nel Parlamento del Paese della Presidenza e nel Parlamento europeo.
  Alla riunione hanno partecipato, per la Camera, la deputata Valentina Corneli (M5S, componente della Commissione Affari costituzionali) e, per il Senato, il senatore Gianluca Perilli (M5S, componente della Commissione Affari costituzionali).
  Dopo l'adozione dell'agenda e gli interventi introduttivi dei due Co-presidenti Claude Moraes (Presidente della Commissione per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni LIBE del Parlamento europeo), e Angela Lueger (Presidente della Commissione Affari interni del Consiglio nazionale austriaco), sono state illustrate le priorità del Gruppo di controllo per il biennio 2018-2019, da parte della Troika presidenziale. Tale organismo riunisce i Capi delegazione della Presidenza attuale (Austria), precedente (Bulgaria) e successiva (Romania). Sono in particolare intervenuti il Presidente della Commissione Interni, sicurezza e ordine pubblico della 44o Assemblea della Repubblica di Bulgaria, Tsvetan Tsvetanov, l'onorevole Peter Weidinger, membro del Consiglio nazionale austriaco, e l'onorevole Oana-Consuela Florea, membro della Camera dei deputati rumena e della Commissione permanente congiunta di Camera e Senato rumeni per l'esercizio del controllo sulle attività del Servizio di intelligence rumeni – SRI.
  Il primo oratore ha illustrato i progressi compiuti sul tema della sicurezza durante la Presidenza bulgara; il rappresentante austriaco si è soffermato sul ruolo di Europol nel contrasto alla migrazione illegale e sulla necessità di una stretta cooperazione tra Europol e l'Agenzia europea della guardia di frontiera e costiera (Frontex) e ha introdotto la questione, più volte ripresa nel prosieguo dei lavori, della riduzione del budget per Europol nella proposta di bilancio 2019. Il parlamentare rumeno, tra i temi prioritari che dovranno essere oggetto di attenzione da parte del Gruppo di controllo, ha evidenziato i seguenti: sicurezza alle frontiere; gestione del rischio terrorismo; lotta al traffico di esseri umani; contrasto dei reati informatici; politiche UE per il Partenariato orientale e i Balcani occidentali.
  Successivamente, Catherine De Bolle, Direttrice esecutiva di Europol, ha illustrato la bozza del documento di programmazione pluriennale 2019-2021. Tale documento, presentato a marzo, sarà adottato formalmente a novembre. Esso si concentra su taluni obiettivi strategici, legati Pag. 8in particolare al rafforzamento della capacità di Europol di acquisire informazioni e a una maggiore interoperabilità e interconnessione tra i sistemi al fine di pervenire a una gestione integrata di dati con gli Stati membri. In termini generali, la Direttrice ha riportato una generale richiesta degli Stati membri di aumentare le capacità operative di Europol, per combattere terrorismo e criminalità organizzata e, in particolare, il traffico di droga. Per raggiungere tale obiettivo servono analisi standard a livello nazionale, iniziative di formazione comuni rivolte ai funzionari delle autorità nazionali, l'uso di Europol come piattaforma di scambio di know-how ed esperienze. La Direttrice si è inoltre soffermata sul rafforzamento della collaborazione tra Istituzioni europee e Agenzie, preannunciando una riunione congiunta dei consigli di amministrazione di Europol e Frontex. Riprendendo il tema del budget di Europol per il 2019, ha ricordato che nel 2018 Europol ha gestito un bilancio di 146 milioni di euro, attuando l'80 per cento dei programmi. A fronte di una richiesta di 21 milioni di euro aggiuntivi, lo stanziamento previsto per il 2019 è addirittura inferiore rispetto a quello del 2018, imponendo un ridimensionamento dei programmi di Europol.
  Nel corso del dibattito si è discusso del ruolo di Europol nel contrasto alla migrazione illegale (rappresentante austriaco), della necessità di un approccio caso per caso nella cooperazione con i Paesi terzi (parlamentare francese), della necessità della cooperazione con i Balcani occidentali (rappresentante greco) e dei vantaggi e dei rischi legati all'accordo per lo scambio di dati con la Turchia (parlamentare bulgaro, rappresentante cipriota), dell'opportunità di collaborare con il settore privato nel contrasto alla cyber criminalità (parlamentare francese), del possibile impatto derivante dalla cooperazione con la futura Procura europea (on. Chinnici, S&D), della necessità di rafforzare la cooperazione con le altre Agenzie europee (parlamentari britannico e francese).
  In sede di replica, la Direttrice De Bolle ha in particolare segnalato gli sforzi di Europol per un più efficace contrasto alla migrazione illegale, attraverso la creazione di task force, la collaborazione con i Paesi terzi e il sostegno a indagini avviate negli Stati membri per identificare e sequestrare gli attivi dei trafficanti. La Direttrice ha quindi evidenziato il potenziale valore aggiunto dell'accordo con la Turchia, sottolineando le garanzie in termini di tutela dei dati personali in esso contenute. Sulla criminalità informatica la Direttrice ha ricordato i risultati positivi raggiunti nell'ambito dell'EU internet forum in termini di rimozione di contenuti d'odio e ha richiamato la proposta di regolamento appena presentata dalla Commissione europea sull'eliminazione dei contenuti terroristici dal web.
  Successivamente, ha avuto luogo uno scambio di opinioni con il Presidente del consiglio di amministrazione di Europol, Priit Pärkna, sulle attività nel periodo marzo-settembre 2018. Il relatore ha in primo luogo menzionato i risultati positivi, che emergono dalla relazione annuale, in termini di gestione delle risorse e condizioni di lavoro. Si è quindi soffermato su alcuni specifici temi discussi dal Consiglio, tra i quali in particolare la definizione di criteri di valutazione sulle informazioni trasmesse dagli Stati membri a Europol, e, con riferimento alle relazioni esterne, la collaborazione con i Balcani occidentali e la conclusione di accordi con le autorità di contrasto dello Stato di Israele. Anche il dottor Pärkna ha stigmatizzato la riduzione del bilancio di Europol per il 2019. Con riferimento quindi alla possibile partecipazione di un rappresentante del gruppo di lavoro al Consiglio di amministrazione, prevista dal regolamento Europol, ha evidenziato la necessità di preservare la confidenzialità dei documenti presentati e discussi in tale sede. In chiusura del suo intervento, il dottor Pärkna ha ricordato che i documenti del Consiglio sono normalmente redatti in inglese, in ragione dell'esiguità delle risorse in materia linguistica di Europol. La traduzione nelle altre lingue avviene soltanto se ne è prevista la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale dell'Unione europea.Pag. 9
  Nella medesima sessione, il Presidente della Commissione per la sicurezza e l'ordine pubblico del Parlamento bulgaro, Tsvetanov, che ha partecipato alla precedente riunione del board in rappresentanza del gruppo di controllo, ha concordato sull'importanza di preservare la confidenzialità dei documenti ma ha sollecitato un ripensamento del relativo regime linguistico. Sulla base di un'interpretazione estensiva del regolamento Europol, egli ha infine auspicato che, anche per il futuro, un rappresentante del gruppo di controllo venga invitato alle riunioni del Consiglio d'amministrazione, come osservatore e senza diritto di voto.
  Nella giornata del 25 settembre si sono svolte due sessioni tematiche, rispettivamente concernenti la tutela dei diritti e delle libertà fondamentali delle persone fisiche, e, in particolare, la protezione dei dati personali, con riferimento alle attività di Europol, nonché il contributo di Europol in materia di contrasto della criminalità finanziaria, recupero dei beni e riciclaggio di denaro.
  Nella prima sessione è intervenuto Wojciech Wiewiórowski, Supervisore aggiunto del Garante europeo per la protezione dei dati personali, il quale ha ricordato che, da maggio 2017, a seguito dell'entrata in vigore del regolamento Europol, il Garante europeo per la protezione dei dati personali (GEPD) svolge attività di sorveglianza su Europol sotto il profilo della tutela dei dati personali. Il Garante ha già svolto due ispezioni, la prima a dicembre 2017, la seconda nel maggio 2018. La prima ispezione, concentrata sul monitoraggio del personale operativo di Europol, in relazione alla gestione della sicurezza delle informazioni e la conservazione dei dati, non ha prodotto l'avvio di un'indagine, ma si è tradotta in 45 raccomandazioni tecniche. La seconda ispezione, iniziata a maggio 2018 e ancora in corso, è collegata in particolare al Sistema d'informazione Schengen, ai dati dei minori, agli hotspot e ai dati dei viaggiatori. Il Supervisore ha quindi menzionato l'attività consultiva del Gruppo di cooperazione, composto dal Garante europeo e dai 28 Garanti nazionali, in particolare sugli accordi per lo scambio dei dati con Paesi terzi (si tratta in particolare degli accordi con Algeria, Egitto, Israele, Giordania, Libano, Tunisia e Turchia). Egli ha riferito che il Gruppo sta altresì lavorando sul tema dello scambio di dati Europol/Frontex e sulla cooperazione tra Europol e le unità di intelligence finanziaria.
  Vari parlamentari, nel corso del dibattito, hanno evidenziato i rischi connessi agli accordi con i Paesi terzi, sotto il profilo della tutela dei dati. Su tale punto, il Supervisore ha effettivamente evidenziato la diversità delle situazioni, con Paesi terzi, come Israele, che hanno un sistema consolidato di protezione dei dati personali, e altri, quali la Turchia, la cui legislazione si basa su modelli vecchi di protezione della privacy. Sono stati affrontati anche i temi dell'impatto sulla privacy dei nuovi meccanismi di interoperabilità dei dati (on. Chinnici) e le difficoltà nello scambio dati tra Europol e Frontex (Bundestag tedesco). Su tale ultimo punto, il Supervisore si è soffermato sulla mancanza di una precisa base giuridica per il trasferimento di dati tra le due Agenzie.
  Nella seconda sessione della giornata sono intervenuti Maarten Rijssenbeek, Procuratore coordinatore nazionale nell'ambito del finanziamento del terrorismo, e la Direttrice esecutiva di Europol, Catherine De Bolle. Il primo relatore ha presentato un progetto pilota avviato nei Paesi Bassi, che coinvolge procuratori, forze di polizia e le principali banche del Paese. Il progetto sta producendo risultati positivi e molte inchieste sono state avviate sulla base di relazioni trasmesse dal settore finanziario. Il relatore ha osservato che tale monitoraggio mostra l'utilizzo prevalente di tecniche di finanziamento tradizionali, piuttosto che di nuovi strumenti.
  La Direttrice De Bolle ha ricordato il sostegno fornito da Europol alle indagini presso gli Stati membri per reati di riciclaggio di denaro e finanziamento del terrorismo, attraverso, in particolare, un apposito dipartimento istituito presso l'Agenzia. Nel 2017 lo scambio di informazioni Pag. 10relative a questi reati e le relative inchieste sono aumentati rispettivamente dell'81 e del 110 per cento. La relatrice ha inoltre ricordato il sostegno fornito da Europol alle unità nazionali di intelligence finanziaria, attraverso una rete decentralizzata per uno scambio di informazioni più sicuro. La Direttrice ha infine richiamato la recente proposta di direttiva recante disposizioni per agevolare l'uso di informazioni finanziarie e ha espresso il suo favore per la proposta del Parlamento europeo di istituire un'unità di intelligence finanziaria a livello europeo.
  Nel corso del dibattito è stata ribadita la necessità di un approccio multidisciplinare e della cooperazione pubblico-privato, al fine di un più efficace scambio di informazioni in materia di reati finanziari (parlamentare olandese); è stata poi posta la questione dell'utilità, a tale fine, di una definizione a livello europeo della nozione di criminalità organizzata (on. Chinnici) e del bilanciamento con la tutela dei dati personali (parlamentare olandese). A seguito di una specifica richiesta emersa nel corso del dibattito, la Direttrice ha preannunciato una relazione di Europol sui profitti generati dal traffico dei migranti.
  La riunione si è conclusa con la relazione del Commissario europeo per l'Unione della sicurezza, Julian King, seguita dai commenti finali dei Co-Presidenti del gruppo di controllo, Moraes e Lueger.
  Il Commissario King ha anzitutto richiamato la recente proposta di regolamento per eliminare rapidamente i contenuti terroristici dal web. Rispetto al precedente approccio, su base volontaria, la proposta prevede un termine vincolante di un'ora per la rimozione dei contenuti di carattere terroristico a seguito di un ordine di rimozione emesso dalle autorità nazionali competenti, misure di prevenzione per evitare che tali contenuti siano caricati on-line, sanzioni per il mancato rispetto degli ordini di rimozione. Il Commissario ha quindi introdotto il tema della sicurezza elettorale, in vista, in particolare, delle prossime elezioni del Parlamento europeo, richiamando, tra le misure adottate a settembre dalla Commissione, la raccomandazione relativa alle reti di cooperazione in materia elettorale, alla lotta contro le campagne di disinformazione e alle misure per la protezione dagli incidenti di cyber sicurezza. L'obiettivo è creare un'Agenzia europea per la cyber sicurezza, che operi sulla base di orientamenti comuni e di un quadro armonizzato. Per quanto riguarda il tema del contrasto al finanziamento del terrorismo, il Commissario ha infine richiamato la proposta di direttiva recante disposizioni per agevolare l'uso di informazioni finanziarie e di altro tipo a fini di prevenzione, accertamento, indagine o perseguimento di determinati reati, finalizzata a un accesso diretto da parte delle autorità competenti a tale tipo di informazione e ad una migliore cooperazione tra unità di intelligence finanziaria e forze di polizia. I prossimi passi consisteranno: nell'istituzione di un sistema di tracciatura del finanziamento del terrorismo a livello europeo, attingendo all'esperienza di Europol; in iniziative nei confronti dei Paesi del vicinato, attribuendo un ruolo centrale a Europol, CEPOL e Eurojust; nel rafforzamento della cooperazione con organismi internazionali e Paesi terzi, anche attraverso gli accordi che Europol sta negoziando in materia di scambio di dati.
  I Co-Presidenti hanno concluso la riunione, riferendo la proposta della Troika, accolta senza obiezioni, di nominare l'onorevole Tsvetanov osservatore, senza diritto di voto, alle prossime riunioni del Consiglio di amministrazione. L'osservatore riferirà al Gruppo di controllo.