CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 2 agosto 2018
47.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Ambiente, territorio e lavori pubblici (VIII)
ALLEGATO

ALLEGATO 1

Decreto-legge n. 86/2018: Disposizioni urgenti in materia di riordino delle attribuzioni dei Ministeri dei beni e della attività culturali e del turismo, delle politiche agricole alimentari e forestali e dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, nonché in materia di famiglia e disabilità. C. 1041 Governo, approvato dal Senato.

PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE

  La VIII Commissione,
   esaminato, relativamente alle parti di propria competenza, il disegno di legge n. 1041;
   premesso che l'articolo 2 reca norme per il Riordino delle competenze del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, mentre l'articolo 4 prevede la soppressione del Dipartimento Casa Italia nonché disposizioni in materia di interventi di edilizia scolastica, competenza che viene attribuita al Ministero dell'istruzione;
   considerato che le disposizioni di cui al citato articolo 2, comma 1 integrano le attribuzioni del Ministero dell'ambiente in un settore di estrema importanza, riportando nell'alveo del Dicastero le funzioni che gli sono proprie, con particolare riguardo all'emergenza ambientale nella cosiddetta «terra dei fuochi» e in altre aree;
   valutate positivamente altresì le disposizioni che riconducono al medesimo ministero le funzioni in materia di contrasto al dissesto idrogeologico, difesa e messa in sicurezza del suolo, politiche di promozione per l'economia circolare, uso efficiente delle risorse, coordinamento delle misure di contrasto e contenimento del danno ambientale e ripristino in sicurezza dei siti inquinati;
   esprime

PARERE FAVOREVOLE

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ALLEGATO 2

Decreto-legge n. 86/2018: Disposizioni urgenti in materia di riordino delle attribuzioni dei Ministeri dei beni e della attività culturali e del turismo, delle politiche agricole alimentari e forestali e dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, nonché in materia di famiglia e disabilità. C. 1041 Governo, approvato dal Senato.

PROPOSTA DI PARERE ALTERNATIVO PRESENTATA DAL GRUPPO DEL PD

  La VIII Commissione Ambiente,
   esaminato il disegno di legge C. 1041, di conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 12 luglio 2018, n. 86, recante Disposizioni urgenti in materia di riordino delle attribuzioni dei Ministeri dei beni e delle attività culturali e del turismo, delle politiche agricole alimentari e forestali e dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, nonché in materia di famiglia e disabilità;
   premesso che:
    l'adozione di un decreto-legge in materia di riordino dei Ministeri lascia alquanto perplessi in ordini alla sussistenza dei requisiti di necessità ed urgenza richiesti per l'emanazione della strumentazione di urgenza;
    i tempi di esame assegnati alle Commissioni sono stati particolarmente ristretti non consentendo di sviluppare un dibattito approfondito sul senso e sulla funzionalità delle modifiche proposte, mortificando, così, l'istruttoria legislativa in Commissione;
   tenuto conto che:
    l'articolo 4-bis, introdotto al Senato, prevede la possibilità (fino al 30 giugno 2019) di adottare i regolamenti di organizzazione dei Ministeri, ivi inclusi quelli degli uffici di diretta collaborazione, con DPCM, con una deroga – che peraltro dovrebbe essere esplicitata – al procedimento ordinario stabilito dall'articolo 17, comma 4-bis, della legge n. 400 del 1988; tale procedimento prevede in questa materia l'emanazione di regolamenti governativi di delegificazione, adottati con decreto del Presidente della Repubblica, sentito il Consiglio di Stato e previo parere delle Commissioni parlamentari competenti in materia; la disposizione non prevede invece il parere delle Commissioni parlamentari competenti e rende facoltativa la previsione del parere del Consiglio di Stato;
    tale previsione svilisce il ruolo fondamentale di garanzia del Consiglio di Stato nonché la funzione di controllo democratico rappresentato dal parere delle Commissioni parlamentari che viene del tutto eliminato;
   considerato che:
    in particolare, l'articolo 2, comma 3, attribuisce al Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare i compiti in materia di contrasto al dissesto idrogeologico, di difesa e messa in sicurezza del suolo e di sviluppo delle infrastrutture idriche esercitati, nel corso della precedente legislatura, da un'apposita Struttura di missione della Presidenza del Consiglio dei ministri, a cui restano in ogni caso le funzioni di coordinamento interministeriale;Pag. 98
    l'articolo 4 prevede la soppressione del Dipartimento istituito, presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, al fine di svolgere le funzioni di indirizzo e coordinamento dell'azione strategica del Governo connesse al progetto «Casa Italia», affidando le relative funzioni alla Presidenza del Consiglio;
   rilevato che:
    la soppressione della Struttura di missione sul dissesto idrogeologico, nata proprio per accelerare gli interventi di mitigazione del rischio idrogeologico, appare una scelta fatta senza un'adeguata valutazione e risulta un errore rilevante perché sottrae uno strumento essenziale per la pianificazione unitaria e la gestione degli investimenti finalizzati alla realizzazione degli interventi per la mitigazione del dissesto idrogeologico e per fronteggiare le situazioni di criticità ambientale delle aree metropolitane interessate da fenomeni di esondazione e alluvione;
    nello specifico, come segnalato anche dai vari soggetti auditi al Senato, un mero passaggio al Ministero dell'Ambiente delle competenze esercitate dalla struttura di missione contro il dissesto idrogeologico e per lo sviluppo delle infrastrutture idriche, così come previsto dal testo del decreto, è una scelta miope per un Paese ad elevato rischio idrogeologico e con tre procedure d'infrazione europee per mancata depurazione, di cui due sfociate in condanna, e con una multa di svariate centinaia di milioni di euro;
    tali tematiche riguardano in modo trasversale diverse competenze – dalla Protezione civile alle infrastrutture, dalle risorse economiche alle politiche ambientali e di pianificazione territoriale- ed a questa capacità di visione rispondeva la Struttura di missione sul dissesto idrogeologico che si era assunta l'onere di svolgere un ruolo di coordinamento tecnico tra i diversi enti competenti, mettendo a sistema le politiche e le misure previste;
    tra i valori aggiunti di tale struttura è importante sottolineare quello che ha consentito di avviare una stagione di programmazione delle risorse e degli interventi con le regioni attraverso l'istituzione del sistema unico Rendis che stabilisce le priorità territoriali determinate in funzione dell'esposizione al rischio delle popolazioni residenti;
    altro valore aggiunto è stato quello di realizzare interventi integrati che prevedono una riduzione del rischio ed un miglioramento della qualità ambientale e dei corpi idrici;
    tale soppressione determinerà quindi anche la dispersione di importanti competenze acquisite nel corso degli anni, fondamentali nella gestione degli interventi di prevenzione dal rischio idrogeologico;
    è molto pericoloso fermare, o rallentare, il lavoro di contrasto e di prevenzione del rischio anche solo per alcuni mesi in attesa che il Ministero dell'Ambiente si attrezzi con le necessarie competenze tecniche e faccia tesoro dell'esperienza accumulata in questi quattro anni; in tale ottica, riveste un'importanza notevole l'adozione da parte del Ministero dell'Ambiente del Piano di Adattamento ai mutamenti climatici in considerazione dell'emergenza legata al rischio e al dissesto idrogeologico destinata ad aggravarsi sempre più per via dei mutamenti climatici;
   tenuto conto che:
    anche per quanto riguarda la soppressione della struttura di missione «Casa Italia» – istituita nel settembre 2016 per dare attuazione al progetto di cura e valorizzazione del patrimonio abitativo del territorio e delle aree urbane, con il compito di definire una policy generale di messa in sicurezza del Paese – non sono chiare le finalità di detta soppressione mentre risultano di estrema evidenza i rischi di dispersione di importanti competenze acquisite nel corso degli anni che la dismissione della struttura determinerà;
    l'importanza della struttura di missione «Casa Italia» risiedeva proprio nell'idea Pag. 99di affrontare in maniera unitaria il tema della prevenzione nel nostro Paese superando la divisione di competenze tra Protezione civile e i Ministeri dell'Ambiente e delle Infrastrutture: un ruolo importante e prioritario per il futuro del nostro Paese;
    attraverso Casa Italia siamo passati da un approccio emergenziale ad uno strutturale in cui tutto il territorio italiano veniva tutelato attraverso un piano di interventi coerenti e coordinati. Il decreto prevede invece l'eliminazione del Dipartimento e un generico passaggio delle sue funzioni alla Presidenza del Consiglio, senza specificare chi e come se ne occuperà e soprattutto senza prevedere un progetto pluriennale che metta in sicurezza le nostre città;
   preso atto infine che:
    il cambiamento proposto dal nuovo Governo sulle questioni in commento non è da valutare in modo positivo perché consiste essenzialmente nell'interrompere esperienze ad alto valore aggiunto per il Paese senza spiegarne le ragioni e senza indicare come intenda operare per raggiungere quegli obiettivi di interesse pubblico che deve perseguire e che invece sta sopprimendo,
   esprime

PARERE CONTRARIO