CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 2 agosto 2018
47.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Difesa (IV)
ALLEGATO

ALLEGATO 1

Decreto-legge n. 84/2018: Disposizioni urgenti per la cessione di unità navali italiane a supporto della Guardia costiera del Ministero della difesa e degli organi per la sicurezza costiera del Ministero dell'interno libici (C. 1004 Governo, approvato dal Senato).

PROPOSTA DI PARERE DELLA RELATRICE

  La Commissione IV (Difesa),
   esaminato per le parti di propria competenza il disegno di legge di conversione, con modificazioni, del decreto-legge 10 luglio 2018, n. 84, recante disposizioni urgenti per la cessione di unità navali italiane a supporto della Guardia costiera del Ministero della difesa e degli organi per la sicurezza costiera del Ministero dell'interno libici;
   premesso che lo scopo del provvedimento è quello di incrementare, per l'anno 2018, la capacità operativa della Guardia costiera del Ministero della difesa e degli organi per la sicurezza costiera del Ministero dell'interno libici attraverso la cessione a titolo gratuito, da parte dell'Italia, di motovedette in dotazione al Corpo delle capitanerie di porto-Guardia costiera e alla Guardia di finanza;
   considerato che i mezzi ceduti sono destinati alla sicurezza della navigazione nel Mediterraneo, inclusa la corretta gestione delle attuali dinamiche del fenomeno migratorio, con particolare riferimento ai flussi provenienti dalla Libia, attribuendo priorità all'esigenza di contrastare i traffici di esseri umani, nonché alla salvaguardia della vita umana in mare;
   rilevato che, durante l'esame al Senato, è stata introdotta una disposizione che ha previsto l'utilizzo degli aeromobili a pilotaggio remoto da parte del Corpo delle capitanerie di porto-Guardia costiera, ai fini dell'attività di ricerca e soccorso e di polizia marittima,
   preso atto dei chiarimenti forniti dal Governo in merito alla tipologia di aeromobili a pilotaggio remoto che potranno essere utilizzati dal Corpo delle capitanerie di porto-Guardia costiera,
  esprime

PARERE FAVOREVOLE.

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ALLEGATO 2

Interrogazione n. 5-00308 Pagani: Sul passaggio di due velivoli militari nel comune di Corio a bassissima quota.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Nel condividere, innanzitutto, l'attenzione degli Onorevoli interroganti per l'episodio richiamato nell'atto, si fa presente che lo Stato Maggiore dell'Aeronautica, a seguito dei dovuti accertamenti, ha escluso la presenza di velivoli all'orario e nell'area indicata; tuttavia, ha comunicato che lo scorso 6 giugno, intorno alle 23.00 locali, nell'area del Comune di Corio è transitato un velivolo Tornado, in missione addestrativa notturna regolarmente pianificata che prevedeva un avvicinamento all'aeroporto di Torino Caselle.
  Il bagliore e il boato percepiti dalla popolazione potrebbero ricondursi alla manovra di normale avvicinamento alla pista eseguita dal velivolo e, più in particolare, alla «ri-partenza» che prevede, per poter effettuare la salita in totale sicurezza, l'uso della massima potenza del motore, incluso l'impiego del postbruciatore.
  È il caso di sottolineare che tali manovre sono state condotte nel totale rispetto della normativa vigente e delle limitazioni in materia, così come tutte le attività addestrative ed esercitative sono compiutamente disciplinate e regolamentate da specifiche direttive di Forza armata, finalizzate a minimizzare i disagi agli abitanti.
  L'utilizzo degli spazi aerei è programmato dall'Aeronautica militare giornalmente e ogni pianificazione è comunicata anche alle competenti autorità dell'aviazione civile che devono conoscere l'entità del traffico aereo militare e i dettagli del piano di volo, sia per esigenze organizzative che di sicurezza.
  Quanto all'informazione preventiva, da parte delle autorità militari, nei confronti della popolazione in occasione dello svolgimento di attività addestrative con velivoli, è già prassi di Forza armata dare pubblico preavviso di ogni esercitazione di rilievo, così come di ogni evento che preveda la contestuale partecipazione di più aeromobili.
  Nel caso in esame, si è trattato di una missione addestrativa di un singolo velivolo che ha utilizzato le normali traiettorie di volo e non ricade nelle casistiche sopra esposte.
  Vorrei, concludendo, rassicurare gli interroganti, che sugli aspetti legati alla sicurezza e al rispetto delle norme vi è la massima attenzione, affinché l'indispensabile esigenza addestrativa riduca al minimo l'impatto sui residenti nelle aree interessate da esercitazioni di volo.
  Proprio per questo motivo, oltre che per evitare interferenze con il traffico civile, sono previsti stringenti limiti procedurali, temporali, geografici e di quota per tutte le attività sia addestrative che esercitative.

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ALLEGATO 3

Interrogazione n. 5-00309 Ermellino: Sul trasferimento di alcuni corsi dei volontari in ferma prefissata annuale (VFP1) da Taranto alla Maddalena.

TESTO DELLA RISPOSTA

  In occasione della recente audizione sulle linee programmatiche del Dicastero, dinanzi alle Commissioni Difesa congiunte di Camera e Senato, il Ministro della difesa ha avuto modo di esporre le direttrici generali della sua azione di governo, ponendo in evidenza come il fattore umano costituisse il fulcro del processo di cambiamento delle istituzioni, da realizzare attraverso la migliore utilizzazione dello stesso nonché attraverso la formazione e lo sviluppo professionale.
  La formazione del personale, quindi, finalizzata all'accrescimento delle competenze professionali, diventa la leva del processo di cambiamento nonché fattore di rilevanza strategica in quanto le risorse umane più competenti e aggiornate contribuiscono in maniera determinante a rendere l'Amministrazione più efficiente e soprattutto più innovativa.
  I corsi di formazione dei volontari in ferma prefissata annuale, cui si fa riferimento nell'interrogazione in discussione, rispondono a questa logica e costituiscono un obiettivo strategico del Dicastero, in quanto tesi al rilancio e alla valorizzazione della componente umana.
  Nel merito del quesito posto sottolineo che la Forza armata, di concerto con il Comando Generale delle Capitanerie di Porto - Guardia Costiera, al fine di bilanciare l'impegno del personale del quadro permanente delle scuole Sottufficiali di Taranto e La Maddalena nonché delle infrastrutture e delle apparecchiature didattiche, ha programmato un limitato trasferimento dei soli corsi di Volontari in Ferma Prefissata annuale (VFP1) dalla scuola di Taranto a quella di La Maddalena.
  Nello specifico si tratta di quattro corsi annuali della durata di quattro settimane ciascuno, a favore di 160 militari di alcune categorie dei Nocchieri di Porto per ogni corso.
  Il trasferimento è stato programmato in previsione di un significativo incremento del numero dei corsisti e della durata di alcuni corsi presso la scuola di Taranto; dagli inizi del 2019 affluiranno annualmente circa 2500 corsisti a fronte di una media di circa 2300 dei precedenti quattro anni e a fronte di un trasferimento alla scuola di La Maddalena di 3990 giorni di corsi si avrà un incremento di 7170 giorni presso la scuola di Taranto.
  Peraltro, il citato bilanciamento muove anche nella direzione di quanto indicato nel Protocollo d'Intesa tra il Ministero della difesa e la Regione Autonoma Sardegna per il coordinamento delle attività militari presenti nel territorio della Regione.
  La sede di Taranto è stata, è e sarà la primaria base operativa e logistica della Marina militare e, nello specifico, principale centro di formazione per il personale Sottufficiale e di Truppa nonché sede del principale centro di addestramento.
  A conferma di ciò rendo noto che a partire dal 2019, e per alcuni anni a venire, saranno erogati corsi sia presso la scuola Sottufficiali di Taranto sia presso il Pag. 55Centro di Addestramento della Marina militare di Taranto in favore degli equipaggi delle unità navali di Marine militari di Paesi amici che saranno costruite presso i cantieri italiani.
  Sempre nella citata ottica di bilanciamento, entro l'autunno del corrente anno, sarà attuato il trasferimento del Comando del 3o Reggimento della Brigata Marina San Marco da Roma a Taranto.
  Ricordo, infine, che Taranto, proprio per la rilevanza strategica, è stata individuata quale sede di assegnazione di nave Cavour e vi saranno assegnate 6 delle 10 Fregate Multiruolo (FREMM) una volta completato il programma.

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ALLEGATO 4

Interrogazione n. 5-00310 Deidda: Sulle condizioni del personale dell'Esercito impegnato nell'operazione Strade Sicure.

TESTO DELLA RISPOSTA

  In primo luogo, voglio rinnovare i sentimenti di vicinanza e solidarietà ai familiari del Caporal maggiore Enrico De Mattei per la sua prematura e tragica scomparsa.
  La tutela della salute del proprio personale, militare e civile, è un tema particolarmente caro alla Difesa: è un dovere e una responsabilità verso chi serve il Paese con grande dedizione e verso le loro famiglie.
  Questa è e deve essere una assoluta priorità e posso assicurare che l'azione dell'Amministrazione va proprio in questa direzione.
  In tale ottica, non sono mancati e non mancheranno l'attenzione e la sensibilità, né il costante e determinato impegno del Dicastero nei confronti di una tematica così delicata e complessa.
  Proprio per questi motivi, con riferimento all'operazione Strade Sicure, il Ministro della Difesa, fin dal suo insediamento, si è interessata alla situazione dei militari che vi partecipano, chiedendo un approfondimento sulle loro condizioni di lavoro.
  Peraltro, a testimonianza della rilevanza di questa tematica e di quanto le stia a cuore, recentemente il Ministro Trenta si è recata a Roma presso alcune postazioni di militari impegnati nell'Operazione.
  È stato inoltre avviato uno studio per rivedere, con il consenso delle autorità di Pubblica Sicurezza locali, le modalità esecutive del servizio dando maggiore risalto alle attività di tipo dinamico rispetto a quelle statiche.
  Entrando nello specifico, le attività di approntamento vengono condotte, a premessa dell'impiego, nel rispetto di quanto previsto da specifica Direttiva di Forza armata; in particolare, per quanto concerne l'addestramento individuale, è stato posto l'accento sullo svolgimento di attività addestrative nei centri abitati con l'utilizzo del sistema di simulazione Fire Arms Training System (FATS) in scenari urbani; la familiarizzazione con le procedure d'impiego e con le nozioni giuridiche di base necessarie per l'adempimento del ruolo di Agente di P.S.; l'addestramento all'autosoccorso/primo soccorso.
  In merito alla pianificazione dell'impiego, gli avvicendamenti sono programmati annualmente prevedendo la rotazione semestrale dei reparti.
  La maggior parte dei siti prevede una sorveglianza di 24 ore con turnazione di tipo «in quinta», ovvero, turni di sei ore svolti da 5 squadre, a rotazione; quindi, ogni squadra effettua un servizio di 6 ore al giorno con un riposo di 24 ore tra un turno e l'altro, mentre usufruisce di un giorno intero alla settimana libero dal servizio.
  Va specificato che in altre tipologie di servizio che non prevedono la sorveglianza continua di 24 ore, a tutto il personale è garantito, comunque, un riposo non inferiore alle 12 ore giornaliere.
  Per quanto riguarda l'aspetto relativo alla retribuzione, l'indennità onnicomprensiva per il personale che presta servizio «fuori sede» (fuori dal Comune della sede stanziale) ammonta a 26 euro/giorno lorde a persona, mentre per quello «in sede» a 13 euro/giorno lorde, cui si aggiungono le ore di straordinario remunerato.Pag. 57
  L'uniforme, l'armamento e l'equipaggiamento sono definiti dall'Autorità provinciale di Polizia di Stato, d'intesa con i Comandanti militari, tenuto conto della sensibilità dei siti, della loro ubicazione e di altri elementi di valutazione, in ragione della situazione informativa e operativa locale.
  Il vitto e l'alloggio per il personale impiegato fuori dalla propria sede di servizio sono garantiti, prioritariamente, presso strutture militari e, qualora non presenti o disponibili, presso strutture esterne alla Forza armata di appartenenza o presso Enti esterni alla Difesa e, in alternativa, presso strutture civili.
  Prima di concludere, voglio ribadire che i militari impiegati nell'operazione «Strade Sicure» svolgono un'attività delicata, a diretto contatto con la popolazione, prevalentemente in aree abitate e in luoghi aperti al pubblico e ritengo doveroso ringraziare il personale coinvolto, la cui presenza sul territorio ha consentito, dall'inizio dell'attività, di raggiungere risultati di rilievo, tra cui circa 16.000 arresti e oltre 3.000.000 di controlli/identificazioni di persone.

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ALLEGATO 5

Interrogazione n. 5-00311 Tondo: Sulle iniziative per utilizzare al meglio le proprietà immobiliari della difesa nella regione Friuli Venezia Giulia.

TESTO DELLA RISPOSTA

  La valorizzazione del patrimonio immobiliare della Difesa costituisce un obiettivo strategico del Dicastero.
  Il Ministro della Difesa, in occasione della recente audizione presso le Commissioni congiunte della Difesa di Camera e Senato, nell'esporre le linee programmatiche del Dicastero, ha sottolineato come la consistenza del patrimonio immobiliare possa avere un impatto positivo nei contesti territoriali interessati, ove adeguatamente valorizzata anche in un'ottica dual use.
  In tale occasione è stato toccato anche il tema della complessità normativa del settore e dell'opportunità di individuare risorse adeguate: problematiche queste ultime da affrontare sostenendo le realtà locali, anche attraverso iniziative di democrazia partecipata.
  I quesiti posti nell'interrogazione odierna, entrando nel merito di tali questioni, offrono l'occasione per chiarire alcuni profili relativi alla razionalizzazione del patrimonio immobiliare esistente.
  Infatti, relativamente alle iniziative da assumere «per utilizzare al meglio le proprietà immobiliari della Difesa nella Regione Friuli Venezia Giulia...», tengo a evidenziare che sono già costituite specifiche Strutture operative quali la Task Force per la valorizzazione e la dismissione degli immobili non residenziali della Difesa, alle dipendenze del Ministro, nonché l'Ufficio Generale per la Dismissione degli immobili, presso la Direzione dei Lavori e del Demanio della Difesa.
  La mission della Task Force è quella di:
   assicurare il coordinamento tra tutte le articolazioni della Difesa interessate alle attività di individuazione e dismissione degli immobili ritenuti non più necessari al soddisfacimento delle esigenze istituzionali del Dicastero;
   promuovere iniziative volte alla semplificazione delle procedure attuative e alla formulazione di proposte di varianti alla normativa di riferimento;
   partecipare a gruppi di lavoro con il personale degli Enti locali interessati per il conseguimento della valorizzazione immobiliare.

  La mission, invece, della seconda struttura operativa è quella di assicurare l'attuazione del complesso iter tecnico amministrativo per la vendita e l'alienazione dei beni immobili e degli alloggi della Difesa non più utili ai fini istituzionali.
  Tanto rappresentato, rendo noto che il trasferimento a titolo gratuito di beni dello Stato alla Regione Friuli Venezia Giulia avviene mediante decreto legislativo, secondo quanto previsto dallo Statuto Speciale della Regione stessa.
  Nel passato, sono già state trasferite n. 137 infrastrutture, in virtù di due decreti legislativi emanati nel 2001 e nel 2007.
  A partire dall'agosto del 2014, la citata Task Force ha avviato nuove interlocuzioni con la Regione Friuli Venezia Giulia finalizzate all'individuazione di ulteriori immobili di interesse, nelle quali sono stati presi in esame sia i beni ritenuti «immediatamente Pag. 59dismissibili», in quanto non utilizzati, sia quelli ancora necessari alla Difesa, che potrebbero essere ceduti in «permuta» previa riallocazione delle funzioni ivi svolte senza oneri per il Dicastero.
  In tale quadro, dal mese di novembre del 2014 è stato fornito alla Regione Friuli Venezia Giulia un elenco con n. 166 beni, per le valutazioni di competenza.
  In conclusione, sulla base di quanto riferito, ritengo che le aspettative auspicate dall'Onorevole interrogante potranno trovare compiuta definizione nell'ambito delle attività già poste in essere.

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ALLEGATO 6

Interrogazione n. 5-00312 Palazzotto: Sulle attività svolte dalla nave Caprera nel porto di Tripoli.

TESTO DELLA RISPOSTA

  La Missione Bilaterale di Assistenza e Supporto in Libia, avviata lo scorso 1o gennaio, ha lo scopo di fornire assistenza e supporto al Governo di Accordo nazionale libico ed è nata dalla riconfigurazione, in un unico dispositivo, delle attività di supporto sanitario e umanitario previste dall'Operazione Ippocrate e di alcuni compiti di supporto tecnico-manutentivo a favore della Guardia costiera libica rientranti nell'operazione Mare Sicuro.
  La nuova missione ha l'obiettivo di rendere l'azione di assistenza e di supporto in Libia maggiormente incisiva ed efficace, sostenendo le autorità libiche nell'azione di pacificazione e di stabilizzazione del Paese e nel rafforzamento delle attività di controllo e contrasto dell'immigrazione illegale, dei traffici illegali e delle minacce alla sicurezza, in armonia con le linee di intervento decise dalle Nazioni Unite.
  In tale contesto e a tale scopo, l'Unità dislocata in porto a Tripoli svolge attività tecnico/logistica e supporto per il ripristino dell'efficienza di alcune imbarcazioni della Guardia Costiera libica e consulenza a favore della Guardia Costiera e Marina libica.
  Pertanto, per quanto noto, il coordinamento delle attività di soccorso è assolto esclusivamente da personale della Guardia Costiera libica.