TESTI ALLEGATI ALL'ORDINE DEL GIORNO
della seduta n. 899 di Martedì 12 dicembre 2017

 
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INTERROGAZIONI

A)

   PANNARALE. — Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:
   in data 11 luglio 2017, l'operazione «Pura defluit» del nucleo di polizia tributaria e dei carabinieri del comando provinciale di Bari ha fatto emergere un sistema di corruzione di pubblici ufficiali e di alterazione delle procedure di affidamento degli appalti pubblici in alcuni comuni della provincia di Bari;
   nell'ambito di questa operazione è stato arrestato e posto agli arresti domiciliari il sindaco di Altamura, Giacinto Forte, per una presunta tangente di 15 mila euro data da un'azienda che avrebbe dovuto partecipare ad una gara pubblica avente come oggetto il depuratore di Altamura;
   in data 13 luglio 2017 il prefetto di Bari Marilisa Magno, in ottemperanza alla cosiddetta «legge Severino», ha sospeso il sindaco dalle sue funzioni e trasferito i poteri al vicesindaco Enzo Rifino;
   il sindaco, che nell'interrogatorio di garanzia si è avvalso della facoltà di non rispondere, non ha ritenuto di dimettersi e lo stesso hanno fatto i consiglieri di maggioranza;
   la particolare circostanza che all'atto di nomina in giunta del dottor Rifino il sindaco abbia fissato il termine del 31 luglio 2017, per la scadenza della delega di vicesindaco, ha indotto il prefetto Magno, dopo un incontro tenuto coi rappresentanti della maggioranza e dell'opposizione, a nominare un commissario che dal 1o agosto 2017 assumerà le funzioni di sindaco e giunta, ma lasciando in carica il consiglio comunale;
   la compresenza di un commissario di nomina prefettizia e di un consiglio comunale in carica rischia di determinare per l'interrogante un'anomalia istituzionale e politica, di paralizzare la vita democratica di un grande centro come Altamura e di ledere il diritto di rappresentanza e di partecipazione dei cittadini e delle cittadine –:
   se il Ministro interrogato non ritenga opportuno valutare, nell'interesse della cittadinanza, se sussistano le condizioni per disporre lo scioglimento del consiglio comunale di Altamura, in modo tale che si possa pervenire al ripristino della legittima e democratica rappresentanza attraverso nuove elezioni amministrative nella prima tornata utile. (3-03196)
(28 luglio 2017)

B)

   D'INCÀ, BUSINAROLO, BRUGNEROTTO, SPESSOTTO, LUIGI GALLO e COZZOLINO. — Al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo e al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:
   Palazzo Thiene è un edificio storico situato presso la città di Vicenza, arricchito nel corso degli anni con preziosi arredi e notevoli opere d'arte, il quale ospita oggi, in esposizione permanente, importanti collezioni di arte antica e di pitture di importanti maestri veneti, tra cui Bartolomeo Montagna, Giovanni Buonconsiglio, Jacopo Bassano, Jacopo Tintoretto, Giambattista Tiepolo e Giandomenico Tiepolo, situati presso la Pinacoteca;
   l'edificio è oggi un importante centro museale ed ospita al suo interno con continuità mostre ed attività culturali di assoluta importanza per la città e per tutta la regione veneta;
   è necessario rilevare come il 15 dicembre 1994 Vicenza sia stata inserita nella lista dei beni «patrimonio dell'umanità» e nella «World Heritage List» risultano iscritti i ventitré monumenti palladiani del centro storico e tre ville site al di fuori dell'antica cinta muraria realizzate dal famoso architetto, tra cui Palazzo Thiene;
   la storia del palazzo, così com’è oggi conosciuto, risale al 1542, quando Marcantonio Thiene decise di ampliare la dimora di famiglia, edificata da Lorenzo da Bologna nel 1489, sviluppandola in forma di quadrilatero anche grazie all'opera di Andrea Palladio, che disegna per Marcantonio Thiene una residenza di assoluta bellezza e grandiosità;
   il Palazzo Thiene è stato successivamente acquistato nel 1872 dall'istituto Banca popolare di Vicenza, prima banca costituita a Vicenza e prima banca popolare del Veneto, e da subito ne ha ospitato la sede principale;
   il decreto-legge 25 giugno 2017, n. 99, convertito, con modificazioni, dalla legge 31 luglio 2017, n. 121, recante disposizioni urgenti per la liquidazione coatta amministrativa di Banca popolare di Vicenza s.p.a. e di Veneto Banca s.p.a., ha inserito Palazzo Thiene fra i beni di proprietà di Banca popolare di Vicenza S.p.A. in liquidazione coatta amministrativa;
   in considerazione di quanto sin qui esposto e della fondamentale funzione del palazzo quale luogo della cultura cittadina e veneta, nonché centro di assoluto interesse sottoposto alle tutele e ai vincoli derivanti dalla sua condizione di bene del patrimonio Unesco e di palazzo storico, non può considerarsi in alcun modo la sua possibile alienazione o chiusura, sia per ciò che rileva la struttura, sia per i beni ivi contenuti;
   è necessario, pertanto, un urgente intervento statale che impedisca la dispersione di un bene di preminente interesse storico-culturale, assicurando, inoltre, il mantenimento dei beni in capo alla comunità vicentina e, più in generale, il godimento degli stessi da parte di tutti i cittadini italiani, trasformando l'edificio e le sue opere in polo museale pubblico –:
   se intenda assumere iniziative normative al fine di assicurare il mantenimento di Palazzo Thiene tra i luoghi della cultura italiana, impedendo ogni possibile alienazione ovvero chiusura dell'edificio, assicurando il mantenimento dei suoi beni e garantendone il libero godimento a tutti i cittadini, attraverso l'acquisizione all'interno del patrimonio statale della struttura e delle opere contenute al suo interno, trasformando, infine, l'edificio in museo pubblico statale. (3-03423)
(12 dicembre 2017)
(ex 5-12071 del 12 settembre 2017)