XVII Legislatura

Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno delle mafie e sulle altre associazioni criminali, anche straniere

Resoconto stenografico



Seduta n. 204 di Mercoledì 10 maggio 2017

INDICE

(La Commissione approva il processo verbale della seduta precedente). ... 3 

Comunicazioni della presidente:
Bindi Rosy , Presidente ... 3  ... 3 

ALLEGATO: Richieste di rettifica, relative alla seduta del 31 gennaio 2017, ai sensi dell'articolo 17, comma 3, del regolamento interno della Commissione ... 6

Testo del resoconto stenografico

PRESIDENZA DELLA PRESIDENTE
ROSY BINDI

  La seduta comincia alle 15.45.

  (La Commissione approva il processo verbale della seduta precedente).

Comunicazioni della presidente.

  PRESIDENTE. Propongo che la Commissione si riunisca in seduta segreta.

(Così rimane stabilito. I lavori della Commissione proseguono in seduta segreta indi riprendono in seduta pubblica).

  PRESIDENTE. Comunico che la Commissione, ai sensi dell'articolo 17 del regolamento interno, ha convenuto di fare menzione delle richieste di rettifica avanzate dai dottori Giuliano Di Bernardo e Amerigo Minnicelli, con riferimento ai resoconti stenografici delle rispettive audizioni a testimonianza, mediante la pubblicazione di un allegato al resoconto stenografico della seduta odierna per la parte pubblica e mediante il deposito in archivio di un altro allegato per la parte segreta.
  In merito alle vicende del senatore Giovanardi e dell'onorevole Nuti, in occasione delle due scorse riunioni dell'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, sono state sollevate alcune questioni rispetto alla partecipazione ai lavori della Commissione antimafia – e di conseguenza alla peculiare natura della funzione di inchiesta prevista dall'articolo 82 della Costituzione – da parte di membri del Parlamento coinvolti in procedimenti giudiziari, sia sotto il profilo dell'applicazione di alcune previsioni della legge istitutiva e del regolamento della Commissione, sia più in generale sotto il profilo dell'opportunità politica e istituzionale.
  Sono note le vicende che riguardano il senatore Giovanardi. Allo stato, è in corso la fase delle indagini e pertanto non è stata ancora avviata l'azione penale. Va rilevato peraltro che, da un lato, nel medesimo procedimento è stata sollevata una questione di legittimità costituzionale, su richiesta dello stesso senatore Giovanardi, mentre, dall'altro, sembra che sia preannunciata presso la giunta delle immunità del Senato una richiesta di utilizzo di intercettazioni telefoniche relative a questa vicenda.
  Peraltro, non si può non rilevare che la vicenda appare per certi aspetti di dominio pubblico, in quanto lo stesso senatore Giovanardi ne ha fatto in modo più che evidente un punto saliente della propria attività politica quale senatore della Repubblica, come testimoniano gli atti di sindacato ispettivo da lui presentati in Senato o gli interventi in numerose sedi pubbliche, istituzionali e non.
  Così come è di dominio pubblico il fatto che lui ritiene che in quanto membro di questa Commissione, abbia la possibilità di svolgere in maniera ancora più penetrante il sindacato ispettivo.
  Per l'onorevole Nuti, invece, la procura di Palermo ha richiesto il rinvio a giudizio per reati di falso e di violazione della legislazione in materia elettorale in relazione alla presentazione delle firme per le candidature alle elezioni a sindaco di Palermo nel 2012.
  Tanto premesso, ricordo che la qualità di componente di una commissione parlamentare di inchiesta, e in particolare della Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno delle mafie e sulle altre associazioni criminali, anche straniere trova i suoi Pag. 4riferimenti normativi nella legge istitutiva della Commissione.
  L'articolo 2 della legge istitutiva disciplina la composizione della Commissione, prevedendo che ogni componente della Commissione parlamentare antimafia sia scelto rispettivamente dal Presidente del Senato della Repubblica e dal Presidente della Camera dei deputati, in proporzione al numero dei componenti i gruppi parlamentari, comunque assicurando la presenza di un rappresentante per ciascun gruppo esistente in almeno un ramo del Parlamento, e che i componenti sono nominati anche tenendo conto della specificità dei compiti assegnati alla Commissione.
  Il medesimo articolo prevede inoltre che i componenti della Commissione dichiarano alla Presidenza della Camera di appartenenza se nei loro confronti sussista una delle condizioni indicate nella proposta di autoregolamentazione avanzata, con la relazione (cosiddetto «codice di autoregolamentazione») approvata nella seduta del 18 febbraio 2010, dalla Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno della mafia e sulle altre associazioni criminali, anche straniere, istituita dalla legge 4 agosto 2008, n. 132. Qualora una delle situazioni previste nella citata proposta di autoregolamentazione sopravvenga, successivamente alla nomina, a carico di uno dei componenti della Commissione, questi ne informa immediatamente la Presidenza della Camera di appartenenza.
  È evidente che noi non disponiamo della composizione della nostra Commissione, al tempo stesso va ricordato che il potere d'inchiesta compete esclusivamente alla Commissione nel suo complesso e non ai suoi singoli componenti, in ragione della sua natura di organo parlamentare e dei caratteri di rappresentanza dei gruppi parlamentari e della proporzionalità nella composizione ai sensi dell'articolo 82, comma 2, della Costituzione.
  Inoltre, essere componenti della Commissione di inchiesta dà al parlamentare importanti facoltà – che discendono dai poteri di acquisizione documentale della Commissione – ma conseguentemente attribuisce maggiori doveri, soprattutto di riservatezza, quanto meno per la durata dell'inchiesta parlamentare.
  Quindi io credo che partecipare ai lavori di questa Commissione comporti, come dicevo prima, doveri in più soprattutto per la delicatezza dei lavori che noi svolgiamo.
  Il senatore Giovanardi e l'onorevole Nuti hanno sin qui partecipato ai lavori della Commissione l'uno in modo piuttosto saltuario, ma con la presenza certa in occasione di missioni in Emilia Romagna, l'altro in modo abbastanza assiduo; inoltre entrambi hanno legittimamente avuto accesso ai documenti della Commissione.
  Tanto premesso, sotto il profilo giuridico rilevo che al momento né il caso del senatore Giovanardi né quello dell'onorevole Nuti rientrano nelle previsioni della legge istitutiva in merito alla sussistenza nei confronti dei citati parlamentari delle condizioni previste dal «codice di autoregolamentazione» richiamato dall'articolo 2 della citata legge istitutiva, ovvero da quelle previste dal «codice» successivamente approvato dalla Commissione nella legislatura corrente.
  Tuttavia, indubbiamente entrambi sono interessati da procedimenti giudiziari che riguardano materie sulle quali la nostra Commissione ha svolto e continua a svolgere inchieste, penso soprattutto alla materia elettorale, ma penso anche alla materia delle interdittive. Quindi noi rientriamo nella fase dell'opportunità politica. Io ricordo che abbiamo un precedente che è quello dell'onorevole Sarro, il quale non appena fu raggiunto da un provvedimento giudiziario, si sospese come membro di questa Commissione. È risultato poi completamente estraneo ai fatti e noi gli abbiamo in qualche modo dato un riconoscimento, perché le sue dimissioni furono un modo con il quale volle rispettare fino in fondo il lavoro della Commissione. Allora io credo che quello che noi possiamo fare, oltre che ricordare il precedente dell'onorevole Sarro, è quello di chiedere sia al senatore Giovanardi che all'onorevole Nuti di valutare la possibilità di una loro auto sospensione, quanto meno temporanea, dalla partecipazione ai lavori della Commissione sotto qualsiasi forma, compreso l'accesso Pag. 5alla documentazione sia libera sia soprattutto riservata e segreta.
  Questa richiesta che viene rivolta ai nostri colleghi è frutto di una decisione unanime dell'ufficio di presidenza e quindi è l'ufficio di presidenza in quanto tale che formula questa richiesta ai nostri colleghi. Se non ci sono obiezioni io porterei a conoscenza degli interessati la richiesta dell'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi.

  La seduta termina alle 16.

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ALLEGATO

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