XVII Legislatura

Commissione parlamentare di vigilanza sull'anagrafe tributaria

Resoconto stenografico



Seduta n. 48 di Mercoledì 16 marzo 2016

INDICE

Sulla pubblicità dei lavori:
Portas Giacomo Antonio , Presidente ... 3 

INDAGINE CONOSCITIVA SULL'ANAGRAFE TRIBUTARIA NELLA PROSPETTIVA DI UNA RAZIONALIZZAZIONE DELLE BANCHE DATI PUBBLICHE IN MATERIA ECONOMICA E FINANZIARIA. POTENZIALITÀ E CRITICITÀ DEL SISTEMA NEL CONTRASTO ALL'EVASIONE FISCALE

Indagine conoscitiva su «L'anagrafe tributaria nella prospettiva di una razionalizzazione delle banche dati pubbliche in materia economica e finanziaria. Potenzialità e criticità del sistema nel contrasto all'evasione fiscale».
Audizione del presidente e amministratore delegato della SOGEI Spa, Cristiano Cannarsa.
... 3 
Portas Giacomo Antonio , Presidente ... 3 
Cannarsa Cristiano , presidente e amministratore delegato di Sogei Spa ... 3 
Pagano Alessandro (AP)  ... 6 
Portas Giacomo Antonio , Presidente ... 7 
Cannarsa Cristiano , presidente e amministratore delegato di Sogei Spa ... 7 
Ruocco Carla (M5S)  ... 8 
Cannarsa Cristiano , presidente e amministratore delegato di Sogei Spa ... 8 
Portas Giacomo Antonio , Presidente ... 8 
Pagano Alessandro (AP)  ... 8 
Portas Giacomo Antonio , Presidente ... 9 
Cannarsa Cristiano , presidente e amministratore delegato di Sogei Spa ... 9 
Portas Giacomo Antonio , Presidente ... 10

Testo del resoconto stenografico
Pag. 3

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE GIACOMO ANTONIO PORTAS

  La seduta comincia alle 8.45.

Sulla pubblicità dei lavori.

  PRESIDENTE. Avverto che, se non vi sono obiezioni, la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata mediante l'attivazione del sistema audiovisivo a circuito chiuso.
  (Così rimane stabilito).

Indagine conoscitiva su «L'anagrafe tributaria nella prospettiva di una razionalizzazione delle banche dati pubbliche in materia economica e finanziaria. Potenzialità e criticità del sistema nel contrasto all'evasione fiscale».

Audizione del presidente e amministratore delegato della SOGEI Spa, Cristiano Cannarsa.

  PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca l'audizione del presidente e amministratore delegato di Sogei Spa, Cristiano Cannarsa, che, anche a nome dei colleghi, ringrazio per aver accolto l'invito della Commissione.
  È inoltre presente la dottoressa Anna Scafuri, responsabile delle relazioni istituzionali e comunicazione.
  L'audizione si inquadra nell'ambito dell'indagine conoscitiva sull'anagrafe tributaria nella prospettiva di una razionalizzazione delle banche dati pubbliche in materia economica e finanziaria. Potenzialità e criticità del sistema nel contrasto all'evasione fiscale.
  Do la parola al presidente Cannarsa, con riserva per me e per i colleghi di rivolgergli, al termine del suo intervento, domande e richieste di chiarimento.

  CRISTIANO CANNARSA, presidente e amministratore delegato di Sogei Spa. Abbiamo preparato una relazione per affrontare i temi dell'audizione che ci consentono di fare anche un bilancio sia del lavoro svolto nel corso del 2015 sia di quello che stiamo svolgendo in questo inizio 2016, in particolare per la predisposizione dei modelli 730 e Unico precompilati: infatti quest'anno oltre al modello 730 la pre-compilazione riguarderà anche i soggetti che presentano il modello Unico. La platea di soggetti che potranno beneficiare di questo servizio è di circa 30 milioni di contribuenti, di cui 20 milioni per la parte del modello 730 precompilato e 10 per la parte del modello Unico.
  Come potete vedere dalla prima slide, abbiamo rappresentato il presupposto fondamentale e necessario per la realizzazione del sistema integrato di raccolta e di presentazione dei dati, ovvero la precompilata. Il presupposto è costituito dal fatto che Sogei, rappresentata in quest'immagine come un nodo di ricezione e di scambio dei dati, è il più grande punto di collegamento tra tutti i sistemi di banche dati del Paese. Per la predisposizione dei modelli precompilati raccogliamo una mole di dati da una platea di soggetti molto ampia. In particolare, per il modello 730 precompilato 2016, riferito ai redditi del 2015, abbiamo introdotto, come sapete, le spese sanitarie dei contribuenti. L'introduzione delle spese sanitarie serve perché queste possano essere inserite in uno Pag. 4dei riquadri del modello 730 tra gli oneri detraibili e deducibili e va a beneficio del bilancio fiscale del contribuente. Abbiamo ricevuto circa 500 milioni di documenti relativi alle spese sanitarie che hanno riguardato sostanzialmente tutte le strutture sanitarie e i medici che hanno inviato i dati. Tale platea è di oltre 260.000 soggetti che hanno fornito i dati per le spese sanitarie e complessivamente il valore ricevuto delle spese sanitarie è di circa 14 miliardi di euro, ripartito su tutta la platea dei soggetti interessati da questo fenomeno. Uno degli aspetti importanti che abbiamo dovuto realizzare è il sistema per l'esercizio del diritto di diniego: infatti, su richiesta del Garante per la privacy e concordandolo con tale Autorità e con l'Agenzia delle entrate, si è previsto che i soggetti che desiderano che i dati delle proprie spese sanitarie del 2015 non siano acquisiti dall'Agenzia delle entrate ai fini della dichiarazione dei redditi precompilata del 2016 possano esercitare opposizione alle singole spese, accedendo alla funzione messa a disposizione dal Sistema Tessera Sanitaria. Come sapete, Sogei è il soggetto che gestisce sia il Sistema Tessera Sanitaria sia il sistema fiscale, in particolare attraverso i canali telematici Entratel e Fisconline. Questi due sistemi, in tale ambito, cioè nel caso della dichiarazione precompilata, sono stati utilizzati e coordinati tra loro per la ricezione dei dati, impiegando le regole dell'Agid per quanto riguarda il colloquio dei sistemi, e federando anche a livello di identità tutti i sistemi che oggi fanno parte dell'Italia digitale che stiamo implementando e continuando a realizzare.
  In particolare, ci sono: il sistema INPS, quindi il sistema dei soggetti in possesso di credenziali INPS; il sistema di tutti i militari appartenenti alla Guardia di finanza; il sistema NoiPA che, come sapete, è il sistema di elaborazione, predisposizione e gestione dei cedolini e di gestione amministrativa e legale del personale della pubblica amministrazione (sono circa 2 milioni i soggetti che rientrano nella platea della NoiPA); il sistema pubblico di identità digitale con il quale l'Agenzia delle entrate sta lavorando per inserire lo SPID. In questi giorni è stato annunciato l'avvio della possibilità per i cittadini di poter disporre di una identità digitale unica, e ciò è stato inserito tra i sistemi di credenziali che fanno parte di questo sistema evoluto.
  Per quanto riguarda la precompilata, anche a livello infrastrutturale, Sogei, già lo scorso anno, aveva realizzato una rete di accesso ad altissima velocità con due canali da dieci gigabit al secondo, per consentire a tutti gli utenti di non avere rallentamenti e problemi in fase di accesso al sistema, con una parte di front end che consente agli utenti di loggarsi con il sistema, di visualizzare la dichiarazione, stamparla, modificarla e inviarla. La capacità del sistema è sempre uno dei nostri obiettivi perché dobbiamo consentire l'elaborazione dei dati: la progettazione è stata fatta per gestire 500 transazioni al secondo, quindi circa un milione di transazioni all'ora, per cui è un sistema decisamente ad altissima capacità. Abbiamo anche realizzato, all'interno del campus della Sogei, una nuova linea demilitarizzata dedicata, apprestata su firewall che già esistono e che sono stati implementati nella lan del nostro campus e nello storage del network.
  Per quanto riguarda l'esercizio del diritto di diniego di cui parlavo prima, abbiamo registrato, nel mese di disponibilità di apertura di questo sistema, dal 9 febbraio al 9 marzo, 12.000 accessi e 560 opposizioni di diniego, relative a circa 5.000 scontrini complessivi. L'esercizio del diniego è stato cioè esercitato da 560 soggetti che hanno opposto il diniego per circa 5.000 scontrini o ricevute sanitarie.
  A partire dal 10 marzo, il Sistema Tessera Sanitaria ha messo a disposizione dell'Agenzia i dati relativi alle spese sanitarie e ai rimborsi sostenuti nell'anno di imposta 2015. Adesso siamo nella fase di pre-compilazione ed essendo decorso il mese per l'esercizio del diniego per tutto il resto delle ricevute e degli scontrini stiamo inserendo i relativi dati nelle dichiarazioni dei cittadini.Pag. 5
  Ulteriori informazioni del modello 730 precompilato 2016 riguardano l'inserimento per quest'anno anche della prima rata per le spese di intervento di recupero del patrimonio edilizio. Lo scorso anno, ricorderete, avevamo precisato che, per quanto riguardava le stesse detraibili di lavori di manutenzione sull'abitazione principale, erano state inserite solo dalla seconda rata e successive, mentre quest'anno inseriremo anche la prima rata; dalle banche abbiamo ricevuto in Anagrafe tributaria i relativi dati. Saranno inserite anche le spese universitarie e le spese funebri: il sistema della pre-compilazione diventa sempre più completo e dà un servizio sempre più efficiente al cittadino.
  Sono pervenute al sistema da circa 200 fonti esterne, anche i dati relativi alla previdenza complementare, ai contributi per i lavoratori domestici, ai contributi previdenziali, agli interessi passivi – anche questi sui mutui relativi all'abitazione principale – ai contratti e ai premi assicurativi.
  Sono in corso le procedure di elaborazione sui dati che necessitano di verifica prima del loro utilizzo: si tratta quindi di una fase molto importante. In questi giorni, il personale Sogei sta svolgendo un lavoro di grande valore per quanto riguarda questo progetto, per cui colgo l'occasione per ringraziare tutti perché stanno veramente offrendo un servizio alla collettività. Tutto ciò è sempre fatto con attenzione al risultato e anche quest'anno raggiungeremo l'obiettivo.
  Per quanto riguarda il tema della fatturazione elettronica, esso ha conosciuto in questi ultimi due anni due passaggi importanti. A giugno 2014 è entrato in esercizio il Sistema di Interscambio per consentire l'invio di tutte le fatture in formato elettronico dai fornitori della pubblica amministrazione centrale ai punti di ricezione della pubblica amministrazione centrale. Qui, come ricorderete, il sistema riguardava grosso modo 15.000 soggetti riceventi e 200.000 soggetti emittenti. Da aprile del 2015, il sistema è stato esteso, per quanto riguarda l'obbligo di fatturazione elettronica, a tutti i fornitori della pubblica amministrazione. Oggi gli operatori economici che inviano fatture a tutte le parti della pubblica amministrazione che ha circa 53.000 uffici, sono 650.000, si tratta di 650.000 imprese. Passeremmo, con il nuovo sistema che stiamo realizzando e che sarà in esercizio definitivo da gennaio del 2017, alla fatturazione business to business, cosiddetta «B2B», che stimiamo riguarderà complessivamente circa 5,4 milioni, ovvero praticamente tutte le partite IVA, quindi tutti i soggetti che invieranno fatture tra di loro, essendo questa una fatturazione tra imprese, per una stima provvisoria di circa 2 miliardi di fatture all'anno. A oggi, le fatture ricevute dal Sistema di Interscambio sono circa 30 milioni. Siamo arrivati a un rate giornaliero di circa 200.000 fatture al giorno, quindi ormai il sistema, oltre a essere collaudato, ha dato una conferma delle proprie prestazioni.
  Sul terzo argomento – la riforma del canone Rai – abbiamo una funzione non molto centrale. Per effetto dell'entrata in vigore della legge di stabilità, il canone Rai quest'anno verrà pagato insieme alla bolletta sull'elettricità e noi stiamo fornendo il supporto tecnico per lo scambio di dati tra l'Agenzia delle entrate, l'Acquirente unico e la Rai. Il Sistema di Interscambio della Sogei è stato individuato come l'autostrada su cui viaggeranno anche queste informazioni. Sostanzialmente metteremo a disposizione l'infrastruttura di scambio dei dati e recapiteremo queste informazioni ai soggetti, in particolare dalla Rai all'Acquirente unico, senza però entrare nel merito delle informazioni: facciamo quello che chiamiamo, in maniera un po’ semplicistica, il «postino elettronico». Le società distributrici di energia elettrica forniranno all'Acquirente unico le informazioni relative ai contratti in essere e l'Acquirente unico provvederà, tramite il Sistema di Interscambio, alla richiesta di riscontro da parte dell'Agenzia delle entrate, sull'indirizzo di fornitura riportato nei contratti per l'energia elettrica e sull'indirizzo di residenza, in modo da poter individuare le utenze domestiche su cui applicare il canone Rai. La Rai contestualmente Pag. 6provvederà, sempre tramite il Sistema di Interscambio, alla fornitura per l'Acquirente unico dei soggetti che non sono tenuti al pagamento del canone; una volta acquisite queste informazioni, sarà possibile attribuire in bolletta il pagamento del canone a quei soggetti che sono tenuti a pagarlo.
  Poi, c’è un'ulteriore ricaduta da questo sistema perché Sogei, attraverso i suoi sistemi, sarà coinvolta nella gestione del riversamento all'Erario delle somme incassate tramite la bolletta per l'elettricità da parte delle società distributrici di energia elettrica. Si ritiene che questo versamento verrà fatto mediante il normale modello F24 e che nella dichiarazione annuale gli stessi distributori di energia elettrica presenteranno all'Agenzia delle entrate le somme incassate e regoleranno la loro posizione da questo punto di vista.
  Mi pare che i tre punti iniziali siano stati affrontati.
  Il quarto punto che mi fa piacere sia stato posto all'ordine del giorno è quello della carta d'identità elettronica. Come sapete, la carta d'identità elettronica ha una storia piuttosto lunga e articolata. Con il decreto legislativo n. 70 del maggio 2011, Sogei era stata inizialmente identificata, insieme all'Istituto poligrafico e zecca dello Stato, come il soggetto che doveva realizzare quello che a suo tempo era il documento digitale unificato (DDU), cioè l'unificazione del documento fiscale e della tessera sanitaria con il documento di identità. A suo tempo, anche a valle della norma del 2012 che aveva stabilito il rilascio gratuito di questo documento, abbiamo progettato il sistema e realizzato la pianificazione economica necessaria per l'attuazione di questa iniziativa. Poi, nel 2015 è stato abrogato il documento digitale unificato e si è tornati alla carta di identità elettronica che ricordo non incorpora la funzionalità di tessera sanitaria.
  Oggi la Sogei non è coinvolta nel progetto della carta d'identità elettronica, pur avendo svolto in passato un'importante funzione di progettazione con l'obiettivo di unificare quei documenti e le loro funzionalità. Oggi, la Tessera sanitaria-Carta nazionale dei servizi è il documento di cui tutti i cittadini dispongono: infatti è in circolazione per l'intera popolazione italiana. Anche quest'anno, abbiamo fatto un invio massivo perché la Tessera sanitaria, come ricordate, è un documento che ha una validità di sei anni, per cui ci sono anni in cui c’è una scadenza massiva di tessere. Quest'anno, abbiamo avuto una produzione molto elevata, con più di 5 milioni di tessere sanitarie. La cosa importante da sottolineare è che la Tessera sanitaria e la CNS sono anche strumenti di identificazione digitale del cittadino e consentono l'accesso ai sistemi, essendo dotati di chip. Come ricorderete, la Carta nazionale dei servizi, che viene rilasciata dalle regioni, attraverso la Sogei e l'Agenzia delle entrate, è anche un sistema di identificazione digitale del cittadino, uno strumento che insieme allo SPID fornisce sicuramente al cittadino una possibilità di accesso semplice e sicuro ai servizi digitali della pubblica amministrazione.

  ALESSANDRO PAGANO. Tra tutte le cose che ho sentito, c’è una domanda che personalmente mi turba e di cui ho appreso recentemente anche notizia, ma che paradossalmente non è stata centrale nell'argomento di oggi, quindi non so se vado fuori tema, presidente. Mi pare di capire che l'amministratore delegato è preparato, per cui non credo abbia problemi a rispondermi.
  Vorrei avere notizie sull'Anagrafe nazionale, certamente un progetto strategico, tanto quanto il modello 730 precompilato e la fatturazione elettronica, perché consentirebbe di avere quello che non ripeterò qui, altrimenti rischiamo di perdere tempo, e perché sappiamo che è appunto un progetto strategico per il Paese. La volontà del Presidente del Consiglio e in generale del Consiglio dei ministri è chiarissima, quindi il Governo è andato avanti in una certa maniera e anche il Ministro competente, in tal senso, ha dato ampia disponibilità. Abbiamo fatto anche una conferenza stampa pubblica, alla presenza di tutti. Tuttavia, il Garante per la protezione dei dati personali ci ha un po’ Pag. 7spiazzati con le sue dichiarazioni che non capisco da quale fonti provengano, visto che parla – lo dico, Presidente, a me stesso ovviamente perché non voglio mettere in imbarazzo nessuno – di rischi per la sicurezza dei dati e visto che parla di costi che non sono giustificati.
  Mi sembra di poter dire che o ha avuto informazioni sbagliate, quindi bisognerà indirizzare di nuovo qualche passaggio e, se è il caso, anche audirlo perché ci venga a spiegare, oppure, se non c’è una informazione corretta sui dati da parte del Garante, mi dovete spiegare dov’è che abbiamo sbagliato, perché qualcuno ha sbagliato: o ha sbagliato il Governo o ha sbagliato questa Commissione o la Sogei o hanno sbagliato tutti e il Garante ha fatto bene. Questa cosa mi pare però un po’ strana, per cui vorrei avere un giudizio, nei limiti del possibile, perché mi rendo conto che potrei anche essere, da questo punto di vista, invasivo nella domanda e mettere qualcuno in imbarazzo. Le ripeto, nei limiti del possibile vorrei cercare di capire.

  PRESIDENTE. Vorrei rispondere solo alla domanda sul Garante: spero che si possa audire a breve, visto che la sua permanenza in quell'importante ruolo sarà di soli otto mesi.

  CRISTIANO CANNARSA, presidente e amministratore delegato di Sogei Spa. Per quanto riguarda l'Anagrafe nazionale, come sapete, si tratta di un progetto cosiddetto servente per il digitale della pubblica amministrazione in particolare, perché insieme all'Anagrafe tributaria e all'Anagrafe dei cittadini è la banca dati più importante del Paese. Inoltre, realizzare un'anagrafe unificata è un grande progetto di compliance e di identità digitale. Dico di compliance perché si vanno a eliminare tutte quelle anomalie che oggi sono introdotte dalla presenza di circa 8.100 anagrafi tra loro distinte, quindi l'unificazione in una sola anagrafe è un grande progetto. Le attuali 8.100 anagrafi non realizzano quella compliance che vuol dire sincronia dei dati e sincronia delle banche dati. Questo può comportare un problema di allineamento delle relative informazioni, quindi anche dei servizi, soprattutto quelli erogati ai cittadini.
  Il progetto ha una storia lunga. Non voglio adesso fare tutto il percorso, ma vi dico solo che la Sogei ha supportato questo progetto sin dal 2013, facendo un grande lavoro con il Ministero dell'interno, quando la società è subentrata nella gestione dell'INA-SAIA, cioè dell'Indice nazionale delle anagrafi, il sistema informatico che quotidianamente riallinea tutti i dati delle 8.100 anagrafi: non è ancora un'anagrafe unica, ma la direzione cui andiamo è quella di un'anagrafe automaticamente allineata in ogni istante della giornata. Siamo sul progetto da marzo 2013. Siamo subentrati con grande passione in questa iniziativa, assieme al Ministero dell'interno. Abbiamo portato i sistemi presso il data center della Sogei, realizzando anche un sistema di sicurezza allineato ai migliori standard (che sono appunto quelli di Sogei) e abbiamo iniziato la realizzazione del progetto dell'Anagrafe nazionale, in concomitanza con il subentro nella gestione all'INA-SAIA. Il progetto inizialmente è stato seguito dai vari interlocutori. Vi ricordo il commissario Francesco Caio, i responsabili dell'Agid Agostino Ragosa, Alessandra Poggiani e Antonio Samaritani – la figura del commissario non è poi stata più confermata, anche se il progetto è sempre incardinato sul Ministero dell'interno, con il quale la Sogei ha ovviamente il rapporto contrattuale.
  Vi ringrazio per la domanda perché per noi questa situazione è molto frustrante. Abbiamo sviluppato una web application: i comuni pilota – ricordo che siamo in fase sperimentale – in origine dovevano essere sette, poi incrementati a ventisei. I comuni pilota, in realtà, non stanno svolgendo un'attività di sperimentazione sulla web application perché ciascuno di questi dispone di una propria struttura informatica e di un proprio fornitore, per cui la tendenza è di affidarsi ai propri fornitori. Quello che io dico, per usare una simbologia molto chiara, è che abbiamo realizzato Pag. 8un unico abbeveratoio, ma i cavalli continuano a bere nei loro. Non possiamo, né è compito della Sogei, prendere ciascuno degli 8.100 cavalli e portarli al nostro abbeveratoio, quindi secondo me è veramente importante che sia, su questa iniziativa, posta un'attenzione nazionale. Lo dico perché questo è un progetto di interesse nazionale, non è un progetto che ha una valenza locale o territoriale. Si tratta di un progetto di interesse nazionale che deve assolutamente essere realizzato perché dalla sua realizzazione dipende il buon esito del cloud dei servizi della pubblica amministrazione. In particolare, la stessa anagrafe e i servizi anagrafici diventano un cloud per la pubblica amministrazione.
  Di fronte a un processo così importante di innovazione digitale, che il Presidente del Consiglio ha più volte ricordato come un progetto strategico e come un processo non rinviabile, credo che sia fondamentale in questo momento far sì che tutti i soggetti coinvolti, in particolare i comuni, forniscano il loro massimo supporto nella fase di sperimentazione, quindi attestino e verifichino le funzionalità dell'anagrafe e in particolare di questa web application che abbiamo realizzato. Si tratta di una fase di sperimentazione, quindi inevitabilmente ci saranno delle cose da mettere a punto. Come è noto, ci sarà poi l'estensione delle funzionalità per l'anagrafe cosiddetta «estesa», quindi delle funzionalità che erano state aggiunte e dello stato civile in particolare, per dare alla fine un prodotto che sia veramente completo e efficiente e, come ricordavo, una garanzia per la compliance e la sicurezza delle informazioni anche di questa importantissima banca dati che è l'anagrafe della popolazione. Quello che veramente vi chiedo è, se possibile, di fare un'operazione di sensibilizzazione su tutte le amministrazioni che sono chiamate a svolgere l'attività di sperimentazione, in coordinamento con Sogei e con il Ministero dell'interno, con il supporto dell'Agid, con il coordinamento del Dipartimento della funzione pubblica che devo dire sta offrendo, insieme al Ministero dell'interno, un contributo fondamentale per questo coordinamento. Le amministrazioni locali hanno le loro dinamiche e non è possibile più di tanto poterne cambiare il comportamento, quindi quello che chiedo è una sensibilizzazione che mi permetto di dire, anche se non è mio compito, forse dovrebbe essere più di tipo politico che di tipo tecnico.

  CARLA RUOCCO. Magari stabilendo sanzioni adeguate ?

  CRISTIANO CANNARSA, presidente e amministratore delegato di Sogei Spa. Il sistema delle sanzioni secondo me è sempre la dichiarazione di un fallimento. Spero non siano necessarie le sanzioni e spero che ci sia veramente un'azione di responsabilità da parte di tutti i soggetti coinvolti e in particolare – ripeto – dei comuni che devono far parte della sperimentazione. Adesso non dico che devono essere auditi i comuni, perché mi sembra un'operazione complessa, però non possiamo non evidenziare che è un progetto di interesse nazionale, quindi, come tale, è al di sopra delle individualità e delle soggettività.

  PRESIDENTE. Ci sono altre domande ?

  ALESSANDRO PAGANO. Più che una domanda, vorrei fare una considerazione.
  L'anagrafe è uno strumento di razionalizzazione che poi si traduce anche in un fatto ben preciso, cioè un risparmio per le casse dello Stato che, a questo punto, si può dire essere di molte centinaia di milioni di euro, forse miliardi. Dico che questo verbale dovrebbe essere mandato al Consiglio dei ministri immediatamente perché bisogna spiegare per quale motivo ci sono questi disallineamenti. Penso che dobbiamo fare un'operazione di controllo. Tra le operazioni di controllo, c’è anche il fatto che un'azione di governo fondamentale non sta trovando applicazione. Abbiamo il dovere di realizzare tutte le cose che possono essere utili. Certo, lei ne ha detto una, cioè che sarà audito il Garante, Pag. 9per cui prendiamo atto del fatto che questa è una cosa molto positiva, però dobbiamo fare anche altro.
  Quella di oggi è una notizia che personalmente mi sconvolge. Avevamo sognato tutti di avere uno strumento operativo capace di dare una svolta al Paese. Tuttavia, dopo quattro mesi e dopo le conferenze stampa fatte a Venaria Reale dal Presidente del Consiglio e a Montecitorio dai Ministri competenti, siamo arrivati alla vigilia di Natale per scoprire, dopo altri tre mesi, che tutto questo ancora non ha trovato applicazione perché c’è la resistenza di comuni e – lo sottolineo – di interessi privati, per cui qualcuno dovrebbe intervenire. Ora, non so se si devono immaginare delle sanzioni, come dice l'onorevole Ruocco, ma intanto dobbiamo informare. L'informazione è potenza.

  PRESIDENTE. Ringrazio il vicepresidente Pagano che ci dà dei poteri, come Commissione. Vorrei dire, solo come informazione, che non è questo il Ministero dell'economia né il Ministero dell'interno. Lo dico per essere chiari e per lasciare dei dati perché forse in questi anni, presi dalla volontà di migliorare le cose in Italia, ci siamo anche assunti responsabilità o abbiamo preso iniziative che non sono di nostra competenza.
  Detto questo, su quello che è successo in questi anni, per quanto riguarda l'innovazione in Italia e la Sogei, penso – lo dico perché è registrato – che lo Stato, cioè chi governa questo Paese, dovrebbe adoperare meglio la Sogei. Mi riferisco a tutte quelle iniziative che vanno dalla fatturazione elettronica al modello 730 precompilato che quest'anno prevede la possibilità di dedurre le spese mediche, alla carta d'identità. Tutte queste iniziative, che costituiscono la vera spending review in Italia, fatte da quando sono presidente di questa Commissione, penso che siano un piccolo miracolo italiano.
  Chiaramente non viaggiano sullo stesso binario e con la stessa velocità la tecnologia italiana, le idee italiane e la burocrazia, perché purtroppo non riusciamo a farle viaggiare con la stessa velocità.
  Per quanto ci riguarda, siamo veramente soddisfatti e faccio i complimenti all'ingegner Cannarsa e alla dottoressa Scafuri per quello che avete fatto per l'Italia. Adesso è facile dirlo, ma ricordo bene che cosa voleva dire quando si parlava di fatturazione elettronica. La mia soddisfazione è che nel 2017 tra B2B ci sarà la fatturazione elettronica perché per molti ma non per tutti, in Paesi anche occidentali non esiste. Scrivere una lettera al prefetto e al Ministro dell'interno per segnalare che i comuni non si adeguano alle direttive, non possiamo farlo noi, francamente e lo dico simpaticamente al vicepresidente Pagano per la passione che ci mette: siamo una Commissione e oggettivamente non abbiamo questi doveri. Vi consiglio vivamente di mandare una lettera al Ministro dell'interno che sensibilizzi i prefetti delle città che non si adoperano. Per chiudere i contratti con le circa 8000 strutture informatiche nei vari comuni, è solo una mia idea, ci metteranno un po’ di tempo, perché i comuni avranno concluso contratti con società a scadenza a due o più anni e con delle penali, immagino. Il consiglio che possiamo darvi è di rivolgervi al Ministro dell'interno e al prefetto.

  CRISTIANO CANNARSA, presidente e amministratore delegato di Sogei Spa. Raccolgo il consiglio del presidente e anche le osservazioni fatte prima dall'onorevole Pagano e dall'onorevole Ruocco. Ho, come responsabile della operatività della Sogei, anche il dovere di segnalare, quindi sicuramente seguirò questo consiglio, anche se esistono verbali di numerose riunioni fatte con il Ministero dell'interno e anche con l'ANCI. Questo è un tema che secondo me deve essere nella responsabilità di ciascuno dei dirigenti e degli amministratori che svolgono questa attività.
  Ringrazio il presidente anche per i complimenti fatti a Sogei, che sta facendo uno sforzo enorme per svolgere la sua operatività crescente, sempre più sfidante Pag. 10e sempre più tecnologica e innovativa, da società che è soggetta a una serie di vincoli.
  Ricordo che siamo stati inseriti nell'elenco dell'Istat nel settembre 2014. Inoltre, siamo soggetti a una serie di normative che comportano un aggravio dal punto di vista dell'operatività e della attività amministrativa per un'azienda che deve svolgere progetti innovativi con velocità e efficienza e, a mio avviso, in un contesto che non è ideale. Fermo restando che la proprietà pubblica della società al 100 per cento del Ministero dell'economia e delle finanze è un fatto di grande importanza, a mio avviso vanno anche tenute in considerazione queste prerogative.
  Vi ricordo che quest'anno Sogei compirà quarant'anni. Quando nel 1976 fu scelto di dare a una società per azioni questa attività, si partiva dal presupposto che una società si potesse muovere con le modalità dell'impresa. Le modalità dell'impresa sono quelle tipiche di una dinamica nella selezione del personale e nell'approccio strategico sugli investimenti. Oggi, queste iniziative sono davvero fortemente limitate. Abbiamo sempre fatto investimenti autofinanziandoci e non abbiamo mai fatto ricorso a debito per investimenti, ma al nostro free cash flow, che è legato agli ammortamenti, quindi la proprietà degli asset è lo strumento che ci consente di fare nuovi investimenti perché dobbiamo integralmente riversare allo Stato l'utile netto. L'unica componente cash flow che abbiamo sono i costi non monetari collegati agli ammortamenti sulle immobilizzazioni dell'azienda. Questi ammortamenti sono tra i 35 e 38 milioni all'anno, quindi la nostra capacità di investimento è limitata. Oggi la dinamica dell'evoluzione tecnologica è velocissima, per cui dobbiamo fare investimenti sulla cyber security, anche per garantire la sicurezza dei dati che, come è stato detto, è uno dei temi importanti e per noi primario. Non mettiamo mai la sicurezza dei dati in secondo piano rispetto alle altre problematiche.
  Vi dico, da presidente e amministratore delegato, che per me due fattori sono importanti: la sicurezza dei miei dipendenti e la sicurezza dei dati. Queste sono due cose fondamentali per far operare un'azienda come la Sogei in maniera sana: dobbiamo assumere giovani bravi e possiamo farlo perché siamo un'azienda che ha anche – ci tengo a dirlo – dei conti molto in ordine. Chiudiamo sempre con un utile netto e anche quest'anno chiuderemo con un utile netto di circa 20 milioni di euro, quindi abbiamo i conti in ordine e siamo un'azienda sana, ma dobbiamo assumere e dobbiamo fare investimenti. Credo che queste siano cose che devono essere valorizzate, e mi riferisco anche al Testo unico sulle partecipate. Mi auguro che la Sogei venga esclusa da tale normativa e rientri in quel decreto del Presidente del Consiglio dei ministri che consente l'esclusione di società, a fronte di motivazioni: penso che noi di motivazioni per essere esclusi ne abbiamo davvero tante. Non voglio elencarle tutte, ma soprattutto questa Commissione sa quante e quali siano le strategicità nelle attività svolte dalla Sogei, al servizio di tutta l'amministrazione finanziaria e sempre di più al servizio dei cittadini e delle imprese.

  PRESIDENTE. Ringrazio i nostri ospiti e dichiaro conclusa l'audizione.

  La seduta termina alle 9.30.