CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 1 marzo 2016
602.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari esteri e comunitari (III)
ALLEGATO

ALLEGATO

Disposizioni per la promozione e la disciplina del commercio equo e solidale. C. 241 Rubinato, C. 75 Realacci, C. 811 Baretta e C. 2726 Da Villa – Rel. Cimbro.

PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE

  La III Commissione (Affari esteri e comunitari),
   esaminato il nuovo testo unificato delle proposte di legge recanti Disposizioni per la promozione e la disciplina del commercio equo e solidale;
   apprezzata la finalità del provvedimento, volto ad una disciplina nazionale del commercio equo e solidale fondato sull'equità nelle relazioni commerciali e sui principi della cooperazione internazionale, a partire dallo sviluppo sostenibile e dalla previsione di condizioni di scambio bilanciate per i lavoratori e per i produttori marginali di aree economicamente svantaggiate;
   richiamato il contesto normativo europeo ed internazionale già vigente in materia, con particolare riferimento alla gestione dei dazi doganali e, in generale, agli obblighi derivanti dalla partecipazione dell'Italia all'Organizzazione Mondiale del Commercio e all'Organizzazione Internazionale del Lavoro;
   riconosciuta al commercio equo e solidale una funzione rilevante nella crescita economica e sociale delle aree economicamente marginali del pianeta, nella pratica di un modello di economia partecipata fondata sulla giustizia sociale, sui diritti umani e sulla cooperazione internazionale, attenta alla conservazione dell'ecosistema, socialmente sostenibile e rispettosa dei diritti e dei bisogni di tutti i soggetti che sono parte dello scambio economico e nella promozione dell'incontro fra culture diverse;
   sottolineata la rilevanza di tale questione quale fattore di riequilibrio e di contrasto alla povertà, all'ingiustizia sociale, alle violazioni dei diritti umani e in generale alle cause profonde delle crisi e dell'instabilità internazionale che contraddistingue le aree meno sviluppate del pianeta;
   apprezzato il ruolo riconosciuto al MAECI, in sinergia con il MISE, nell'esercizio delle necessarie funzioni di indirizzo e vigilanza del settore, di promozione culturale, divulgazione e sensibilizzazione alle buone prassi del commercio equo e solidale e ai temi della globalizzazione economica, degli squilibri tra nord e sud del mondo, al valore profondo delle scelte di consumo, anche con riferimento alla formazione dei giovani;
   apprezzato anche il ruolo riconosciuto alle regioni ai fini delle nuove norme, in linea con il principio di partenariato territoriale, posto alla base della visione italiana di cooperazione allo sviluppo;
   evidenziata, tuttavia, la necessità che le nuove norme assicurino la concorrenza leale tra i produttori e l'adeguata protezione dei consumatori nazionali;
   nell'auspicio che l'attuazione del provvedimento in titolo costituisca parte integrante del più ampio progetto di riforma della cooperazione italiana, connesso quindi alla piena implementazione della legge n. 125 del 2014, i cui obiettivi consistono nello sradicamento della povertà, nella riduzione delle disuguaglianze, Pag. 47nell'affermazione dei diritti umani e della dignità degli individui, e auspicato che, dunque, la disciplina sul commercio equo e solidale sia oggetto di considerazione da parte dell'imminente documento triennale di programmazione e di indirizzo della politica di cooperazione allo sviluppo, anche ai fini delle linee direttrici che la neoistituita Agenzia per la cooperazione sarà chiamata ad attuare,
  esprime

PARERE FAVOREVOLE.