XVII Legislatura

IV Commissione

Resoconto stenografico



Seduta n. 2 di Mercoledì 4 marzo 2015

INDICE

Sulla pubblicità dei lavori:
Vito Elio , Presidente ... 3 

Sostituzioni:
Vito Elio , Presidente ... 3 

Proposta di legge (Seguito della discussione e approvazione): Carlo Galli ed altri: «Modifiche al codice di cui al decreto legislativo 15 marzo 2010, n.66, in materia di limiti all'assunzione di incarichi presso imprese operanti nel settore della difesa da parte degli ufficiali delle Forze armate che lasciano il servizio con il grado di generale o grado equiparato» (2428):
Vito Elio , Presidente ... 3 
Zanin Giorgio (PD) , relatore ... 3 
Duranti Donatella (SEL)  ... 4 
Vito Elio , Presidente ... 4 
Zanin Giorgio (PD) , relatore ... 4 
Duranti Donatella (SEL)  ... 4 
Vito Elio , Presidente ... 4 
Scanu Gian Piero (PD)  ... 4 
Vito Elio , Presidente ... 6 
Palmizio Elio Massimo (FI-PdL)  ... 6 
Corda Emanuela (M5S)  ... 6 
Scopelliti Rosanna (AP)  ... 6 
Marcolin Marco (LNA)  ... 6 
Duranti Donatella (SEL)  ... 6 
Vito Elio , Presidente ... 6 
Zanin Giorgio (PD) , relatore ... 6 
Rossi Domenico (PI-CD) , Sottosegretario di Stato per la difesa ... 7 

Votazione nominale:
Vito Elio , Presidente ... 7 

ALLEGATO: Emendamenti ... 8

Sigle dei gruppi parlamentari:
Partito Democratico: PD;
MoVimento 5 Stelle: M5S;
Forza Italia - Il Popolo della Libertà - Berlusconi Presidente: (FI-PdL);
Area Popolare (NCD-UDC): (AP);
Scelta Civica per l'Italia: (SCpI);
Sinistra Ecologia Libertà: SEL;
Lega Nord e Autonomie: LNA;
Per l'Italia-Centro Democratico: (PI-CD);
Fratelli d'Italia-Alleanza Nazionale: (FdI-AN);
Misto: Misto;
Misto-MAIE-Movimento Associativo italiani all'estero-Alleanza per l'Italia: Misto-MAIE-ApI;
Misto-Minoranze Linguistiche: Misto-Min.Ling.;
Misto-Partito Socialista Italiano (PSI) - Liberali per l'Italia (PLI): Misto-PSI-PLI;
Misto-Alternativa Libera: Misto-AL.

Testo del resoconto stenografico
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PRESIDENZA DEL PRESIDENTE ELIO VITO

  La seduta comincia alle 14.

  (La Commissione approva il processo verbale della seduta precedente).

Sulla pubblicità dei lavori.

  PRESIDENTE. Avverto che, ai sensi dell'articolo 65, comma 2, del Regolamento, la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche attraverso l'attivazione di impianti audiovisivi a circuito chiuso.

Sostituzioni.

  PRESIDENTE. Comunico che, ai sensi dell'articolo 19, comma 4, del Regolamento, i deputati Gregori e Lorenzo Guerini sono sostituiti, rispettivamente, dai deputati Baruffi e Tentori.

Seguito della discussione della proposta di legge Carlo Galli ed altri: «Modifiche al codice di cui al decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66, in materia di limiti all'assunzione di incarichi presso imprese operanti nel settore della difesa da parte degli ufficiali delle Forze armate che lasciano il servizio con il grado di generale o grado equiparato» (2428).

  PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca il seguito della discussione della proposta di legge Carlo Galli ed altri: «Modifiche al codice di cui al decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66, in materia di limiti all'assunzione di incarichi presso imprese operanti nel settore della difesa da parte degli ufficiali delle Forze armate che lasciano il servizio con il grado di generale o grado equiparato» (2428).
  Ricordo che nella scorsa seduta del 24 febbraio la Commissione ha adottato come testo base per il seguito della discussione il nuovo testo della proposta di legge come risultante dagli emendamenti approvati in sede referente. Ricordo, inoltre, che il termine per gli emendamenti è scaduto lunedì alle 12, senza che siano stati presentati emendamenti, tranne uno, di carattere formale, dello stesso relatore, onorevole Zanin, al quale do la parola segnalando che, trattandosi di un emendamento di coordinamento, non sarà necessario, in caso di sua approvazione, trasmetterlo alle Commissioni competenti in sede consultiva (vedi Allegato).

  GIORGIO ZANIN, relatore. Presidente, l'emendamento da me presentato ha l'unico scopo di trasferire all'interno del codice dell'ordinamento militare anche le disposizioni di cui ai commi 2 e 3 dell'articolo unico della proposta di legge, che nel testo risultante dall'esame in sede referente e adottato dalla Commissione come testo base in sede legislativa non sono formulate come novelle al citato codice e restano quindi al di fuori di esso. Si tratta delle disposizioni che estendono al Segretario generale della difesa e Direttore nazionale degli armamenti e ai dirigenti civili che abbiano rivestito incarichi nel settore del procurement militare le incompatibilità stabilite per i dirigenti militari che abbiano rivestito incarichi nel medesimo settore.
  Ciò premesso, poiché mi sono giunte solo poco prima della seduta sollecitazioni Pag. 4affinché riformulassi l'emendamento e poiché tali riformulazioni – sul cui merito non entro – rischiano di rendere l'emendamento non più soltanto formale, ma sostanziale, con la conseguenza di rendere necessaria l'acquisizione del parere delle Commissioni competenti per materia, e quindi un rinvio dell'approvazione finale del provvedimento, preferisco, anche nello spirito dei lavori che abbiamo svolto fin qui, soprassedere e ritirare l'emendamento, in modo che si possa procedere oggi alla votazione finale, come previsto.

  DONATELLA DURANTI. Presidente, intervengo sull'ordine dei lavori.
  Poiché era stata preannunciata anche a noi la presentazione di questo emendamento, vorrei capire di che cosa si tratta e le ragioni per cui è stato ritirato, visto che ci era stato detto che era necessario per la correzione formale del testo. Chiederei, quindi, al relatore di chiarire meglio di che cosa si tratta.

  PRESIDENTE. Il relatore ha appena motivato la ragione per la quale non ritiene necessario l'emendamento, ma, se vuole aggiungere quale altra considerazione, può farlo.

  GIORGIO ZANIN, relatore. Sì, volentieri. Il fatto è che quella che noi configuravamo all'inizio semplicemente come una proposta di modifica del testo a carattere formale rischia di diventare sostanziale nel momento in cui la proposta di modifica fosse riformulata nei termini che mi sono stati suggeriti, e che sono condivisi, mi pare, dal Governo, vale a dire aggiungendo – nel comma che dice che le disposizioni della legge si applicano anche nei confronti dei dirigenti civili che abbiano assunto l'incarico di Segretario generale della difesa e Direttore nazionale degli armamenti o incarichi di direzione o controllo «nelle» Direzioni generali tecnico-amministrative del Ministero della difesa che operano nel settore del procurement militare – dopo la preposizione «nelle» le parole «e delle»: tale riformulazione rischia di implicare una diversa calibratura del testo e dei destinatari della norma.
  Pertanto, non volendo noi procedere nuovamente all'acquisizione dei pareri delle Commissioni competenti, come sarebbe forse necessario nel caso l'emendamento fosse riformulato come mi è stato chiesto, e confidando che questa riformulazione possa trovare eventualmente spazio nella discussione che presumibilmente sarà fatta al Senato, riteniamo più congruo, rispetto agli intendimenti espressi sin qui dalla Commissione e dai Gruppi che hanno sostenuto il percorso di questa proposta di legge, rinunciare all'emendamento per procedere direttamente al voto finale quest'oggi.
  Spero di essere stato chiaro, onorevole Duranti. Credo che l'intendimento della Commissione fosse proprio questo, poiché nel corso delle passate sedute tutti abbiamo spinto in questa direzione. Pertanto, mio malgrado, credo che il ritiro dell'emendamento sia dovuto.

  DONATELLA DURANTI. Adesso è un po’ più chiaro. Noi non siamo stati consultati neanche per le vie brevi, ed è per questo che avevamo la necessità di capire un po’ meglio di che cosa si trattasse.

  PRESIDENTE. Preso atto che non ci sono emendamenti e consistendo il testo in discussione di un unico articolo, procederemo, a questo punto, ai sensi dell'articolo 87, comma 5, del Regolamento, direttamente alla votazione finale del progetto di legge.
  Ringrazio per la presenza il Sottosegretario Rossi, che ha seguito il provvedimento sin dalle fasi iniziali. Ho già dato atto che il trasferimento in sede legislativa non sarebbe stato possibile senza l'assenso del Governo, che so essere stato assicurato anche dall'espressione del parere favorevole del Sottosegretario Rossi, oltre che dell'intero dicastero della difesa. Passiamo alle dichiarazioni di voto finali.

  GIAN PIERO SCANU. Presidente, desidero premettere che condivido per intero, Pag. 5e con me le condivide il Gruppo del Partito Democratico, le valutazioni che, laicamente, ha appena svolto il relatore Zanin.
  Sempre a nome del mio Gruppo desidero rivolgere al rappresentante del Governo un sincero invito a voler favorire anche al Senato la trattazione di questa importante proposta di legge, come finora, particolarmente nella persona del Sottosegretario Rossi, ha fatto qui alla Camera, dove è stata possibile una procedura talmente spedita da essersi sostanziata nella sede legislativa. Infatti, tale sede costituisce la cifra inequivocabile dell'apertura e della disponibilità del Governo ad assecondare un'iniziativa parlamentare.
  Naturalmente, qualora vi fosse un permanere della necessità di definire meglio il testo da parte del Governo, il Governo stesso potrebbe rappresentare questa esigenza presso l'altra Camera, alla quale, come è normale che sia, la proposta verrà trasmessa.
  Mi permetto, quindi, di invitare il Governo a completare in maniera brillante – mi verrebbe da dire così, dal nostro punto di vista – il proprio lavoro, accogliendo con favore la scelta appena operata dal relatore, in maniera tale da poter votare oggi la legge, così com'era nell'auspicio di tutti.
  Desidero segnalare, riprendendo quanto ho appena detto, l'estremo contributo che il Governo ha offerto a questo provvedimento di iniziativa parlamentare.
  Si è trattato di un contributo che – possiamo dirlo – relativamente alla tempistica è andato ben oltre le nostre più rosee aspettative, benché fosse noto al Sottosegretario Rossi fin dall'inizio che la nostra aspirazione sarebbe stata quella di ottenere la legislativa. Oggi siamo qui a votare con questa procedura privilegiata.
  Spendo due parole, con la speranza che possano essere almeno relativamente esaustive, sul provvedimento.
  Prima di tutto ringrazio il relatore per l'eccellente lavoro che ha fatto, per lo scrupolo con il quale ha seguito l'impianto, per la sensibilità con la quale si è relazionato col Governo, trovando da subito una perfetta intesa, e per la doverosa, ma declinata in maniera molto efficace, apertura nei confronti di tutte le forze politiche in modo tale che il lavoro conclusivo potesse risultare il più condiviso possibile.
  Infine, rivolgo un forte, convinto e direi entusiastico apprezzamento in relazione al merito del testo. Noi stiamo dando oggi un segnale forte di effettiva volontà riformatrice. Io spero che le forze politiche, la maggioranza, ma anche tutto il Parlamento, insieme al Governo, potendone vantarsene tutti insieme, vogliano trovare le modalità giuste per fare in modo che l'adozione di questo provvedimento – per il significato anche etico, oltre che politico, che contiene – possa essere resa in maniera compiuta ed esaustiva di pubblico dominio.
  Le Forze armate sono una porzione sana della società civile, un apparato servente come la Costituzione definisce la pubblica amministrazione dello Stato, un ambito istituzionale indispensabile che svolge la propria azione con serietà, onore e abnegazione. Il provvedimento di oggi non fa altro che esaltare questa vocazione, stabilendo in maniera esplicita e inequivoca forme di incompatibilità che, in un contesto civile come il nostro, in verità, sarebbero dovute essere presenti già da prima.
  Purtuttavia, noi ci auguriamo che esse potranno costituire anche un'apertura e una concreta azione di pedagogia politica affinché tutte le altre incrostazioni e tutti gli altri grumi di potere che esistono nell'ambito della pubblica amministrazione, ma anche della cosiddetta società civile, possano essere eliminati, per fare in modo che non ci siano posizioni di rendita che vadano a incidere nella libertà individuale dei cittadini.
  Per queste ragioni rivolgo un ringraziamento particolare al collega Carlo Galli, in quanto primo firmatario di questa proposta di legge, a quanti l'hanno sottoscritta con lui e a quanti, mi auguro e ci auguriamo, nell'altro ramo del Parlamento vorranno raccogliere questo nostro esplicito e concreto patrimonio di buona politica, per Pag. 6fare in modo che, magari con la stessa celerità, possa diventare legge ordinaria dello Stato.
  Grazie anche a lei, presidente – lo dico perché si tratta di una legge importante – per aver favorito, nella sua funzione e nel suo ruolo, questa sede legislativa, che dà il tono a un provvedimento di cui sono sicuro si parlerà molto nei mesi e negli anni che verranno.

  PRESIDENTE. Onorevole Scanu, io faccio semplicemente il mio lavoro e cerco di farlo bene e con passione.
  Per quanto riguarda l'importanza del provvedimento, ne sono talmente convinto che ho già dato disposizione agli uffici di accordarsi con l'ufficio stampa della Camera affinché sia data adeguata comunicazione all'esterno dell'approvazione da parte di questo ramo del Parlamento della legge che stiamo per votare.

  ELIO MASSIMO PALMIZIO. Vorrei solo dire che anche Forza Italia voterà a favore di questa proposta di legge.

  EMANUELA CORDA. Anche il Movimento 5 Stelle voterà a favore.

  ROSANNA SCOPELLITI. Visto il momento storico importante, vorrei solo annunciare il voto favorevole del Gruppo Area popolare-NCD.

  MARCO MARCOLIN. Anche la Lega Nord si associa e vota favorevolmente questa legge, non per spirito associativo, ma perché crede nel lavoro svolto e nel lavoro ben fatto.

  DONATELLA DURANTI. Anche SEL voterà a favore di questa proposta di legge. Anzi, ne approfitto per ringraziare il relatore, l'onorevole Carlo Galli, per aver accolto alcuni emendamenti del nostro Gruppo. Penso che tutti insieme possiamo dire di aver fatto davvero un buon lavoro.
  Grazie.

  PRESIDENTE. Concludiamo adesso ascoltando il relatore e il Sottosegretario Rossi, che voleva unirsi agli intervenuti.

  GIORGIO ZANIN, relatore. Presidente, la ringrazio. Spendo solo minuto per ringraziare i colleghi e per sottolineare una questione che mi sta particolarmente a cuore. Il mio capogruppo, Scanu, ha già anticipato alcuni degli elementi base che mi sembrano importanti.
  Il profilo che emerge dall'esame di questo provvedimento, per come abbiamo lavorato in Commissione, è una di quelle circostanze che vale la pena sottolineare per l'auspicio che questa XVII legislatura possa essere unita nei valori dell'efficienza e della trasparenza. Si tratta di un profilo che richiama la parola «etico», che ha usato il collega Scanu prima.
  Io penso che questo profilo vada particolarmente sottolineato, perché la condivisione con cui abbiamo lavorato in questi mesi su questo provvedimento – è evidente che l'iniziativa del collega Carlo Galli sia stata decisiva, come anche l'accordo generale che tutti avete manifestato nel promuovere il lavoro di sintonia che insieme abbiamo maturato – e l'accelerazione desiderata e condivisa da tutti nel portare avanti la sede legislativa sono una piccola testimonianza che, almeno ogni tanto, la democrazia in Italia funziona. Noi qui, in questa Commissione, con questo provvedimento l'abbiamo dimostrato.
  Questo è un passaggio che va sottolineato affinché nella sede del Senato, dove il provvedimento giungerà dopo questa approvazione, vi sia un'accoglienza altrettanto virtuosa, in ordine sia all'accoglienza del testo stesso, sia alla capacità di interpretarlo nei tempi e nello svolgimento in modo rapido.
  Dunque, presidente, ribadisco anch'io il ringraziamento sentito al Governo, perché ci sarebbero stati mille motivi e maniere, eventualmente, per frapporre degli ostacoli. A me pare che il Governo abbia accolto anch'esso la sensibilità del relatore di cercare un'armonia. Credo che questo sia un segnale positivo che dobbiamo lanciare come Commissione. La ringrazio, dunque, per il compito di facilitazione che lei ha svolto.

Pag. 7

  DOMENICO ROSSI, Sottosegretario di Stato per la difesa. Volevo innanzitutto rispondere all'onorevole Scanu.
  Il Governo non solo ha sempre collaborato alla stesura di questo testo, ma ha anche espresso l'assenso al trasferimento alla sede legislativa proprio perché riteneva che ormai il testo finale fosse di soddisfazione reciproca. Pertanto, preso atto del ritiro dell'emendamento da parte del relatore, nulla osta, ovviamente, a continuare con l'approvazione in sede legislativa. Eventualmente, se ci dovessero essere delle considerazioni successive su varianti di merito, verranno proposte in Senato.
  La sede legislativa l'abbiamo concessa perché riteniamo che questo sia un provvedimento di tutela dell'amministrazione della difesa e che abbia nel suo spirito anche quello di ribadire i valori etici e morali che sono alla base del personale, uomini e donne, delle Forze armate, quei valori etici e morali che forse dovrebbero essere posti a base anche della rinascita di questo Paese.

Votazione nominale.

  PRESIDENTE. Indìco la votazione nominale finale sulla proposta di legge, nel nuovo testo risultante dagli emendamenti approvati in sede referente.
  Dichiaro aperta la votazione.
  (Segue la votazione).

  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

   Proposta di legge Carlo Galli ed altri: «Modifiche al codice di cui al decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66, in materia di limiti all'assunzione di incarichi presso imprese operanti nel settore della difesa da parte degli ufficiali delle Forze armate che lasciano il servizio con il grado di generale o grado equiparato» (2428):

   Presenti e votanti   26   
   Maggioranza    14   
    Hanno votato sì   26    
  (La Commissione approva).

  Hanno votato sì: Baruffi, Paolo Bernini, Paola Boldrini, Bolognesi, Corda, D'Arienzo, Duranti, Fusilli, Carlo Galli, Garofani, Marcolin, Migliore, Moscatt, Palmizio, Petrenga, Salvatore Piccolo, Giuditta Pini, Piras, Sammarco, Scanu, Scopelliti, Stumpo, Tentori, Tofalo, Vito e Zanin.

  Grazie a tutti ed esprimo soddisfazione per questo voto.
  Dichiaro conclusa la seduta.

  La seduta termina alle 14.20.

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ALLEGATO

Modifiche al codice di cui al decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66, in materia di limiti all'assunzione di incarichi presso imprese operanti nel settore della difesa da parte degli ufficiali delle Forze armate che lasciano il servizio con il grado di generale o grado equiparato. (Nuovo testo C. 2428 Carlo Galli).

EMENDAMENTI

  All'articolo 1, comma 1, dopo il capoverso «Art. 982-ter», inserire il seguente:

«Art. 982-quater
(Incompatibilità riguardanti il Segretario generale della difesa e Direttore nazionale degli armamenti e i dirigenti civili che abbiano rivestito incarichi nel settore del procurement militare).

  1. Le disposizioni di cui agli articoli 982-bis e 982-ter si applicano anche nei confronti dei dirigenti civili che abbiano assunto l'incarico di Segretario generale della difesa e Direttore nazionale degli armamenti o incarichi di direzione o controllo nelle Direzioni generali tecnico-amministrative del Ministero della difesa che operano nel settore del procurement militare.
  2. Al personale di cui al comma 1 si applicano le sanzioni previste dai medesimi articoli 982-bis e 982-ter

  Conseguentemente, sopprimere i commi 2 e 3.
1. 1. Il relatore.