CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 24 settembre 2014
302.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Lavoro pubblico e privato (XI)
ALLEGATO

ALLEGATO 1

Disciplina degli orari di apertura degli esercizi commerciali (Nuovo testo unificato C. 750 e abb.).

PARERE APPROVATO

  La XI Commissione,
   esaminato il nuovo testo unificato delle proposte di legge n. 750 e abbinate, recante disciplina degli orari di apertura degli esercizi commerciali;
   osservato che il testo del provvedimento intende assicurare un contemperamento tra l'esigenza di garantire la libera concorrenza e quella di assicurare un adeguato numero di giornate di chiusura delle attività commerciali nei giorni festivi;
   considerata, in questa ottica, l'opportunità di prevedere un maggiore coinvolgimento dei Comuni nella procedura prevista dal capoverso 1-bis dell'articolo 1, comma 1, lettera b), per la deroga alle disposizioni relative alle chiusure festive di cui alla lettera a) del medesimo articolo 1, comma 1;
   rilevata, altresì, l'opportunità di assicurare, nel rispetto dei principi di libera concorrenza, maggiore vincolatività agli accordi territoriali di cui all'articolo 2 del provvedimento;
   rilevato che l'articolo 4, comma 4-bis, del provvedimento, al fine di concorrere alla copertura finanziaria degli interventi del Fondo per il sostegno delle micro, piccole e medie imprese del commercio, istituito dal medesimo articolo, prevede l'utilizzo, per 15 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2015 al 2020, degli stanziamenti riferiti all'accantonamento del fondo speciale di conto capitale relativo al Ministero del lavoro e delle politiche sociali;
   considerata l'opportunità di non intaccare stanziamenti di bilancio destinati ad interventi di pertinenza del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, in considerazione della generale limitatezza delle risorse disponibili e della necessità di garantire adeguate disponibilità finanziarie da destinare alla copertura di futuri provvedimenti in materia di lavoro e di politiche sociali;
   osservato che, qualora si procedesse ad una riduzione di tali stanziamenti, si renderebbe in ogni caso necessario assicurare una loro tempestiva reintegrazione,
  esprime

PARERE FAVOREVOLE

  con le seguenti osservazioni:
   con riferimento all'articolo 1, comma 1, lettera b), valuti la Commissione di merito l'opportunità di prevedere un rafforzamento del ruolo dei Comuni nella procedura prevista dalla medesima disposizione per la deroga alle disposizioni relative alle chiusure festive introdotte dalla lettera a) del medesimo articolo 1, comma 1;
   con riferimento all'articolo 2, valuti la Commissione di merito l'opportunità di garantire, nel rispetto dei principi di libera concorrenza, un più alto grado di vincolatività agli accordi territoriali previsti dalla medesima disposizione per la definizione degli orari e delle chiusure degli esercizi commerciali;Pag. 187
   con riferimento all'articolo 4, al fine di non intaccare risorse destinate ad interventi di pertinenza del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, valuti la Commissione di merito l'opportunità di individuare una copertura finanziaria alternativa per il finanziamento degli interventi del Fondo per il sostegno delle micro, piccole e medie imprese del commercio, istituito dalla medesima disposizione, relativi a contributi per le spese sostenute per l'ampliamento dell'attività, per la dotazione di strumentazioni nuove e di sistemi di sicurezza innovativi, nonché per l'accrescimento dell'efficienza energetica.

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ALLEGATO 2

5-03436 Rizzetto: Ricollocazione dei lavoratori della Getek Ict srl impegnati in servizi del contact center INPS-INAIL.

TESTO DELLA RISPOSTA

  L'atto di sindacato degli onorevoli Rizzetto ed altri, si riferisce alla vicenda occupazionale dell'impresa Getek Information Technology Srl, avente sede legale in Roma ed operante sul mercato internazionale dell’information technology, con specifico riferimento al sito operativo di Crotone.
  Preliminarmente, è opportuno ricordare – ai fini di un corretto inquadramento della vicenda – che, nell'estate del 2005, la Getek Information Technology Srl (allora denominata Gepin Spa) è risultata aggiudicataria – insieme ad un consorzio capitanato da Poste Italiane Spa – di una gara ad evidenza pubblica per la gestione di un contact center integrato INPS/INAIL.
  L'attività di contact center si è svolta, in particolare, presso la sede operativa di Crotone mediante l'utilizzo della tecnologia predictive dialing, largamente diffusa, e con l'impiego di 73 lavoratori, formati direttamente dall'INPS, aventi una specifica competenza in diritto e pratica della previdenza ed assistenza sociale obbligatoria.
  Nell'ottobre del 2008, a seguito della scadenza del contratto di appalto del 2005, l'INPS e l'INAIL hanno bandito una nuova gara di appalto a procedura ristretta, all'esito della quale – nel novembre del 2009 – la gestione del servizio di contact center integrato INPS/INAIL è stata affidata alla società Transcom Worldwide Spa, con sede legale in L'Aquila, che subentrava così ai precedenti fornitori capitanati da Poste Italiane Spa, tra i quali, per l'appunto, la Getek Information Technology Srl.
  Nel giugno del 2010 – mentre la Transcom Worldwide Spa iniziava le attività di formazione dei propri lavoratori, – la Getek Information Technology Srl otteneva una proroga che la impegnava ad effettuare, in via esclusiva, il servizio di contact center integrato INPS/INAIL fino al 25 settembre 2010.
   Allo scadere del termine, la Getek Information Technology Srl ha dato avvio ad una serie di iniziative finalizzate al reimpiego dei lavoratori nella medesima attività ma senza alcun esito positivo.
  La Getek Information Technology Srl ha quindi dovuto ricorrere al trattamento ordinario di integrazione salariale (CIGO), relativamente al periodo dal 4 ottobre 2010 al 1o ottobre 2011. Successivamente – con decreto direttoriale del 13 gennaio 2012 – i competenti uffici del Ministero che rappresento hanno provveduto ad approvare il programma di cassa integrazione guadagni straordinaria finalizzato alla cessazione dell'attività, con contestuale concessione – per il periodo dal 3 ottobre 2011 fino al 2 ottobre 2012 – del trattamento straordinario di cassa integrazione guadagni (CIGS) nei confronti di un massimo di 73 unità lavorative occupate presso il sito di Crotone.
  Diversi sono stati – ma senza alcun esito positivo – i tentativi effettuati dalla Provincia di Crotone e della Regione al fine di coinvolgere i 73 lavoratori crotonesi nella società Transcom Worldwide Spa mediante un allargamento della commessa ovvero attraverso un processo di riorganizzazione dell'INPS. Da ultimo, nello scorso mese di luglio, presso l'Assessorato Pag. 189al lavoro della Provincia di Crotone si è tenuta una riunione – cui ha preso parte anche l'INPS – al fine precipuo di sollecitare l'Istituto al recupero delle predette maestranze.
  Nel corso dell'incontro, i rappresentanti dell'istituto – alla luce delle potenziali complessive implementazioni del servizio – hanno confermato l'impegno di farsi parte attiva con la società aggiudicataria per consentire il reimpiego presso la stessa dei 73 lavoratori, al fine di non disperdere la professionalità dagli stessi acquisita.
  In siffatto contesto, nel rilevare che, ad oggi, non è stato richiesto dalle parti sociali alcun incontro per l'esame della situazione occupazionale in argomento, sono comunque in condizione di garantire la massima attenzione del Ministero che rappresento in ordine alla vicenda rappresentata dagli onorevoli interroganti con il presente atto parlamentare, nonché di valutare, qualora richiesto, ogni possibile soluzione diretta a tutelare la posizione dei lavoratori e delle loro famiglie, tenuto anche conto degli strumenti di tutela finora attivati.

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ALLEGATO 3

5-03438 Tripiedi: Benefici previdenziali a favore dei soggetti impegnati in attività lavorative usuranti.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Con il presente atto parlamentare si richiama l'attenzione del Governo sulla normativa in materia di accesso anticipato al pensionamento per gli addetti alle lavorazioni particolarmente faticose e pesanti recata dal decreto legislativo n. 67 del 2011.
  A tal proposito, ricordo che il decreto legislativo n. 67 del 2011, in vigore dal 26 maggio 2011 ed adottato in attuazione della delega contenuta nell'articolo 1 della legge n. 183 del 2010 (cd. collegato lavoro), disciplina l'accesso al pensionamento di anzianità per i lavoratori addetti alle lavorazioni predette prevedendo requisiti agevolati rispetto a quelli previsti per la generalità dei lavoratori dipendenti.
  Il decreto ministeriale del 20 settembre 2011 adottato dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali di concerto con il Ministero dell'economia e delle finanze ha successivamente attuato le disposizioni del predetto decreto legislativo.
  Rappresento, inoltre, che i commi 17 e 17-bis dell'articolo 24 del cosiddetto decreto «Salva Italia» hanno in parte modificato quanto previsto dal decreto n. 67 del 2011.
  In particolare, è stato ridotto il periodo transitorio per l'accesso al beneficio (il quinquennio 2008-2012 è stato sostituito dal quadriennio 2008-2011).
  È stato, inoltre, stabilito che, a decorrere dal 1o gennaio 2012 – anziché dal 1o gennaio 2013 – tali lavoratori possono conseguire il trattamento pensionistico con il sistema delle c.d. «quote» anziché con «un'età anagrafica ridotta di tre anni ed una somma di età anagrafica e anzianità contributiva ridotta di tre unità» rispetto ai requisiti stabiliti dal citato sistema delle quote, in conformità a quanto disposto originariamente dal decreto legislativo n. 67 del 2011.
  Tanto premesso, si rappresenta che in occasione dell'ultima conferenza di servizi del 26 novembre 2013 indetta dai competenti uffici del Ministero del lavoro e delle politiche sociali al fine di monitorare la spesa derivante dalla definizione delle domande presentate ai sensi del decreto legislativo n. 67 del 2011, l'INPS ha rappresentato che relativamente all'anno 2012 sono state accolte circa 3.500 domande con un onere complessivo di circa 72 milioni di euro, mentre per il 2013 le domande accolte sono state circa 1.600 con un onere di circa 79 milioni di euro.
  Tali somme trovano ampia capienza nelle risorse destinate dall'articolo 7 del decreto legislativo n. 67 del 2011 al finanziamento del pensionamento dei lavoratori in parola (350 milioni di euro per l'anno 2012 e 383 milioni di euro a decorrere dal 2013) tanto da determinare significativi risparmi di spesa (circa 278 milioni di euro per il 2012 e circa 304 milioni per il 2013).
  Tuttavia, occorre precisare che i risparmi, conseguenti all'innalzamento dei requisiti pensionistici introdotti dal decreto «Salva Italia» per la generalità dei lavoratori e quindi anche per quelli che Pag. 191svolgono mansioni usuranti verranno meno fra qualche anno quando la riforma pensionistica da ultimo varata entrerà a regime.
  Da ultimo, rappresento che è intenzione del Governo, nell'ambito dell'esame del disegno di legge di stabilità, verificare se e come sia possibile pervenire ad una soluzione organica di tutte le specifiche situazioni meritevoli di tutela previdenziale e pensionistica, emerse nel tempo, tra le quali sicuramente quella dei lavoratori addetti a lavorazioni particolarmente faticose e pesanti.