CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 14 gennaio 2014
156.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari costituzionali, della Presidenza del Consiglio e Interni (I)
ALLEGATO

ALLEGATO

DL 136/2013: Disposizioni urgenti dirette a fronteggiare emergenze ambientali e industriali ed a favorire lo sviluppo delle aree interessate. (Nuovo testo C. 1885 Governo).

PARERE APPROVATO

  La I Commissione,
   esaminato il nuovo testo del disegno di legge C. 1885 Governo, recante «Conversione in legge del decreto-legge 10 dicembre 2013, n. 136, recante disposizioni urgenti dirette a fronteggiare emergenze ambientali e industriali ed a favorire lo sviluppo delle aree interessate»;
   considerato che le disposizioni da esso recate sono riconducibili, nel complesso, alle materie «tutela dell'ambiente, dell'ecosistema e dei beni culturali» e «giurisdizione e norme processuali; ordinamento civile e penale; giustizia amministrativa», che le lettere s) e l) del secondo comma dell'articolo 117 della Costituzione attribuiscono alla competenza legislativa esclusiva dello Stato, nonché alla materia «tutela della salute», che il terzo comma dell'articolo 117 della Costituzione riconduce alla competenza concorrente tra lo Stato e le regioni;
   rilevato che l'articolo 1, comma 6-quater, prevede che la regione Campania, al termine degli adempimenti previsti dall'articolo 1, d'intesa con le organizzazioni di categoria, possa approvare un organico programma di incentivazione per l'utilizzo di culture no food;
   evidenziato che tale previsione sembra incidere su ambiti di competenza regionale, ponendo l'obbligo di acquisire «l'intesa» con le organizzazioni di categoria ed attribuendo oltretutto ad un soggetto privato, seppure rappresentativo, un ruolo di «co-decisore»;
   richiamate le previsioni del comma 5 dell'articolo 2-bis nella parte in cui prevedono che con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri siano definite le modalità attuative ed è prevista la costituzione presso la prefettura-UTG di Napoli di elenchi di fornitori e prestatori di servizi «non soggetti a rischio di inquinamento mafioso» ai quali possono rivolgersi gli esecutori dei lavori oggetto dell'articolo 2-bis;
   evidenziato, al riguardo, come il riferimento a fornitori e prestatori di servizi «non soggetti a rischio di inquinamento mafioso» rechi profili di indeterminatezza e segnalata l'esigenza di valutare se non sia piu’ opportuno richiamare le procedure ed i controlli già previsti dalla normativa generale in materia;
   sottolineato come il comma 2 dell'articolo 3 attribuisca ai prefetti delle province della Regione Campania, nell'ambito delle operazioni di sicurezza e di controllo del territorio «prioritariamente» finalizzate alla prevenzione dei delitti di criminalità organizzata ed ambientale, la possibilità di avvalersi di personale militare delle Forze armate;
   rilevato come appaia opportuno valutare l'esigenza di sopprimere la parola «prioritariamente», così da circoscrivere l'intervento del personale delle Forze armate Pag. 26in maniera chiara ed evitare possibili incertezze in sede attuativa,
  esprime

PARERE FAVOREVOLE

  con la seguente condizione:
   si evidenzia l'esigenza che la previsione di cui all'articolo 1, comma 6-quater, sia oggetto di attenta valutazione da parte della Commissione di merito nella parte in cui sembra incidere su ambiti di competenza regionale, ponendo l'obbligo di acquisire «l'intesa» con le organizzazioni di categoria ed attribuendo oltrettutto ad un soggetto privato, seppure rappresentativo, un ruolo di «co-decisore»;
  e con le seguenti osservazioni:
   a) al comma 5 dell'articolo 2-bis, il riferimento a fornitori e prestatori di servizi «non soggetti a rischio di inquinamento mafioso» reca profili di indeterminatezza e si segnala l'esigenza di valutare se non sia piu’ opportuno richiamare le procedure ed i controlli già previsti dalla normativa generale in materia;
   b) all'articolo 3, comma 2, si segnala di valutare l'opportunità di sopprimere la parola «prioritariamente», così da circoscrivere l'intervento del personale delle Forze armate in maniera chiara ed evitare possibili incertezze in sede attuativa.