CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 7 agosto 2014
287.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Bilancio, tesoro e programmazione (V)
ALLEGATO

ALLEGATO

5-03410 Castelli: Sulle strategie che il Governo intende adottare per realizzare gli obiettivi previsti nel DEF 2014.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Con l'interrogazione a risposta in Commissione l'onorevole Castelli ed altri pongono quesiti in ordine alle strategie che il Governo intende adottare nell'ipotesi di mantenimento del trend economico di crescita debole al fine di assicurare il raggiungimento degli obiettivi di finanza pubblica, soprattutto di indebitamento nello strutturale e di debito pubblico, previsti nel DEF 2014.
  Al riguardo, si fa presente che la politica del Governo si fonda su tre cardini principali:
   1) dare supporto nel breve periodo alla nascente ripresa economica attraverso sgravi fiscali alle famiglie, il pagamento dei debiti commerciali, gli investimenti pubblici;
   2) far riacquisire competitività all'economia attraverso la riduzione dell'IRAP e le riforme strutturali: dalla semplificazione amministrativa, alla riforma della giustizia civile e all'efficientamento dell'amministrazione pubblica;
   3) mantenere la credibilità e la disciplina nei conti pubblici per limitare il costo del debito pubblico.

  Il 26 giugno 2014 il Consiglio dell'Unione europea ha adottato, nell'ambito del Semestre Europeo, un pacchetto di misure che comprende le Raccomandazioni Specifiche per Paese (CSRs). L'Italia, pur essendo giudicata in «excessive imbalance», non è entrata nel «braccio correttivo», ma in un limbo chiamato «close monitoring», nel quale c’è un monitoraggio molto stretto della risposta nazionale alle Raccomandazioni. Oltre agli orientamenti puntuali sulle misure da adottare nei prossimi mesi, le Raccomandazioni per l'Italia contengono anche l'indicazione di un limite temporale per l'implementazione delle riforme.
  In particolare, le Raccomandazioni del Consiglio dell'Unione sul programma di Stabilità chiedono, tra l'altro, di rafforzare le misure di bilancio per il 2014 a causa dell'emergere di uno scarto, basato sulle Previsioni di primavera 2014 della Commissione europea, rispetto allo sforzo fiscale necessario a garantire il rispetto della regola di riduzione del debito.
  Nel contempo, il Consiglio raccomanda di operare un rafforzamento della strategia di bilancio nel 2015 per garantire il rispetto del requisito di riduzione del debito anche attraverso un piano di privatizzazioni.
  Si precisa che le stime della Commissione non tengono conto delle minori spese pianificate, ma non ancora specificate nel dettaglio e dei maggiori introiti, come quelli attesi dalle privatizzazioni in via di programmazione. A tal proposito nel DEF 2014 (par. III.7, tavola III.12) viene segnalato che, sulla base delle previsioni di finanza pubblica tendenziali e in assenza di interventi correttivi, si avrebbe uno scarto di circa 0,5 punti percentuali di PIL sul debito. Tale scarto, a legislazione vigente, nel 2015 diventerebbe pari a 0,9 punti percentuali di PIL.
  Nel DEF 2014, il Governo si è impegnato a correggere le dinamiche tendenziali di finanza pubblica attraverso una manovra di consolidamento in grado di Pag. 22migliorare il saldo strutturale di 0,5 punti percentuali di PIL nel 2015 e garantire la piena convergenza verso l'Obiettivo di Medio Periodo nel 2016. Allo stesso tempo, il Governo si è già impegnato a mettere in atto un piano di privatizzazioni, dal quale sono attesi proventi annui pari allo 0,7 per cento del PIL negli anni 2014-2017. Come mostrato dal piano di rientro delineato nel DEF, questo scenario di policy è perfettamente in linea con i requisiti della regola di riduzione del debito e permetterebbe di condurre le dinamiche della spesa su un sentiero compatibile con i parametri europei, rispondendo appieno alle preoccupazioni del Consiglio.
  Su tutti i punti indicati dalla Commissione sono state attuate o sono in corso iniziative legislative per dare piena attuazione alle citate Raccomandazioni. Una valutazione complessiva dello stato d'attuazione verrà inserito nella Nota di Aggiornamento al DEF che verrà approvata dal Governo in settembre prossimo venturo. Infatti, nel rispetto degli impegni assunti nel DEF 2014 con riferimento sia alle principali misure intraprese e da intraprendere, sia al consolidamento della finanza pubblica, il Governo con la Nota di Aggiornamento al DEF 2014 rivedrà le proprie stime alla luce del nuovo quadro macro-economico.