CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 24 settembre 2013
88.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Finanze (VI)
ALLEGATO

ALLEGATO 1

Rendiconto generale dell'Amministrazione dello Stato per l'esercizio finanziario 2012 (C. 1572 Governo, approvato dal Senato).

RELAZIONE APPROVATA DALLA COMMISSIONE

  La VI Commissione Finanze,
   esaminato, per le parti di propria competenza, il disegno di legge C. 1572, approvato dal Senato, recante il «Rendiconto generale dell'Amministrazione dello Stato per l'esercizio finanziario 2012»;
   considerato come sul rendiconto per l'esercizio finanziario 2012 continuino a riflettersi gli effetti negativi sull'economia e sulla finanza pubblica italiana causati dalla crisi finanziaria ed economica che coinvolge l'intera economia mondiale ed in particolare l'economia europea, in un contesto nel quale, peraltro, secondo le previsioni, cominciano ad evidenziarsi segnali di ripresa che dovranno comunque essere confermati e rafforzati;
   rilevato come le entrate finali abbiano registrato nel 2012, in termini di competenza, un aumento di 24 miliardi rispetto al dato consuntivo relativo al 2011, legato al sensibile aumento delle entrate tributarie (+11.038 milioni, pari al 2,4 per cento) e, soprattutto, delle entrate extratributarie, per le quali risulta un incremento del 12,8 per cento, pari a 8.378 milioni;
   segnalato inoltre, in termini di cassa, come nel 2012 i versamenti in entrata abbiano raggiunto la somma di 711,5 miliardi, in aumento di circa il 4,5 per cento (+ 19 miliardi) rispetto agli incassi dell'esercizio 2011, a causa dell'aumento del gettito riconducibile sia alle entrate tributarie (per 10,4 miliardi, pari a +2,5 per cento) sia alle entrate extratributarie e alle entrate per alienazione ed ammortamento di beni patrimoniali e per riscossione di crediti;
   rilevato come il provvedimento evidenzi un rapporto tra entrate complessive e PIL pari al 48,1 per cento, in forte aumento rispetto all'anno precedente, nel quale tale dato si attestava al 46,6, con una conseguente crescita della pressione fiscale, che è passata dal 42,6 per cento in rapporto al PIL nel 2011 al 44 per cento del PIL nel 2012, a causa della crescita, pari al 3,1 per cento, delle entrate correnti;
   evidenziato come la gestione delle entrate tributarie in termini di accertamenti, segnali, in dettaglio, rispetto all'esercizio finanziario 2011, un aumento del gettito delle imposte sul patrimonio e sul reddito (+9.611 milioni, circa il 4,0 per cento), delle imposte sulla produzione, sui consumi e doganali di 6.212 milioni (+17,2 per cento), e delle entrate dei monopoli (+0,7 per cento), a fronte di una riduzione, in termini, di competenza, del gettito delle tasse e imposte sugli affari (-4.189 milioni, pari a –2,7 per cento) e delle entrate derivanti da lotto, lotterie ed altre attività di gioco (-5,4 per cento);
   rilevato, con riferimento alla gestione dei residui attivi, l'incremento del dato relativo ai residui complessivi, che sono passati da un valore pari a 215,2 miliardi al 1o gennaio 2012, ad un valore pari a 243,3 miliardi al 31 dicembre 2012, dovuto all'emergere, nel corso del 2012, di 97,8 miliardi di residui di nuova formazione;Pag. 71
   ricordato, con riferimento al settore dei Monopoli, come l'articolo 8 del disegno di legge riguardi l'Amministrazione autonoma dei Monopoli di Stato (AAMS), la quale dall'esercizio 2013 non figura più nei documenti contabili essendo stata incorporata nell'Agenzia delle dogane, con decorrenza dal 1o dicembre 2012, ai sensi dell'articolo 23-quater del decreto-legge n. 95 del 2012,

DELIBERA DI RIFERIRE FAVOREVOLMENTE.

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ALLEGATO 2

Disposizioni per l'assestamento del bilancio dello Stato e dei bilanci delle Amministrazioni autonome per l'anno finanziario 2013 (C. 1573 Governo, approvato dal Senato).

Tabella n. 1: Stato di previsione dell'entrata per l'anno finanziario 2013.

Tabella n. 2: Stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze per l'anno finanziario 2013 (limitatamente alle parti di competenza).

RELAZIONE APPROVATA DALLA COMMISSIONE

  La VI Commissione Finanze,
   esaminato, per le parti di propria competenza, il disegno di legge C. 1573, approvato dal Senato, recante «Disposizioni per l'assestamento del bilancio dello Stato e dei bilanci delle Amministrazioni autonome per l'anno finanziario 2013»;
   evidenziato innanzitutto come il provvedimento in esame proponga, in termini di competenza e al lordo delle regolazioni debitorie, una diminuzione di oltre 6,9 miliardi delle entrate complessive, determinata dal combinato disposto di un incremento di 2,1 miliardi di euro delle entrate extratributarie, di un incremento di 5,4 miliardi delle emissioni di titoli di Stato e di una diminuzione delle entrate tributarie pari 14,5 miliardi;
   sottolineato, in particolare, come il disegno di legge rechi una proposta di riduzione delle entrate finali su base annua per complessivi 12.356 milioni di euro, risultante sostanzialmente da una diminuzione delle entrate del comparto tributario pari a 14.521 milioni e da un aumento delle entrate extra tributarie pari a 2.088 milioni;
   evidenziato, in dettaglio, come, nell'ambito delle entrate tributarie, si registri una diminuzione delle entrate relative all'IVA (-10.548 milioni), alle imposte di registro, di bollo e sostitutive (-2.711 milioni), all'accisa sui prodotti energetici (-4.178 milioni), all'accisa su altri prodotti (-710 milioni), alle imposte sui generi di Monopolio (-24 milioni), alle lotterie ed altri giochi (-343 milioni), e alle altre imposte indirette (-1.802 milioni), mentre si segnala un incremento delle entrate relative all'IRPEF (+2.803 milioni), all'IRES (+1.599 milioni), alle imposte sostitutive (1.471 milioni) e alle altre imposte dirette (+275 milioni);
   rilevato quindi come l'aumento delle entrate extra-tributarie sia sostanzialmente dovuto al riversamento allo stato di previsione dell'entrata delle disponibilità esistenti sulle contabilità speciali intestate alla soppressa Azienda autonoma dei Monopoli di Stato (AAMS), la quale è stata incorporata nell'Agenzia delle dogane ai sensi dell'articolo 23-quater del decreto-legge n. 95 del 2012;
   evidenziato come le variazioni proposte dal provvedimento alle previsioni di bilancio relative alle entrate tributarie scontino doverosamente l'adeguamento al quadro macro-economico per l'anno corrente, assunto a base nell'elaborazione delle stime contenute nel Documento di Economia e Finanza 2013, tenendo inoltre Pag. 73conto dell'andamento effettivo del gettito;
   sottolineato come il Governo, nel corso dell'esame del provvedimento al Senato, abbia rilevato come la diminuzione delle entrate prevista nel provvedimento, derivante principalmente dalle minori entrate tributarie, non determini la necessità di ulteriori modificazioni, in quanto, sulla base del monitoraggio dell'andamento del gettito nei primi sette mesi del 2013, le entrate tributarie contabilizzate nel bilancio, proiettate su base annua, risultano nel complesso sostanzialmente in linea con quelle contenute nel disegno di legge di assestamento;
   rilevato, infatti, come il monitoraggio delle entrate mostri, fino al mese di luglio 2013, una crescita del gettito dell'1,1 per cento (+1.059 milioni di euro), ascrivibile essenzialmente agli incrementi delle ritenute sui redditi dei dipendenti del settore pubblico, agli effetti dei conguagli fiscali e dei versamenti in autoliquidazione, che hanno consentito di compensare la lieve flessione delle ritenute sui redditi dei dipendenti del settore privato;
   evidenziato, in particolare, come nei primi sette mesi del 2013 il gettito dell'IRES versata in autoliquidazione abbia segnato una crescita assai significativa rispetto all'anno precedente, pari al 12,8 per cento (+1.965 milioni di euro), soprattutto per effetto di consistenti versamenti effettuati da parte di grandi contribuenti del settore bancario e assicurativo;
   richiamato altresì il positivo andamento, nel predetto periodo, delle altre imposte dirette, dovuto soprattutto al buon andamento dell'imposta sostitutiva su ritenute, interessi e altri redditi di capitale (+1.063 milioni di euro), sui redditi di capitale e sulle plusvalenze (+872 milioni di euro), sul valore dell'attivo dei fondi pensione (+441 milioni di euro), sulle riserve matematiche dei rami vita (+841 milioni di euro) e sul riallineamento dei valori di bilancio relativi ad attività immateriali (aumentato di 1.863 milioni di euro rispetto al corrispondente periodo del 2012), nonché alla crescita significativa del gettito riferito all'imposta di bollo, che ha registrato un incremento del 27,9 per cento (+1.344 milioni di euro);
   segnalato inoltre come, fino al luglio 2013, si sia registrato un rallentamento della dinamica negativa del gettito IVA sugli scambi interni che ha caratterizzato i primi mesi dell'anno, testimoniato dal positivo andamento del gettito dell'imposta nei mesi di giugno (+4,5 per cento) e di luglio (+1,2 per cento), rispetto al 2012;
   preso atto di come le variazioni apportate dal disegno di legge allo stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze, per quanto concerne i profili di competenza della Commissione Finanze, relativi principalmente a programmi di spesa contenuti nei centri di responsabilità «Dipartimento delle finanze» e «Guardia di finanza», non risultino significative,

DELIBERA DI RIFERIRE FAVOREVOLMENTE.