CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 20 marzo 2012
625.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Trasporti, poste e telecomunicazioni (IX)
ALLEGATO
Pag. 27

ALLEGATO 1

5-05955 Lovelli: Criticità nei collegamenti tra Novi Ligure e Milano conseguenti al nuovo orario ferroviario.

TESTO DELLA RISPOSTA

Come è noto, ai sensi del decreto legislativo n. 422 del 1997, la programmazione dei servizi ferroviari regionali e locali è di competenza delle singole regioni, i cui rapporti con le Società ferroviarie sono disciplinati da specifici contratti di servizio con i quali sono definiti il volume e le caratteristiche dei servizi da effettuare, sulla base delle risorse economiche rese disponibili.
Al fine di fornire comunque un adeguato riscontro alla richiesta di notizie avanzata con l'interrogazione in discussione, è stata interessata la società Ferrovie dello Stato, che ha riferito quanto segue.
I collegamenti Novi Ligure-Milano, richiamati dall'Onorevole interrogante, sono gestiti dalla società Trenord.
Al riguardo, detta società ha fatto presente che dall'analisi dei dati è effettivamente emerso che nei mesi di gennaio e febbraio i treni indicati hanno avuto performance non costanti (in particolare, in termini di regolarità dell'andamento generale), dovute ad una pluralità di cause, sulla maggior parte delle quali, tuttavia, era difficile intervenire da parte di Trenord.
In particolare, le criticità principali si sono verificate a causa dell'eccezionale emergenza meteo, che ha spesso causato difficoltà alla rete infrastrutturale, determinando ritardi nell'arrivo dei materiali necessari per l'effettuazione dei servizi provocando, di conseguenza, disagi per i viaggiatori.
Per far fronte a questa emergenza e per cercare di limitare i guasti, la società Trenord ha comunicato di aver posto in essere alcune azioni mirate: ad esempio, in tutte le località in cui i treni avevano origine sono state effettuate attività di preriscaldamento e di preparazione dei treni stessi.
Per i treni aventi origine da altre regioni, la società Trenord ha stabilito contatti con Trenitalia al fine di garantire le stesse attività.
È stata, altresì, posta in essere una attività di rompighiaccio per pulire la linea aerea da formazione di ghiaccio e, per quanto riguarda il materiale rotabile, è stato utilizzato uno speciale liquido de icing, di utilizzo aereonautico, per lo sghiacciamento di porte, salite e condotte dei treni.
Infine, è stata garantita una costante informazione al pubblico, ricorrendo anche ai social network ed alle nuove tecnologie (My Link e Twitter).
Assicuro comunque che l'andamento della situazione verrà costantemente monitorato, tenuto conto anche del fatto che il trasporto pubblico locale è uno dei problemi cui questo Governo presta maggiore attenzione.
È ben noto, infatti, che la problematica del ripristino delle risorse da attribuire alle regioni per il trasporto pubblico locale è stata oggetto di numerosi dibattiti in sede di Conferenza unificata Stato-regioni, al fine di trovare una soluzione che riduca gli effetti delle criticità prodottesi per tutto il settore del trasporto pubblico locale a seguito della riduzione dei trasferimenti statali operata dalle ultime manovre finanziarie. Tale soluzione è stata riscontrata nel disposto dell'articolo 30, comma 3, del decreto legge n. 201 del 2011, recante

Pag. 28

disposizioni urgenti per la crescita, l'equità ed il consolidamento dei conti pubblici, con il quale è stato elevato a 1.200 Milioni di euro, a decorrere dall'anno 2012, la disponibilità sul fondo di cui all'articolo 21, comma 3, del decreto- legge n. 98 del 2011, convertito, con modificazioni dalla legge n. 111 del 2011.
Evidenzio, al riguardo, l'accordo del 21 dicembre 2011, raggiunto tra Governo, regioni e comuni, sulle risorse da destinare al trasporto locale su ferro.
Nell'ambito di tale intesa, è stata, tra l'altro, concordata l'apertura di un tavolo sui temi della razionalizzazione e dell'efficientamento del trasporto pubblico locale, con particolare riferimento alle azioni più urgenti da intraprendere a partire dall'anno corrente.
In tale contesto, nell'ambito del tavolo tecnico sul TPL tenutosi presso il Ministero per gli Affari regionali lo scorso 1o marzo, il Governo ha sbloccato 425 milioni di euro per il trasporto pubblico su ferro. Di questi, 108 erano già stati accantonati da Trenitalia ed ora si procederà alla ripartizione regione per regione secondo lo schema approvato durante la riunione; i restanti 317 milioni saranno erogati a Trenitalia e, nello stesso momento, sarà indicato il metodo della ripartizione. Il tavolo tecnico ha inoltre trasferito 148 milioni di euro dall'edilizia sanitaria al trasporto pubblico locale; procedendo al contestuale sblocco di ulteriori 970 milioni per le infrastrutture sanitarie, che saranno immediatamente ripartiti.
Infine, faccio presente che con il decreto-legge n. 216 del 2011, convertito dalla legge n. 14 del 2012, è stata introdotta una modifica al già citato articolo 21, comma 3, del decreto-legge n. 98, con la quale si prevede un'intesa tra il Governo e la Conferenza unificata Stato-regione, per la definizione degli obiettivi di efficientamento e di razionalizzazione del trasporto pubblico locale nel suo complesso e delle misure da adottarsi nel primo trimestre dell'anno, nonché dei criteri di riparto del fondo per il finanziamento del trasporto pubblico locale tra le regioni a statuto ordinario.
La medesima disposizione di legge così modificata demanda all'Osservatorio nazionale sul Trasporto pubblico locale, istituito presso il Ministero che rappresento ai sensi dell'articolo 1, comma 300, della legge finanziaria 2008, il compito di monitorare l'attuazione della predetta intesa e di predisporre il piano di riparto delle risorse del fondo in parola, ai fini della sua successiva approvazione, prevista con decreto del Ministro dell'economia e delle finanze di concerto con il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti.

Pag. 29

ALLEGATO 2

5-06225 Bergamini: Soppressione della fermata di alcuni treni veloci a Viareggio.

TESTO DELLA RISPOSTA

Devo preliminarmente far presente che la maggior parte dei collegamenti ferroviari locali sono direttamente regolati dalla regione Toscana con contratto di servizio in quanto, come è noto, i compiti di amministrazione e programmazione dei servizi ferroviari regionali ed interregionali sono stati trasferiti alle regioni ordinarie, ai sensi del decreto legislativo n. 422 del 1997, a far data dal 1o gennaio 2000.
Pertanto, ogni iniziativa volta al superamento delle criticità evidenziate dall'Onorevole interrogante è riservata alla regione, cui spetta il compito di individuare le misure correttive più idonee in ordine alla specifica realtà territoriale per la quale opera ed entro i limiti delle risorse finanziarie riconosciute dal proprio bilancio di previsione.
A tale proposito, evidenzio che la tematica delle risorse da attribuire alle regioni per il trasporto pubblico locale è stata oggetto di numerosi dibattiti in sede di Conferenza unificata Stato-regioni, al fine di trovare una soluzione che riduca gli effetti delle criticità prodottesi per tutto il settore del trasporto pubblico locale a seguito della riduzione dei trasferimenti statali operata dalle ultime manovre finanziarie. Tale soluzione è stata riscontrata nel disposto dell'articolo 30, comma 3, del decreto-legge n. 201 del 2011, recante disposizioni urgenti per la crescita, l'equità ed il consolidamento dei conti pubblici, con il quale è stato elevato a 1.200 Milioni di euro, a decorrere dall'anno 2012, la disponibilità sul fondo di cui all'articolo 21, comma 3, del decreto-legge n. 98 del 2011, convertito, con modificazioni dalla legge n. 111 del 2011.
Evidenzio, al riguardo, l'accordo del 21 dicembre 2011, raggiunto tra Governo, regioni e comuni, sulle risorse da destinare al trasporto locale su ferro.
Nell'ambito di tale intesa, è stata, tra l'altro, concordata l'apertura di un tavolo sui temi della razionalizzazione e dell'efficientamento del trasporto pubblico locale, con particolare riferimento alle azioni più urgenti da intraprendere a partire dall'anno corrente.
In tale contesto, nell'ambito del tavolo tecnico sul TPL tenutosi presso il Ministero per gli Affari regionali lo scorso 1o marzo, il Governo ha sbloccato 425 milioni di euro per il trasporto pubblico su ferro. Di questi, 108 erano già stati accantonati da Trenitalia ed ora si procederà alla ripartizione regione per regione secondo lo schema approvato durante la riunione; i restanti 317 milioni saranno erogati a Trenitalia e, nello stesso momento, sarà indicato il metodo della ripartizione. Il tavolo tecnico ha inoltre trasferito 148 milioni di euro dall'edilizia sanitaria al trasporto pubblico locale; procedendo al contestuale sblocco di ulteriori 970 milioni per le infrastrutture sanitarie, che saranno immediatamente ripartiti.
Infine, faccio presente che con il decreto-legge n. 216 del 2011, convertito dalla legge n. 14 del 2012, è stata introdotta una modifica al già citato articolo 21, comma 3, del decreto-legge n. 98, con la quale si prevede un'intesa tra il Governo e la Conferenza unificata Stato-regione, per la definizione degli obiettivi di efficientamento e di razionalizzazione del trasporto pubblico locale nel suo complesso e delle misure da adottarsi nel

Pag. 30

primo trimestre dell'anno, nonché dei criteri di riparto del fondo per il finanziamento del trasporto pubblico locale tra le regioni a statuto ordinario.
La medesima disposizione di legge così modificata demanda all'Osservatorio nazionale sul Trasporto pubblico locale, istituito presso il Ministero che rappresento ai sensi dell'articolo 1, comma 300, della legge finanziaria 2008, il compito di monitorare l'attuazione della predetta intesa e di predisporre il piano di riparto delle risorse del fondo in parola, ai fini della sua successiva approvazione, prevista con decreto del Ministro dell'economia e delle finanze di concerto con il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti.
Inoltre, l'Onorevole interrogante pone l'attenzione sulla nuova programmazione dei collegamenti ferroviari «Frecciabianca» sulla direttrice tirrenica nord.
Al riguardo, devo evidenziare che i treni «Frecciabianca» rientrano tra i «servizi a mercato» e, quindi, non essendo oggetto di corrispettivi pubblici, si sostengono esclusivamente attraverso i ricavi da traffico: il gestore ferroviario, pertanto, nell'ambito delle sue scelte aziendali, può declinare autonomamente le caratteristiche qualitative e quantitative dell'offerta, nonché i livelli di prezzo.
Con il nuovo orario, in vigore dal dicembre 2011, è stata attuata una revisione complessiva dell'offerta «Frecciabianca» su tutte le direttrici dove è programmata questa tipologia di collegamenti, tra cui la tirrenica nord.
L'obiettivo di tale riorganizzazione è quello di incrementare i volumi di traffico registrati, che risultavano insoddisfacenti per i treni «Frecciabianca» e, pertanto, comportavano perdite economiche rilevanti per la società Trenitalia.
In funzione di tale obiettivo, si è ritenuto opportuno velocizzare, sull'intera rete, parte dell'offerta «Frecciabianca» e rivederne gli orari per una migliore distribuzione nell'arco della giornata; si è reso necessario, inoltre, sopprimere quei treni che presentavano frequentazioni del tutto insufficienti.
Nello specifico, per la direttrice tirrenica nord, Trenitalia ha previsto un servizio strutturato su 5 coppie di «Frecciabianca» (in luogo di cinque coppie di «Frecciabianca» più 1 coppia di Eurostar); tra queste, tre coppie più veloci assicurano il collegamento tra Genova e Roma in poco più di quattro ore, mentre le altre due hanno conservato i precedenti standard di tempi di percorrenza e di fermate.
La velocizzazione di queste tre coppie è stata realizzata - oltre che mediante l'utilizzo di materiale rotabile ETR 460 - attraverso la soppressione delle fermate nelle quali si registravano i minori volumi di viaggiatori su tragitti di media/lunga percorrenza, tra cui Viareggio; il medesimo criterio è stato adottato, per i «Frecciabianca», in ogni altra analoga situazione.
In ogni caso, a Viareggio sono state confermate le fermate di due coppie di «Frecciabianca», alle quali si aggiunge un'ulteriore coppia (veloce) nel periodo estivo, quando, statisticamente, si registra un incremento del traffico viaggiatori; nessuna modifica sostanziale, infine, è stata adottata per quanto concerne i treni Intercity, per i quali Viareggio ha conservato il medesimo numero di collegamenti.
Infine, per quanto concerne gli aumenti tariffari citati dall'Interrogante, va evidenziato che questi hanno riguardato, dal 1o febbraio scorso, i servizi regionali e sono stati adottati ad iniziativa e con provvedimento della regione Toscana, alla quale, come già prima ho avuto modo di precisare, compete la determinazione delle tariffe del trasporto pubblico locale sul proprio territorio. Peraltro, tali aumenti non comportano alcun introito aggiuntivo per Trenitalia, in quanto destinati a compensare il minor volume di corrispettivi resi disponibili dalla regione, secondo quanto previsto dal Contratto di Servizio vigente.
Nel concludere, assicuro che sarà costante cura del Governo continuare a cercare le soluzioni più adeguate per il miglioramento del trasporto ferroviario, ed in particolare di quello locale, quotidianamente utilizzato da studenti e lavoratori.