CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 16 maggio 2012
652.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Giunta per le autorizzazioni
COMUNICATO
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  Mercoledì 16 maggio 2012. – Presidenza del Presidente Pierluigi CASTAGNETTI.

  La seduta comincia alle 9.30.

Domanda di autorizzazione all'acquisizione di tabulati telefonici nei confronti del deputato Elio Vittorio Belcastro (nella qualità di parte offesa) pendente presso il tribunale di Palmi (proc. n. 1358/12 Rg Mod. 44 Mon).
(Doc. IV, n. 27).

(Esame e conclusione).

  Antonino LO PRESTI (FLpTP), relatore, espone che si tratta di una domanda avanzata nel contesto di un'indagine su minacce nei confronti del deputato Belcastro. In particolare, in data 14 aprile 2012, la sorella dell'onorevole Belcastro ha ricevuto una telefonata intimidatoria nel corso della quale sarebbero state rivolte minacce di morte nei confronti del fratello; poco prima, lo stesso Belcastro aveva ricevuto una telefonata anonima – alla quale non aveva risposto – riconducibile presumibilmente all'autore della prima telefonata. Dopo aver precisato che la domanda in esame ha ad oggetto i tabulati telefonici del solo collega Belcastro, constata che i precedenti sono tutti nel senso della concessione: menziona, per esempio, i casi dei colleghi Teodoro Buontempo e Lorenzo Diana nella XIV legislatura e degli onn. Granata, Bocchino e Polidori nella legislatura corrente. Propone quindi che la Giunta deliberi per la concessione.

  Marilena SAMPERI (PD), nel concordare con la proposta del relatore, precisa come nel caso di specie l'autorizzazione debba essere senz'altro concessa, in quanto non appare ravvisabile alcun fumus persecutionis. Auspica tuttavia che lo stesso criterio possa essere sempre seguito dalla Giunta, anche quando la richiesta di autorizzazione non concerna un parlamentare come persona offesa, ma come indagato.

  Pierluigi MANTINI (UdCpTP), Federico PALOMBA (IdV), Luca Rodolfo PAOLINI (LNP) e Maurizio PANIZ (PdL) si dichiarano favorevoli alla proposta del relatore.

  Dopo che Pierluigi CASTAGNETTI, Presidente, ha dato conto della circostanza Pag. 21che l'invito a intervenire ai sensi dell'articolo 18 del Regolamento è stato ritualmente rivolto al collega Belcastro, la Giunta, all'unanimità, approva la proposta del relatore, conferendogli l'incarico di predisporre il documento scritto per l'Assemblea.

Domanda di deliberazione in materia d'insindacabilità nel procedimento penale nei confronti del deputato Silvio Berlusconi pendente presso il giudice di pace della Maddalena (proc. n. 110/10 RG GdP) (doc. IV-ter, n. 21).
(Seguito dell'esame e rinvio).

  Pierluigi CASTAGNETTI, Presidente, ricorda che, nella seduta dell'8 maggio scorso, l'onorevole Cassinelli ha svolto la relazione, proponendo di deliberare per l'insindacabilità.

  Federico PALOMBA (IdV), nel preannunziare il voto contrario sulla proposta formulata dal relatore, ritiene che i fatti siano manifestazione dell'uso spregiudicato e disinvolto delle funzioni di parlamentare al quale l'onorevole Berlusconi è incline, piegando, tra l'altro, il Parlamento alle proprie esigenze personali. In questo, come in altri casi analoghi, l'onorevole Berlusconi è inquisito per questioni personali, non riconducibili alla funzione di parlamentare, per i quali dovrebbe quindi sottoporsi al giudizio ordinario. Non ritiene infatti possibile ricondurre alle guarentigie di cui all'articolo 68 della Costituzione fatti che rappresentano una vera e propria prevaricazione delle regole e che non si sono tradotti in alcun atto tipico della funzione parlamentare.

  Francesco Paolo SISTO (PdL) ritiene pienamente condivisibile la proposta formulata dal relatore. Sottolinea, da un lato, come la querela proposta dal dottor Soru si poggi sull'evidente omissione, da parte della stampa, di una parte delle affermazioni dell'onorevole Berlusconi: come evidenziato dal relatore, infatti, nei giornali non è stato riportato il riferimento – che si evince invece dal resoconto stenografico del suo intervento – alla pendenza di un procedimento penale sui fatti in questione. Da ciò appare evidente come l'onorevole Berlusconi abbia esercitato un generale diritto di critica nell'ambito di una competizione elettorale: non ritiene si possa prescindere da tale specifico contesto nella valutazione delle dichiarazioni in oggetto. Ove la Giunta deliberasse nel senso della sindacabilità delle affermazioni rese dall'onorevole Berlusconi, di fatto si finirebbe per riconoscere ai parlamentari un diritto di critica di portata più limitata rispetto a quello di cui godono i giornalisti.

  Pierluigi MANTINI (UdCpTP) esprime perplessità sulla proposta del relatore. In proposito, ricorda come la Giunta, sin dalle passate legislature, si sia avvalsa di criteri consolidati al fine di individuare i confini dell'insindacabilità parlamentare soprattutto in relazione a dichiarazioni rese extra-moenia. In particolare, ove il parlamentare si riferisca ad un fatto specifico, appare difficile ricomprendere tali affermazioni nell'ambito delle opinioni espresse di cui all'articolo 68, primo comma, della Costituzione, a meno che tali affermazioni non trovino riscontro in un atto tipico della funzione parlamentare. Nel caso di specie, in particolare, è proprio la quantificazione del vantaggio (in trenta milioni di euro) che il dottor Soru avrebbe ricevuto dall'espletamento della gara d'appalto per la pubblicità istituzionale nella regione Sardegna a rendere difficoltosa la qualificazione di tali affermazioni in termini di opinioni.

  Luca Rodolfo PAOLINI (LNP) ritiene che il caso in esame abbia una rilevanza che trascende la fattispecie concreta in quanto potrebbe assurgere a regola di giudizio per i futuri casi all'esame della Giunta: ove infatti la Giunta ritenesse sindacabile l'opinione del parlamentare che in forma dubitativa facesse riferimento alla pendenza di un processo a carico di un avversario politico, si comprimerebbero notevolmente le prerogative del parlamentare.

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  Dopo che Maurizio PANIZ (PdL) ha chiesto che il voto sulla domanda all'esame sia rinviato ad una prossima seduta, al fine di consentire a tutti i membri della Giunta di parteciparvi, e che Donatella FERRANTI (PD) ha stigmatizzato il diverso atteggiamento dei deputati del gruppo del Popolo della libertà – i quali partecipano ai lavori della Giunta solo ove siano previste votazioni – rispetto a quello tenuto dai colleghi del suo gruppo, che, invece, presenziano costantemente ai lavori, Marilena SAMPERI (PD), Anna ROSSOMANDO (PD) e Fulvio FOLLEGOT (LNP) intervengono sull'ordine dei lavori

  Pierluigi CASTAGNETTI, Presidente, alla luce degli interventi testé svolti, ritiene di accedere alla richiesta dell'onorevole Paniz, precisando comunque che nella prossima seduta non acconsentirà ad un ulteriore rinvio del seguito dell'esame e che quindi in tale occasione si passerà ai voti.

Comunicazioni del Presidente sul conflitto d'attribuzione di cui all'ordinanza della Corte costituzionale n. 147 del 2011.

  Pierluigi CASTAGNETTI, Presidente, avverte che in data 9 maggio 2012 è pervenuta una lettera dal Presidente della Camera, con cui sono richiesti elementi di valutazione in ordine a un conflitto d'attribuzione elevato dal tribunale di Bergamo. Il conflitto di cui si tratta attiene ad una deliberazione d'insindacabilità della Camera, adottata – su conforme proposta della Giunta, a maggioranza – in relazione a una causa tra i deputati Berlusconi e Di Pietro. Come di consueto, la documentazione del caso è presente nel fascicolo di seduta. Al proposito, osserva che il conflitto è stato dichiarato ammissibile con ordinanza n. 147 del 2011, depositata nella cancelleria della Corte costituzionale il 20 aprile 2011. Il termine perché l'ordinanza fosse notificata alla Camera scadeva il 19 giugno 2011, cioè quasi un anno fa. Secondo la consolidata e mai smentita giurisprudenza della Corte costituzionale (cita per tutte la sentenza n. 116 del 2003 e le ordinanze nn. 430 del 2008, 188 del 2009 e 41 del 2010), il mancato rispetto dei termini processuali, da considerarsi perentori, rende il conflitto improcedibile e – peraltro – non riproponibile. È quindi da ritenersi con ogni ragionevole certezza che il conflitto notificato lo scorso 9 maggio alla Camera sia improcedibile. Propone quindi di riferire al Presidente della Camera che la Giunta esprima l'indirizzo che la Camera stessa si costituisca nel giudizio solo per far valere questo profilo procedurale e per far constatare l'improcedibilità del conflitto. Chiede ai colleghi se siano d'accordo su questa proposta.

  Federico PALOMBA (IdV) chiede che la manifestazione dell'orientamento dei componenti sul conflitto d'attribuzione sia rinviata ad una prossima seduta.

  La Giunta concorda.

  La seduta termina alle 10.20.

AVVERTENZA

  I seguenti punti all'ordine del giorno non sono stati trattati:

Domanda di deliberazione in materia d'insindacabilità nel procedimento civile nei confronti della deputata Monica Faenzi pendente presso il tribunale di Grosseto (atto di citazione del signor Domenico Fimmanò) (Doc. IV-ter, n. 23) (rel.: Mario Pepe)

Domanda di deliberazione in materia d'insindacabilità nel procedimento civile nei confronti del deputato Silvio Berlusconi pendente presso il tribunale di Brescia (atto di citazione del dottor Alfredo Robledo) (Doc. IV-ter, n. 22) (rel.: Costa)