CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 2 ottobre 2012
711.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Finanze (VI)
ALLEGATO

ALLEGATO 1

Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2012. (Doc. LVII, n. 5-bis).

PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE

  La VI Commissione,
   esaminata la Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2012 (Doc. LVII n. 5-bis);
   rilevato come la Nota sia stata predisposta dal Governo per tenere conto della revisione al ribasso delle stime formulate in precedenza nel DEF sull'andamento dell'economia italiana nel 2012 e negli anni successivi;
   sottolineato inoltre come il riacutizzarsi delle tensioni sui mercati finanziari, a partire dai mesi di aprile-giugno 2011, abbia determinato un allargamento dei differenziali tra i rendimenti delle obbligazioni emesse da alcuni Stati europei rispetto ai titoli di Stato tedeschi, e come ciò sia la causa principale del deterioramento delle prospettive di crescita dell'economia europea;
   rilevato come le decisioni europee del 28-29 giugno scorso abbiano finalmente aperto la strada ad interventi di stabilizzazione, così come i successivi annunci della Banca centrale europea sui nuovi programmi di acquisto dei titoli a breve e medio termine dei debiti sovrani dell'area euro;
   rilevato come, tuttavia, l'efficacia del nuovo insieme di misure debba ancora essere testata dai mercati;
   segnalato, in particolare, come il rallentamento dell'economia italiana, che dovrebbe portare ad una contrazione del PIL del 2,4 per cento nel 2012 e dello 0,2 per cento nel 2013, sia imputabile all'effetto congiunto di fattori esogeni, quali, appunto, il generale indebolimento della crescita economica mondiale, e di fattori interni, quali le manovre di consolidamento dei conti pubblici adottate dai Governi, anche per contrastare le tensioni sui titoli di Stato nazionali;
   evidenziato come il peggioramento delle previsioni macroeconomiche interne riguardi soprattutto i consumi, gli investimenti fissi lordi, l'andamento del settore delle costruzioni ed il mercato del lavoro, mentre si confermano le prospettive positive relative alla crescita delle esportazioni e si segnala un miglioramento delle previsioni concernenti il tasso di inflazione;
   rilevato come il peggioramento del ciclo congiunturale, che ha avuto inizio a partire dal mese di luglio 2011, ed il contemporaneo riacutizzarsi delle tensioni sui mercati del debito sovrano, che durante il Vertice europeo di Nizza nell'estate del 2011 ha portato la comunità internazionale a porre l'Italia sotto una condizione di osservazione speciale, con il conseguente aumento dei tassi di interesse sulle emissioni di titoli del debito pubblico, si rifletta negativamente sul quadro di finanza pubblica italiana, in particolare per quanto riguarda il peggioramento dell'indebitamento netto tendenziale, l'incremento nel 2012 e nel 2013 del rapporto debito pubblico/PIL, il significativo innalzamento della spesa per interessi sui titoli del debito pubblico;
   evidenziato, peraltro, come, nonostante il contesto negativo appena richiamato, Pag. 76il percorso di risanamento delle finanze pubbliche rimanga sostanzialmente invariato rispetto a quanto programmato nel DEF 2012 per gli anni 2012 e 2013, al netto della componente ciclica e delle misure una tantum, confermando pertanto il raggiungimento del pareggio di bilancio strutturale nel 2013;
   rilevato, inoltre, come le previsioni contenute nella Nota di aggiornamento indichino un costante incremento dell'avanzo primario, nonché una dinamica più contenuta di alcune voci di spesa pubblica, in particolare relativamente ai redditi da lavoro dipendente e ai consumi intermedi;
   segnalato, per quanto attiene specificamente ai profili di competenza della Commissione Finanze, come il peggioramento dei dati di finanza pubblica rispetto alle previsioni contenute nel DEF sia legato anche ad un andamento delle entrate tributarie che, pur in rilevante aumento rispetto al dato storico, resta inferiore, a confronto con le previsioni, e come tale scostamento fra previsioni e risultati effettivi sia particolarmente significativo per alcune voci di entrata, le quali, in ragione di effetti di composizione, hanno subito un calo più che proporzionale rispetto alla riduzione dei consumi, ad esempio per quanto riguarda il prelievo sulle cessioni di beni durevoli, nonché sui trasferimenti immobiliari;
   evidenziato come la Nota di aggiornamento registri un consistente aumento della pressione fiscale in rapporto al PIL, che passerebbe dal 42,5 per cento del 2011 al 44,7 per cento nel 2012 ed al 45,3 per cento nel 2013, per poi ridursi nel 2015 al 44,6 per cento, e come su tali andamenti rilevi soprattutto il deludente risultato in termini di denominatore, cioè di PIL;
   rilevato, peraltro, come, grazie alle misure di contenimento della spesa pubblica recate dal decreto – legge n. 95 del 2012 e dai precedenti interventi correttivi, sia stato possibile far slittare dal 1o ottobre 2012 al 1o luglio 2013 il previsto aumento di due punti percentuali delle aliquote IVA del 10 e del 21 per cento;
   sottolineata la necessità di scongiurare definitivamente tale incremento delle aliquote IVA, nonché l'esigenza di orientare la politica tributaria verso un percorso di riduzione della pressione fiscale, compatibilmente con gli equilibri di bilancio necessari a rispettare il pagamento degli oneri del debito pubblico;
   evidenziato, infatti, come fornire agli operatori economici ed ai consumatori, e soprattutto alle famiglie con redditi bassi e medi, certezze circa la volontà di ridurre, o almeno non inasprire, il carico fiscale futuro, costituisca uno strumento efficace per stimolare la crescita economica;
   rilevato, in tale contesto, come le difficoltà economiche determinate dalla crisi congiunturale e dagli effetti depressivi dell'indispensabile azione di aggiustamento fiscale adottata dal Governo risultino acuite dall'intonazione restrittiva della politica di erogazione del credito alle imprese, in particolare quelle di piccole e medie dimensioni, ed alle famiglie, adottata dal sistema bancario, legata a sua volta alle turbolenze sui mercati finanziari, alle difficoltà di provvista di liquidità sui mercati interbancari e alle incertezze sulla solidità del portafoglio crediti di alcuni intermediari creditizi;
   evidenziato, al riguardo, come, sebbene le operazioni di rifinanziamento del sistema bancario operate dalla Banca centrale europea abbiano contribuito in misura rilevante a garantire la disponibilità di liquidità per gli istituti di credito, ciò non si sia ancora tradotto in un proporzionale aumento di crediti concessi all'economia;
   rilevata l'esigenza di introdurre, con i prossimi interventi legislativi che il Governo si appresta ad adottare, ulteriori misure, oltre a quelle già adottate, per ampliare la disponibilità di credito alle imprese ed alle famiglie, nonché per attivare ulteriori canali di liquidità in favore Pag. 77del tessuto economico, in particolare ampliando gli spazi per gli strumenti di finanziamento non bancario, favorendo la crescita dei mercati dei capitali di rischio, nonché incentivando una maggiore capitalizzazione delle imprese,
  esprime

PARERE FAVOREVOLE

  con le seguenti osservazioni:
   a) con riferimento all'attuazione della disciplina per la valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico, come integrata dalle norme recentemente introdotte dal decreto – legge n. 95 del 2012, si segnala l'esigenza di provvedere quanto prima a realizzare tutti gli adempimenti specifici, riferiti ai singoli immobili oggetto delle predette norme di valorizzazione ovvero a loro insiemi caratterizzati da contiguità territoriale, e le attività di tipo operativo, ivi comprese quelle che richiedono l'accordo con gli enti territoriali competenti in materia urbanistica, indispensabili per assicurare l'attuazione di tale processo e per realizzare gli obiettivi di entrata attesi dalla predetta normativa;
   b) si sottolinea l'esigenza di perseguire con chiarezza e realismo una politica di progressivo ma certo ridimensionamento della pressione tributaria, in particolare rafforzando i meccanismi che destinano le maggiori risorse derivanti dalla lotta all'evasione ed all'elusione fiscale alla riduzione strutturale dell'imposizione, con attenzione prioritaria al prelievo IRPEF, ai redditi da lavoro dipendente, alle fasce a reddito più basso ed alle piccole e medie imprese.

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ALLEGATO 2

Delega al Governo recante disposizioni per un sistema fiscale più equo, trasparente e orientato alla crescita. C. 5291 Governo.

EMENDAMENTI APPROVATI

ART. 1.

  Sostituirlo con il seguente:

Art. 1.
(Delega al Governo per la revisione del sistema fiscale).

  1. Il Governo è delegato ad adottare, entro nove mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, uno o più decreti legislativi recanti la revisione del sistema fiscale, nel rispetto dei principi dello Statuto dei diritti del contribuente di cui alla legge 27 luglio 2000, n. 212, con particolare riferimento all'articolo 3, in materia di efficacia temporale delle norme tributarie, e in coerenza con quanto stabilito dalla legge 5 maggio 2009, n. 42, in materia di federalismo fiscale, nonché con gli obiettivi di semplificazione e riduzione degli adempimenti e di adeguamento ai principi fondamentali dell'ordinamento dell'Unione europea, secondo i principi e criteri direttivi indicati nella presente legge.
1. 100. Il Relatore.

ART. 2.

  Al comma 1, dopo le parole: revisione della disciplina relativa al, aggiungere le seguenti: sistema estimativo del.
2. 1. Leo.

  Al comma 1, sostituire la lettera a) con la seguente:
   a) assicurare il coinvolgimento dei comuni nel cui territorio sono collocati gli immobili, ai sensi della legislazione vigente, anche al fine di assoggettare a tassazione gli immobili ancora non censiti.
*2. 7. (Nuova formulazione) Montagnoli, Forcolin, Comaroli, Fugatti.

  Al comma 1, sostituire la lettera a) con la seguente:
   a) assicurare il coinvolgimento dei comuni nel cui territorio sono collocati gli immobili, ai sensi della legislazione vigente, anche al fine di assoggettare a tassazione gli immobili ancora non censiti.
*2. 8. (Nuova formulazione) Albini, Carella, Causi, D'Antoni, Fogliardi, Graziano, Marchignoli, Piccolo, Pizzetti, Sposetti, Strizzolo, Vaccaro, Verini.

  Al comma 1, sostituire la lettera a) con la seguente:
   a)
assicurare il coinvolgimento dei comuni nel cui territorio sono collocati gli immobili, ai sensi della legislazione vigente, anche al fine di assoggettare a tassazione gli immobili ancora non censiti.
*2. 2. (Nuova formulazione) Osvaldo Napoli.

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  Al comma 1, sostituire la lettera c) con la seguente:
   c) operare con riferimento ai rispettivi valori normali, approssimati dai valori medi ordinari espressi dal mercato nel triennio antecedente l'anno di entrata in vigore del decreto legislativo.
2. 10. (Nuova formulazione) Causi, Albini, Carella, D'Antoni, Fogliardi, Graziano, Marchignoli, Piccolo, Pizzetti, Sposetti, Strizzolo, Vaccaro, Verini.

  Al comma 1, lettera e), numero 1.2), dopo la parola: territoriale aggiungere le seguenti: anche all'interno di uno stesso comune.
2. 3. Cambursano.

  Al comma 1, lettera e), dopo il numero 2), inserire il seguente:
   3) Per le unità immobiliari riconosciute di interesse storico ed artistico mediante un processo estimativo che:
    3.1) consideri i particolari e più gravosi oneri di manutenzione e conservazione;
    3.2) consideri il complesso di vincoli legislativi alla destinazione, all'utilizzo, alla circolazione ed al restauro;
    3.3) consideri l'apporto alla conservazione ed alla valorizzazione del patrimonio storico ed artistico nazionale.
*2. 20. Fugatti, Gidoni, Forcolin, Comaroli, Montagnoli.

  Al comma 1, lettera e), dopo il numero 2), inserire il seguente:
   3) Per le unità immobiliari riconosciute di interesse storico ed artistico mediante un processo estimativo che:
    3.1) consideri i particolari e più gravosi oneri di manutenzione e conservazione;
    3.2) consideri il complesso di vincoli legislativi alla destinazione, all'utilizzo, alla circolazione ed al restauro;
    3.3) consideri l'apporto alla conservazione ed alla valorizzazione del patrimonio storico ed artistico nazionale.
*2. 21. Leo.

  Al comma 1, lettera g), dopo la parola: valori, aggiungere la seguente: patrimoniali e sostituire le parole: dei parametri utilizzati per la definizione del valore patrimoniale e della rendita, con le seguenti: delle condizioni del mercato di riferimento.
2. 23. Leo.

  Al comma 2, lettera b), aggiungere, in fine, le parole: con particolare riferimento alla raccolta e allo scambio delle informazioni necessarie alla elaborazione dei valori e delle rendite, introducendo piani operativi, concordati tra comuni o gruppi di comuni e l'Agenzia, volti a stabilire modalità e tempi certi per il rispetto di tali piani.
2. 37. (Nuova formulazione) Leo.

  Al comma 2, lettera g), dopo la parola: individuare aggiungere le seguenti: , a conclusione del complessivo processo di revisione catastale.
2. 71. Ventucci, Bernardo, Berardi.

  Al comma 2, sostituire la lettera h) con la seguente:
   h) garantire l'invarianza del gettito delle singole imposte il cui presupposto e la cui base imponibile sono influenzati dalle stime di valori patrimoniali e rendite, a tal fine prevedendo, contestualmente alla Pag. 80efficacia impositiva dei nuovi valori, la modifica delle relative aliquote impositive, delle eventuali deduzioni, detrazioni o franchigie, finalizzate ad evitare un aggravio del carico fiscale con particolare riferimento alle imposte sui trasferimenti e all'imposta municipale sugli immobili.
2. 50. (Nuova formulazione) Causi, Albini, Carella, D'Antoni, Fogliardi, Graziano, Marchignoli, Piccolo, Pizzetti, Sposetti, Strizzolo, Vaccaro, Verini.

  Al comma 2, dopo la lettera h), aggiungere la seguente:
   «h-bis) prevedere specifiche regole procedimentali che garantiscano, in sede di revisione generale del catasto, la possibilità per il contribuente di richiedere, in autotutela, una rettifica delle nuove rendite attribuite con obbligo di risposta entro 60 giorni dalla presentazione dell'istanza».
2. 62. Marchignoli.