CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 28 settembre 2011
539.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissione parlamentare di controllo sull'attività degli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza sociale
ALLEGATO
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ALLEGATO 1

Bilanci consuntivi 2007-2008, preventivi 2008-2009 e bilancio tecnico attuariale al 31 dicembre 2008 relativi all'Istituto Postelegrafonici (IPOST).

RELAZIONE

Le origini dell'IPOST risalgono al 1919, quando nasce l'Ente morale denominato «Istituto nazionale di mutualità e previdenza tra il personale postale, telegrafico e telefonico». Nel 1930 l'Ente assume la denominazione di «Istituto di assistenza e previdenza per i postelegrafonici» e con decreto del Presidente della Repubblica n. 542 del 1953 viene sottoposto alla tutela e vigilanza del Ministero delle Poste. Nel 1994, a seguito della trasformazione delle Poste Italiane in Ente Pubblico Economico, l'IPOST diviene l'Ente previdenziale di tutto il personale dipendente di Poste Italiane; la legge finanziaria 27 dicembre 1997, n. 449, conferma le competenze istituzionali dell' IPOST quale Ente previdenziale del personale postale, nonostante la trasformazione dell'Ente Pubblico Economico «Poste Italiane» nella società per azioni «Poste Italiane S.p.A.».
L'Ipost è articolato in 6 gestioni così di seguito denominate:
1. gestione quiescenza;
2. gestione fondo credito;
3. gestione mutualità;
4. gestione assistenza;
5. gestione immobili;
6. gestione cassa integrativa.

L'articolo 7 del decreto-legge n. 78 del 31 maggio 2010, convertito con modificazioni dalla legge n. 122 del 2010, ha soppresso l'IPOST con l'attribuzione delle sue funzioni all'INPS, che succede in tutti i rapporti attivi e passivi al detto Ente. A seguito dell'accorpamento «sono trasferite le risorse strumentali, umane e finanziarie dell'Ente soppresso, sulla base delle risultanze dei bilanci alla chiusura delle relative gestioni alla data di entrata in vigore del decreto-legge stesso, con decreti di natura non regolamentare del Ministro del lavoro e delle politiche sociali di concerto con il Ministro della economia e delle finanze da adottarsi entro 60 giorni» (comma 4).
Per quanto riguarda l'analisi dei bilanci consuntivi relativi al biennio 2007-2008, emergono le seguenti indicazioni:
Il patrimonio netto dell'esercizio 2008 è pari a 2.433,089 milioni di euro, ed ha subito rispetto al 2007 un incremento di 33,079 milioni di euro, corrispondente all'avanzo economico dell'esercizio 2008 (mentre nel 2007 l'avanzo era stato di 66,514 milioni);
l'avanzo finanziario di esercizio, costituito dalla differenza tra il totale delle entrate accertate ed il totale delle spese impegnate, nel 2008 risulta pari a 27,012 milioni di euro, mentre quello registrato nel 2007 è pari a 44,977 milioni di euro;
l'avanzo di amministrazione nel 2008 risulta pari a 2.126,499 milioni di euro, e presenta una percentuale di incremento dell'1,36 per cento rispetto al risultato del 2007, pari a 2.097,624 milioni di euro;
l'ammontare totale delle immobilizzazioni pari a 310,105 milioni di euro, e risulta in incremento dell'1,24 per cento rispetto al bilancio consuntivo 2007 (306,301 milioni). Tale aumento è dovuto sostanzialmente ad una variazione positiva delle voci «Immobilizzazioni immateriali»

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(+45,37 per cento) ed «Immobilizzazioni finanziarie» (+1,23 per cento);
il valore delle immobilizzazioni materiali nel 2008 ammonta complessivamente a 59,756 milioni di euro (in decremento del 3,24 per cento rispetto al bilancio consuntivo dell'anno precedente ove ammontava a 61,760 milioni) e risulta composto in maniera praticamente esclusiva dalla voce «terreni e fabbricati», che registra un valore di 57,8 milioni di euro (pari al 96,88 per cento dell'ammontare totale);
con riferimento alle attività finanziarie, si evidenzia che l'Ente nel 2008 detiene disponibilità liquide per un importo pari a 1.529,173 milioni di euro (1.443,680 nel 2007), di cui 1.394,249 milioni (pari al 91,18 per cento del totale) sono depositati su conto corrente infruttifero presso la Tesoreria centrale dello Stato, e 75,463 milioni (4,93 per cento del totale) in disponibilità presso la stessa Tesoreria per ricavi provenienti dalla vendita degli immobili cartolarizzati;
relativamente al patrimonio immobiliare dell'Ente di uso diverso da quello strumentale, dalla relazione del Commissario straordinario al Bilancio consuntivo 2008 si evidenzia che - a seguito delle due operazioni di cartolarizzazione SCIP1 e SCIP2 - l'Ente detiene circa 366 immobili residenziali non istituzionali non ancora cartolarizzati, costituiti prevalentemente da soffitte e cantine, i quali andranno venduti previa nuova valutazione;
per ciò che concerne l'andamento demografico dell'Ente, il valore medio del numero degli iscritti nel 2008 è pari 154.327, mentre i pensionati sono 128.817. Sulla base di tali cifre il rapporto iscritti/pensionati è 1,17, mentre nel 2007 risultava essere di 1,16.

Relativamente alla situazione economico-patrimoniale dell'Ente nel lungo periodo, si riportano per ciascuna delle sei gestioni i risultati delle proiezioni trentennali effettuate dal Bilancio Tecnico al 31 dicembre 2008 avendo come riferimento la platea dei dipendenti di Poste Italiane S.p.A.:
gestione quiescenza: il patrimonio netto presenta, per la prima volta, un valore negativo al termine dell'anno 2021, raggiungendo al termine del periodo di sviluppo una carenza pari a circa 12,616 miliardi di euro. Viene inoltre indicato che l'aliquota che dovrebbe essere applicata alle retribuzioni per raggiungere l'equilibrio nell'arco trentennale cui l'analisi si riferisce (cosiddetta aliquota di equilibrio) è 39,6 per cento;
gestione fondo credito: il patrimonio netto passa da 282,9 milioni di euro circa al 31 dicembre 2008 ad 1,341 miliardi di euro circa al 31 dicembre 2038;
gestione mutualità: il patrimonio netto, pari a 45,9 milioni di euro al 31 dicembre 2008, subisce un decremento fino al 2013 per poi usufruire dei risultati di parte corrente positivi fino al termine del 2038, data in cui il patrimonio netto si attesta intorno ai 119,8 milioni di euro;
gestione assistenza: l'ammontare stimato a disposizione dell'Ente per l'erogazione dei servizi per i quali la gestione è stata istituita va dai 6 milioni di euro circa stimati per il 2009 ai circa 13,2 milioni dell'anno 2038;
gestione immobili: il patrimonio netto passa dai circa 223 milioni di euro al 31 dicembre 2008 ai circa 158 milioni di euro al 31 dicembre 2038;
gestione cassa integrativa: ricordando che la finalità di tale gestione è quella di provvedere all'erogazione di trattamenti pensionistici integrativi a favore dell'ex personale statale della ASST (Azienda di Stato per i servizi telefonici) ed è chiusa rispetto a nuovi ingressi, i risultati ottenuti mostrano che i mezzi a disposizione della gestione risultano sufficienti a coprire le prestazioni nel trentennio oggetto di analisi.

Infine, con riferimento al bilancio di previsione 2009, si rileva quanto segue:
le entrate complessive dell'Ente ammontano a 2.907,6 milioni di euro, in diminuzione dell'1,08 per cento rispetto al dato del bilancio consuntivo 2008;

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le entrate contributive risultano pari a 1.610,8 milioni di euro, in aumento di 119,1 milioni (+7,98 per cento) rispetto al bilancio consuntivo 2008;
le spese previdenziali ammontano a 2.312,8 milioni di euro, e risultano in aumento del 4,82 per cento rispetto al bilancio consuntivo 2008;
l'avanzo finanziario complessivo ammonta 36,68 milioni di euro, e risulta in crescita del 35,8 per cento rispetto al bilancio consuntivo 2008».

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ALLEGATO 2

Bilanci consuntivi 2007-2008, preventivi 2008-2009 e bilancio tecnico attuariale al 31 dicembre 2006 relativi all'Ente nazionale di previdenza ed assistenza dei medici e degli odontoiatri (ENPAM).

RELAZIONE

L'Ente Nazionale di Previdenza ed Assistenza dei Medici e degli Odontoiatri (E.N.P.A.M.) è stato originariamente costituito con Regio Decreto n. 1484/1937 come Cassa di assistenza del Sindacato nazionale fascista Medici, è stato successivamente trasformato, con decreto del Presidente della Repubblica del 27 ottobre 1950, in Ente di diritto pubblico con l'assunzione della denominazione attuale.
A seguito dell'entrata in vigore del decreto legislativo 30 giugno 1994 n. 509, l'Ente ha assunto la connotazione di Fondazione senza scopo di lucro e con personalità giuridica di diritto privato, con lo scopo di attuare la previdenza e l'assistenza a favore degli iscritti, dei loro familiari e superstiti. Ai sensi dell'articolo 4 dello Statuto, l'iscrizione all'Ente è obbligatoria per tutti gli iscritti agli albi professionali dei medici chirurghi ed odontoiatri; l'iscrizione è altresì obbligatoria per tutti i medici chirurghi e odontoiatri che operano a rapporto professionale con le istituzioni pubbliche che erogano l'assistenza sanitaria. Il successivo articolo 5 prevede inoltre che l'Ente può promuovere e gestire forme di previdenza ed assistenza integrative a favore degli iscritti, nonché prestare, nei limiti consentiti dalla legge, forme di tutela sanitaria integrativa, anche mediante la stipulazione di polizze assicurative annuali o poliennali.
Con riferimento ai dati desumibili dai bilanci consuntivi, il patrimonio netto passa da 8.316.999.849 euro del 2007 a 8.992.969.379 euro nel 2008 con una variazione percentuale dell'8,13 per cento, mentre l'avanzo d'esercizio nei due anni considerati risulta pari a 927.629.530 euro nel 2007 e 675.969.530 euro nel 2008, facendo quindi registrare nel biennio considerato un decremento che, in termini percentuali, corrisponde a -27,13 per cento. Si evidenzia che tale risultato risente anche del prudenziale accantonamento nel Fondo oscillazione titoli di 400 milioni di euro, effettuato a copertura di perdite durevoli di valore per effetto dell'andamento negativo dei mercati finanziari; nella relazione al bilancio consuntivo 2008 viene peraltro evidenziato che tale valore «esprime una quantificazione del rischio e non un onere consolidato» e che lo stesso è suscettibile di riduzione parziale o totale qualora i mercati riscontrino una ripresa negli anni successivi.
Per ciò che concerne la gestione previdenziale, il numero totale degli iscritti all'Ente risulta pari a 571.204 nel 2008 e 558.355 nel 2007, mentre il numero dei pensionati è 148.558 nel 2008 e 145.451 nel 2007. Le spese complessive per prestazioni previdenziali al 31 dicembre 2008 ammontano a 1.026.454.860 euro con un incremento del 4,33 per cento rispetto ai 982.687.449 del 2007; il totale dei contributi previdenziali al 31 dicembre 2008 ammonta a 1.852.057.183 euro con un incremento del 4,12 per cento rispetto ai 1.778.803.829 del 2007.
Relativamente alle attività finanziarie dell'Ente, il valore del patrimonio mobiliare (comprensivo delle immobilizzazioni finanziarie, delle attività finanziarie che non costituiscono immobilizzazioni e delle disponibilità liquide) al 31 dicembre 2007

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ammonta a circa 5.281.104.042 euro, mentre a fine esercizio 2008 il valore è pari a 6.045.117.825 euro.
Si evidenzia che l'attività del patrimonio mobiliare si articola in due diverse gestioni degli strumenti finanziari: quella operata direttamente dalla Fondazione e quella affidata a gestori del portafoglio esterni (Sim). Per quanto riguarda gli investimenti diretti, nel biennio 2007-2008 vi è stato un incremento del portafoglio di circa il 25,8 per cento; la quota preponderante, nell'ambito degli investimenti diretti, fa capo ai titoli obbligazionari per complessivi 3.273.637.319 euro e con un'incidenza percentuale del 68 per cento nell'ambito degli stessi. In particolare, sono stati acquisiti nuovi titoli obbligazionari per complessivi - 793.195.570, di cui 255 milioni di euro in titoli governativi e la parte rimanente in titoli prevalentemente strutturati. Si evidenzia inoltre che, come emerso anche dall'indagine conoscitiva svolta dalla Commissione sulla situazione economico-finanziaria delle Casse anche in relazione alla crisi dei mercati internazionali, l'Ente risultava avere un'esposizione indiretta nei confronti di Lehman Brothers attraverso la detenzione di tre titoli e per un valore pari a 80 milioni di euro.
Per quanto concerne il patrimonio immobiliare detenuto direttamente, la corrispondente voce «Terreni e fabbricati» riporta un valore pari a 2.393.910.163 euro nel 2007 e a 2.224.778.707 euro nel 2008. Come riportato nel Bilancio consuntivo 2008, tale decremento di valore è dovuto alla vendita di diversi immobili sia ad uso commerciale che residenziale. Si ricorda inoltre che in data 30 gennaio 2009 il Consiglio di amministrazione della Fondazione ha approvato la cessione di ulteriori unità immobiliari.
Per quanto riguarda l'equilibrio della gestione nel lungo periodo, le stime del bilancio tecnico riferito al 31.12.2006 prefigurano, nello scenario normativo e regolamentare vigente alla data considerata, una situazione di tendenziale squilibrio dell'Ente che si manifesta a partire dal 2019, ultimo anno in cui si registra, secondo le previsioni attuariali, un saldo previdenziale positivo, inteso come differenza tra contributi e prestazioni, mentre il saldo totale rimane positivo fino al 2020. In particolare l'analisi della situazione economico finanziaria del Fondo di previdenza generale evidenzia nel medio-lungo periodo che dal 2020 per la quota A (gestione prestazioni previdenziali minime e assistenziali) le entrate per contributi non saranno più sufficienti a coprire le uscite per prestazioni, mentre il patrimonio rimane positivo fino al 2029 per la quota A e fino al 2043 per la quota B (gestione prestazioni previdenziali eccedenti le minime).
Infine, con riferimento ai dati contenuti nel bilancio di previsione 2009, in relazione ai costi si evidenzia quanto segue:
1. si prevede che le prestazioni previdenziali e assistenziali ammontino a 1.102.480.000 euro, in aumento (+7,75 per cento) rispetto al bilancio consuntivo 2008;
2. si evidenzia che le spese generali di amministrazione ammontino a 54.947.600 euro, in crescita del 16,97 per cento rispetto al bilancio consuntivo dell'anno precedente. I principali incrementi riguardano le seguenti voci: «personale in servizio» (+62 per cento), «spese per servizi (+18,42 per cento) e «spese per godimento di beni di terzi» (+5,3 per cento);
3. si prevede che gli oneri finanziari ammontino a 15.640.000 euro, in decremento (-64,49 per cento) rispetto al bilancio consuntivo del 2008. Tale variazione è da attribuirsi in primis alla voce «altre spese» (essenzialmente costituite da perdite derivanti dalla negoziazione dei titoli) che passa dai 43.343.993 euro del 2008 ai 15.640.000 - del 2009;
4. si ipotizza che gli oneri straordinari ammontino a 5.411.000 euro, in decremento (-82,44 per cento) rispetto al bilancio consuntivo 2008.

In relazione ai ricavi:
1. l'avanzo economico previsto per l'esercizio 2009 è di 815.849.900 euro, in

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aumento del 20,698 per cento rispetto al bilancio consuntivo 2008;
2. si osserva che le entrate contributive ammontino a 1.839.495.000 euro, in crescita dello 0,68 per cento rispetto al dato riportato nel bilancio consuntivo 2008;
3. si prevede che i proventi straordinari ammontino a 15.360.000 euro, in decremento del 95,86 per cento rispetto al bilancio consuntivo 2008. In via cautelativa si riporta una somma forfetaria, tenendo conto degli eventi che, seppur non prevedibili, si presentano costantemente di anno in anno (quali il recupero di prestazioni erogate in esercizi precedenti, gli indennizzi assicurativi sugli immobili e le plusvalenze derivanti da mutui indicizzati).
4. si ipotizza che i proventi finanziari ammontino a 196.405.000 euro, in decremento (-85,78 per cento) rispetto al bilancio consuntivo 2008. La previsione è stata formulata con la massima prudenza tenendo conto dei nuovi investimenti che si effettueranno nel corso dell'anno. Le principali voci che compongono la previsione sono: «dividendi delle partecipazioni» (48.000.000), «interessi, premi ed altri frutti dei titoli iscritti nell'attivo circolante» (25.500.000) e «interessi sui depositi bancari e sui conti correnti postali» (10.000.000).