CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 19 ottobre 2011
549.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissione parlamentare di controllo sull'attività degli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza sociale
ALLEGATO
Pag. 249

ALLEGATO

Relazione sui bilanci consuntivi 2007-2008, preventivi 2008-2009 e bilancio tecnico attuariale al 1o gennaio 2008 relativi all'Istituto nazionale per la previdenza sociale (INPS).

L'Inps assicura i lavoratori dipendenti privati e i lavoratori autonomi di diversi comparti economici attraverso l'erogazione della previdenza obbligatoria di base oltre ad altre prestazioni previdenziali e assistenziali in favore degli iscritti alle diverse gestioni.
Un generale sistema di previdenza obbligatoria per tutti i lavoratori dipendenti è stato introdotto con il Decreto Luogotenenziale n. 603 del 1919, che ha previsto l'istituzione della Cassa nazionale per le assicurazioni sociali, con criteri di gestione ancorati al sistema della capitalizzazione dei contributi versati dal lavoratore e dal datore di lavoro e con una integrazione corrisposta dallo Stato in misura fissa per ciascun assicurato. Il regio decreto-legge n. 371 del 1933 operò il coordinamento degli organi amministrativi della Cassa nazionale per le assicurazioni sociali, che assunse la denominazione di INFPS (Istituto Nazionale Fascista per la Previdenza Sociale), costituito in ente di diritto pubblico a gestione autonoma. Con il regio decreto-legge n. 636 del 1939 fu stabilito il diritto alla pensione dei superstiti e furono fissati i limiti di età per il diritto alla pensione di vecchiaia a 60 anni per gli uomini ed a 55 anni per le donne. L'ente nel 1943 assumerà la denominazione definitiva di INPS.
Ulteriori previsioni normative succedutesi nel tempo hanno attribuito all'INPS varie competenze in materia assistenziale (quali l'integrazione delle pensioni al trattamento minimo, pensioni di invalidità ed inabilità, assegni sociali) e di sostegno del reddito e della famiglia attraverso l'erogazione di diverse tipologie di contributi ed indennità (assegni per il nucleo familiare, trattamenti di malattia, di maternità, per la cassa integrazione e per la disoccupazione). L'Istituto si occupa anche di attività complementari in massima parte collegate all'esercizio delle sue funzioni fondamentali, tra le quali si annoverano: le visite mediche per l'accertamento dell'invalidità e dell'inabilità e l'accesso alle cure termali, la gestione della banca dati relativa al calcolo dell'ISEE e la concessione di una casella PEC (Posta Elettronica Certificata) tramite il proprio sito Internet.
Il processo di separazione tra area assistenziale ed area previdenziale ha luogo con la legge 9 marzo 1989, n. 88, la quale, riformando l'INPS, ha istituito la «Gestione degli interventi assistenziali e di sostegno alle gestioni previdenziali» (GIAS), ponendo progressivamente a carico dello Stato il finanziamento della gestione stessa; in particolare a partire dall'anno 1998, per effetto dell'integrale finanziamento da parte dello Stato, il conto economico annuale di esercizio e la situazione patrimoniale netta della GIAS si presentano in pareggio.
Relativamente alla struttura organizzativa dell'ente si ricorda che con decreto del Presidente della Repubblica 30 luglio 2008 il dottor Antonio Mastrapasqua è stato nominato, per la durata di un quadriennio, Presidente dell'INPS. Successivamente, con decreti del Ministro del lavoro dell'11 settembre 2008 e 27 marzo 2009, il dottor Antonio Mastrapasqua è stato nominato e confermato Commissario straordinario dell'INPS fino al 31 dicembre 2009, con il compito di esercitare i poteri del Consiglio di amministrazione; un ulteriore decreto del Ministro del lavoro del 12 gennaio 2010 ha confermato il dottor Antonio Mastrapasqua Commissario straordinario dell'INPS fino al completamento

Pag. 250

del processo di riorganizzazione dello stesso e comunque non oltre la data del 31 dicembre 2010.
Successivamente, il decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito nella legge 30 luglio 2010, n. 122, per ragioni di semplificazione amministrativa e risparmio, ha accentrato nella figura del Presidente le funzioni precedentemente attribuite allo stesso e al Consiglio di Amministrazione (articolo 7, comma 8), lasciando inalterato il complesso dei poteri e delle funzioni attribuite e dei rapporti con gli altri organi del sistema di governance, con particolare riferimento al mantenimento del cosiddetto modello duale che trova espressione nel Consiglio di indirizzo e vigilanza composto - nel caso dell'INPS - da 24 membri designati dalle rappresentanze sindacali dei lavoratori, dei datori di lavoro e dei lavoratori autonomi e nominati con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri.

Ad oggi, l'INPS amministra complessivamente oltre 40 diverse gestioni e fondi previdenziali, di cui i più importanti sono:
le gestioni pensionistiche AGO (Assicurazione Generale Obbligatoria) che rappresentano le gestioni maggioritarie per numero di iscritti e prestazioni, composte da:
fondo pensioni lavoratori dipendenti (inclusi l'ex Fondo elettrici; l'ex Fondo trasporto; l'ex Fondo telefonici e l'ex INPDAI dirigenti d'azienda);
gestioni dei lavoratori autonomi (Gestione coltivatori diretti, mezzadri e coloni; Gestione commercianti; Gestione artigiani e dal 1996 Gestione lavoratori parasubordinati);
gestioni enti pubblici creditizi;
le gestioni pensionistiche sostitutive dell'AGO (fondo dazieri, fondo volo, fondo spedizionieri doganali, fondo ferrovie dello Stato Spa e la gestione speciale per il personale delle Poste italiane Spa);
le gestioni pensionistiche integrative dell'AGO (Gestione minatori, fondo gas, fondo esattoriale, Gestione trattamenti pensionistici enti disciolti e fondo pensioni personale porti di Genova e Trieste);
le gestioni pensionistiche minori (fondo iscrizioni collettive, fondo persone che svolgono lavori di cura non retribuiti, fondo clero, assicurazione facoltativa invalidità e vecchiaia e fondo erogazione trattamenti previdenziali vari).

Oltre alle gestioni sopra richiamate, l'INPS provvede, fra l'altro, all'amministrazione della Gestione prestazioni temporanee ai lavoratori dipendenti, della Gestione di altri trattamenti (fondo per la copertura assicurativa previdenziale dei periodi non coperti da contribuzione), e delle Gestioni interventi a carico dello Stato (Gestione degli interventi assistenziali e di sostegno delle gestioni previdenziali - GIAS e Gestioni invalidi civili).
Si evidenzia inoltre che a seguito della soppressione dell'IPOST disposta con l'articolo 7 del decreto-legge n. 78 del 31 maggio 2010, convertito con modificazioni dalla legge n. 122 del 2010, e della conseguente attribuzione di tutte le sue funzioni all'INPS, si è resa necessaria l'istituzione di una apposita gestione denominata «Gestione speciale di previdenza per il personale delle Poste Italiane S.p.A.», la quale è stata articolata in cinque contabilità separate per rilevare le attività che presentano elementi di specificità rispetto alla gestione prettamente previdenziale.

Per quanto riguarda l'analisi dei bilanci consuntivi relativi al biennio 2007-2008, con riferimento all'andamento della gestione generale emergono le seguenti indicazioni:
il patrimonio netto dell'esercizio 2008 è pari a 39.316 milioni di euro, ed ha subito un incremento del 21,13 per cento rispetto al dato del 2007 (pari a 32.458 milioni di euro);
la gestione economica presenta un risultato di esercizio pari a 6.858 milioni di euro, in diminuzione dello 0,9 per cento rispetto al dato registrato nel 2007 che era di 6.918 milioni di euro;

Pag. 251

la gestione finanziaria di competenza evidenzia, nel complesso, un avanzo di 13.494 milioni di euro, facendo registrare un incremento del 45,4 per cento rispetto al 2007 (9.282 milioni di euro). Si evidenzia che l'avanzo finanziario di competenza è stato determinato in buona misura dall'aumento delle entrate contributive, che sono risultate pari a 147.666 milioni di euro; l'incremento rispetto al 2007 (136.967 milioni) è stato del 7,8 per cento. A fronte dell'aumento delle entrate contributive si è verificato anche un aumento delle uscite per prestazioni istituzionali che sono risultate pari a 198.003 milioni di euro, con un incremento del 4,5 per cento rispetto al valore di 189.407 milioni di euro del 2007.

Attraverso una disaggregazione per gestioni e fondi amministrati dei dati globali, si rileva come il risultato economico dell'esercizio 2008 sia legato essenzialmente all'andamento della «Gestione prestazioni temporanee ai lavoratori dipendenti» e «Gestione lavoratori parasubordinati», che presentano avanzi di gestione pari, rispettivamente, a 5.723 e 8.251 milioni di euro. Nell'ambito del Fondo pensioni lavoratori dipendenti, che presenta un avanzo complessivo netto di 2.446 milioni di euro, si segnala quale elemento di criticità l'andamento delle separate contabilità degli ex Fondi Trasporti, Elettrici e Telefonici che presentano dei disavanzi rispettivamente pari a -1.049 milioni, -1.818 milioni e -1158 milioni, e la cui situazione è destinata a peggiorare ulteriormente considerato che ad una progressiva riduzione del numero degli iscritti si contrappone un aumento del numero delle pensioni.

Come evidenziato nella Relazione sulla gestione al Bilancio consuntivo 2008, i risultati dell'esercizio 2008 sono stati influenzati dall'incremento del numero complessivo degli iscritti nelle gestioni amministrate, che risultano pari a 19.925.014 con un incremento di 150.499 soggetti (+0,8 per cento) rispetto ai 19.144.515 del 2007. In particolare, la maggiore crescita si verifica nel Fondo pensioni lavoratori dipendenti, che passa a 13.019.342 iscritti, con un incremento dello 0,9 per cento rispetto al dato 2007 (12.898.173 iscritti); altre gestioni di particolare consistenza numerica che fanno registrare un aumento degli iscritti risultano la Gestione previdenziale dei commercianti (che passa da 2.023.292 iscritti nel 2007 a 2.044.212 nel 2008) e la Gestione previdenziale lavoratori parasubordinati (1.808.00 nel 2007 e 1.821.000 nel 2008). Ulteriori elementi che hanno consentito un aumento delle entrate contributive sono l'aumento al 20 per cento dell'aliquota contributiva IVS a carico degli artigiani e commercianti (articolo 1, comma 768, della legge 27 dicembre 2006, n. 296), e l'aumento al 24 per cento dell'aliquota dovuta alla Gestione parasubordinati per i lavoratori che non risultano assicurati presso altre forme previdenziali obbligatorie (per gli iscritti che sono invece assicurati presso altre forme previdenziali obbligatorie l'aliquota contributiva è stata fissata in misura pari al 17 per cento; articolo 1, comma 79, della legge 24 dicembre 2007, n. 247). Positivi risultano anche i risultati derivanti dal contrasto all'evasione e all'elusione contributiva, che hanno consentito l'accertamento di entrate per 1.571 milioni di euro.
Il numero delle pensioni vigenti al 31 dicembre 2008 è di complessive 18.608.679 unità, con un incremento netto di 107.993 pensioni (+0,6 per cento) rispetto alle 18.500.686 pensioni vigenti al 31 dicembre 2007.
Si evidenzia inoltre che per la copertura delle prestazioni non previdenziali a carico della GIAS, per l'anno 2008 vi sono stati trasferimenti dal Bilancio dello Stato per 79.180 milioni di euro, con un incremento di 3.292 milioni rispetto ai 75.888 milioni del 2007.

Nel 2008 i tempi medi di liquidazione delle prestazioni si attestano sui 30 giorni per le pensioni di IVS nel 73,32 per cento dei casi e di 60 giorni per le pensioni di invalidità nel 55,8 per cento dei casi, mentre entro 120 giorni risultano liquidati il 94,15 per cento dei trattamenti IVS e

Pag. 252

l'83,49 per cento delle pensioni di invalidità.

Il valore del patrimonio immobiliare - costituito per il 56,1 per cento da immobili da reddito e per il 43,9 per cento da immobili ad uso strumentale - nel biennio 2007-2008 ammonta a circa 308 milioni di euro. La gestione del patrimonio immobiliare da reddito nel 2008 ha comportato entrate per 16,5 milioni di euro (+9,26 per cento rispetto al 2007), a fronte delle quali si registrano spese di gestione per 17,1 milioni di euro (+3,57 per cento rispetto al 2007), determinando un risultato negativo netto di 645 mila euro; al riguardo si segnala che l'ordinaria gestione del patrimonio immobiliare continua ad essere curata dalla Società IGEI S.p.A., in liquidazione dal 31 dicembre 2006.

Con riferimento alle attività finanziarie, le Immobilizzazioni finanziarie sono pari a 5.796 milioni di euro nel 2008 e 5.707 milioni nel 2007, ed invariato rimane l'ammontare dei titoli emessi o garantiti dallo Stato, pari a 2.401.059,48 euro. Le disponibilità liquide registrano tra il 2007 e il 2008 un incremento pari al 23,86 per cento, passando da 32.587 milioni a 40.362 milioni di euro; tra queste la voce più consistente è rappresentata dalle somme presso la Tesoreria dello Stato, che sono 26.993 milioni nel 2007 e 34.744 nel 2008.

Le spese di funzionamento dell'Ente - riconducibili ai tre macroaggregati di spesa «risorse umane», «risorse strumentali» e «acquisto di beni di consumo e di servizi» - nel 2008 risultano pari a 3.504 milioni di euro, in aumento del 4,2 per cento rispetto al dato 2007, pari a 3.361 milioni di euro. Si evidenzia che le spese per gli organi istituzionali dell'Ente registrano un decremento del 4,2 per cento, passando da 7,471 milioni nel 2007 a 7,160 nel 2008.

Le stime del bilancio tecnico-attuariale riferito al periodo 2008-2017 prefigurano buone garanzie di tenuta fino al periodo preso in esame, grazie al patrimonio netto positivo di circa 42 miliardi di euro. Si rilevano, però, squilibri nelle varie gestioni, con disavanzi gestionali nelle contabilità separate nell'ambito del Fondo Pensioni Lavoratori Dipendenti (Trasporti, Telefonici, Elettrici ed ex INPDAI) e la situazione di confermato squilibrio delle tre Gestioni speciali dei lavoratori autonomi (Artigiani, commercianti e coltivatori diretti). La Gestione prestazioni temporanee continua a sostenere, lungo tutto il periodo preso in esame, i saldi negativi di suddette gestioni deficitarie così come pure la recente Gestione separata ex articolo 2 comma 26 legge n. 335/95 (lavoratori parasubordinati e titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa).