CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 15 marzo 2011
452.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Politiche dell'Unione europea (XIV)
ALLEGATO
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ALLEGATO

Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio sulle modalità di controllo delle attività di Europol da parte del Parlamento europeo in associazione con i Parlamenti nazionali (COM(2010)776).

PROPOSTA DI PARERE FORMULATA DAL RELATORE

La XIV Commissione Politiche dell'Unione europea,
esaminata la Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio sulle modalità di controllo delle attività di Europol da parte del Parlamento europeo in associazione con i Parlamenti nazionali (COM(2010)776);
rilevato che:
con la Comunicazione in esame la Commissione europea ha inteso avviare formalmente il dibattito su alcuni aspetti dell'attuazione dell'articolo 88 del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea, in base al quale il Parlamento europeo e il Consiglio, deliberando tramite regolamenti secondo la procedura legislativa ordinaria, determinano la struttura, il funzionamento, la sfera di azione e i compiti di Europol e fissano le modalità di controllo delle attività di Europol da parte del Parlamento europeo, «controllo a cui sono associati i Parlamenti nazionali»;
la Commissione europea, come indicato nel Piano d'azione sull'attuazione del programma di Stoccolma, ha previsto per il 2013 la presentazione della proposta di regolamento su Europol, in considerazione della necessità di valutare preliminarmente gli effetti prodotti dall'attuale normativa dell'Agenzia - la decisione del Consiglio 2009/371/GAI -, entrata in vigore dal 1o gennaio 2010;
la Comunicazione contiene una dettagliata ricostruzione della riflessione condotta nel corso dell'ultimo decennio in merito al controllo parlamentare di Europol;
in questo contesto, la Comunicazione ricorda che, in genere, i Parlamenti nazionali già esercitano una vigilanza, sebbene indiretta, su Europol, attraverso i rispettivi governi e, in particolare, i ministri degli affari interni e della giustizia, che possono essere chiamati a riferire sull'attività svolta dall'Agenzia;
il rafforzamento del ruolo affidato ai Parlamenti in questa materia, come previsto dal citato articolo 88 del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea, trae origine dalla necessità di preservare le garanzie democratiche in un settore, quello della cooperazione di polizia, in cui occorre procedere con la massima attenzione per conciliare adeguatamente l'esigenza di un'azione energica ed efficace nel contrasto alle gravi forme di criminalità e la tutela dei diritti fondamentali dei cittadini;
allo scopo di rafforzare il controllo democratico, la Comunicazione propone opportunamente l'istituzione di un forum misto o interparlamentare permanente che potrebbe essere composto dai membri delle Commissioni dei Parlamenti nazionali e del Parlamento europeo competenti in materia di polizia. Secondo la Commissione europea, il forum potrebbe riunirsi a intervalli regolari e invitare il direttore di Europol a discutere su questioni attinenti all'operato dell'agenzia, nonché istituire

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un sottogruppo speciale incaricato, ad esempio, di garantire un contatto diretto con Europol;
a fronte di una accurata ricostruzione della situazione in essere, la Comunicazione non sembra tuttavia prospettare soluzione sufficientemente puntuali su alcuni aspetti anche di notevole importanza, sui quali saranno quindi necessari ulteriori approfondimenti;
la revisione della disciplina di Europol e l'individuazione delle modalità attraverso cui i Parlamenti degli Stati membri dell'Unione europea saranno coinvolti nel controllo delle sue attività dovrà indurre a verificare l'idoneità dell'assetto della materia nell'organizzazione parlamentare italiana, con particolare riferimento al ruolo del Comitato parlamentare di controllo sull'attuazione dell'accordo di Schengen, di vigilanza sull'attività di Europol, di controllo e vigilanza in materia d'immigrazione, peraltro oggetto di una specifica iniziativa legislativa (A.C. 1446), approvata il 15 luglio 2009 dalla Camera dei deputati e attualmente all'esame del Senato della Repubblica;
sottolineata altresì l'esigenza che il presente parere sia trasmesso, unitamente al documento finale approvato dalla Commissione di merito, al Parlamento europeo nonché alla Commissione europea nell'ambito del dialogo politico informale;
esprime

PARERE FAVOREVOLE

con le seguenti osservazioni:
a) occorre approfondire ulteriormente gli aspetti, che la Comunicazione della Commissione europea non sembra definire con precisione, relativi alle modalità e alle procedure attraverso le quali esercitare il controllo di Europol, al fine di garantire, in particolare, un accurato monitoraggio in materia di protezione dei dati personali;
b) per quanto riguarda l'attività del forum permanente, si presti particolare attenzione affinché siano effettivamente garantiti lo svolgimento delle riunioni a scadenza regolare e, soprattutto, una equilibrata rappresentanza dei Parlamenti nazionali rispetto al Parlamento europeo;
c) si valuti l'opportunità di sollecitare la Commissione europea affinché siano accelerati i tempi di formulazione della proposta di regolamento Europol, preannunciata per il 2013.