CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 15 giugno 2011
496.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari esteri e comunitari (III)
COMUNICATO
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COMITATO PERMANENTE SUGLI OBIETTIVI DI SVILUPPO DEL MILLENNIO

Mercoledì 15 giugno 2011. - Presidenza del presidente Enrico PIANETTA.

La seduta comincia alle 10.05.

Esame istruttorio della Relazione predisposta dal Ministero dell'economia e delle finanze sull'attività di banche e fondi di sviluppo a carattere multilaterale e sulla partecipazione italiana alle risorse di detti organismi, riferita all'anno 2009.
(Doc. LV, n. 4-bis).

(Seguito dell'esame istruttorio e conclusione).

Il Comitato prosegue l'esame istruttorio del provvedimento in titolo, rinviato nella seduta del 7 giugno scorso.

Enrico PIANETTA, presidente, ricorda che nella seduta del 7 giugno scorso il Comitato aveva deciso di procedere alla definizione di una risoluzione da sottoporre alla valutazione della Commissione in sede plenaria.

Francesco TEMPESTINI (PD), relatore, ritiene che la risoluzione da sottoporre

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alla Commissione debba, in primo luogo, rilevare che, nonostante le richieste della Commissione, la Relazione per il 2009 non è stata modificata o integrata nella sua struttura rispetto a quelle presentate in passato, non recando alcun prospetto tabellare, né elemento di natura strategica o programmatica e manifestando scarsa leggibilità e che essa appare lacunosa nell'analisi non recando alcun riferimento agli effetti della crisi finanziaria che allora proruppero in modo clamoroso.
Si deve, inoltre, tenere presente che, nel contesto di progressiva e drastica riduzione delle risorse destinate alla cooperazione allo sviluppo e nella consapevolezza di dovere assicurare priorità al canale multilaterale, occorre contemplare anche il canale bilaterale.
Ritiene necessario ribadire la centralità di una positiva sinergia tra Ministero degli affari esteri e Ministero dell'economia e delle finanze nella definizione e attuazione di una strategia di cooperazione allo sviluppo caratterizzata da efficacia, efficienza e prevedibilità degli stanziamenti e, richiamando il contesto di perdurante crisi finanziaria globale, il consolidarsi di nuovi attori internazionali e il mutamento degli equilibri in atto nell'area mediterranea e mediorientale promuovere una lettura rinnovata del ruolo dell'Italia nelle organizzazioni multilaterali e un aggiornamento della strategia di impegni per lo sviluppo.
Andrebbe, inoltre, rimarcato lo strutturale ritardo, pari a un biennio, con cui la Relazione viene trasmessa al Parlamento e che pone l'istituzione parlamentare nell'impossibilità di svolgere un esame accurato e serio, con inevitabili negative ripercussioni sulla percezione dei cittadini circa lo sfasamento dell'istituzione parlamentare rispetto all'attualità e all'evolvere dello scenario internazionale.
Occorre, infine, evidenziare che la partecipazione finanziaria al capitale di banche e fondi di sviluppo rappresenta uno degli strumenti attraverso i quali l'Italia partecipa alla politica internazionale e cui si deve guardare anche ai fini dell'internazionalizzazione e della crescita di competitività del sistema Paese, dipendendo anche da tale partecipazione il peso economico e politico dell'Italia sulla scena internazionale.
Sulla base di tali premesse, ritiene che si dovrebbe impegnare il Governo a presentare entro l'anno in corso, e prima della presentazione della legge di stabilità, la Relazione annuale sull'attività di banche e fondi di sviluppo a carattere multilaterale per il 2010, a corredare tale Relazione di tabelle relative ai singoli impegni finanziari assunti dall'Italia, sia per il 2010 che per il 2009, nonché di un approfondimento di natura strategica e programmatica sulla partecipazione dell'Italia alle banche e ai fondi di sviluppo a carattere multilaterale per il triennio 2011-2013, anche con riferimento alla presenza italiana ai livelli di management presso tali organismi.

Mario BARBI (PD), nel richiamare l'insufficienza dei dati resi noti in occasione dello svolgimento dell'interpellanza urgente 2-01089 che ha avuto luogo in Assemblea lo scorso 9 giugno, ritiene che l'ulteriore informativa al Parlamento debba includere una dettagliata resocontazione anche con riferimento al 2009, oltre che al 2010.

Enrico PIANETTA, presidente, si associa alle considerazioni dei colleghi, riservandosi di chiedere all'ufficio di presidenza della Commissione la calendarizzazione della risoluzione in oggetto, non appena presentata.
Nessun altro chiedendo di intervenire, dichiara quindi concluso l'esame istruttorio del provvedimento in titolo.

La seduta termina alle 10.15.

AUDIZIONI INFORMALI

Audizione del professor Mohamed Salah Ben Aissa, Presidente del Sottocomitato per le riforme giuridiche e giudiziarie dell'Alta Istanza tunisina per la salvaguardia degli obiettivi della rivoluzione e della transizione democratica.

L'audizione informale si è svolta dalle 14.20 alle 14.50.

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RISOLUZIONI

Mercoledì 15 giugno 2011. - Presidenza del vicepresidente Franco NARDUCCI. - Interviene il sottosegretario di Stato all'economia e finanze Bruno Cesario.

La seduta comincia alle 14.50.

Variazione nella composizione della Commissione.

Franco NARDUCCI, presidente, comunica che, avendo il deputato Alberto Lo Sacco cessato di essere componente della Commissione, è tornato a farne parte il deputato Marco Fedi, a cui rivolge un cordiale augurio di buon lavoro.

7-00584 Narducci: Sulla tutela dei lavoratori frontalieri nella Repubblica di San Marino.
(Discussione e conclusione - Approvazione della risoluzione n. 8-00126)

La Commissione inizia la discussione della risoluzione in titolo.

Franco NARDUCCI, presidente, illustra la risoluzione di cui è firmatario, precisando che essa ha la finalità di sollecitare il Governo italiano a compiere i passi necessari presso quello sanmarinese per risolvere l'inaccettabile discriminazione a cui sono stati sottoposti i cittadini italiani che lavorano a San Marino.
Osserva che il tema del peggioramento delle condizioni salariali e della loro disuguaglianza non può essere disatteso, anche alla luce del decisivo apporto che i lavoratori transfrontalieri danno all'economia di San Marino e delle regioni limitrofe.

Il sottosegretario Bruno CESARIO osserva che la risoluzione in esame intende impegnare il Governo ad assumere gli atti formali più opportuni nei confronti della Repubblica di San Marino al fine di ripristinare la tutela dei lavoratori frontalieri italiani ivi occupati a seguito delle misure fiscali introdotte con la legge finanziaria del dicembre 2010 dalla Repubblica di San Marino. Preliminarmente, assicura che il Governo è già impegnato a ricercare tutte le possibili soluzioni necessarie per la tutela dei lavoratori frontalieri italiani, occupati a San Marino. Dal punto di vista tecnico, il Dipartimento delle finanze ha tuttavia rappresentato che l'eventuale discriminazione tra i lavoratori verificatasi a seguito dell'introduzione delle misure di carattere fiscale da parte della Repubblica di San Marino non potrà essere oggetto di rilievi da parte di organismi internazionali o comunitari quali, ad esempio, la Commissione europea, in quanto San Marino non fa parte dell'Unione europea. Per quanto riguarda il mancato aggiornamento della franchigia detraibile dal reddito tassabile, fa invece presente che si tratta di una tassazione agevolata sul reddito di lavoro dipendente prodotto dai lavoratori frontalieri.
Con riguardo ai negoziati per evitare le doppie imposizioni, rende noto che non è stato finora possibile giungere ad una finalizzazione della nuova Convenzione, essenzialmente per la mancata accettazione da parte della Repubblica di San Marino del più recente standard OCSE in materia di trasparenza e di scambio di informazioni. D'altra parte, l'Italia si è invece impegnata presso le sedi internazionali a concludere accordi in materia solo se pienamente in linea con lo standard OCSE.
Aggiunge che il Ministero degli affari esteri, per quanto di competenza, ha riferito che la misura prevista dalla legge finanziaria sanmarinese per il 2011 della detrazione della quota pari all'8,90 per cento del reddito imponibile a favore dei soli lavoratori dipendenti residenti è stata definita come «temporanea» dalla Segreteria di Stato agli esteri sanmarinese. Infatti, sarebbe in corso a San Marino una riforma tributaria complessiva che introdurrà una tassazione basata sul cosiddetto «quoziente familiare», fornendo talune delucidazioni tecniche che saranno sottoposte alla valutazione del Ministero dell'economia

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e delle finanze. In particolare, la questione del trattamento fiscale dei frontalieri è stata evocata nel corso dei colloqui avvenuti lo scorso 8 marzo, tra il Ministro degli esteri Franco Frattini ed il Segretario di Stato sanmarinese Antonella Mularoni. Da parte italiana è stato sottolineato che le nuove disposizioni della legge finanziaria sanmarinese rischiano di produrre un pesante aggravio fiscale a danno dei nostri lavoratori frontalieri. Naturalmente, il Ministero degli affari esteri continuerà a fornire la massima collaborazione al Ministero dell'economia e delle finanze al fine di garantire nel modo più efficace la tutela dei lavoratori italiani occupati nella Repubblica di San Marino.
In conclusione, manifesta il consenso del Governo al testo della risoluzione in titolo ed in particolare al contenuto del dispositivo.

Massimo VANNUCCI (PD), nel dichiarare di sottoscrivere la risoluzione anche a nome della collega Marchioni, concorda con il collega Narducci sull'inaccettabilità della condizione di disparità a cui sono sottoposti i lavoratori italiani a San Marino rilevando una situazione paradossale rappresentata dall'eliminazione della detrazione delle spese di produzione del reddito operata nei confronti di chi deve farsi sicuramente carico di gravosi spostamenti.
Propone inoltre di integrare il dispositivo della risoluzione, introducendo la previsione di tenere costantemente informato il Parlamento degli sviluppi del caso.

Franco NARDUCCI, presidente, concorda con la proposta del collega Vannucci, riformulando pertanto in tal senso il testo della risoluzione a sua firma.

Il sottosegretario Bruno CESARIO esprime il consenso del Governo sulla riformulazione testé presentata.

Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva quindi la risoluzione n. 7-00584, come riformulata, che assume il n. 8-00126 (vedi allegato 1).

La seduta termina alle 15.10.

INTERROGAZIONI

Mercoledì 15 giugno 2011. - Presidenza del vicepresidente Franco NARDUCCI. - Interviene il sottosegretario di Stato all'economia e finanze Bruno Cesario.

La seduta comincia alle 15.10.

5-04872 Di Stanislao: Sul contributo italiano a banche e fondi di sviluppo a carattere multilaterale per il 2011.

Il sottosegretario Bruno CESARIO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

Augusto DI STANISLAO (IdV), pur manifestando apprezzamento per il meccanismo della programmazione triennale, che consente di avere una visione chiara delle priorità e delle disponibilità finanziarie della cooperazione allo sviluppo italiana, si dichiara insoddisfatto della risposta del rappresentante del Governo. Ritiene, infatti, che sarebbe stato necessario un maggior coinvolgimento del Parlamento in relazione agli impegni assunti, per un ammontare complessivo assai rilevante, nel corso dell'ultimo anno in diverse sedi di ricostituzione del capitale di banche e fondi di sviluppo a carattere multilaterale.
Sottolinea in proposito che una maggior trasparenza da parte del Governo e un maggior coinvolgimento preventivo del Parlamento, peraltro prospettato dal direttore della Direzione generale della Cooperazione allo sviluppo Elisabetta Belloni nel corso della sua audizione presso il Comitato permanente sugli Obiettivi di sviluppo del millennio lo scorso 3 maggio, potrebbero contribuire ad una migliore utilizzazione delle risorse disponibili e rappresentare un elemento qualificante del ruolo dell'Italia nello scenario della cooperazione internazionale allo sviluppo.

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Franco NARDUCCI, presidente, dichiara concluso lo svolgimento dell'interrogazione in titolo.

La seduta termina alle 15.20.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 15.20 alle 15.25.