CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 12 ottobre 2011
545.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissione parlamentare di controllo sull'attività degli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza sociale
ALLEGATO
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ALLEGATO 1

Bilanci consuntivi 2007-2008, preventivi 2008-2009 e bilancio tecnico attuariale al 31 dicembre 2006 della Cassa nazionale di previdenza e assistenza a favore dei dottori commercialisti (CNPADC).

RELAZIONE

La Cassa nazionale di previdenza e assistenza dei dottori commercialisti (Cnpadc), istituita con personalità di diritto pubblico dalla legge n. 100 del 1963, ha mutato con il decreto legislativo n. 509 del 1995 la propria natura giuridica, essendosi trasformata in associazione di diritto privato.
La Cassa ha realizzato, a partire dal 2004, una sostanziale riforma del proprio regolamento di previdenza. In primo luogo ha introdotto, a partire dal 2004, il sistema di calcolo contributivo, ma ha anche progressivamente modificato i requisiti per l'accesso al pensionamento anticipato, abolito le pensioni di anzianità e allungato il numero di anni di riferimento a base del calcolo delle pensioni liquidate con il sistema retributivo, per la quota antecedente al 1o gennaio 2004. L'intervento riformatore ha anche stabilito un range entro il quale può variare l'aliquota contributiva, che risulta fissato nell'importo minimo del 10 per cento e massimo del 17 per cento.
La Cnpadc eroga ai propri iscritti tutte le principali prestazioni previdenziali (pensioni di vecchiaia, anzianità, inabilità, invalidità, reversibilità, malattia e maternità), oltre ad alcune prestazioni assistenziali (contributi economici per assistenza infermieristica, per il pagamento di rette in istituti di lungodegenza, per borse di studio, eccetera).
Con riferimento ai dati desumibili dai bilanci consuntivi, il patrimonio netto passa da 2.765.758.325 euro del 2007 a 2.889.978.499 euro nel 2008, con una variazione percentuale del 4,5 per cento, mentre l'avanzo d'esercizio nei due anni considerati risulta pari a 356.600.158 euro nel 2007 e 124.220.174 euro nel 2008, facendo quindi registrare nel biennio considerato un decremento che, in termini percentuali, corrisponde a -65 per cento. Si evidenzia che tale risultato risente del prudenziale accantonamento nel Fondo oscillazione titoli di 191,7 milioni di euro, di cui 104,7 su gestioni patrimoniali, 49,1 su ETF (Exchange Traded Funds) e 39,7 su OICR (Organismi di investimento collettivo del risparmio), al fine di adeguare l'entità dello stesso alle minusvalenze implicite alla data di bilancio. Nelle previsioni relative al 2009 l'avanzo di esercizio, per contro, è stimato sui livelli del 2007, con un valore di 355.509.000 euro (in assenza del fondo oscillazione titoli).
Relativamente alle attività finanziarie dell'Ente, il valore totale del portafoglio mobiliare (comprensivo delle immobilizzazioni finanziarie, delle attività finanziarie che non costituiscono immobilizzazioni e delle disponibilità liquide) al 31.12.2007 ammonta a circa 2.520 milioni di euro, mentre a fine esercizio 2008 il valore è pari a 2.756 milioni di euro, costituendo il 92 per cento dell'intero patrimonio, mentre nel 2007 si attestava al 90,8 per cento. Il rendimento netto conseguito è 5,4 per cento nel 2007 e -11,5 per cento nel 2008. Tale risultato ha portato ad un ripensamento della asset allocation adottata attraverso un maggiore incremento della componente obbligazionaria; come indicato nella relazione del Consiglio di amministrazione

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sul bilancio consuntivo 2008, nel corso del primo quadrimestre 2009 sono stati effettuati investimenti in titoli obbligazionari (prevalentemente BTP indicizzati) per circa 163 milioni e definiti investimenti per circa 150 milioni in fondi dedicati al comparto obbligazionario (titoli governativi, corporate e convertibili). Per il 2009 il rendimento netto atteso è 1,4 per cento.
Il valore del patrimonio immobiliare - costituito nel biennio 2007-2008 da 39 immobili dislocati prevalentemente al centro-nord - è pari a circa 234 milioni di euro; il rendimento netto conseguito è del 2,6 per cento in entrambi gli anni considerati.
Per ciò che concerne la gestione previdenziale, il numero totale degli iscritti attivi all'Ente risulta pari a 49.700 nel 2008 e 47.322 nel 2007 (considerando anche i silenti, gli iscritti ammontano a 63.682 nel 2007 e 66.362 nel 2008), mentre il numero dei trattamenti pensionistici erogati è 5.097 nel 2008 e 4.809 nel 2007. Le spese per prestazioni previdenziali ed assistenziali (comprensive di indennità di maternità e servizi diversi) al 31/12/2008 ammontano a 184.185.072 euro, con un incremento del 7,15 per cento rispetto ai 171.883.010 del 2007. Al 31/12/2008 il totale delle entrate contributive ammonta a 529.195.180 euro con un incremento del 10,18 per cento rispetto ai 480.279.785 del 2007. Di conseguenza, il rapporto tra le entrate contributive suddette e le prestazioni previdenziali ed assistenziali si attesta, per il 2008, su un indice del 2,9 circa (in miglioramento quindi rispetto al dato del 2007 che era pari 2,8 circa), mentre per il 2009 l'indice preventivato è 2,7. Va peraltro ricordato che la Cassa, al fine di garantire le prestazioni nel lungo periodo e l'equilibrio tendenziale tra le prestazioni medesime e i contributi versati, ha disposto, a decorrere dal 1o gennaio 2004, l'adozione del metodo di calcolo delle pensioni interamente «contributivo», per gli iscritti dal 1o gennaio 2004 in poi, e di tipo misto per gli iscritti ante 2004 attraverso l'applicazione del principio del pro rata.
Nel 2008 i tempi medi di liquidazione delle prestazioni previdenziali si attestano sui 100 giorni, eccetto che per le invalidità (pari a 150 giorni) nel cui caso vanno sommati 50 giorni stabiliti per i termini dell'accertamento medico. I tempi sono in linea con quelli stimati nel 2009, mentre si registra un calo di efficienza nei tempi di erogazione del servizio rispetto al 2007, in cui i tempi di liquidazione delle prestazioni era pari a 60 giorni, eccetto per le pensioni d'invalidità che restano stabili a 150 giorni.
Le spese per gli organi di amministrazione e controllo (Assemblea dei delegati, Consiglio di Amministrazione e Collegio sindacale) ammontano nel 2007 a circa 1.800.000 euro e nel 2008 a 2.200.000; mentre gli oneri complessivi per il personale (171 unità al 31 dicembre 2007 e 172 al 31 dicembre 2008) sono pari, nel 2007, a 7.300.000 euro e, nel 2008, a 7.700.000.
Le stime del bilancio tecnico riferito al 31 dicembre 2006 - e redatto con proiezioni temporali a 50 anni - prefigurano, nello scenario normativo e regolamentare vigente alla data considerata, una situazione in cui non si evidenziano criticità dal punto di vista della sostenibilità del sistema previdenziale dell'Ente nel suo complesso. È osservabile in particolare - nell'ipotesi di un tasso di rendimento del patrimonio mobiliare al 3,75 per cento - un progressivo incremento del patrimonio netto che nel 2056 raggiungerà una cifra di circa 16.549.475.000 euro. Il saldo previdenziale - dato dalla differenza tra entrate contributive e prestazioni pensionistiche - presenta un valore positivo dal 2007 al 2033; assume valore negativo dal 2034 per tornare nuovamente positivo nel 2049. Nel bilancio tecnico si evidenzia che comunque si dovrà tener conto dell'effettivo andamento della contribuzione integrativa e del rendimento del patrimonio mobiliare (nonostante la politica prudenziale della cassa), nonché dei rischi di tipo demografico e reddituale della categoria professionale.

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ALLEGATO 2

Bilanci consuntivi 2007-2008, preventivi 2008-2009 e bilancio tecnico attuariale al 31 dicembre 2006 della Cassa nazionale di previdenza e assistenza a favore dei dottori commercialisti (CNPADC).

CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE FORMULATE DAL RELATORE

La Commissione parlamentare di controllo sulle attività degli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza sociale, esaminati i bilanci consuntivi 2007-2008, i bilanci preventivi 2008-2009 e il bilancio tecnico attuariale al 31 dicembre 2006 relativi alla Cassa nazionale di previdenza e assistenza dei dottori commercialisti;
premesso che:
a) la Cassa chiude il 2008 registrando un avanzo corrente di gestione pari a euro 124.220.174 che, tuttavia, rispetto all'anno precedente, risulta in diminuzione del 65 per cento circa;
b) ciò è dovuto in gran parte alla voce accantonamenti per oscillazione titoli - che fronteggia per ragioni di carattere prudenziale le minusvalenze implicite, alla data di bilancio, sulle gestioni patrimoniali, ETF e OICR - e parte ai proventi negativi della gestione mobiliare;
c) nel 2008 si registra un aumento del saldo contributivo dell'11,8 per cento rispetto al 2007, mentre il preventivo 2009 contiene una previsione in diminuzione del 4,9 per cento circa;
d) per quanto riguarda il numero di iscritti, tra il 2007 e il 2008 si registra un aumento pari a circa il 5 per cento, con una dinamica lievemente più elevata per le femmine (tasso medio annuo superiore all'8,35 per cento); nel 2009, invece, si stima un tasso medio annuo di iscritti in diminuzione e pari al 3,27 per cento;
e) l'andamento dei contributi soggettivi ed integrativi presenta una dinamica positiva, influenzata sia dall'aumento del numero degli iscritti, sia dall'aumento dell'importo del contributo minimo;
f) il numero di trattamenti pensionistici complessivamente erogati dalla Cassa è pari per il 2007 a 4.809 e per il 2008 a 5.097, con stime per il 2009 pari a 5.476. Oltre il 50 per cento di tali trattamenti sono costituiti da pensioni di lavoro, che mostrano un incremento pari al 7,8 per cento tra il 2007 e il 2008 e pari in previsione al 9,7 per cento tra il 2008 e il 2009;
g) in riferimento agli indicatori di equilibrio finanziario, nel periodo d'esame 2007-2009, le entrate contributive correnti risultano mediamente pari a 2,8 volte la spesa per le pensioni;
h) il patrimonio complessivo della Cassa nel 2008 risulta in aumento rispetto al 2007 di circa l'8,5 per cento, pur registrando un rendimento netto negativo in misura pari al -9,2 per cento, con un calo del 14 per cento rispetto all'anno precedente;
i) la componente immobiliare, pari all'8 per cento del patrimonio complessivo, registra invece rendimenti netti costanti, pari nel 2008 al 2,6 per cento;
j) la componente mobiliare del patrimonio ha invece registrato nel 2008 un rendimento netto negativo in misura pari al -11,5 per cento;

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k) dall'indagine conoscitiva svolta dalla Commissione sulla situazione economico-finanziaria delle Casse anche in relazione alla crisi dei mercati internazionali, è emerso come la Cassa abbia investito solo in titoli strutturati, per un valore nominale pari a circa 165 mln di euro, che rappresenta il 6,96 per cento dell'intero patrimonio mobiliare;
l) nel 2007 i tempi medi di liquidazione delle prestazioni sono stati di 60 giorni, mentre nel 2008 si sono attestati sui 100 giorni, con un evidente calo di efficienza; per le pensioni di invalidità, invece, ai tempi medi occorre aggiungere 50 giorni per gli accertamenti medici;
m) secondo le risultanze dell'ultimo bilancio tecnico attuariale al 31 dicembre 2006 emerge una situazione gestionale solida: dall'analisi dei dati emerge come il saldo previdenziale, differenza tra contributi e prestazioni previdenziali, è positivo sino al 2033; a decorrere da quell'anno il saldo diventa negativo fino al 2049, anno in cui torna positivo;
n) tuttavia il patrimonio della Cassa assume un profilo continuamente crescente e tale dinamica dovrebbe garantire un elevato grado di copertura verso gli impegni finanziari;
o) il bilancio tecnico evidenzia che comunque si dovrà tener conto dell'effettivo andamento della contribuzione integrativa e del rendimento del patrimonio mobiliare nonché dei rischi di tipo demografico e reddituale della categoria professionale,
esprime

CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE FAVOREVOLI

con le seguenti osservazioni:
valuti l'Ente l'opportunità di ridurre le spese di gestione, aumentate nel 2008 del 9,45 per cento rispetto all'anno precedente e stimate in ulteriore aumento nel 2009 dell'11,51 per cento;
si dia, al più presto, attuazione a quanto consentito dalla legge n. 133 del 12 luglio 2011, in materia di contributo integrativo;
si invita la Cassa ad adottare tutte le misure necessarie a mantenere positivo il saldo previdenziale anche negli anni dal 2034 al 2048.