CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 11 gennaio 2011
422.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari esteri e comunitari (III)
ALLEGATO
Pag. 29

ALLEGATO 1

5-03540 Di Biagio: Sull'erogazione dei servizi consolari agli italiani all'estero

TESTO DELLA RISPOSTA

La Farnesina è fortemente impegnata ad ottimizzare i servizi agli italiani all'estero, anche tramite l'adozione di nuove tecnologie e metodi di lavoro.
In linea con il Codice dell'Amministrazione Digitale, il Ministero degli Esteri sta, infatti, introducendo sistemi informatici innovativi per conseguire tre obiettivi principali: ridurre i tempi di trattazione delle richieste dei connazionali, migliorare la comunicazione con le nostre sedi, assicurare un utilizzo più efficiente delle risorse umane e finanziarie.
Tra le innovazioni più significative, alcune delle quali già operative, vorrei ricordare: la Posta Elettronica Certificata, il Sistema Integrato delle Funzioni Consolari, il progetto «Servizi Consolari a distanza» e l'iniziativa del «funzionario itinerante».
La capillare diffusione della Posta Elettronica Certificata consente l'invio digitale, immediato e sicuro, dei documenti, con lo stesso valore giuridico di una raccomandata con ricevuta di ritorno. In collaborazione con il Ministero dell'Interno abbiamo fatto in modo che i Consolati possano oggi trasmettere ai Comuni, con la Posta Elettronica Certificata, gli atti di stato civile dei cittadini residenti all'estero, per la loro trascrizione in Italia. Si risparmiano così tempo, carta e denaro.
Anche l'installazione del Sistema Integrato delle Funzioni Consolari garantisce una sensibile razionalizzazione dei processi di lavoro ed un notevole aumento dell'efficienza. La nuova piattaforma permette, infatti, all'operatore di erogare l'insieme dei servizi, grazie alla convergenza in un unico programma di tutte le funzioni consolari informatizzate (stato civile, anagrafe, passaporti e pagamenti dei servizi consolari), fino ad oggi divise su diversi supporti.
Il Sistema Integrato delle Funzioni Consolari, condizione preliminare per l'erogazione dei servizi a distanza, è stato attivato presso tutti gli uffici consolari in Germania e Belgio, nonché a Berna, ossia nelle aree principalmente interessate dal processo di razionalizzazione della rete consolare. Il Sistema è stato poi recentemente esteso ad altri uffici in Europa (Tolosa, Lisbona, San Marino, Tbilisi, Spaiato, Timisoara, Edimburgo), in vista del suo progressivo utilizzo in tutta la rete consolare all'estero entro quest'anno.
Il progetto «Servizi Consolari a distanza» si articola in due fasi: la prima, detta anche «Tagliacode», già funzionante in oltre 70 sedi, prevede la gestione on line degli appuntamenti, annullando i tempi di attesa; la seconda, in via di attuazione, permetterà l'accesso al Consolato via internet e il dialogo telematico tra gli Uffici all'estero e le Banche dati della Pubblica Amministrazione.
Anche l'iniziativa del «funzionario itinerante» è in fase sperimentale. Pensata per Paesi caratterizzati da ampie distanze e difficoltà di collegamenti, il suo scopo è di acquisire, da cittadini, residenti in zone lontane dalla sede consolare, i dati biometrici per il passaporto. Va sottolineato che l'Italia è tra i pochi Stati che garantiscono l'emissione decentrata di passaporti elettronici.
Innovare non significa certo trascurare i sistemi più tradizionali. Sono stati per questo modernizzati i centralini telefonici

Pag. 30

di molti Consolati. In alcuni casi, in linea con una prassi seguita da tutti i principali partners europei, si è fatto ricorso a «call center» esterni che - con un ridotto costo aggiuntivo - forniscono informazioni generali e guidano nella prenotazione degli appuntamenti.
Le informazioni utili devono poter viaggiare su diversi canali a disposizione dell'utente. I siti web delle nostre sedi all'estero, aggiornati mediante un continuo contatto con l'Amministrazione centrale, costituiscono, ad esempio, un ulteriore strumento di fondamentale importanza a beneficio dei nostri cittadini nel mondo.
Attraverso il portale del Ministero degli Esteri, i connazionali possono inoltre rivolgere specifici quesiti all'Ufficio Relazioni con il Pubblico, che risponde direttamente oppure inoltra la domanda all'ufficio o alla sede interessata, dandone avviso al richiedente. Nel 2010 oltre l'80 per cento degli utenti si è dichiarato soddisfatto del servizio ottenuto.
Servire al meglio gli italiani all'estero è una priorità fondamentale per la Farnesina e la sua vasta rete. Le innovazioni che ho qui cercato di riassumere intendono proprio contribuire a migliorare la funzionalità dei Consolati. Il nostro obiettivo è di soddisfare concretamente le esigenze delle collettività italiane, affinando costantemente - con opportuna flessibilità e con un approccio pragmatico - i sistemi introdotti alla luce della loro efficacia operativa.

Pag. 31

ALLEGATO 2

5-03675 Motta: Sul rispetto dei diritti umani della popolazione saharawi.

TESTO DELLA RISPOSTA

L'Italia segue con attenzione il contenzioso tra Marocco e Fronte Polisario sul Sahara Occidentale, in stretto coordinamento con i partners europei.
Sul piano bilaterale e multilaterale, abbiamo più volte invitato le parti a mantenere un dialogo franco e senza precondizioni, che consenta di ottenere concreti progressi nel negoziato in corso sotto l'egida delle Nazioni Unite.
L'ONU è, infatti, l'unico ambito in cui riteniamo possa essere trovata una soluzione politica equa, durevole e mutualmente accettabile, in conformità con le Risoluzioni adottate dal Consiglio di Sicurezza e dall'Assemblea Generale. A tal fine, l'Italia sostiene senza riserve l'azione di mediazione condotta dal Segretario Generale delle Nazioni Unite e dal suo Inviato personale, Ambasciatore Ross. Inoltre, il nostro Paese contribuisce, fin dalla sua costituzione, alla missione ONU MINURSO nella regione.
Abbiamo accolto con soddisfazione la recente ripresa dei colloqui informali tra Marocco e Fronte Polisario. Per la prima volta le parti hanno discusso, assieme ai Paesi osservatori (Algeria e Mauritania), gli aspetti operativi del programma, mirante a rafforzare la fiducia reciproca, gestito dall'Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR). E hanno raggiunto un'intesa per consentire la ripresa delle visite tra familiari saharawi. Due nuove sessioni sono previste nella prima parte di quest'anno. Sono segnali incoraggianti che auspichiamo possano preludere a sviluppi favorevoli.
Sotto il profilo umanitario, il Governo italiano ha costantemente monitorato, con i principali partner comunitari ed internazionali, le condizioni nel Sahara Occidentale e nei campi profughi di Tindouf in Algeria.
Lo scorso 9 novembre il nostro Ministro degli Esteri ha espresso grande preoccupazione per le vittime e i numerosi feriti causati dagli scontri seguiti all'azione di sgombero, da parte delle forze marocchine, dell'accampamento di Gdeim Izik, nei pressi della città di Laayoune.
Il Ministro Frattini ha rivolto un appello alle parti a proseguire costruttivamente il negoziato in corso sotto gli auspici delle Nazioni Unite per trovare una soluzione pacifica, e a mantenere la necessaria calma e moderazione per evitare scontri che causerebbero ulteriori spargimenti di sangue.
Abbiamo, quindi, preso favorevolmente atto della decisione del Parlamento marocchino di istituire una commissione d'inchiesta per indagare sugli eventi che hanno portato all'intervento delle autorità di Rabat.
L'Italia ha, inoltre, salutato positivamente la risoluzione con cui, lo scorso 25 novembre, il Parlamento Europeo ha chiesto alle Nazioni Unite di contribuire a far luce sugli incidenti nell'accampamento di Gdeim Izik, e alla Commissione europea di garantire un adeguato afflusso di aiuti umanitari.
Il nostro Paese è da tempo in prima linea nel fornire - con un consistente impegno della nostra Cooperazione - assistenza umanitaria ed alimentare a favore dei rifugiati Saharawi nei campi di Tindouf.

Pag. 32

Nel 2010 abbiamo contribuito con 300 mila euro al Programma Alimentare Mondiale per la distribuzione di cibo, il cui elenco è stato concordato con il rappresentante del Fronte Polisario per l'Italia.
Abbiamo inoltre finanziato - per un valore di 530 mila euro - attività dell'UNHCR nei campi profughi mirate a combattere la malnutrizione, soprattutto infantile; a migliorare l'accesso alle cure mediche di base e le condizioni igienico-sanitarie; ed a favorire scambi di visite tra familiari Saharawi.
Da alcuni anni l'Italia sostiene, inoltre, un programma, gestito in loco dalla ONG italiana CISP, per migliorare la distribuzione dei viveri nei campi Saharawi, iniziativa che ha ricevuto particolare apprezzamento da parte di una recente missione internazionale dei donatori a Tindouf.
Sul piano generale, è opportuno sottolineare che il Marocco sta compiendo sforzi significativi per migliorare il rispetto dei diritti fondamentali, come confermato dal giudizio sostanzialmente positivo emesso dal Consiglio Diritti Umani delle Nazioni Unite, a seguito dell'esame periodico del 2008. Il Marocco ha, inoltre, ratificato la maggior parte degli accordi internazionali in materia di diritti umani. Anche l'ultimo Rapporto annuale dell'Unione Europea ha registrato progressi in tale settore.
Si tratta di segnali confortanti che il Governo italiano incoraggia e che ci auguriamo possano trovare conferma in una soluzione positiva del contenzioso sul Sahara Occidentale.

Pag. 33

ALLEGATO 3

5-03688 Motta: Sul decesso di un cittadino italiano in Spagna.

TESTO DELLA RISPOSTA

Nella notte tra il 21 e il 22 agosto 2010, l'Ambasciata a Madrid è stata informata dalla Guardia civil di La Coruña della scomparsa in mare del signor Giulio Recusani nei pressi della spiaggia di O Rostro in località Finisterre.
La nostra Ambasciata si è immediatamente attivata per raggiungere telefonicamente i genitori ed informarli dell'accaduto. Per assicurare la massima assistenza sul luogo dell'incidente, è stata data istruzione al Vice Console Onorario a La Coruña di mantenere un costante contatto con la famiglia.
Sulla ricostruzione delle operazioni di soccorso, la nostra Rappresentanza ha riferito che il servizio di emergenza risulta essere stato contattato verso le ore 13.55 di sabato 21 agosto da un bagnante, il quale segnalava che alcuni ragazzi, immersisi nell'oceano, non riuscivano più a tornare a riva.
Le Autorità spagnole, da noi appunto interpellate sulla dinamica dei soccorsi, hanno riferito che alcuni bagnanti sono riusciti ad arrivare dall'oceano alla spiaggia mentre le cattive condizioni del tempo e la forza delle correnti hanno impedito - nonostante gli sforzi profusi - di raggiungere Giulio Recusani. Le operazioni di ricerca sono poi continuate per una settimana, purtroppo, senza successo.
Il tragico incidente conferma la pericolosità della spiaggia di O Rostro che, estendendosi per circa 2 chilometri di costa, è un luogo isolato e privo di servizi turistici. Il sindaco di Finisterre ha confermato alla nostra Ambasciata l'esistenza di segnaletica volta ad avvisare i bagnanti. La nostra Rappresentanza è comunque intervenuta sul prefetto della città per avere assicurazioni ufficiali affinché siano garantiti avvisi idonei a tutela dei turisti.
Dopo il ritrovamento del corpo il 7 settembre, per effettuare il riconoscimento di Giulio Recusani è stato necessario eseguire presso l'Ospedale Universitario de La Coruña un esame del DNA incrociato con quello dei genitori, giunti in Spagna il 13 settembre. Per venire incontro alle esigenze di questi, accompagnati dal Vice Console Onorario, la nostra Sede si è adoperata affinché l'esame venisse svolto in tale località, diversa da quello del giudice competente.
Per avere una conferma definitiva, è stato necessario ottenere da parte del Tribunale una dichiarazione di corrispondenza tra il test del DNA e l'autopsia. Questo provvedimento è stato emesso il 27 settembre, anche a seguito dei continui solleciti presso le Autorità competenti da parte della Rappresentanza italiana in Spagna. Soltanto dopo il completamento dei test clinici, è stato quindi possibile procedere al rimpatrio della salma del nostro connazionale.
L'Ambasciata a Madrid e il Vice Consolato Onorario di La Coruña, in stretto raccordo con la Farnesina, hanno seguito con la massima attenzione la vicenda, assistendo i genitori del ragazzo negli incontri con le autorità giudiziarie, investigative, e mediche. Apprezzamento al riguardo è stato espresso dai familiari di Giulio Recusani anche tramite i propri legali. Il Ministero degli Esteri continuerà ad essere al fianco della famiglia assicurando piena assistenza anche negli eventuali sviluppi della vicenda.

Pag. 34

ALLEGATO 4

5-04016 Narducci: Sulla situazione dell'Istituto italiano di cultura di Bruxelles.

TESTO DELLA RISPOSTA

L'interrogazione in esame prende le mosse da un articolo del quotidiano belga Le Soir che a sua volta trae origine dalla decisione del Ministero degli Affari Esteri italiano di richiamare in patria la direttrice dell'Istituto Italiano di Cultura dopo averla reintegrata a Bruxelles.
A tale proposito è opportuno precisare gli esatti contorni della vicenda. La Dottoressa Miori è stata, infatti, reintegrata a Bruxelles in ottemperanza alla decisione del Giudice italiano, come era doveroso, per il periodo di servizio indicato dalla sentenza. Il richiamo in Italia della direttrice è pertanto conseguenza della scadenza del periodo di servizio a Bruxelles menzionato nella stessa sentenza di reintegrazione.
Sul piano più generale, l'Italia non può che riservare particolare attenzione all'azione culturale da sviluppare in Belgio, tanto per gli ovvi riflessi sul piano bilaterale quanto per l'importanza evidente di Bruxelles quale «capitale d'Europa».
A conferma di tale approccio, il Ministro degli Esteri, Franco Frattini, ha deciso di affidare nuovamente l'Istituto Italiano di Cultura di Bruxelles ad un direttore di «chiara fama», ossia ad una personalità di riconosciuto prestigio culturale e di elevata competenza che possa rappresentare la ricchezza del patrimonio culturale italiano al livello più significativo possibile. Viene così opportunamente modificata la decisione adottata dal precedente governo nel 2007, che aveva appunto eliminato Bruxelles dal novero delle sedi gestite da direttori di «chiara fama».
Si sta ora procedendo ad un'attenta individuazione di un direttore dotato della necessaria professionalità in materia di promozione culturale, di comprovate capacità manageriali e di un'approfondita conoscenza della realtà in cui sarà chiamato ad operare.