CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 5 ottobre 2011
542.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Finanze (VI)
COMUNICATO
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INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

Mercoledì 5 ottobre 2011. - Presidenza del presidente Gianfranco CONTE. - Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Bruno Cesario.

La seduta comincia alle 13.35.

Gianfranco CONTE, presidente, ricorda che, ai sensi dell'articolo 135-ter, comma 5, del regolamento, la pubblicità delle sedute per lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata è assicurata anche tramite la trasmissione attraverso l'impianto televisivo a circuito chiuso. Dispone, pertanto, l'attivazione del circuito.

5-05459 Fluvi: Libretti al portatore interessati dall'applicazione del nuovo limite di saldo stabilito dall'articolo 2, comma 4, del decreto-legge n. 138 del 2011.

Alberto FLUVI (PD) rinuncia ad illustrare la propria interrogazione.

Il Sottosegretario Bruno CESARIO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

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Alberto FLUVI (PD) ringrazia il Sottosegretario per la risposta, rilevando come l'atto di sindacato ispettivo intendesse richiamare l'attenzione del Governo sui problemi che, a seguito all'entrata in vigore del decreto-legge n. 138 del 2011, il quale, all'articolo 2, comma 4, ha adeguato a 2.500 euro l'importo massimo circa l'uso del contante e circa il valore dei titoli al portatore, potrebbero incontrare molti cittadini, il cui numero, in mancanza di più precisi elementi informativi, può comunque essere stimato, sia pure in maniera empirica e parziale, in alcune decine di migliaia.
A tale proposito, pur considerando corretta la predetta disposizione del decreto-legge n. 138, che è peraltro volta ad adeguare la normativa nazionale alle disposizioni vigenti in ambito comunitario in tema di prevenzione dell'utilizzo del sistema finanziario a scopo di riciclaggio dei proventi di attività criminose e di finanziamento del terrorismo, osserva come né il Ministero dell'economia e delle finanze, né Poste italiane Spa, né gli istituti di credito abbiano promosso idonee iniziative per informare i possessori di libretti al portatore circa i nuovi limiti, nonché della possibilità di estinguere i libretti stessi, ovvero di ridurne il saldo, entro il termine del 30 settembre 2011.
Rileva quindi come, a causa di tale carenza informativa, i possessori di libretti al portatore che non hanno esercitato le suddette facoltà di estinzione ovvero di riduzione del saldo, siano esposti all'applicazione della sanzione amministrativa pecuniaria compresa tra il 10 ed il 20 per cento del saldo del libretto, comunque in misura non inferiore a 3.000 euro, prevista dall'articolo 58, comma 3, del decreto legislativo n. 231 del 2007.
Auspica, pertanto, che l'Esecutivo voglia considerare la possibilità di differire il predetto termine del 30 settembre 2011, al fine di consentire l'estinzione dei libretti, ovvero la riduzione del saldo, a quanti non hanno potuto esercitare tali facoltà a causa della mancanza di idonee campagne informative in merito.

5-05460 Fugatti: Notizie relative al processo di quotazione in borsa della società Avio SpA.

Maurizio FUGATTI (LNP) rinuncia ad illustrare la propria interrogazione.

Il Sottosegretario Bruno CESARIO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

Maurizio FUGATTI (LNP) si dichiara soddisfatto della risposta fornita dal Sottosegretario.

5-05461 Barbato: Coinvolgimento di appartenenti al Corpo della Guardia di Finanza in indagini penali.

Gianfranco CONTE, presidente, avverte che il rappresentante del Governo ha chiesto di rinviare ad altra seduta lo svolgimento dell'interrogazione n. 5-05461.

Francesco BARBATO (IdV) chiede di conoscere i motivi che hanno indotto il Governo a chiedere il rinvio nello svolgimento della sua interrogazione.

Il Sottosegretario Bruno CESARIO rileva come il rinvio dello svolgimento dell'interrogazione si renda necessario per acquisire una serie di elementi informativi necessari per predisporre una risposta compiuta.

Francesco BARBATO (IdV) stigmatizza la decisione del Governo di non dare risposta al proprio atto di sindacato ispettivo, evidenziando come tale atteggiamento dilatorio confermi le preoccupazioni, già espresse in più occasioni da lui stesso e dal gruppo dell'IdV, circa i rapporti esistenti tra il Ministro dell'economia e la Guardia di Finanza, in considerazione delle inquietanti vicende che hanno coinvolto, nell'ultimo periodo, alcuni esponenti del Corpo. Ritiene quindi ancor più necessario focalizzare l'attenzione su tali episodi, al fine

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di tutelare l'onore e la dignità di tutti gli appartenenti alla Guardia di Finanza e di assicurare che il Corpo stesso possa svolgere, in assoluta trasparenza, e nel pieno rispetto delle regole, le fondamentali funzioni in materia di contrasto all'evasione ed alla criminalità economica che la legge gli attribuisce.
Sottolinea inoltre come il mancato svolgimento, in questa settimana, dell'atto di sindacato ispettivo non debba pregiudicare la possibilità, per il suo gruppo, di presentare nella prossima settimana una nuova interrogazione a risposta immediata in Commissione.

Gianfranco CONTE, presidente, avverte che, sulla base della richiesta del Sottosegretario, l'interrogazione n. 5-05461 Barbato sarà svolta in altra seduta. Con riferimento alle considerazioni da ultimo svolte dal deputato Barbato, ricorda che il regime di presentazione delle interrogazioni a risposta immediata in Commissione è puntualmente definito dall'articolo 135-ter del Regolamento, il quale prevede la possibilità, per ciascun gruppo, di presentare un'interrogazione per ciascuna seduta di svolgimento di tali atti di sindacato ispettivo.
Dichiara quindi concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

Alberto FLUVI (PD), intervenendo su lavori della Commissione, chiede che il Governo fornisca alla Commissione, entro la prossima settimana, più precisi elementi informativi in merito alla notizia, pubblicata oggi dal Corriere della Sera, secondo la quale il tribunale di Pinerolo avrebbe disposto l'immediata archiviazione di un procedimento contro un presunto evasore fiscale, in ragione del fatto che l'investigazione si basava sulla cosiddetta «lista Falciani», documento processualmente inutilizzabile perché formato attraverso l'illecita estrazione di dati da un archivio informatico riservato della banca svizzera HSBC.
Peraltro, sempre secondo il citato quotidiano, il giudice avrebbe ordinato al pubblico ministero di provvedere alla distruzione della predetta lista, trasmessa lo scorso anno per rogatoria dalla Procura di Nizza alla Procura di Torino, e da questa inoltrata ai comandi regionali della Guardia di finanza e alle Procure della Repubblica territorialmente competenti.
In considerazione della rilevanza della lista, che dovrebbe contenere i nominativi di circa 7.000 evasori fiscali italiani, chiede che il Governo chiarisca, inoltre, se intenda assumere iniziative, e di quale natura, per fare in modo che i predetti evasori siano comunque perseguiti per le violazioni da essi perpetrate a danno dell'erario.

Sull'ordine dei lavori.

Gianfranco CONTE, presidente, propone, concorde la Commissione, di procedere ad un'inversione nell'ordine dei lavori della seduta odierna, nel senso di passare prima all'esame dei provvedimenti in sede consultiva ed alla riunione dell'Ufficio di Presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi e, quindi, allo svolgimento, in congiunta con la XII Commissione, dell'audizione del Presidente dell'ABI, nell'ambito dell'esame del disegno di legge C. 4566, recante delega al Governo per la riforma fiscale ed assistenziale.

La seduta termina alle 13.55.

SEDE CONSULTIVA

Mercoledì 5 ottobre 2011. - Presidenza del presidente Gianfranco CONTE. - Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Bruno Cesario.

La seduta comincia alle 13.55.

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Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell'illegalità nella pubblica amministrazione.
C. 4434 Governo, approvato dal Senato, e abb.

(Parere alle Commissioni riunite I e II).
(Rinvio del seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento, per gli aspetti attinenti alla materia tributaria).

Gianfranco CONTE, presidente, avverte che non si è ancora concluso l'esame in sede referente, presso le Commissioni Affari costituzionali e Giustizia, degli emendamenti presentati al disegno di legge in titolo, e che pertanto il parere su di esso potrà essere espresso nel corso della prossima settimana.
Rinvia, quindi, ad altra seduta il seguito dell'esame del provvedimento.

Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2011.
Doc. LVII, n. 4-bis.

(Parere alla V Commissione).
(Seguito dell'esame e conclusione - Parere favorevole).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 4 ottobre scorso.

Gianfranco CONTE, presidente, ricorda che nella seduta di ieri il relatore, Fugatti, ha formulato una proposta di parere favorevole (vedi allegato 3), alla cui votazione è necessario procedere nella seduta odierna, dal momento che l'Assemblea dovrebbe iniziare l'esame del documento nella seduta di martedì prossimo.

Alberto FLUVI (PD) dichiara la valutazione nettamente contraria del proprio gruppo sulla Nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza 2011, la quale costituisce l'ennesima testimonianza del fallimento della politica economica del Governo, già posto in risalto dal Partito Democratico in molteplici occasioni.
Osserva, al riguardo, come la necessità di correggere le previsioni macroeconomiche sottolinei i veri problemi del nostro Paese, rappresentati, da un lato, dalla perdita di credibilità e di fiducia dell'Esecutivo e, dall'altro, dalla mancanza di crescita, come evidenziato non soltanto dalle agenzie di rating del credito Standard & Poor's e Moody's - le quali hanno declassato il nostro debito sovrano, esprimendo un outlook negativo sulle prospettive dell'economia italiana -, ma anche dal Fondo monetario internazionale.
Pur riconoscendo le difficoltà che un'azione di rilancio dell'economia del Paese comporta nell'attuale situazione di crisi, sottolinea, inoltre, come nessuna delle iniziative assunte dal Governo in carica per stimolare lo sviluppo, a partire dal decreto-legge n. 40 del 2010, abbia prodotto, in realtà, effetti concretamente apprezzabili.
Esprime, quindi, preoccupazione per il livello di pressione fiscale, che raggiungerà, nel 2014, il 45 per cento del PIL, a dispetto dell'intenzione del Governo, continuamente proclamata dal Presidente del Consiglio, nonché da autorevoli esponenti della compagine governativa e della maggioranza, di non «mettere le mani» nelle tasche dei cittadini.
Paventa infine il rischio che, qualora il Presidente del Consigliosi ostini a non compiere un passo indietro, come gli viene chiesto da più parti, impedendo in tal modo che si realizzino i presupposti per la creazione di un Esecutivo di responsabilità nazionale, la situazione del nostro Paese divenga sempre più grave, anche a causa dei provvedimenti inadeguati finora adottati e di quelli di analoga natura che potrebbero essere adottati nel prossimo futuro.
Esprime quindi il voto contrario del proprio gruppo sulla proposta di parere del relatore.

Francesco BARBATO (IdV) esprime la valutazione fortemente contraria del proprio gruppo sulla Nota di aggiornamento in esame, rilevando come tale documento sancisca il disastro del Governo e della sua

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politica economica, sulla quale anche le agenzie di rating hanno dato un voto nettamente negativo, peggiorando il giudizio espresso sui titoli pubblici italiani e sulle prospettive dell'economia nazionale. Tale fallimento è, del resto, certificato dallo stesso Ministro dell'economia, il quale, nell'evidenziare come il motivo per il quale la Spagna si trova in una situazione finanziaria migliore dell'Italia, a dispetto delle differenze nei fondamentali economici, sia dato dal fatto che il Paese iberico si avvia ad elezioni politiche anticipate, ha chiaramente riconosciuto l'esigenza di un rinnovamento del quadro politico nazionale.
Una valutazione severa sull'operato dell'Esecutivo è inoltre manifestato anche da quei settori imprenditoriali che tradizionalmente si riconoscevano nello schieramento di centro-destra, richiamando a tale proposito le forti critiche del Presidente di Confindustria, la quale ha stigmatizzato l'incapacità del Governo di adottare un piano credibile di tagli alla spesa, in particolare per quanto riguarda la riduzione dei costi della politica, ed ha evidenziato come la scelta di basare gli interventi correttivi adottati nel corso dell'estate prevalentemente su un ulteriore incremento della pressione fiscale, rischino di gettare l'Italia nel baratro, fomentando ulteriormente l'insoddisfazione dei cittadini nei confronti di larghi settori della classe politica.
In tale contesto sottolinea inoltre come le numerose manovre finanziarie adottate nel corso di questa legislatura risultino totalmente prive di misure adeguate a riavviare il processo di crescita dell'economia italiana, aggravando in tal modo la situazione, già molto difficile, dell'intero tessuto produttivo. A questo proposito ritiene che la recente tragedia sul lavoro di Barletta costituisca l'ultima testimonianza della condizione di disperazione in cui si trovano molti lavoratori, i quali sono spesso costretti ad accettare condizioni economiche e di lavoro indegne di un Paese civile.
Preannuncia quindi il voto contrario sulla proposta di parere formulata dal relatore.

La Commissione approva la proposta di parere del relatore.

La seduta termina alle 14.05.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

Mercoledì 5 ottobre 2011.

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14.05 alle 14.10.

ERRATA CORRIGE

Nel Bollettino delle Giunte e delle Commissioni parlamentari n. 540 del 29 settembre 2011, a pagina 40, prima colonna, trentesima riga, la parola: «cresce»; è sostituita dalla seguente: «decresce».