CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 29 giugno 2010
345.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Politiche dell'Unione europea (XIV)
ALLEGATO
Pag. 127

ALLEGATO 1

Proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio relativa alla lotta contro l'abuso e lo sfruttamento sessuale dei minori e la pedopornografia, che abroga la decisione quadro 2004/68/GAI (esame COM(2010)94 def.).

PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE

La XIV Commissione Politiche dell'Unione europea,
esaminata la « Proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio relativa alla lotta contro l'abuso e lo sfruttamento sessuale dei minori e la pedopornografia, che abroga la decisione quadro 2004/68/GAI (esame COM(2010)94 def.»;
rilevato che:
la proposta intende aggiornare la normativa europea vigente per renderla più efficace nella lotta a un fenomeno particolarmente grave e le cui dimensioni suscitano un diffuso allarme nell'opinione pubblica, come dimostrano i dati estremamente preoccupanti sull'incidenza percentuale dei minori esposti a rischio di abuso sessuale e sul numero elevatissimo di siti Internet contenenti materiale pedopornografico;
a tal fine, la proposta di direttiva prospetta in primo luogo un avvicinamento del diritto penale sostanziale degli Stati membri definendo in termini puntuali le fattispecie relative ai reati di abuso sessuale e ai reati di sfruttamento sessuale, introducendo anche il reato di adescamento di minori per scopi sessuali e definendo dettagliatamente i reati compiuti avvalendosi di strumenti informatici, non contemplati dalla disciplina attualmente vigente;
la proposta reca inoltre disposizioni volte a garantire che le sanzioni comminate in uno Stato membro siano effettivamente applicate in tutti i territori dell'Unione europea - prevedendo che gli autori dei reati possano essere perseguiti anche se commettono il fatto al di fuori del territorio dell'UE, come avviene nel caso del cosiddetto turismo sessuale -, a rimuovere gli ostacoli allo svolgimento di indagini giudiziarie nei casi, che sono particolarmente frequenti, di reati transfrontalieri, a garantire alle vittime la più ampia protezione per il recupero psicofisico e per consentire loro di avvalersi dell'assistenza legale gratuita nonché a introdurre misure volte a prevenire il compimento dei reati;
rilevata infine l'esigenza che il presente parere sia trasmesso, unitamente al documento finale approvato dalla Commissione di merito, alla Commissione europea nell'ambito del dialogo politico;
esprime

PARERE FAVOREVOLE

auspicando la rapida conclusione dell'iter di adozione, da parte delle istituzioni dell'UE, della proposta di direttiva, il suo tempestivo recepimento e la sua piena attuazione da parte degli Stati membri.

Pag. 128

ALLEGATO 2

Piano d'azione sulla mobilità urbana (COM(2009)490 def.).

PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE

La XIV Commissione Politiche dell'Unione europea,
esaminata la Comunicazione della Commissione europea al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale e al Comitato delle regioni «Piano d'azione sulla mobilità urbana» (COM(2009)490 def.), relativo al periodo 2009-2012, che tiene conto dei risultati della consultazione sul Libro verde in materia di mobilità urbana (COM(2007)551), dalla quale è emersa l'esigenza di un azione in tale ambito, anche al fine di fronteggiare le continue sfide che si pongono con la crescente urbanizzazione e il conseguente impatto rilevante sui trasporti urbani;
espresso apprezzamento per l'attenzione che la Commissione europea dedica al tema della mobilità urbana, particolarmente sentito dai cittadini e da tutti gli attori coinvolti e che, oltre al settore specifico dei trasporti, tocca diversi aspetti delle politiche dell'UE;
tenuto conto che il Piano fornisce un quadro di riferimento per futuri interventi a livello UE, al duplice scopo di offrire incentivi e sostegno alle autorità locali, regionali e nazionali affinché sviluppino e mettano in atto politiche di mobilità urbana e di migliorare le conoscenze dei responsabili a tutti i livelli affinché sviluppino e mettano in atto politiche integrate, debitamente informate ed innovative;
condivisa pienamente la necessità di un intervento a livello UE e preso atto del suo valore aggiunto nell'ottica del superamento della frammentazione degli approcci locali, regionali e nazionali, al fine di integrare le iniziative adottate a tutti i livelli;
rilevata altresì l'esigenza che il presente parere sia trasmesso, unitamente al documento finale approvato dalla Commissione di merito, al Parlamento europeo e alla Commissione europea nell'ambito del dialogo politico;
esprime

PARERE FAVOREVOLE

con le seguenti osservazioni:
valuti la Commissione di merito l'opportunità di segnalare al Governo l'esigenza di adoperarsi per:
a) considerato che le 20 azioni prospettate nel Piano di azione della Commissione europea dovranno tradursi, secondo tempi già indicati, in iniziative concrete, destinare nel quadro finanziario dell'UE post 2013 adeguate risorse aggiuntive a tal fine, considerati i benefici che potrebbero derivare dalla loro attuazione per i cittadini e le imprese, tra i quali: qualità della vita, tutela dell'ambiente e del territorio, coesione sociale, sistema di trasporti efficiente;
b) considerato, inoltre, che la maggior parte delle spese in questo settore è coperta dai bilanci locali, regionali e nazionali, assumere tutte le iniziative necessarie a favorire il ricorso a fondi comunitari diffondendo la massima conoscenza delle offerte nel settore della mobilità urbana sostenibile nell'ambito dei Fondi strutturali, del Fondo di coesione e della

Pag. 129

Banca europea per gli investimenti (BEI), considerato peraltro che ciò potrà esercitare un effetto leva sui finanziamenti privati;
c) garantire il miglioramento delle conoscenze dei responsabili a tutti i livelli affinché sviluppino e mettano in atto politiche integrate, debitamente informate, innovative e virtuose necessarie per affrontare le questioni complesse e multidimensionali relative alla mobilità urbana;
d) ferma restando la necessità di avere un quadro comune di riferimento per la mobilità urbana, a livello UE, anche al fine di creare il raccordo tra la politica dei trasporti ed altre politiche, con particolare riferimento alla politica industriale e di tutela ambientale e gestione del territorio, nonché agli aspetti sociali dell'accessibilità e della mobilità, tenere conto del fatto che le città si trovano ad affrontare problemi diversi in funzione della posizione geografica e delle dimensioni;
e) tenere conto della complessità del ruolo dei sistemi di trasporto urbano e della loro gestione nel sistema di trasporto europeo, nonché i rapporti tra le città e le periferie o le zone limitrofe, l'interdipendenza tra le varie modalità di trasporto, i limiti spaziali dell'ambiente urbano; valutare a tale scopo l'implicazione dell'introduzione con il Trattato di Lisbona della coesione territoriale tra gli obiettivi delle politiche dell'UE, accanto a quella economica e sociale, con particolare riferimento al nuovo articolo 174 del TFUE;
f) prestare particolare attenzione ai principali nodi della rete transeuropea di trasporto ed ai loro punti di connessione locali e regionale, in considerazione dell'imprescindibile integrazione, interoperabilità e interconnessione tra le varie modalità di trasporto al fine di favorire il trasferimento verso modalità più rispettosi dell'ambiente e un'efficiente logistica del trasporto merci;
g) sostenere la necessità di incentivare l'uso di mezzi di trasporto alternativi alle auto private - quali biciclette elettriche, scooter, motociclette e taxi - attraverso nuove forme di mobilità (car-sharing, car-pooling e bike-sharing) nonché la disponibilità di trasporti pubblici a prezzi contenuti e che rispondano alle esigenze delle famiglie.