CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 29 luglio 2010
361.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari esteri e comunitari (III)
COMUNICATO
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COMITATO PERMANENTE SUGLI OBIETTIVI DI SVILUPPO DEL MILLENNIO

INDAGINE CONOSCITIVA

Giovedì 29 luglio 2010. - Presidenza del presidente Enrico PIANETTA.

La seduta comincia alle 8.45.

Indagine conoscitiva sugli Obiettivi di Sviluppo. del Millennio delle Nazioni Unite.
Audizione del dottor Giovanni Majnoni, Direttore esecutivo per l'Italia della Banca Mondiale.
(Svolgimento e conclusione).

Enrico PIANETTA, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori della seduta

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odierna sarà assicurata attraverso l'attivazione di impianti audiovisivi a circuito chiuso. Introduce quindi l'audizione.

Giovanni MAJNONI, Direttore esecutivo per l'Italia della Banca Mondiale, svolge una relazione sui temi oggetto dell'indagine.

Intervengono quindi, per porre quesiti e formulare osservazioni, i deputati Mario BARBI (PD), Paolo CORSINI (PD), Francesco TEMPESTINI (PD) ed Enrico PIANETTA, presidente.

Giovanni MAJNONI, Direttore esecutivo per l'Italia della Banca Mondiale, risponde ai quesiti posti e svolge ulteriori considerazioni.

Enrico PIANETTA, presidente, dichiara quindi conclusa l'audizione.

La seduta termina alle 9.50.

N.B.: Il resoconto stenografico della seduta è pubblicato in un fascicolo a parte.

RISOLUZIONI

Giovedì 29 luglio 2010. - Presidenza del presidente Stefano STEFANI. - Interviene il sottosegretario di Stato agli affari esteri, Alfredo Mantica.

La seduta comincia alle 14.15.

7-00380 Pianetta: Sulla partecipazione dell'Italia al Millennium Summit delle Nazioni Unite.
(Discussione e conclusione. - Approvazione della risoluzione n. 8-00085).

La Commissione inizia la discussione della risoluzione in titolo.

Enrico PIANETTA (PdL) illustra la risoluzione in titolo, anche a nome del collega Tempestini, sottolineando che essa è volta a evidenziare questioni di carattere generale sia in ordine alla comunità internazionale che all'Italia quanto al raggiungimento degli Obiettivi del Millennio. Osserva che il Comitato permanente sugli Obiettivi di Sviluppo del Millennio, istituito presso questa Commissione, rappresenta uno strumento utile in questo percorso al punto da avere indotto altri Parlamenti nazionali a dotarsi di organi ad hoc analoghi ed ha comunque rappresentato un modello nell'ambito dei Paesi che aderiscono all'OCSE. Rileva che la situazione a livello internazionale è divenuta critica negli ultimi due anni a causa della crisi economico-finanziaria e che il Summit di settembre costituisce un'occasione per fare il punto della situazione. Anche sulla base degli spunti emersi nel corso delle audizioni svolte nell'ambito dell'indagine conoscitiva sugli Obiettivi del Millennio, sottolinea che le questioni prioritarie sono quelle dell'efficacia degli aiuti, della credibilità dei Paesi donatori e di una sempre più coerente ownership da parte dei Paesi beneficiari. Segnala inoltre che, pur nella frammentarietà degli interventi, la cooperazione rappresenta un elemento portante per la proiezione internazionale del nostro Paese e che, per quanto riguarda la situazione dell'Italia, occorre uno sforzo specifico per assicurare la puntualità nell'adempimento degli impegni finanziari assunti, anche al fine di scongiurare un deterioramento dell'immagine del nostro Paese a discapito dell'effettivo versamento delle quote dovute alle banche e ai fondi multilaterali di sviluppo. Osserva che la puntualità negli adempimenti dovrebbe conseguentemente riflettersi in una trasmissione tempestiva al Parlamento della relazione relativa alla contribuzione italiana, senza i gravi ritardi oramai consolidati. Infine, sottolinea la necessità di provvedere ad un'ulteriore razionalizzazione della normativa italiana in tema di cooperazione allo sviluppo quale essenziale versante di politica estera. In questa direzione procede la risoluzione presentata, che intende porre il Ministero degli affari esteri al centro della decisione e

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dell'azione politica relativamente alle tematiche dello sviluppo. Auspica conclusivamente che, nelle imminenze del Summit di settembre, possano essere assunte ulteriori iniziative di indirizzo che conferiscano maggiore incisività all'azione del Governo italiano, anche in Assemblea.

Il sottosegretario Alfredo MANTICA esprime il pieno sostegno del Governo rispetto alle premesse e agli indirizzi formulati nella risoluzione in titolo. Si limita ad esprimere l'opportunità di tenere in considerazione che il tema dell'efficacia degli aiuti non rientra nell'agenda dei lavori del Summit, essendone prevista una specifica trattazione in occasione della Conferenza di Seul nel 2011. Esprime quindi compiacimento per il riconoscimento a livello internazionale del lavoro svolto dal Comitato permanente sugli Obiettivi del Millennio, confermato anche da uno studio in corso da parte dell'Unione interparlamentare. Segnala che è tuttora operante un tavolo interistituzionale sulla cooperazione allo sviluppo, al quale partecipano anche enti territoriali e soggetti privati, il cui lavoro dovrebbe tuttavia caratterizzarsi per maggior coordinamento.

Mario BARBI (PD) ringrazia i presentatori della risoluzione per avere assunto tale iniziativa, che appare utile anche per dare conto dell'importante contributo assicurato dal Comitato permanente sugli Obiettivi del Millennio. Osserva che, in una situazione segnata dalla progressiva riduzione delle risorse destinate alla cooperazione allo sviluppo, sarebbe auspicabile provvedere a riformulare il decimo punto delle premesse al fine di inserirvi un riferimento alla consapevolezza circa il grave ritardo che caratterizza l'Italia rispetto agli impegni assunti sulla destinazione dello 0,56 per cento nel 2010 e dello 0,7 per cento nel 2015 della quota di PIL agli aiuti pubblici allo sviluppo, nonché alla determinazione a porre in essere ogni sforzo utile a conseguire tali traguardi.

Enrico PIANETTA (PdL) concorda con l'osservazione iniziale avanzata dal sottosegretario Mantica per cui riformula il terzo punto della parte dispositiva con la soppressione delle parole: «riunita a settembre a New York». Quanto alla proposta del collega Barbi, pur condividendone il merito, ritiene che i riferimenti relativi alla situazione italiana siano già espressi al quinto punto della premessa, da porre altresì in correlazione con l'impegno relativo alla compilazione da parte del Governo di un quadro esaustivo sullo stato degli adempimenti.

Francesco TEMPESTINI (PD), cofirmatario della risoluzione in titolo, associandosi alle considerazioni del collega Barbi e comprendendo le ragioni portate dal primo firmatario della risoluzione, onorevole Pianetta, auspica comunque l'inserimento di un riferimento alla consapevolezza sulla distanza che separa il nostro dal rispetto dei traguardi quantitativi e sulla necessità di compiere maggiori sforzi per avvicinarvisi. Ritiene quindi opportuno sopprimere al secondo punto della parte dispositiva le parole: «trasparente ed « e le parole: «sullo stato».

Enrico PIANETTA (PdL) alla luce di quanto osservato dai colleghi Barbi e Tempestini, accoglie le proposte di riformulazione riferite al decimo punto della premessa, nel senso di aggiungere, dopo le parole: «in merito alla situazione italiana vi è consapevolezza condivisa» le seguenti: «in ordine alla distanza che separa il nostro Paese dal rispetto dei traguardi quantitativi e alla necessità di compiere maggiori sforzi per avvicinarvisi, nonché». Accoglie anche la proposta di riformulazione avanzata dal collega Tempestini con riferimento al secondo punto della parte dispositiva.

Il sottosegretario Alfredo MANTICA concorda con le proposte di riformulazione avanzate.

Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva quindi la risoluzione n. 7-00380, come riformulata, che assume il n. 8-00085 (vedi allegato 1).

La seduta termina alle 14.40.

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ATTI DELL'UNIONE EUROPEA

Giovedì 29 luglio 2010. - Presidenza del presidente Stefano STEFANI. - Interviene il sottosegretario di Stato agli affari esteri, Alfredo Mantica.

La seduta comincia alle 14.45.

Proposta di decisione del Consiglio relativa alla conclusione dell'accordo di libero scambio tra l'Unione europea e i suoi Stati membri, da una parte, e la Repubblica di Corea, dall'altro.
(COM(2010)137 def.)

(Esame, ai sensi dell'articolo 127, comma 1, del regolamento, e rinvio).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

Stefano STEFANI, presidente, ricorda che nella seduta del 10 giugno scorso il Comitato permanente per la politica estera dell'Unione europea ha svolto l'esame istruttorio del provvedimento, e che il 20 luglio scorso si è svolta l'audizione informale di rappresentanti dell'industria automobilistica italiana.

Giorgio LA MALFA (Misto-RRP), relatore, evidenzia che l'accordo commerciale in esame è uno dei più ambiziosi ed esaustivi che l'UE abbia mai negoziato e riguarda una Paese che è gia il quarto partner commerciale dell'Unione; nel 2008 gli scambi di beni tra le due economie sono stati pari a 65 milioni di euro.
In particolare l'accordo prevede: l'eliminazione graduale di 1,6 miliardi di euro di imposte coreane sulle importazioni dall'UE di prodotti industriali e agricoli e di circa 1,1 miliardi di tariffe UE; l'eliminazione delle barriere non tariffarie in diversi settori industriali quali l'automobilistico, il farmaceutico e l'elettronico; la liberalizzazione degli scambi di servizi; un rafforzamento della tutela dei diritti di proprietà intellettuale; un alto livello di protezione alle indicazioni geografiche dell'UE.
Ricorda che dall'esame istruttorio svolto è emerso che, pur prevedendosi come esito dell'accordo un aumento del reddito reale, della produzione e del PIL per entrambe le parti, si evidenziano vantaggi maggiori per l'economia coreana e in particolare per il settore automobilistico a fronte, da parte europea, dello svantaggio più rilevante proprio in tale settore.
Il vantaggio competitivo concesso ai produttori automobilistici sudcoreani metterebbe a rischio diverse decine di migliaia di posti di lavoro in Europa, secondo la valutazione di impatto effettuata dalla Commissione europea.
Evidenzia tra i punti critici dell'accordo: un periodo di smantellamento del dazio europeo ridotto rispetto a quanto previsto in altri accordi dello stesso tenore e alle esigenze del sistema produttivo; l'allentamento della regola di origine, prevedendosi un contenuto locale minimo pari al 55 per cento; un sistema di rimborso dei dazi all'importazione sui componenti utilizzati nei prodotti destinati all'esportazione che equivale di fatto a un sussidio per l'esportazione.
Alla luce di tali considerazioni, ritiene opportuna un riflessione sull'impatto dell'accordo sul sistema produttivo del nostro Paese, chiedendo al rappresentante del Governo di chiarire quali siano i tempi e le modalità della procedura in corso.
Auspica in ogni caso che il Governo mantenga la sua vigilanza sulla questione e si faccia portatore delle perplessità emerse nel corso dell'esame in sede parlamentare, che potrebbero alla ripresa dei lavori confluire in un documento da approvare ai sensi dell'articolo 127 del Regolamento.

Il sottosegretario Alfredo MANTICA condivide le perplessità espresse dal relatore sul pesante impatto che l'accordo, caratterizzato da un ambizioso programma di vasta liberalizzazione di scambi, può avere sui livelli occupazionali di diversi settori produttivi del nostro Paese e non solo di quello automobilistico.

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Rileva che l'accordo è in ogni caso il frutto di un laborioso negoziato non solo con la controparte coreana ma anche fra i diversi membri dell'Unione. Riferisce che l'Italia, che intende continuare a procedere con cautela, ha per il momento ottenuto il rinvio di un anno, rispetto alla firma dell'accordo, dello smantellamento dei dazi e si adopererà affinché il regolamento relativo sia stringente e conforme agli interessi del nostro sistema produttivo.
Informa infine la Commissione che il prossimo 10 settembre è prevista una riunione dei ministri degli esteri dell'UE per decidere la data di conclusione dell'accordo. In quella sede l'Italia intende adoperarsi per ottenere che, anche in caso di tempi ristretti per la firma dell'accordo, la sua applicazione sia rinviata fino alla definitiva adozione del regolamento.

Francesco TEMPESTINI (PD) alla luce delle notizie riferite dal Governo ritiene auspicabile che la Commissione proceda all'adozione di un documento conclusivo.

Matteo MECACCI (PD) sottolinea che l'accordo sembra rappresentare un fattore positivo per numerosi settori dell'industria e dei servizi diversi dal comparto dell'auto e che pertanto sarebbe auspicabile un approfondimento, nei limiti dei tempi concessi, sul suo impatto complessivo per il nostro sistema produttivo.

Giorgio LA MALFA (Misto-RRP), relatore, propone che la Commissione proceda ulteriormente nell'esame dell'atto comunitario in titolo in vista dell'approvazione del documento finale. Propone altresì che, nel frattempo, il Governo si faccia carico delle osservazioni critiche e delle preoccupazioni emerse in relazione al provvedimento e ne tenga conto in tutte le successive fasi procedurali a livello comunitario, conformandosi all'esigenza prioritaria di tutelare gli interessi della produzione nazionale.

La Commissione conviene.

Il sottosegretario Alfredo MANTICA prende atto dell'orientamento della Commissione.

Stefano STEFANI (LNP), presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 14.55.

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

Giovedì 29 luglio 2010. - Presidenza del presidente Stefano STEFANI. - Interviene il sottosegretario di Stato agli affari esteri, Alfredo Mantica.

La seduta comincia alle 14.55.

Stefano STEFANI, presidente, ricorda che, ai sensi dell'articolo 135-ter, comma 5, del regolamento, la pubblicità delle sedute per lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata è assicurata anche tramite la trasmissione attraverso l'impianto televisivo a circuito chiuso. Dispone, pertanto, l'attivazione del circuito.

5-03301 Narducci: Sul contributo statale alla Società Dante Alighieri.

Franco NARDUCCI (PD) rinuncia ad illustrare l'interrogazione in titolo.

Il sottosegretario Alfredo MANTICA risponde all'interrogazione nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2), confermando grande apprezzamento per l'attività svolta dalla Società Dante Alighieri, nel lamentare che anche altre autorevoli istituzioni culturali, come ad esempio l'Accademia della Crusca, stanno subendo pesanti conseguenze e rischiano di chiudere a causa dei tagli subiti.

Franco NARDUCCI (PD), replicando, ringrazia il sottosegretario per la sincerità delle parole usate che confermano il suo costante impegno, ma lamenta il fatto che la Farnesina, da ultimo in occasione della

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7a Conferenza degli Ambasciatori, proclami l'importanza della promozione della lingua e della cultura italiana ma non la sostenga adeguatamente sul piano finanziario. Contesta poi al Governo il riferimento comparativo all'entità delle manovre finanziarie di Francia e Germania, osservando che quei Paesi non hanno ridotto ma hanno invece accresciuto i fondi destinati alla cultura. Rileva inoltre la stridente contraddizione tra tale sottovalutazione e la battaglia che il Governo stesso conduce in sede europea per rivendicare l'uso della lingua italiana. Evidenziando infine l'impatto negativo che un così drastico taglio riveste intervenendo a sette mesi dall'inizio dell'anno, auspica che si trovi modo di reintegrare il contributo statale per la Società Dante Alighieri e che la diplomazia culturale del Paese non sia più caratterizzata da annunci prontamente smentiti dai fatti.

La seduta termina alle 15.

INTERROGAZIONI

Giovedì 29 luglio 2010. - Presidenza del presidente Stefano STEFANI. - Interviene il sottosegretario di Stato per gli affari esteri, Alfredo Mantica.

La seduta comincia alle 15.

5-03253 Renato Farina: Sulla repressione del movimento venezuelano di opposizione «Fuerza Solidaria».

Il sottosegretario Alfredo MANTICA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3), richiamando la delicatezza della situazione in Venezuela in vista delle imminenti elezioni.

Renato FARINA (PdL), replicando, si dichiara soddisfatto per la risposta ricevuta, rispetto a precedenti atti di sindacato ispettivo relativi a forniture di armamenti all'esercito venezuelano, che oggi minaccia prepotentemente la confinante Colombia. Nell'apprezzare la citazione della Commissione interamericana per i diritti umani, manifesta invece perplessità circa le notizie riportate a proposito delle caratteristiche del movimento di «Fuerza Solidaria», le cui fonti potrebbero non essere le più attendibili. Insiste sulla gravità della situazione del perseguitato politico Alejandro Peña Esclusa, anche a causa delle minacce continue che subisce. Denuncia poi la convocazione presso l'Assemblea Nazionale del Primate della Chiesa cattolica venezuelana messo sotto accusa per aver difeso il pluralismo politico e contrastato l'ideologia anticostituzionale del regime al potere. In tale contesto, manifesta forti timori sull'affidabilità e sulla legittimità dell'imminente esito elettorale, preannunciando che continuerà a tenere sotto osservazione il Venezuela così come tutti gli altri Paesi che conculcano i diritti umani e costituiscono un pericolo per la democrazia.

5-03258 Nirenstein: Sull'inserimento dell'Insani Yardim Vafkì (IHH) nella lista UE delle organizzazioni terroristiche

Il sottosegretario Alfredo MANTICA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4), invitando altresì a valutare attentamente la posizione che la Turchia riveste oggi in alcuni delicati contesti regionali, dai Balcani occidentali al Caucaso, dall'Asia centrale al Medio Oriente, svolgendo un ruolo molto diverso da quello tradizionale, che potrebbe evolvere verso un'accentuazione filo-islamica ovvero in una mediazione filo-occidentale.

Fiamma NIRENSTEIN (PdL), replicando, ringrazia il sottosegretario per la risposta come sempre accurata che conferma la sua particolare competenza nella questione medio-orientale. Riprendendo la sua osservazione sulla Turchia, invita a prendere atto velocemente del suo nuovo atteggiamento, che smentisce le precedenti interpretazioni relative all'incomprensione

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da parte occidentale, come confermato soprattutto dal miglioramento dei rapporti con l'Iran e dal peggioramento della situazione dei diritti umani a danno dei curdi. Del resto, il violento attacco mosso dal presidente Erdogan al presidente Peres a Davos ha mostrato pienamente l'orientamento prevalente in Turchia. Quanto all'IHH, evidenzia come il carattere umanitario sia un travestimento, dal momento che ne sono provati gli stretti rapporti con Hamas e l'Union of Good, mentre fortissimi sospetti sono emersi in relazione ad Al Qaeda, in Afghanistan, Cecenia e Balcani occidentali. Non possono quindi sussistere dubbi sulla pericolosità di un simile soggetto verso cui invita quindi a comportarsi di conseguenza.

5-03124 De Angelis: Sulle relazioni con la Turchia.

Il sottosegretario Alfredo MANTICA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 5), anche richiamandosi alle considerazioni svolte a proposito della precedente interrogazione.

Marcello DE ANGELIS (PdL), nel concordare con l'analisi politica svolta dal sottosegretario Mantica sul nuovo ruolo della Turchia, ricorda come il suo eventuale ingresso nell'Unione europea sia stato considerato un elemento di stabilizzazione molto prezioso per il Mediterraneo orientale, se non addirittura propedeutico all'ingresso dello stesso Stato di Israele, oltre che un modello di democrazia in un paese islamico alternativo all'opzione teocratica iraniana oppure a quella terroristica. Si dichiara soddisfatto, quindi, per l'impostazione politica delineata dal sottosegretario, invitando tuttavia il Governo a valorizzare ulteriormente gli aspetti concreti della collaborazione bilaterale, tra cui il progetto dell'Università italiana a Istanbul, nonché a farsi diretto promotore del riavvicinamento tra Ankara e Gerusalemme.

Stefano STEFANI, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

La seduta termina alle 15.30.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 15.30 alle 15.35.