CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 28 luglio 2010
360.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari esteri e comunitari (III)
ALLEGATO
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ALLEGATO

Sugli esiti della IV Riunione dell'Osservatorio parlamentare e di Governo per il monitoraggio dello stato di promozione e di tutela dei diritti fondamentali (13 luglio 2010).

COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE

Il 13 luglio scorso si è tenuta, presso il Ministero degli affari esteri, la quarta riunione dell'Osservatorio parlamentare e di Governo per il monitoraggio dello stato di promozione e tutela dei diritti fondamentali.
Alla riunione hanno preso parte, in rappresentanza del Senato, il senatore Pietro Marcenaro, presidente della Commissione straordinaria per tutela e la promozione dei diritti umani del Senato, e il senatore Marco Perduca. Per la Camera dei deputati erano presenti il Presidente del Comitato permanente sui diritti umani, Furio Colombo, e gli onorevoli Mario Barbi, Renato Farina, Matteo Mecacci ed Enrico Pianetta.
Come di consueto il Ministero degli Affari esteri è stato rappresentato alla riunione dal sottosegretario Vincenzo Scotti, accompagnato, tra gli altri, dal nuovo presidente del Comitato interministeriale per i diritti umani, il ministro plenipotenziario Diego Brasioli.
La riunione è stata convocata con il seguente ordine del giorno:
1. la conclusione della procedura della Universal Periodic Review (UPR) da parte del Consiglio dei diritti umani di Ginevra, con particolare riguardo alla istituzione in Italia di un'autorità nazionale indipendente per i diritti umani, come richiesto dalle Nazioni Unite;
2. temi specifici legati alla prossima Assemblea generale delle Nazioni Unite, quali l'abolizione delle mutilazioni genitali femminili, della pena di morte, la tutela della libertà religiosa, il progetto di conferenza internazionale sulle città interetniche;
3. la vicenda di profughi eritrei in Libia e la situazione dei detenuti politici a Cuba.

Circa la conclusione della procedura UPR, l'Italia ha accettato 78 delle 92 raccomandazioni formalizzate dal Consiglio, con una percentuale di accoglimento più elevata rispetto ad altri Paesi dell'Unione europea, come i Paesi Bassi e la Germania. Ha quindi annunciato l'accettazione di tre ulteriori richieste in materia di Piano d'azione nazionale contro il razzismo. La questione più delicata e urgente appare la costituzione di un'autorità nazionale indipendente.
È stata altresì ribadita la centralità dell'adeguamento del nostro ordinamento allo Statuto della Corte penale internazionale.
Più in generale da parte parlamentare è stata prospettata l'esigenza, accolta dal Governo, di fornire al più presto all'Osservatorio un calendario delle iniziative da assumere per rispettare gli impegni presi in sede di UPR.
Passando ai temi legati alla prossima Assemblea generale delle Nazioni Unite, è stata manifestata l'intenzione di proseguire gli sforzi per l'approvazione di una risoluzione contro le mutilazioni genitali femminili, in particolare attraverso un'opera di sensibilizzazione dei Paesi africani.
Sulla pena di morte, accanto alle iniziative assunte in sede internazionale in cui l'Italia svolge il ruolo di co-sponsor per

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proseguire nel cammino intrapreso verso l'abolizione definitiva, da parte parlamentare si è data notizia di una recente risoluzione per la moratoria approvata dall'Assemblea parlamentare dell'OSCE e si è sottolineata la necessità di concentrarsi su alcuni aspetti specifici, quali l'esecuzione di minori e disabili e la segretezza delle esecuzioni.
Sul tema della libertà religiosa si è manifestato apprezzamento per la predisposizione da parte dell'Unione europea di un documento che fornisce direttive specifiche alla rete diplomatica e riferito circa le iniziative da assumere in sede ONU. Da parte parlamentare si è sottolineata la necessità di un'azione più incisiva a fronte dell'acuirsi di fenomeni repressivi.
La vicenda di profughi eritrei in Libia è stata quindi oggetto di un ampio dibattito, mentre la situazione dei detenuti politici a Cuba non è stata trattata, ma ha costituito oggetto di un'interrogazione svolta alla Camera il giorno successivo.