CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 28 aprile 2010
316.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari esteri e comunitari (III)
ALLEGATO
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ALLEGATO 1

5-02807 Evangelisti: Sulla detenzione di alcuni attivisti saharawi in Marocco.

TESTO DELLA RISPOSTA

Il Governo è ben consapevole delle importanti implicazioni, tanto dal punto i vista umanitario quanto da quello della stabilità regionale, del contenzioso tra Marocco e Fronte Polisario sul Sahara Occidentale.
Anche per questo ha sostenuto e sostiene senza riserve gli sforzi del Segretario Generale dell'ONU e del suo Inviato personale in vista del raggiungimento di una soluzione politica equa, durevole e accettabile da tutte le Parti, che consenta l'autodeterminazione del popolo saharawi in conformità alle soluzioni delle Nazioni Unite.
Abbiamo seguito con grande attenzione, fin dall'inizio, la vicenda, cui l'On. interrogante fa riferimento, dei sette attivisti saharawi arrestati al rientro da una visita nei campi profughi in Algeria.
Uno di essi è stato scarcerato per motivi di salute lo scorso 28 gennaio.
Gli altri sei sono in attesa di essere giudicati da un Tribunale Militare marocchino. Ad oggi, essi hanno peraltro potuto usufruire regolarmente di n'assistenza legale e sono stati a più riprese visitati dai propri più stretti familiari.
È nostra intenzione continuare a monitorare attentamente l'evolversi della situazione in stretto raccordo con i partner dell'Unione Europea, insieme ai quali intendiamo anche vigilare sul corretto svolgimento del procedimento giudiziario nei confronti degli attivisti.
Riteniamo al contempo indispensabile valutare insieme ai partner europei, al momento opportuno, ogni eventuale intervento o passo congiunto presso le Autorità di Rabat a sostegno dei cinque attivisti saharawi attualmente in sciopero della fame.
Come è stato dimostrato nel caso Haidar, positivamente risoltosi il 1 7 dicembre 2009 con il rientro presso i propri familiari dell'interessata, una concertata azione di sensibilizzazione da parte della comunità internazionale rappresenta lo strumento più adeguato per facilitare una rapida, positiva soluzione della vicenda.
Vorrei ricordare, ad ogni modo, che il Marocco sta compiendo notevoli forzi per migliorare i suoi «standards» in materia di diritti umani. Lo dimostra il fatto che Rabat ha ratificato la maggior parte degli strumenti internazionali in materia di diritti umani e lo conferma, nella sostanza, l'esito dell'esame periodico universale (UPR) del Consiglio Diritti Umani delle Nazioni Unite cui il Marocco è stato sottoposto nell'aprile 2008. È un'evoluzione che l'Italia, assieme ai partners europei, saluta con estremo favore ed incoraggia. Ed è una evoluzione che auspichiamo trovi conferma anche nel pieno rispetto dei diritti degli imputati nel caso evocato dall'onorevole interrogante.

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ALLEGATO 2

Ratifica ed esecuzione dell'Accordo tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo del Malawi sulla promozione e protezione degli investimenti, fatto a Blantyre il 28 agosto 2003 (C. 3365 Governo)

PROPOSTA EMENDATIVA RIFERITA AL TITOLO DEL PROVVEDIMENTO

Al titolo, sostituire le parole: e il Governo del Malawi con le seguenti: e il Governo della Repubblica del Malawi.
Tit. 1.Il Relatore.
(Approvato).