CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 24 febbraio 2010
287.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Difesa (IV)
ALLEGATO
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ALLEGATO 1

Interrogazione n. 5-02539 Chiappori: Sulle iniziative volte alla realizzazione del pieno impiego delle capacità produttive e occupazionali dello Stabilimento militare di Fontana Liri.

TESTO DELLA RISPOSTA

Lo Stabilimento Militare Propellenti (SMP) in oggetto è stato attribuito all'Agenzia Industrie Difesa (AID), con decreto ministeriale del 24 aprile 2001, allo scopo di portarlo all'economica gestione.
Come previsto dalla specifica normativa riguardante la riorganizzazione dell'area tecnico-industriale della Difesa (decreto legislativo n. 459 del 1997), lo SMP è stato sottoposto ad un processo di ristrutturazione, che ha visto, in sequenza, l'individuazione dei settori produttivi, il conseguente piano industriale, l'attuazione della collegata ristrutturazione con rideterminazione dell'organico.
Lo Stabilimento produce nitrocellulosa, nitroglicerina e polvere sferica e mantiene attivata per la Difesa una linea per la produzione di cariche di lancio dei proiettili di artiglieria.
Inoltre, fornisce servizi per l'effettuazione dei test di prova chimico-fisici e balistici sui propellenti e, dalla fine del 2004, è stato autorizzato dal Ministero dell'Interno a classificare i fuochi pirotecnici ai fini del trasporto su strada, secondo la normativa sull'Accordo europeo per il trasporto internazionale di merci pericolose su strada (ADR.).
Per quanto riguarda la produzione, considerato che da anni la Difesa non utilizza i prodotti dello SMP (fatta eccezione per sporadiche commesse riguardanti le cariche di lancio sopra menzionate, peraltro di trascurabile entità), lo sforzo dell'AID è stato rivolto principalmente a reperire sbocchi sul mercato esterno alla Difesa, che tratta i prodotti dello stabilimento nelle loro applicazioni civili.
Non sono state trascurate le opportunità presentatesi a livello internazionale, come di recente avvenuto con la partecipazione ad una gara bandita dal Ministero della Difesa della repubblica d'Algeria, aggiudicata allo SMP, che costituisce un significativo precedente per proseguire su questo particolare percorso offrendo, altresì, la possibilità di concorrere, ogni anno, all'acquisizione di commesse interessanti.
Il fine perseguito è stato quello di accreditare, per quanto possibile e noto, lo stabilimento presso il mondo industriale del settore, quale abituale fornitore di enti e società interessati ai propellenti.
Questa attività di consolidamento della credibilità e affidabilità dello SMP ha trovato conferma in accordi di collaborazione sottoscritti con aziende nazionali di rilievo.
In uno di questi accordi è previsto anche di esaminare la possibilità di decentrare a Fontana Liri la produzione di una società.
Per quanto riguarda l'organico, in applicazione del piano industriale del 2002, la procedura attuata dal Segretariato Generale della Difesa ha visto transitare nei ruoli dell'Agenzia, a far data del luglio 2003, 201 unità lavorative, ridotte a fine 2009, per esodi, a 170 unità.
Si tratta di un organico non ancora definitivo, in quanto da rapportare alle effettive offerte del mercato dei propellenti, sia nelle applicazioni civili che in quelle militari.
Lo sforzo attualmente in atto è quello di accedere ad ulteriori quote di mercato,

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allo scopo di portare l'organico alla piena occupazione, prevedendo anche di migliorare il rapporto addetti alla produzione/addetti a compiti di supporto, attualmente lontano dagli standard industriali.
Tutte le iniziative messe finora in atto sono state supportate da correlati investimenti, che ammontano globalmente a 3 milioni di euro, di cui 2,4 milioni per potenziamenti e manutenzioni straordinarie nel settore produttivo e 600 mila euro per adeguamenti antinfortunistici.
Nonostante le iniziative e le predisposizioni messe in atto, i risultati finora raggiunti non confortano la ragionevole aspettativa di raggiungere l'economica gestione.
Ciò è anche dovuto al fatto che il mercato di interesse si presenta di non agevole approccio e mette in campo risorse finanziarie e connessi quantitativi di non elevato livello, ai quali le attuali potenzialità d'impianto, peraltro, riescono a fare fronte, ma con ritorni economici non adeguati anche in relazione all'attuale organico ed allo sfavorevole rapporto addetti alla produzione/addetti a compiti di supporto di cui sopra.
Ciononostante, l'AID sta valutando se sussistono aggiornati presupposti commerciali, anche a livello internazionale, in termini di ritorni economici, che giustifichino un ulteriore e consistente investimento riguardante il ciclo produttivo della nitrocellulosa.

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ALLEGATO 2

Interrogazione n. 5-02540 Di Stanislao: Sull'incidente aereo in cui rimase vittima, il 2 febbraio 1992, l'ex Colonnello dell'Aeronautica Militare, Sandro Marcucci.

TESTO DELLA RISPOSTA

L'interrogazione presentata dall'onorevole Di Stanislao è identica all'atto n. 4-03104 presentato, il 22 maggio 2009 e successivamente ritirato il 15 ottobre 2009, da un suo collega di partito, l'onorevole Orlando.
Nel merito, si deve puntualizzare che la vicenda oggetto dell'interrogazione in discussione non investe profili di competenza della Difesa, in quanto l'argomento trattato non riguarda un incidente militare, non essendo stati coinvolti velivoli militari né personale in servizio attivo appartenente alle Forze armate.
Per completezza d'informazione, si fa osservare che la materia delle inchieste riguardanti i sinistri occorsi ad aeromobili dell'aviazione civile rientrava nell'alveo di competenza dall'allora Ministero dei trasporti, ai sensi dell'articolo 826 del Codice della Navigazione.
La suddetta materia è stata successivamente trasferita con l'entrata in vigore del decreto legislativo 25 febbraio 1999, n. 66 all'Agenzia Nazionale per la Sicurezza del Volo.