CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 23 settembre 2010
372.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Bilancio, tesoro e programmazione (V)
COMUNICATO
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ATTI DEL GOVERNO

Giovedì 23 settembre 2010. - Presidenza del presidente Giancarlo GIORGETTI. - Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Alberto Giorgetti.

La seduta comincia alle 14.45.

Schema di delibera CIPE n. 83/2009, concernente «Fondo infrastrutture. Quadro aggiornato di dettaglio degli interventi da avviare nel triennio».
Atto n. 244.
(Esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e rinvio).

La Commissione inizia l'esame dello schema di decreto.

Remigio CERONI (PdL), relatore, osserva che l'articolo 6-quinquies del decreto-legge n. 112 del 2008, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 133 del 2008, ha disposto l'istituzione, nello stato di previsione del Ministero dello sviluppo economico, a decorrere dall'anno 2009, di un Fondo destinato, in via prioritaria, al finanziamento di interventi finalizzati al potenziamento della rete infrastrutturale di livello nazionale, comprese le reti di telecomunicazione e le reti energetiche, di cui è riconosciuta la valenza strategica ai fini della competitività e della coesione del Paese (cd. Fondo infrastrutture). Fa presente che, in base alla norma istitutiva, in tale fondo avviene la concentrazione di tutte le risorse del fondo per le aree sottoutilizzate (FAS) assegnate dal CIPE per l'attuazione del Quadro strategico nazionale (QSN) per il periodo 2007-2013, in favore di programmi di interesse strategico nazionale, di progetti speciali e di riserve premiali, fatta eccezione per le risorse che, al 31 maggio 2008, risultavano già vincolate all'attuazione di programmi esaminati dal CIPE o destinate al finanziamento del meccanismo premiale (di cui alla delibera

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CIPE 82/2007). Rileva che il riparto delle risorse del Fondo è demandato dal citato articolo 6-quinquies ad apposita delibera del CIPE, sentita la Conferenza unificata e le Commissioni parlamentari competenti per materia e per i profili di carattere finanziario, fermo restando l'obbligo di concentrare nelle regioni del Mezzogiorno almeno l'85 per cento degli stanziamenti nazionali per l'attuazione del QSN 2007-2013. Segnala che le disponibilità del Fondo infrastrutture, a seguito delle assegnazioni effettuate dal CIPE con le delibere n. 112/2008 e n. 3/2009 e tenuto conto delle preassegnazioni di legge, risultano pari a 7.121 milioni di euro, come indicato dalla delibera CIPE n. 51 del 26 giugno 2009 che ha approvato il quadro di disponibilità del Fondo. Ritiene che il provvedimento in esame, relativo allo schema di delibera n. 83/2009, approvata dal CIPE nella seduta del 6 novembre 2009, rechi il quadro aggiornato - a novembre 2009 - degli interventi da finanziare nel triennio con le risorse del FAS assegnate al Fondo infrastrutture. Segnala che, come evidenziato nella nota illustrativa allegato al provvedimento, lo schema conferma il quadro di dettaglio riportato in allegato alla citata delibera n. 52 del luglio 2009, nell'importo complessivo di 7.121 milioni di euro, apportando però alcune rimodulazioni delle risorse relative ad alcuni interventi. Sottolinea come, in particolare, la delibera provveda a ridurre l'ammontare di risorse destinate nel triennio ad alcuni interventi nel Mezzogiorno, per un complessivo importo di 900 milioni, che vengono destinati ad un nuovo intervento inserito nel Quadro di dettaglio, di competenza del Ministero dell'Ambiente, denominato «Interventi destinati al risanamento ambientale e alla messa in sicurezza del Mezzogiorno». Con riferimento ai profili di carattere finanziario, rileva che nello schema di delibera in esame si prevede che i finanziamenti a carico del Fondo infrastrutture saranno erogati secondo modalità temporali compatibili con i vincoli di finanza pubblica correlati all'utilizzo delle risorse FAS. In merito alla procedura di adozione dello schema di delibera CIPE in esame, osserva che la Conferenza delle regioni e delle Province Autonome e la Conferenza Unificata - in sede di espressione del proprio parere - hanno rilevato come questo sia stato richiesto a delibera già approvata. In particolare, la Conferenza Unificata, nella seduta dell'8 luglio 2010, ha espresso parere favorevole condizionato «all'accoglimento delle eventuali richieste che ciascuna regione ha fatto o farà in relazione a ciascuna delibera». Tutto ciò considerato ritiene che dal provvedimento in esame non sembrano derivare conseguenze negative per la finanza pubblica. Su tale aspetto ritiene, comunque, opportuno acquisire l'avviso del Governo.

Il sottosegretario Alberto GIORGETTI comunica di non avere osservazioni in merito al provvedimento in esame, segnalando tuttavia che il quadro degli interventi delineato nello schema di delibera CIPE n. 83 del 2009 è stato oggetto di ulteriori rimodulazioni disposte con la delibera CIPE n. 121 del 17 dicembre 2009 e, da ultimo, con la delibera n. 31 del 13 maggio 2010, in corso di formalizzazione.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

Schema di delibera CIPE n. 103/2009, concernente «Fondo infrastrutture. Assegnazione finanziamento per le piccole e medie opere nel Mezzogiorno».
Atto n. 245.
(Esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e rinvio).

La Commissione inizia l'esame dello schema di decreto.

Roberto Mario Sergio COMMERCIO (Misto-MpA-Sud), relatore, rileva, con riferimento al provvedimento in esame, recante lo schema di delibera n. 103/2009, approvato dal CIPE il 6 novembre 2009,

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che lo stesso dispone l'assegnazione al Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti delle risorse previste dal Quadro di dettaglio approvato dallo schema di delibera CIPE n. 83/2009, per il finanziamento di piccole e medie opere nel Mezzogiorno, cui vengono assegnati 413 milioni a carico del Fondo infrastrutture. Nel rinviare alle considerazioni svolte in relazione all'atto del Governo n. 244 sul quadro delle disponibilità finanziarie del Fondo infrastrutture, osserva che in base al Quadro aggiornato contenuto nello schema di delibera n. 83/2009, l'ammontare delle risorse destinate alla voce «Opere medio piccole nel Mezzogiorno» ivi prevista è stato ridimensionato da 801,75 a 438 milioni di euro. Sottolinea che, con la delibera in esame, l'importo assegnato alla realizzazione delle opere minori del Mezzogiorno è rideterminato in 413 milioni di euro, in quanto 25 milioni di euro risultano riservati al finanziamento del Contratto di servizio con Trenitalia S.p.A. 2009-2014, per il trasporto ferroviario passeggeri a media e lunga percorrenza, come indicato nella premessa dello schema. Fa presente che la Nota illustrativa allo schema di delibera n. 103 in oggetto afferma che il valore di 413 milioni di euro «è stato ottenuto articolando in due fasi gli interventi inizialmente previsti: per la prima fase, coperta dalla citata assegnazione, sono state individuate opere immediatamente cantierabili, per la seconda fase opere successivamente cantierabili. Rileva che l'articolazione territoriale degli interventi e le rispettive necessità finanziarie saranno riportate in un elenco che verrà comunicato dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, d'intesa con il Ministero dello sviluppo economico, entro 30 giorni dalla pubblicazione della delibera n. 103 in esame nella Gazzetta Ufficiale. Sottolinea che in quella sede verranno esplicitati i criteri di priorità e si provvederà a motivare l'eventuale inserimento di interventi concernenti opere di culto e di spese relative a studi, indagini e consulenze. Con riferimento ai profili di carattere finanziario, rileva che nello schema di delibera in esame si prevede che i finanziamenti a carico del Fondo infrastrutture saranno erogati secondo modalità temporali compatibili con i vincoli di finanza pubblica correlati all'utilizzo delle risorse FAS. In merito alla procedura di adozione dello schema di delibera CIPE in esame, ribadisce le considerazioni svolte con riferimento all'atto n. 244. Tutto ciò considerato osserva che dal provvedimento in esame non sembrano derivare conseguenze negative per la finanza pubblica. Su tale aspetto ritiene, comunque, opportuno acquisire l'avviso del Governo.

Il sottosegretario Alberto GIORGETTI comunica di non avere osservazioni in merito al provvedimento in esame.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

Schema di delibera CIPE n. 121/2009, concernente «Fondo infrastrutture. Assegnazioni in vista della realizzazione del Ponte sullo stretto di Messina».
Atto n. 246.
(Esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e rinvio).

La Commissione inizia l'esame dello schema di decreto.

Giuseppe FALLICA (PdL), relatore, fa presente che l'atto del Governo in esame, recante lo schema di delibera n. 121, approvato dal CIPE il 17 dicembre 2009, apporta modifiche al Quadro degli interventi a valere delle risorse del Fondo infrastrutture, quale risultante dallo schema di delibera n. 83/2009. Nel rinviare alle considerazioni svolte in relazione all'atto del Governo n. 244 sul quadro delle disponibilità finanziarie del Fondo infrastrutture, rileva che con il provvedimento in esame, la voce «Adeguamento rete ferroviaria meridionale, partecipazione FS a interventi a terra Ponte sullo Stretto», di cui alla citata delibera n. 83/2009, viene ridotta di 218

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milioni di euro, passando da 588 a 370 milioni di euro. Sottolinea che su tale importo residuo, 117 milioni di euro sono assegnati a RFI (Rete ferroviaria italiana) quale quota di partecipazione all'incremento di capitale della Società «Stretto di Messina S.p.A», affidataria ex lege dei lavori per la realizzazione del Ponte sullo Stretto. Fa presente che, contestualmente, viene istituita una nuova voce «Partecipazione ANAS alla Società Stretto di Messina - interventi a terra - variante di Cannitello» del valore di 218 milioni di euro. Osserva che, di tale importo, 213 milioni di euro sono assegnati ad ANAS S.p.A quale quota di partecipazione all'incremento di capitale della Società Stretto di Messina, mentre i residui 5 milioni di euro vengono assegnati alla Società Stretto di Messina S.p.A. per il completamento dell'opera relativa alla variante di Cannitello, opera inclusa nel progetto del Ponte sullo Stretto. Ritiene che, in sostanza, lo schema di delibera in esame mira a consentire ad ANAS S.p.A. e RFI S.p.A. di procedere, in modo proporzionale alla rispettiva partecipazione alla quota azionaria nella Società «Stretto di Messina S.p.A.», alla sottoscrizione degli aumenti di capitale di detta Società nonché a coprire le esigenze aggiuntive per il completamento della variante di Cannitello. Complessivamente, dunque, in virtù delle rimodulazioni operate, ritiene lo schema di delibera in esame reperisca risorse finalizzate alla ricapitalizzazione della Società «Stretto di Messina S.p.A.» pari a 330 milioni di euro. Con riferimento ai profili di carattere finanziario, rileva che nello schema di delibera in esame si prevede che i finanziamenti saranno erogati secondo modalità temporali compatibili con i vincoli di finanza pubblica correlati all'utilizzo delle risorse FAS. In merito alla procedura di adozione dello schema di delibera CIPE in esame, ribadisce le considerazioni svolte con riferimento all'atto n. 244. Tutto ciò considerato osserva che dal provvedimento in esame non sembrano derivare conseguenze negative per la finanza pubblica. Su tale aspetto ritiene, comunque, opportuno acquisire l'avviso del Governo.

Il sottosegretario Alberto GIORGETTI comunica di non avere osservazioni in merito al provvedimento in esame.

Maino MARCHI (PD) con riferimento allo schema di delibera n. 83 del 2009 ricorda che, nel comunicato della seduta del 6 novembre 2009, veniva evidenziato come il finanziamento di 900 milioni di euro per gli interventi di risanamento ambientale sarebbe stato effettuato, a valere sulle disponibilità del Fondo infrastrutture, «attraverso la rimodulazione di precedenti assegnazioni che saranno successivamente reintegrate», ma che tale previsione di reintegro non compare nello schema di delibera in esame. Chiede quindi che il Governo chiarisca la sua posizione in merito. Con riferimento allo schema di delibera n. 103 del 2009, ricorda che, mentre la Nota illustrativa al richiamato schema di delibera afferma che il valore di 413 milioni di euro «è stato ottenuto articolando in due fasi gli interventi inizialmente previsti: per la prima fase, coperta dalla citata assegnazione, sono state individuate opere immediatamente cantierabili, per la seconda fase opere successivamente cantierabili. Nel sottolineare che il finanziamento della seconda fase non è peraltro previsto dalla delibera in esame, chiede sul punto quali siano gli intendimenti del Governo.

Giulio CALVISI (PD) chiede al rappresentante del Governo e al relatore di voler chiarire se lo schema di delibera in esame, così come anche lo schema di delibera relativa all'assegnazione di un finanziamento per le piccole e medie opere nel Mezzogiorno, modifichino il quadro di dettaglio contenuto nello schema di delibera n. 83 del 6 novembre 2009. Ritiene, inoltre, opportuno acquisire un chiarimento sugli effetti delle delibere in esame sui Programmi operativi regionali e sulle opere da finanziare con risorse provenienti dal FAS, chiedendo in particolare se le assegnazioni consentano il finanziamento degli interventi sulla strada statale Olbia-Sassari.

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Giuseppe FALLICA (PdL), relatore, con riferimento allo schema di delibera n. 121 del 2009, precisa che, come emerge chiaramente anche dalla documentazione predisposta dagli uffici, vi è stata solo una rimodulazione delle somme, senza una sostanziale modifica degli importi complessivamente previsti.

Il sottosegretario Alberto GIORGETTI, riservandosi di fornire ulteriori chiarimenti nel seguito dell'esame dei provvedimenti, fa presente che l'assegnazione di 900 milioni ad interventi destinati al risanamento ambientale e alla messa in sicurezza del Mezzogiorno e la destinazione di 438 milioni di euro a opere minori nel Mezzogiorno, previste dalla delibera n. 83 del 2009, sono state decise dal CIPE al termine di un lungo negoziato sugli importi da stanziare e, pertanto, al momento dell'assegnazione non si era provveduto a stabilire l'effettiva destinazione delle risorse a specifici interventi.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 14.55.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14.55 alle 15.