CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 16 giugno 2010
338.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari esteri e comunitari (III)
COMUNICATO
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INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

Mercoledì 16 giugno 2010. - Presidenza del presidente Stefano STEFANI. - Interviene il sottosegretario di Stato agli affari esteri, Alfredo Mantica.

La seduta comincia alle 14.05.

Stefano STEFANI, presidente, ricorda che, ai sensi dell'articolo 135-ter, comma 5, del regolamento, la pubblicità delle sedute per lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata è assicurata anche tramite la trasmissione attraverso l'impianto televisivo a circuito chiuso. Dispone, pertanto, l'attivazione del circuito.

5-03051 Maran: Sulla chiusura della sede dell'UNCHR a Tripoli.

Alessandro MARAN (PD) rinuncia ad illustrare l'interrogazione in titolo.

Il sottosegretario Alfredo MANTICA risponde all'interrogazione nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1), rilevando conclusivamente che la chiusura dello sportello dell'UNHCR a Tripoli ha

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costituito un errore e che tale valutazione è stata oggetto di una comunicazione formale da parte del Ministero degli affari esteri alle autorità libiche.

Alessandro MARAN (PD), nell'esprimere l'apprezzamento al Governo per quanto finora operato, condivide l'analisi del sottosegretario Mantica in quanto la sede dell'UNHCR aveva comunque proseguito la propria attività sul terreno. Nel dichiararsi pertanto soddisfatto della risposta ricevuta, auspica che l'Italia eserciti un'azione presso le autorità libiche per ottenere la riapertura dell'ufficio e per promuovere la sigla da parte della Libia della Convenzione delle Nazioni Unite con Protocollo sullo status dei rifugiati.

5-03052 Evangelisti: Sui recenti sviluppi della situazione in Kirghizistan.

Fabio EVANGELISTI (IdV) illustra l'interrogazione in titolo sottolineando che essa è volta innanzitutto a dare il giusto risalto alle drammatiche notizie relative alla morte di almeno 117 persone e al ferimento di altre millecinquecento nel quadro di gravi scontri di matrice interetnica avvenuti in Kirghistan. L'interrogazione è inoltre finalizzata a conoscere l'orientamento del Governo italiano per promuovere iniziative in sede europea al fine di prevenire un'escalation.

Il sottosegretario Alfredo MANTICA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2), osservando che il Kirghistan ha un assetto politico-istituzionale che risente fortemente delle responsabilità di chi, a seguito della dissoluzione dell'Unione Sovietica, ha definito i nuovi confini di Stato tra i cosiddetti «Stan States» sulla base di quelli che un tempo erano meri confini amministrativi, senza particolare considerazione per la composizione etnica di tali vasti territori. Sono pertanto condivisibili le preoccupazioni dell'onorevole interrogante sull'emergenza umanitaria in Kirghistan, su cui è intervenuto lo stesso Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite in occasione del briefing svolto a porte chiuse.

Fabio EVANGELISTI (IdV) si dichiara soddisfatto della risposta esauriente illustrata dal sottosegretario Mantica e ribadisce l'intento perseguito con l'interrogazione in titolo relativo a richiamare l'attenzione su una situazione complessa, da tenere sotto monitoraggio anche per quanto riguarda il possibile diffondersi del fondamentalismo islamico in ragione della prossimità rispetto a Paesi quali l'Afghanistan e il Pakistan.

Stefano STEFANI, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni in titolo.

La seduta termina alle 14.20.

RISOLUZIONI

Mercoledì 16 giugno 2010. - Presidenza del presidente Stefano STEFANI. - Interviene il sottosegretario di Stato agli affari esteri, Alfredo Mantica.

La seduta comincia alle 14.20.

7-00328 Zacchera: Sulla tassazione delle transazioni finanziarie internazionali.
7-00333 Barbi: Sulla tassazione delle transazioni finanziarie internazionali.
7-00346 Evangelisti: Sulla tassazione delle transazioni finanziarie internazionali.
(Discussione congiunta e conclusione - Approvazione delle risoluzioni nn. 8-00075, 8-00076 e 8-00077).

La Commissione inizia la discussione congiunta delle risoluzioni in titolo.

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Stefano STEFANI, presidente, avverte che, se non vi sono obiezioni, vertendo le risoluzioni in titolo sullo stesso argomento, la discussione avrà luogo congiuntamente.

La Commissione concorda.

Mario BARBI (PD) illustra la risoluzione da lui presentata osservando che si tratta indubbiamente di una materia assai complessa. Sottolinea che la risoluzione si colloca nel solco dell'impegno profuso dalla società civile internazionale per destinare il gettito derivante dalla tassazione delle transazioni finanziarie internazionali ad interventi di aiuto allo sviluppo e, in ultima analisi, alla realizzazione degli Obiettivi di sviluppo del Millennio, definiti delle Nazioni Unite nel 2000. Al riguardo fa presente che l'intenso dibattito in atto è concentrato sul bilancio intermedio a cinque anni dalla scadenza del 2015 ed è fortemente condizionato dalla consapevolezza circa il drammatico impatto della crisi economica globale. Segnala che la proposta circa una tassazione delle transazioni finanziarie risale agli anni Settanta e che fino ad oggi non c'era stata una presa in considerazione da parte delle sedi internazionali ufficiali. La crisi in atto ha evidenziato la necessità di provvedere a drastiche misure di riorganizzazione dei mercati finanziari, introducendo meccanismi di controllo e di responsabilizzazione. Nel frattempo sono sorti nuovi attori, quali il G20, che hanno formalizzato programmi di intervento e riforma delle istituzioni finanziarie internazionali. Sottolinea il fatto che nel vertice G20 di Londra del 2009, per la prima volta in un sede internazionale di particolare rilevanza, si sia enucleato il concetto che l'economia mondiale rappresenta un'unità che non può prescindere dallo sviluppo della parte più povera e che tale sviluppo rappresenta un presupposto per una crescita stabile e nella sicurezza. In questo contesto si inseriscono gli Obiettivi di sviluppo del Millennio, attentamente monitorati dalla Commissione affari esteri, che presentano un quadro di luci ed ombre anche a causa della scarsità di risorse e degli impegni non mantenuti. Nel fare presente autorevoli contributi di giornalisti ed economisti, apparsi sui maggiori quotidiani italiani, circa l'opportunità di approfondire la fattibilità di un sistema di tassazione delle transazioni internazionali, ritiene che tale questione debba essere inquadrata nel più ampio contesto della riforma dell'economia globale e dei mercati finanziari.

Fabio EVANGELISTI (IdV) illustra la risoluzione da lui presentata associandosi alle considerazioni del collega Barbi e osserva che fino ad oggi la cosiddetta «tobin tax» è sempre stata considerata come un elemento di freno alla speculazione finanziaria, la stessa che dopo quarant'anni si è resa responsabile della maggiore crisi economica globale. A suo avviso il Summit del G20 di Toronto dovrebbe costituire l'occasione per individuare le modalità per recuperare gli oneri sostenuti per il salvataggio delle grandi banche e per valutare investimenti nella cooperazione allo sviluppo. Indubbiamente vi sono aspetti della tassazione delle transazioni internazionali che costituiscono un limite, tuttavia si tratta di un tema che deve essere affrontato nelle opportune sedi internazionali, anche alla luce del favore espresso in tal senso da Paesi quali la Francia o la Germania. Nella consapevolezza dell'orientamento contrario manifestato dal Ministero dell'economia e delle finanze, auspica una riflessione non ideologica sulla questione anche in considerazione dell'appartenenza dell'Italia al gruppo di Paesi più sviluppati.

Roberto ANTONIONE (PdL), intervenendo sulla risoluzione presentata dal collega Zacchera, impossibilitato ad essere presente alla seduta odierna, condivide le considerazioni dell'onorevole Evangelisti circa l'opportunità di avviare una riflessione su queste tematiche, nonché sulle cause e sulle responsabilità della grave crisi finanziaria in atto. Ritiene altresì opportuno che il Governo tenga costantemente informato il Parlamento sull'evoluzione del dibattito in corso presso le sedi internazionali preposte.

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Il sottosegretario Alfredo MANTICA ritiene opportuno tenere distinta al questione della tassazione delle transazioni internazionali da quanto potrà essere affrontato dal prossimo vertice del G20. Ricordando che tale consesso ha commissionato al Fondo Monetario Internazionale la redazione di un rapporto sulla questione della tassazione, ritiene che l'obiettivo più ampio che deve essere perseguito riguarda la vigilanza e controllo dei mercati finanziari. È noto che il Ministero dell'economia e delle finanze si sia espresso in termini scettici su una possibile regolamentazione delle FTT in quanto tale sistema è utile e proficuo soltanto se condiviso e attuato da tutti i Paesi. Rileva che sulle proposte della Commissione Stiglitz è sorto un autentico sistema multilaterale per l'elaborazione e studio delle diverse proposte e che la risoluzione del Parlamento europeo prospetta una situazione analoga a quella emersa in occasione del vertice mondiale di Copenaghen sui cambiamenti climatici, laddove gli obiettivi prefissati sono raggiungibili solo se vi è l'unanimità di intenti da parte dei Paesi.
Pur segnalando talune perplessità da parte del Governo sulla questione della tassazione delle transazioni internazionali, esprime consenso sulle risoluzioni in titolo formulando limitate proposte di riformulazione riferite alla parte dispositiva di ognuna di esse. In merito alla risoluzione presentata dall'onorevole Zacchera, propone di sopprimere al primo punto del dispositivo le parole: «specialmente al summit G20 di Toronto» e di anteporre al secondo punto del dispositivo l'inciso: «qualora emerga il necessario consenso internazionale». Per quanto riguarda la risoluzione presentata dall'onorevole Barbi, propone la soppressione al primo punto del dispositivo delle parole: «a partire dal prossimo vertice dei ministri dell'economia dei Paesi Ocse previsto il 27 e 28 maggio a Parigi e in vista del prossimo G20 del 26 e 27 giugno a Toronto», nonché di inserire al secondo punto del dispositivo, dopo le parole: «a prevedere» il seguente inciso: «qualora emerga il necessario consenso internazionale». Infine, relativamente alla risoluzione presentata dall'onorevole Evangelisti, propone di inserire al primo punto del dispositivo, dopo le parole: «a sostenere» le seguenti: «nelle sedi competenti l'opportunità di una valutazione di impatto e di fattibilità», sopprimendo le successive parole: «con forza, soprattutto in occasione del G20 di fine giungo che si terrà a Toronto, l'introduzione», nonché le seguenti parole «in collaborazione con tutte le istituzioni internazionali che già si sono espresse favorevolmente su tale ipotesi». Al secondo punto del dispositivo propone l'inserimento, dopo le parole: «a monitorare e verificare» dell'inciso: «qualora emerga il necessario consenso a livello internazionale».
Ritiene infine opportuno svolgere alcune considerazioni sul tema dell'aiuto allo sviluppo, in quanto obiettivo delle proposte per una tassazione delle transazioni internazionali. Occorre considerare che lo sviluppo di un continente come l'Africa non può avvenire a costo zero, in termini ad esempio di tutela dell'ambiente e realizzazione di grandi infrastrutture. Peraltro l'Africa è l'unico continente che non ha registrato nel 2009 un calo del prodotto interno lordo, mentre al momento il Paese con il più alto numero di persone in condizioni di estrema indigenza è l'India, che pure ha avviato un drastico percorso di sviluppo economico i cui effetti sono a tutti noti. Sottolinea che la lotta alla povertà si conduce innanzitutto favorendo lo sviluppo economico, che la cooperazione non è soltanto un fatto di risorse finanziarie e che molti risultati possono essere conseguiti con il sostegno al bilancio dei Paesi in via di sviluppo. L'aiuto allo sviluppo non costituisce una voce di liberalità per il bilancio dello Stato, ma un investimento essenziale che dovrebbe stare sullo stesso piano con grandi questioni come la materia previdenziale e pensionistica.

Mario BARBI (PD) accoglie la proposta di riformulazione illustrata dal sottosegretario Mantica, segnalando l'opportunità di sopprimere anche nella premessa il riferimento

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al vertice dei Paesi Ocse di Parigi svoltosi alla fine dello scorso mese di maggio.

Fabio EVANGELISTI (IdV) accoglie la proposta di riformulazione della risoluzione avanzata dal Governo per quanto il riferimento nella parte dispositiva al prossimo Vertice G20 di Toronto rappresenti una doverosa citazione non priva di significato politico.

Roberto ANTONIONE (PdL), intervenendo in nome del collega Zacchera accoglie la proposta di riformulazione del Governo.

Renato FARINA (PdL) sottopone alla valutazione dei presentatori delle risoluzioni l'opportunità di inserire all'inciso proposto dal Governo e relativo al necessario consenso internazionale e prima della parola: «necessario» la parola «auspicato».

Mario BARBI (PD), Fabio EVANGELISTI (IdV) e Roberto ANTONIONE (PdL) non accolgono l'ulteriore proposta di riformulazione, avanzata dal collega Farina.

Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva le risoluzioni n. 7-00328, 7-00333 e 7-00346 come riformulate, che prendono, rispettivamente, i numeri 8-00075, 8-00076 e 8-00077 (vedi allegato 3, 4 e 5).

La seduta termina alle 15.15.

SEDE REFERENTE

Mercoledì 16 giugno 2010. - Presidenza del presidente Stefano STEFANI. - Interviene il sottosegretario di Stato agli affari esteri, Alfredo Mantica.

La seduta comincia alle 15.15.

Ratifica ed esecuzione dell'Accordo tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica di Belarus sulla cooperazione e la mutua assistenza amministrativa in materia doganale, con allegato, fatto a Minsk il 18 aprile 2003.
C. 3498 Governo.

(Esame e rinvio).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento in titolo.

Renato FARINA (PdL), relatore, illustra il provvedimento in titolo rilevando che l'Accordo si compone di un breve preambolo, 22 articoli e un allegato concernente i principi fondamentali in materia di utilizzo di dati personali. Nel preambolo si evidenzia, tra i vari aspetti e motivi della cooperazione doganale, quello della lotta ai traffici illeciti di stupefacenti, con un esplicito richiamo alla Convenzione delle Nazioni Unite del 20 dicembre 1988 e relativi allegati ed emendamenti.
In base a tale accordo, i Governi italiano e bielorusso si impegnano a fornirsi, attraverso le rispettive autorità doganali, assistenza e cooperazione reciproca, al fine di assicurare il pieno rispetto della legislazione doganale e di realizzare un'efficace azione di prevenzione, investigazione e repressione delle violazioni a tale normativa, per rendere maggiormente trasparente l'interscambio commerciale tra i due Paesi.
Dopo le definizioni che specificano l'esatto significato dei termini utilizzati nel testo dell'Accordo, recate dall'articolo 1, con l'articolo 2 se ne delimita il campo di applicazione e si individuano nelle amministrazioni doganali delle due Parti contraenti le autorità competenti per l'applicazione; il comma 3 dell'articolo 2, in particolare, limita esclusivamente alla mutua assistenza amministrativa tra le Parti l'ambito di applicazione dell'Accordo, escludendo dunque l'assistenza in campo penale.

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L'articolo 3 definisce l'ambito di applicazione dell'assistenza precisando che essa è scambiata direttamente tra le amministrazioni doganali, mentre l'articolo 4 prevede lo scambio di informazioni sulla legislazione e sulle procedure doganali nazionali nonché sulle tecniche di applicazione di tale legislazione e sui metodi impiegati per commettere infrazioni doganali.
Gli articoli da 7 ad 11 disciplinano lo scambio di informazioni tra le Amministrazioni doganali e le correlate procedure e formalità da rispettare nella formulazione delle richieste di assistenza.
L'articolo 14 consente lo scambio di dossier e documenti contenenti informazioni su azioni che costituiscono - o sembrano costituire - infrazioni doganali. Tali documenti sono forniti di propria iniziativa o su richiesta alla Parte sul cui territorio si sia verificata - o sembra - l'infrazione doganale.
La possibilità e le modalità di invio di funzionari dell'Amministrazione doganale di una Parte a deporre in qualità di esperti o testimoni davanti alle competenti Autorità dell'altra Parte sono previste dall'articolo 15.
L'articolo 16 disciplina l'uso e la tutela delle informazioni ricevute nell'ambito dell'assistenza amministrativa prevista dall'Accordo.
L'articolo 17 condiziona l'eventuale scambio di dati personali alla circostanza che le Parti contraenti ne garantiscano un livello di protezione giuridica almeno equivalente a quello indicato nell'apposito Allegato, che costituisce parte integrante dell'Accordo.
L'articolo 18 disciplina i casi in cui l'assistenza può essere rifiutata o differita.
L'articolo 19 prevede che le Amministrazioni doganali rinuncino a rivendicare il rimborso delle spese derivanti dall'applicazione dell'Accordo, ad eccezione di spese e indennità corrisposte a esperti e testimoni. L'articolo 20 detta le procedure che le Amministrazioni doganali devono seguire per risolvere i problemi connessi con l'attuazione dell'Accordo, ed istituisce una Commissione mista italo-bielorussa che si riunirà quando se ne ravvisi la necessità su richiesta di una delle Amministrazioni, per seguire l'evoluzione dell'Accordo e per individuare le soluzioni agli eventuali problemi.
Il disegno di legge di ratifica in esame consta di quattro articoli: i primi due articoli recano, rispettivamente, l'autorizzazione alla ratifica e l'ordine di esecuzione dell'Accordo.
L'articolo 3 autorizza, per l'attuazione della legge, la spesa di 21.665 euro l'anno a decorrere dal 2010, disponendo che l'onere sia coperto mediante corrispondente riduzione dello stanziamento iscritto, ai fini del bilancio 2010-2012, nell'ambito del programma «Fondi di riserva e speciali» della missione «Fondi da ripartire» dello stato di previsione del ministero dell'economia e delle finanze.
Prima di concludere sottolinea che l'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa, di cui fa parte, segue costantemente gli sviluppi del quadro politico a Minsk. Purtroppo le ultime notizie non sono buone: il 29 aprile scorso, infatti, si è arrivati ad una sospensione delle iniziative di dialogo tra il Parlamento ed il Governo bielorussi meritoriamente promosse dall'Assemblea di Strasburgo, poiché la stessa Assemblea ha rilevato una carenza di progressi verso gli standard democratici europei ed una persistente assenza di volontà politica da parte delle autorità bielorusse ad interpretare un vero cammino in questa direzione.
Conclusivamente, riprende le parole pronunciate recentemente illustrando il disegno di legge di ratifica di un accordo con un altro Paese «caldo»: è importante mantenere, a suo giudizio, anche attraverso la ratifica di accordi come questo, un canale di collegamento. I criteri sono quelli enunciati a suo tempo da De Gasperi e citati spesso da Andreotti. Con ogni Paese, specie quelli vicini, «un accordo va sempre cercato», obbedendo «al metodo della franchezza (in specie sui diritti umani) della mutua attenzione e inclusione. Questo vale per il Belarus, che è Europa, se possibile ancor più che con Paesi di altri continenti, puntando

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sul dato dell'esperienza che un accordo economico e commerciale alla fine favorisce rapporti anzitutto con la sua società civile e stimola una presenza che, al di là delle motivazioni di convenienza economica, consente una crescita di rapporti tra civiltà, culture, popoli e persone nella consapevolezza che non si scambiano solamente merci. E in tal modo si attraversano i muri dei regimi.

Il sottosegretario Alfredo MANTICA condivide le considerazioni del relatore.

Claudio D'AMICO (LNP) si associa alle riflessioni del relatore alla luce delle ottime relazioni che sussistono tra Italia e Bielorussia. Ritiene inoltre opportuno provvedere alla rapida ratifica del provvedimento che si inserisce nel quadro della lotta contro i traffici illeciti in quell'area.

Matteo MECACCI (PD) ritiene opportuno che il Governo esponga il proprio orientamento in merito ai rapporti con la Bielorussia considerate le aperture che anche a livello europeo ci sono state nei confronti di questo Paese. Pur condividendo le finalità del provvedimento in titolo, sottolinea con preoccupazione il fatto che quest'anno in Bielorussia due condanne a morte sono state eseguite e che questo rende ancora più necessaria una presa di posizione ufficiale da parte del Governo italiano sulla situazione in tale Paese.

Stefano STEFANI, presidente, avverte che, nessun altro chiedendo di intervenire, è concluso l'esame preliminare del provvedimento, che sarà trasmesso alle Commissioni competenti per l'espressione dei pareri. Come di consueto, se non vi sono specifiche segnalazioni da parte dei gruppi, si intende che si sia rinunziato al termine per la presentazione degli emendamenti. Nessuno chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 15.25.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

Mercoledì 16 giugno 2010.

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 15.25 alle 15.45.