CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 9 febbraio 2010
280.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Politiche dell'Unione europea (XIV)
COMUNICATO
Pag. 89

ATTI DEL GOVERNO

Martedì 9 febbraio 2010. - Presidenza del vicepresidente Gianluca PINI.

La seduta comincia alle 14.35.

Schema di decreto legislativo recante la tutela delle denominazioni di origine e delle indicazioni geografiche dei vini.
Atto n. 182.
(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 126, comma 2, del regolamento, e conclusione - Parere favorevole).

La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto legislativo all'ordine del giorno, rinviato nella seduta del 2 febbraio 2010.

Enrico FARINONE (PD) valuta il provvedimento in esame particolarmente positivo e importante e preannuncia sin d'ora l'orientamento favorevole del suo gruppo, anche motivato dal fatto che lo schema di decreto reca misure per la conservazione e la promozione della qualità dei vini DOP e IGP, istituisce a tal fine un Comitato nazionale di tutela, introduce ulteriori garanzie di trasparenza del settore, anche mediante misure di contrasto alla contraffazione, semplifica gli adempimenti a carico dei produttori, provvede ad una revisione del sistema dei controlli e delle disposizioni sanzionatorie.

Nicola FORMICHELLA (PdL), relatore, formula una proposta di parere favorevole sullo schema di decreto legislativo in esame.

Gianluca PINI, presidente, preannuncia, a nome del gruppo LNP, il voto favorevole sulla proposta di parere formulata dal relatore.

Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere favorevole.

Pag. 90

Schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva 2006/123/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 12 dicembre 2006, relativa ai servizi nel mercato interno.
Atto n. 171.
(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 126, comma 2, del regolamento, e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto legislativo all'ordine del giorno, rinviato nella seduta del 3 febbraio 2010.

Sandro GOZI (PD), come preannunciato nella seduta dello scorso 3 febbraio, ritiene opportuno affrontare nel dettaglio alcuni aspetti dello schema di decreto in oggetto, meritevoli di approfondimento.
Si sofferma in primo luogo sul monitoraggio delle procedure per il commercio a livello regionale, avviato nella scorsa legislatura dal Ministro Bonino e che non risulta portato a termine. Senza questo strumento di analisi permangono incertezze sulla modalità di applicazione regionale e locale della direttiva, anche a discapito degli operatori. Riterrebbe sul punto particolarmente importante - come peraltro su numerose altre questioni sollevate dal provvedimento - poter acquisire indicazioni, oltre che da parte del relatore e della maggioranza, anche da parte del Governo.
Appare opportuno acquisire indicazioni dal Governo anche in materia di diritto del lavoro, con specifico riferimento all'articolo 22 - che reca deroghe al regime della libertà della prestazione dei servizi - e all'articolo 24, volto ad evitare le cosiddette discriminazioni al contrario di soggetti nazionali. In particolare occorre chiarire che cosa si intenda per lavoratore «distaccato» e quale regime fiscale si applichi a questa categoria di lavoratori.
In materia di economia sociale, occorre affrontare, tra l'altro, la questione delle cooperative sociali, che chiedono di essere escluse dall'ambito di applicazione della direttiva in quanto assimilabili a servizi economici di interesse generale; appare opportuna a tal fine la sostituzione della dizione ONLUS a quella di «società caritative» recata dalla direttiva, non riconducibile ad alcun soggetto giuridico nell'ordinamento italiano.
Quanto alle tutele lavoristiche, osserva come queste appaiano insufficienti e non coerenti con i criteri di delega inseriti nella Legge comunitaria 2008; in particolare deve essere eliminato, a suo avviso, il riferimento limitativo di applicazione delle norme e tutele del diritto del lavoro ai soli casi di distacco dei dipendenti. Ricorda peraltro che, sul punto, il Ministro Ronchi aveva preannunciato l'attivazione di un tavolo di osservazione nazionale.
Nell'ambito delle attività produttive, in tema di semplificazione amministrativa, ricorda che lo schema di decreto reca una distinzione tra attività che necessitano di autorizzazione e quelle per le quali è prevista la DIA con efficacia immediata, ma di queste non vi è alcun elenco, ciò che rischia di determinare incertezze. Appare peraltro problematico, nella realtà italiana, il raccordo con le altre amministrazioni, quali ASL, vigili del fuoco, ecc. Quanto alle garanzie a tutela dei consumatori, evidenzia che l'abolizione di albi e registri, sebbene condivisibile in linea di principio, potrebbe tuttavia portare ad un abbassamento della qualità e della professionalità delle prestazioni; occorre allora adottare altri strumenti di garanzia, più flessibili, quali bollini di qualità o simili.
Richiama quindi il tema della distribuzione dei giornali, già sollevato in una precedente seduta dal collega Pini, osservando che la liberalizzazione totale dell'attività porterebbe alla vendita delle testate più richieste presso punti vendita non esclusivi, concentrati presso la media e grande distribuzione, senza assicurare il rispetto della parità di trattamento. L'AGCOM si è già pronunciata contro questa disposizione affermando che si deve evitare che gli editori impongano condizioni svantaggiose ai rivenditori dotati di minore forza contrattuale, come potrebbe essere un punto vendita esclusivo rispetto ad un punto vendita di una grande distribuzione. Bisogna dunque valutare se mantenere il regime attuale o

Pag. 91

individuare disposizioni che evitino discriminazioni, eventualmente limitando l'applicazione del principio di parità di trattamento ai soli quotidiani.
Circa, infine, la questione della somministrazione di alimenti e bevande, ritiene opportuno mantenere le procedure che incidono sui livelli di sicurezza per evitare standard disomogenei da regione a regione.
Riservandosi di evidenziare, nelle prossime sedute della Commissione, ulteriori questioni meritevoli di approfondimento, ribadisce l'opportunità della partecipazione di un rappresentante del Governo alle sedute della Commissione, anche in considerazione della complessità e del rilievo dello schema di decreto legislativo in esame.

Gianluca PINI, presidente, condivide l'opportunità di richiedere la presenza del Governo in Commissione e assicura che la presidenza si attiverà in tal senso. Esprime quindi particolare interesse per le questioni sollevate dal collega Gozi, ricordando che nel precedente Governo Berlusconi, la direttiva Servizi, allora in fase di negoziazione, era stata oggetto di indirizzi parlamentari, in particolare su iniziativa del suo gruppo e dell'allora relatore, nonché presidente della XIV Commissione, onorevole Stucchi. Ritiene che le questioni sollevate debbano trovare spazio nel parere che la Commissione dovrà esprimere, auspicando altresì che la Conferenza Stato-Regioni esprima il parere di competenza in tempi congrui.

Maurizio DEL TENNO (PdL), relatore, giudica di estremo interesse il dibattito in corso in Commissione, e si riserva di intervenire nel merito delle questioni evidenziate, una volta conclusa l'esposizione dei colleghi dell'opposizione.
Condivide la richiesta avanzata dall'onorevole Gozi riguardo alla presenza del Governo in Commissione, che giudica particolarmente utile, anche tenuto conto della complessità del provvedimento in esame.
Precisa infine che, sulla base di informazioni a lui pervenute, risulterebbe quasi ultimato il monitoraggio delle procedure autorizzatorie delle attività commerciali presso le regioni; anche relativamente a questo aspetto sarebbe importante poter acquisire conferma da parte del Governo.

Gianluca PINI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 14.55.