CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 3 marzo 2010
292.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Giunta per le autorizzazioni
COMUNICATO
Pag. 4

Mercoledì 3 marzo 2010. - Presidenza del Presidente Pierluigi CASTAGNETTI.

La seduta comincia alle 9.35.

Comunicazioni del Presidente.

Pierluigi CASTAGNETTI, Presidente, ricorda che la scorsa settimana è deceduto Enzo Fragalà, a seguito delle lesioni subite il 23 febbraio in una barbara aggressione a Palermo, la sua città, che lo aveva eletto alla Camera per tre legislature (dal 1994 al 2006) e che lo aveva riconfermato consigliere comunale. Crede doveroso ricordarlo in questa sede - associandosi alle parole pronunziate dal Presidente della Camera allorquando si è appresa la notizia della morte - poiché egli è stato membro di questa Giunta dal 2001 al 2006, prendendo attiva parte nelle sue delicate attività.
(I componenti si levano in piedi e osservano un minuto di silenzio).

Ricorda che nella seduta dell'11 dicembre 2009 era stato concordato di interessare i difensori dei deputati Goisis e Pini, chiamati in giudizi rispettivamente davanti alle autorità giudiziarie di Padova e Forlì, per verificare spazi di soluzione stragiudiziale delle liti. Mentre il deputato Pini si è dichiarato immediatamente contrario a ogni ipotesi di conciliazione, la deputata Goisis ha fatto sapere di aver esperito insistiti tentativi di composizione della lite con la controparte. Tuttavia questi tentativi non hanno avuto buon esito. La domanda d'insindacabilità del deputato Pini era stata assegnata al collega Costa ma questi ha chiesto di essere sostituito e quindi la relativa trattazione dovrà essere rinviata. In definitiva, nella prossima seduta dovranno essere trattate anche queste due domande d'insindacabilità, l'incarico a riferire sulle quali verrà affidato alla deputata Santelli.

Pag. 5

INVERSIONE DELL'ORDINE DEL GIORNO

Pierluigi CASTAGNETTI, Presidente, propone di trattare per prima l'insindacabilità dell'ex deputato Paolo Cirino Pomicino.

La Giunta concorda.

Esame di una domanda di deliberazione in materia d'insindacabilità avanzata da Paolo Cirino Pomicino, deputato all'epoca dei fatti, nell'ambito di un procedimento penale pendente presso l'autorità giudiziaria di Roma (proc. n. 3224/08 RGNR - n. 26374/09 RG GIP).
(Esame e conclusione).

Pierluigi MANTINI (PD), relatore, riferisce che il procedimento in titolo scaturisce da una querela di Franco Bernabè nei confronti di Paolo Cirino Pomicino per le seguenti affermazioni: «da Tavaroli a Bernabè sembra che il destino di Telecom sia sempre lo stesso, quello di essere condizionato dall'ombra lunga dei servizi segreti italiani e stranieri. Chi conosce la lunga storia di Franco Bernabè, infatti, non potrà essere preoccupato della anomala pressione che Banca Intesa sta facendo sugli altri azionisti per la sua nomina ad amministratore delegato della Telecom, crocevia delicatissimo non solo per l'economia italiana ma anche per l'ordine democratico. Chi dovesse avere la responsabilità di riportare Bernabè alla guida di Telecom sappia che dovrà spiegare al Parlamento le ragioni di questa scelta per la tutela dei risparmiatori e degli equilibri democratici del Paese». Tali affermazioni sono state rese all'agenzia ANSA il 17 novembre 2007 e concernono la vicenda che ha avuto larga eco giornalistica della nomina dell'amministratore delegato della Telecom Italia a opera del comitato di presidenza di Mediobanca, detentrice di un consistente pacchetto azionario delle Telecom Italia Spa. Sull'argomento si erano avute consistenti divergenze di vedute tra chi intendeva sostenere un ritorno di Franco Bernabè al vertice della società di telecomunicazioni (in particolare Giovanni Bazoli, il presidente del consiglio di sorveglianza di Intesa San Paolo) e chi invece riteneva più opportuna la nomina di una persona che non avesse il passaporto italiano come sostenuto da altri. A questo proposito Cirino Pomicino, già un anno prima, il 19 settembre 2006, aveva chiesto al Governo a quanto ammontasse l'indebitamento delle società Telecom e Pirelli. Successivamente, il 26 novembre 2007 in un'interpellanza firmata anche da Carlo Giovanardi e Antonio Leone, Cirino Pomicino aveva chiesto al Governo quali compiti avesse la Telecom Italia nello svolgimento di prestazioni per servizi di sicurezza e di giustizia a favore delle amministrazioni centrali dello Stato.
Espone anche che membri dello stesso gruppo parlamentare di Cirino Pomicino (come Lucio Barani e Mauro Del Bue) chiesero al Governo con atto del 27 novembre 2007 se risultasse che in effetti i maggiori azionisti della Telecom si apprestassero a nominare amministratore delegato del dottor Bernabè e se questa intenzione fosse dovuta all'esposizione di Telecom nei confronti delle banche.
Gli pare che le dichiarazioni di Cirino Pomicino, sebbene non perfettamente collimanti con gli atti ispettivi da lui presentati, rientrino certamente in un tema specificamente sollevato in sede parlamentare, vale a dire l'opportunità di nominare Bernabè amministratore delegato della Telecom in ragione delle garanzie che egli poteva dare ai creditori del gruppo, creditori ai quali poteva viceversa sfuggire un profilo delicato per le istituzioni dello Stato, vale a dire il condizionamento che soggetti indagati per fatti illeciti (come per esempio Tavaroli, implicato nello scandalo delle intercettazioni illecite) potevano esercitare sulle sue scelte. Osserva poi che le dichiarazioni di Cirino Pomicino non sono gratuitamente offensive di Franco Bernabè, giacché in esse si ritrova solo una evocazione di una responsabilità politica dinnanzi al Parlamento che sarebbe derivata da una scelta che lui avversava. Non vi sono frasi intrinsecamente sconvenienti né allusioni volgari. Preannunzia che è

Pag. 6

orientato nel senso dell'insindacabilità ma ritiene utile l'audizione dell'interessato.

(Viene introdotto Paolo Cirino Pomicino, deputato all'epoca dei fatti).

Paolo CIRINO POMICINO, ricordati gli atti di sindacato ispettivo da lui sottoscritti sul tema della nomina a presidente della Telecom Italia Spa di Franco Bernabè, carica che lo stesso Bernabè aveva già rivestito alla fine degli anni '90, sottolinea come egli abbia avversato l'assunzione di tale carica da parte del querelante in modo trasparente, legittimo e nelle debite sedi parlamentari. Ribadisce la sua opinione che il dottor Bernabè sia persona competente e capace ma non idonea a quello specifico incarico. Del resto, queste preoccupazioni erano diffuse in Parlamento tanto che uno degli esponenti che hanno sottoscritto le interrogazioni cui ha fatto riferimento era parte dell'allora maggioranza di governo. Rammenta da ultimo che le sue perplessità sulla gestione della Telecom Italia nell'ultimo decennio sono raccolte in un volume da lui pubblicato, nel quale si trovano conferme documentali delle sue tesi.

(Paolo Cirino Pomicino si allontana dall'aula).

La Giunta, all'unanimità, approva la proposta del relatore, dandogli mandato di predisporre la relazione scritta per l'Assemblea.

Seguito dell'esame della domanda di autorizzazione all'utilizzazione di intercettazioni di conversazioni del deputato Nicola Cosentino (doc. IV, n. 6).
(Seguito dell'esame e rinvio).

Pierluigi CASTAGNETTI, Presidente, avverte che il documento richiesto alla Corte di cassazione è pervenuto in data di ieri. L'ha fatto immediatamente trasmettere al relatore, il collega Lo Presti, e lo ha messo a disposizione di tutti i componenti. Fa altresì presente che su istanza del collega Maurizio Turco era stato domandato al GIP di Napoli di inviare copia del provvedimento con cui è stata respinta una seconda richiesta di arresto dell'on. Cosentino. Anche tale documento è stato acquisito e messo a disposizione dei componenti. Entrambi i provvedimenti sono in distribuzione.

Antonino LO PRESTI (PdL), relatore, chiede un rinvio per poterli esaminare e valutare.

La Giunta concorda.

Esame di una domanda di deliberazione in materia d'insindacabilità nel procedimento penale a carico del deputato Pierfelice Zazzera, pendente presso il tribunale di Roma (proc. n. 17563/09 RG GIP) (doc. IV-ter, n. 16).
(Rinvio dell'esame).

Anna ROSSOMANDO (PD), relatore, constatata l'imminenza della ripresa dei lavori dell'Assemblea chiede che l'esame della vicenda in titolo sia rinviato.

La Giunta concorda.

Esame di una domanda di deliberazione in materia d'insindacabilità nel procedimento civile a carico del deputato Paolo Guzzanti, pendente presso il tribunale di Roma (atto di citazione del dottor Luigi Strada) (doc. IV-ter, n. 15).
(Rinvio dell'esame).

Francesco Paolo SISTO (PdL), relatore, associandosi alla considerazione della collega Rossomando, chiede che l'esame della richiesta su cui è chiamato a riferire sia rinviato.

La Giunta concorda.

La seduta termina alle 10.

Pag. 7

AVVERTENZA

Il seguente punto all'ordine del giorno non è stato trattato:

ESAME DI DOMANDE DI DELIBERAZIONE IN MATERIA DI INSINDACABILITÀ

Esame di una domanda di deliberazione in materia d'insindacabilità nel procedimento civile nei confronti del deputato Silvio Berlusconi pendente presso il tribunale di Milano (atto di citazione del Gruppo editoriale L'Espresso) (Doc. IV-ter, n. 14) (Rel.: GAVA).