CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 27 maggio 2009
182.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Ambiente, territorio e lavori pubblici (VIII)
COMUNICATO
Pag. 91

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

Mercoledì 27 maggio 2009.

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 9.10 alle 9.20.

SEDE REFERENTE

Mercoledì 27 maggio 2009. - Presidenza del presidente Angelo ALESSANDRI indi del vicepresidente Roberto TORTOLI. - Interviene il sottosegretario di Stato per l'ambiente e la tutela del territorio e del mare, Roberto Menia.

La seduta comincia alle 9.20.

DL 39/09: Interventi urgenti in favore delle popolazioni colpite dagli eventi sismici nella regione Abruzzo nel mese di aprile 2009 e ulteriori interventi urgenti di protezione civile.
C. 2468 Governo, approvato dal Senato.

(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame, rinviato il 26 maggio 2009.

Salvatore MARGIOTTA (PD) esprime una certa preoccupazione sul fatto che sia stato deciso di inserire il provvedimento in esame nel calendario dell'Assemblea del 15 giugno prossimo, perché non vorrebbe che questo implichi una volontà del Governo di non modificare il testo. Ritiene, infatti, necessario che vengano apportate alcune modifiche che potrebbero trovare l'accordo sia della maggioranza che dell'opposizione. Si associa alle manifestazioni di apprezzamento espresse nei confronti dell'operato del Servizio di protezione civile e delle associazioni di volontariato; l'eccezionale prova di coordinamento dell'azione e di

Pag. 92

tempestività nei soccorsi ha dimostrato che il Paese può ormai contare su un'efficiente macchina organizzativa di intervento nelle emergenze. Rileva che l'emergenza abitativa si sta profilando più lunga del previsto e che il decreto-legge manca di una prospettiva strategica d'insieme su come rilanciare l'economia della realtà abruzzese. Eccessivo risulta, inoltre, l'accentramento delle competenze in capo alla protezione civile nella gestione della ricostruzione delle aree colpite, mentre marginale risulta il ruolo attributo in tale contesto alle istituzioni locali. Ricorda come anche nel caso del terremoto dell'Irpinia, l'affidamento agli enti locali della politiche sulla ricostruzione ha dato buona prova. Sottolinea la serietà della questione della ricostruzione del patrimonio storico-artistico, soprattutto con riferimento agli edifici privati che rischiano di rimanere senza contributi e per questo non ricostruiti. Segnala, infine, che occorre seriamente affrontare il problema dell'adeguamento degli edifici alle norme antisismiche in modo da evitare il ripetersi di situazioni quali quelle che hanno caratterizzato la realtà abruzzese.

Domenico SCILIPOTI (IdV) chiede al rappresentante del Governo se corrisponde al vero che il provvedimento in esame sopprima il Comitato di vigilanza sulle risorse idriche ed istituisca, al suo posto, la Commissione nazionale per la vigilanza delle risorse idriche, che sarebbe chiamata a rispondere del suo operato non più al Parlamento ma esclusivamente al Ministro dell'Ambiente.

Il sottosegretario Roberto MENIA, prima di svolgere la replica a nome del Governo intende precisare, con riferimento all'intervento del deputato Scilipoti, che se è vero che nel decreto-legge in esame si prevede la soppressione del Comitato di vigilanza sulle risorse idriche e la contestuale istituzione della Commissione nazionale per la vigilanza sulle risorse idriche, appare invece del tutto priva di fondamento normativo l'affermazione secondo la quale il Comitato risponderebbe del proprio operato al Parlamento.
Venendo, quindi, al merito del decreto-legge e alle questioni principali emerse nel corso del dibattito, riconosce che si tratta di un provvedimento complesso che è stato sicuramente migliorato nel corso dell'esame al Senato e che è ancora migliorabile da parte della Camera dei deputati. Quanto alle critiche circa la sua presunta disorganicità rileva, in termini generali, che esse sono fuorvianti dato che il decreto si basa espressamente su due punti fermi: da un lato, la positiva gestione della prima fase dell'emergenza da parte del Sistema nazionale di protezione civile, dall'altro la necessità di affrontare in tempi rapidissimi l'attuale seconda fase dell'emergenza - che, per inciso, costa circa 3 milioni di euro al giorno e che comporta l'assistenza quotidiana di oltre 60 mila sfollati, 33 mila dei quali alloggiati in alberghi o in case private e 28 mila in tende - diretta a garantire che tutti i cittadini che hanno perso la propria casa siano messi in condizione di avere prima dell'inverno una nuova abitazione.
Sotto questo profilo, ritiene utile informare la Commissione che sulla base degli oltre 40 mila sopralluoghi effettuati, alla data del 17 maggio scorso, si stima che, sommando il dato delle abitazioni risultate agibili, pari ad oltre il 50 per cento, a quello delle abitazioni agibili con lavori di pronto intervento, poco meno dei tre quarti della popolazione potranno a breve rientrare nelle proprie case. Stando così le cose, va considerato che l'obiettivo fondamentale è di realizzare circa 15 mila alloggi per le persone che hanno perso la propria casa, scartando il tradizionale utilizzo di containers e di casotti in legno e optando, invece, per moduli abitativi di assoluta qualità, rispondenti ai più moderni standard di sicurezza, riutilizzabili in prospettiva - vale a dire al momento dell'ultimazione della ricostruzione delle abitazioni -, da parte dei comuni, per lo svolgimento di attività turistiche e commerciali, ovvero come residenze universitarie.
Quanto alle singole questioni emerse, invita la Commissione a tenere nella giusta

Pag. 93

considerazione tutti i miglioramenti del testo apportati dal Senato, con particolare riferimento all'ampliamento delle abitazioni e delle persone ammesse a beneficiare del contributo integrale per la ricostruzione. Al riguardo, rileva che il Governo ha ben presente il problema delle seconde case, ma che sente come prioritaria, in questa seconda fase dell'emergenza, la responsabilità di garantire un tetto entro ottobre a tutti coloro che hanno perso la propria casa. Allo stesso modo, il Governo ha ben chiare le giuste richieste dei cittadini e delle istituzioni di L'Aquila di procedere, da un lato, all'immediata ricostruzione degli edifici sedi di uffici pubblici, per preservare il ruolo di capoluogo regionale della città, dall'altro, al ripristino delle normali condizioni di svolgimento delle attività universitarie per assicurare il ritorno di tutti gli studenti e di tutti i soggetti della comunità scientifica aquilana.
Con riferimento, poi, alla questione sollevata nel corso del dibattito sull'ammontare delle indennità di esproprio delle aree per la localizzazione dei moduli abitativi, ritiene che la soluzione adottata di commisurare gli indennizzi al valore delle aree prima del sisma sia l'unica possibile, per scongiurare ogni possibile sospetto sull'individuazione delle aree in questione e per evitare il rischio di una negativa corsa al rialzo dei relativi prezzi.
Infine, con riferimento alla discussione e alle osservazioni critiche formulate sul tema della governance della ricostruzione, ritiene che con i miglioramenti apportati dal Senato il testo sia ora abbastanza equilibrato nell'assegnare nell'immediato un ruolo centrale alla protezione civile, con il concorso dei sindaci, ma nel riconoscere poi a questi ultimi, d'intesa con il Commissario delegato, i poteri di scelta e di governo effettivo dei processi di ricostruzione.
Quanto al prosieguo dei lavori parlamentari, intende esprimere, anzitutto, soddisfazione per il fatto che al Senato si è riusciti ad evitare il ricorso alla questione di fiducia e a procedere sollecitamente nei lavori per il miglioramento del testo del decreto-legge. Sotto questo aspetto, formula un sincero auspicio che questo metodo di lavoro venga seguito anche alla Camera dei deputati. A tal fine, invita le forze parlamentari, in primo luogo quelle d'opposizione, a concentrarsi su argomenti concreti e bene individuati, puntando sulle questioni di maggior rilievo, se davvero si intende perseguire l'obiettivo da lui condiviso di un miglioramento ulteriore del provvedimento. Ritiene, altresì, che la Commissione - soprattutto facendo tesoro delle preventivate audizioni - possa essere la sede migliore per approfondire le questioni sollevate, evitando che in Aula siano presentati centinaia di emendamenti, capaci di qualificare ancor più il decreto-legge in esame come un provvedimento condiviso coralmente e improntato al massimo grado ai principi di equità, giustizia e unità nazionale.

Roberto TORTOLI (PdL), presidente relatore, ringrazia il sottosegretario Menia anche per le concrete indicazioni e proposte che ha sottoposto all'attenzione della Commissione in ordine al prosieguo dell'iter del provvedimento in vista di un suo miglioramento. Con riferimento alle questioni relative alla ricostruzione delle cosiddette «seconde case» e alla ricostituzione del patrimonio storico, architettonico e artistico di L'Aquila, osserva che esse costituiscono i temi centrali del dibattito e, al tempo stesso, i nodi più difficili da sciogliere. In particolare, sulla prima questione, ritiene che sia oltremodo difficile accogliere, almeno in questa fase, la proposta dell'introduzione di una tassa di scopo al fine di garantire la ricostruzione di tutte le abitazioni, mentre appare più realistico che la Commissione si dia l'obiettivo di legislatura di individuare soluzioni sia su questo tema che su quello più generale delle agevolazioni fiscali per la messa in sicurezza degli edifici rispetto al rischio sismico. Resta, invece, aperto il tema della ricostituzione integrale del patrimonio storico e architettonico di L'Aquila (e dei borghi limitrofi) e la necessità di scongiurare il rischio concreto che la mancata riedificazione di tutti gli

Pag. 94

edifici di pregio siti nel centro storico si traduca in una ricostruzione monca delle zone colpite dal terremoto.
Nel ribadire, infine, che il termine per la presentazione degli emendamenti è fissato alle ore 13 di lunedì 8 giugno 2009, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 10.

INDAGINE CONOSCITIVA

Mercoledì 27 maggio 2009 - Presidenza del vicepresidente Roberto TORTOLI.

La seduta comincia alle 10.

Indagine conoscitiva sulle politiche per la tutela del territorio, la difesa del suolo e il contrasto agli incendi boschivi.
Audizione di rappresentanti di Confedilizia.
(Svolgimento e conclusione).

Roberto TORTOLI, presidente, propone che la pubblicità dei lavori sia assicurata anche mediante impianti audiovisivi a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.
Introduce, quindi, l'audizione.

Giorgio SPAZIANI TESTA, segretario generale di Confedilizia, svolge una relazione sui temi oggetto dell'audizione.

Interviene, per porre quesiti e formulare osservazioni, il deputato Francesco NUCARA (Misto-RRP).

Giorgio SPAZIANI TESTA, segretario generale di Confedilizia, fornisce, quindi, ulteriori precisazioni sui temi oggetto dell'audizione.

Roberto TORTOLI, presidente, ringrazia e dichiara conclusa l'audizione.

La seduta termina alle 10.35.

N.B.: Il resoconto stenografico dell'audizione è pubblicato in un fascicolo a parte.