CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 26 maggio 2009
181.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Giunta per le autorizzazioni
COMUNICATO
Pag. 97

Martedì 26 maggio 2009. - Presidenza del presidente Pierluigi CASTAGNETTI.

La seduta comincia alle 18.

Comunicazioni del Presidente.

Pierluigi CASTAGNETTI, presidente, informa che - con riferimento al tentativo di conciliazione della controversia tra il sen. Maurizio Gasparri e Agazio Loiero originata da un atto di citazione di quest'ultimo - sono pervenute due note, il 30 aprile e il 22 maggio 2009, recanti rispettivamente la prima le scuse del sen. Gasparri e la seconda la soddisfazione di Agazio Loiero per le scuse medesime e la comunicazione di aver dato conseguentemente incarico al suo legale di abbandonare il giudizio civile. Se non vi sono obiezioni, l'affare si intende cancellato dall'ordine del giorno.
(Così rimane stabilito).

Pierluigi CASTAGNETTI, presidente, ricorda inoltre che all'ordine del giorno della seduta dell'Assemblea di oggi era posto l'esame del doc. IV-quater, n. 12, vale a dire la relazione della Giunta sulla domanda d'insindacabilità avanzata dall'ex deputato Francesco Caruso, in ordine a una controversia con la famiglia del prof. Marco Biagi. In mattinata ha ricevuto dal difensore dell'on. Caruso una lettera, che è a disposizione di tutti, con cui è stato informato della circostanza per cui è in essere (in fase conclusiva) una trattativa per la chiusura stragiudiziale della vertenza. Per questa ragione ha chiesto all'Assemblea di rinviare il procedimento alla Giunta allo scopo di attendere notizie circa i definitivi sviluppi della questione. Come è noto, l'Assemblea ha testé accolto tale proposta.
Ove giungesse conferma della formale definizione della lite, ne informerà la Giunta e questa cancellerà il procedimento dall'ordine del giorno.

Comunicazioni del Presidente in materia di conflitti di attribuzione.

Pierluigi CASTAGNETTI, presidente, comunica che in data 26 maggio 2009 è pervenuta dal Presidente della Camera una lettera del seguente tenore:
«Gentile Presidente, con l'ordinanza n. 147 del 2009, notificata il 26 maggio 2009, la Corte costituzionale ha dichiarato ammissibile un conflitto d'attribuzione tra poteri dello Stato elevato dal tribunale di Milano nei confronti della Camera, a seguito di una deliberazione della Camera medesima del 5 agosto 2008, con cui si è stabilito che i fatti oggetto di un procedimento penale nei confronti del senatore Maurizio Gasparri, deputato all'epoca dei fatti (di cui al doc. IV-quater, n. 4) sono da

Pag. 98

ritenersi insindacabili ai sensi dell'articolo 68, primo comma, della Costituzione. Le sarei grato se il Collegio che Ella presiede potesse fornirmi utili elementi di valutazione, al fine di istruire le questioni in vista delle deliberazioni di competenza della Camera. Considerata la ristrettezza dei tempi previsti per la costituzione nel relativo giudizio (20 giorni dalla notificazione), ritengo doveroso raccomandarLe la massima tempestività. Con i migliori saluti».

Al riguardo, si tratta di offrire al Presidente della Camera un parere in ordine all'opportunità che la Camera dia mandato per la difesa della deliberazione impugnata dall'autorità giudiziaria con la levata del conflitto. Precisa che il termine per l'eventuale costituzione nel giudizio scadrà il 15 giugno prossimo. Personalmente si rimette alla Giunta.

Antonino LO PRESTI (PdL), pur a prescindere dal suo favore per la costituzione della Camera nel presente giudizio, non vedrebbe ostacoli a che la Camera medesima si avvalesse gratuitamente della difesa tecnica di esimi colleghi parlamentari, debitamente abilitati.

Maurizio PANIZ (PdL), pur apprezzato il carattere dell'osservazione del collega Lo Presti, esprime perplessità sulla sovrapposizione di funzioni che deriverebbe dalla difesa affidata ad avvocati parlamentari. Si esprime perché la Camera resista nel giudizio.

Francesco Paolo SISTO (PdL) condivide le ragioni di contenimento delle spese insite nella proposta del collega Lo Presti, ma crede che il problema debba essere affrontato dai competenti organi collegiali della Camera sul piano delle tariffe corrisposte.

Pierluigi CASTAGNETTI, presidente, ringraziato il deputato Lo Presti, rammenta tuttavia che si tratta di profili che non rientrano nella competenza propria della Giunta, la quale deve intendersi chiamata di regola a esprimere un parere sull'an della costituzione in giudizio e non sul quomodo. Ricorda altresì di aver fatto parte nella scorsa legislatura dell'Ufficio di Presidenza, sede nella quale il tema era ben presente ai componenti di tale organo.

Donatella FERRANTI (PD), posto che la delibera impugnata fu adottata nel 2008 su proposta unanime della Giunta, troverebbe oggi difficoltoso esprimere un orientamento contrario alla resistenza in giudizio, tanto più che in Assemblea la delibera è stata approvata con 447 voti favorevoli e 32 contrari, con soli 19 astenuti.

Anna ROSSOMANDO (PD) crede che, pur non essendovi automatismi nella resistenza in giudizio a difesa di precedenti delibere parlamentari, solo per ragioni specifiche e particolari la Camera potrebbe esimersi dal costituirsi in giudizio.

Fabio GAVA (PdL), escluso ogni tipo di automatismo, crede che non sia il numero dei votanti a favore o contro a incidere sulla decisione di resistere o meno. Si tratta invece di valutare l'opportunità politico-istituzionale di difendere un precedente deliberato parlamentare. In questo caso gli sembra il caso di costituirsi.

Dopo un nuovo intervento di Donatella FERRANTI (PD), Pierluigi CASTAGNETTI, presidente, constata l'orientamento unanime della Giunta favorevole alla resistenza in giudizio e comunica che ne informerà il Presidente della Camera.

La seduta termina alle 18.35.