CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 26 maggio 2009
181.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Difesa (IV)
COMUNICATO
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RISOLUZIONI

Martedì 26 maggio 2009. - Presidenza del vicepresidente Francesco Saverio GAROFANI. - Interviene il Sottosegretario di Stato per la difesa, Giuseppe Cossiga.

La seduta comincia alle 12.

7-00159 Villecco Calipari: sull'eventuale utilizzo temporaneo della Caserma Pace (Sulmona) e di parte della Caserma Pasquali (L'Aquila) per lo svolgimento di attività delle pubbliche amministrazioni locali.
(Discussione e conclusione - Approvazione di un nuovo testo).

La Commissione inizia la discussione della risoluzione in oggetto.

Rosa Maria VILLECCO CALIPARI (PD), nell'illustrare la risoluzione in titolo, ringrazia preliminarmente le Forze armate e in particolare il Corpo degli alpini per il lodevole impegno profuso nel fronteggiare l'emergenza determinatasi a seguito del tragico terremoto dell'Abruzzo. Ciò premesso, auspica un positivo accoglimento della risoluzione in oggetto da parte del Governo, posto che l'atto di indirizzo in discussione intende soddisfare la prioritaria esigenza di dotare l'Università de L'Aquila degli opportuni spazi per la prosecuzione dell'attività didattica.

Il sottosegretario Giuseppe COSSIGA osserva preliminarmente che, con l'atto di indirizzo in discussione i firmatari, nel sottolineare il «significativo contributo fornito fin dalle prime ore dalle Forze armate con uomini e mezzi», chiedono un formale impegno al Governo ad adoperarsi tempestivamente per assegnare, anche temporaneamente la Caserma Pace sita a Sulmona per lo svolgimento di attività didattiche della Università degli Studi de L'Aquila e una parte della Caserma Pasquali de L'Aquila per attività delle Pubbliche Amministrazioni locali. In proposito ricorda che il Ministro della Difesa, intervenendo alla Camera in sede di risposta all'interrogazione a risposta immediata

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Cicchitto n. 3-00478, sull'impiego di militari nel soccorso alle popolazioni colpite da calamità naturali, svolta nella seduta pomeridiana dell'8 aprile 2009, ha sottolineato come le Forze armate, ai sensi dell'articolo 1, comma 5, della legge 14 novembre del 2000, n. 331, concorrano alla salvaguardia delle libere istituzioni e svolgano compiti specifici in circostanze di pubblica calamità e in altri casi di straordinaria necessità ed urgenza. Ritiene pertanto di poter condividere quanto rappresentato nella premessa dell'atto di indirizzo in discussione circa lo straordinario impegno e l'immediata attivazione da parte delle Forze armate che hanno portato soccorso alle popolazioni duramente colpite dal terremoto, nell'immediatezza dell'evento. Tra l'altro, proprio in data 8 aprile il Governo, rappresentato nell'occasione dal Ministro per i rapporti con il Parlamento, ha reso, nella seduta antimeridiana dell'Assemblea del Senato, un'informativa urgente sul terremoto in Abruzzo, elencando in maniera puntuale l'apporto fornito dalle Forze armate. Tale contributo, come indicato nella citata informativa, si è materializzato, sin dalle prime ore dell'emergenza, stante la presenza nella Regione Abruzzo di reparti delle Forze armate dislocati in forma stanziale, con l'intervento di squadre e mezzi specialistici per la ricognizione ed il primo soccorso tratti dal 9o Reggimento alpini e dal 33o Reggimento di artiglieria terrestre «Acqui» con sede a L'Aquila e dal 123o Reggimento con sede a Chieti. A questi, nel prosieguo dell'emergenza, si sono aggiunti via via assetti specialistici terrestri ed aerei che hanno consentito la costituzione di ben tre task force di Esercito, Marina ed Aeronautica, per un totale di 1530 unità di personale impiegate e dotate di 96 mezzi speciali (escavatori, ruspe, torri di illuminazione); 104 mezzi ruotati; 20 elicotteri e 7 aerei. Inoltre, l'Esercito, per eventuali ulteriori concorsi in campo sanitario da schierare in zona, ha approntato e resi disponibili un centro campale per il ricovero e cura ed un posto di medicazione avanzato. Ai suddetti concorsi si è aggiunto l'immediato intervento del personale dell'Arma dei carabinieri, inquadrato nel Comando regionale «Abruzzo», che è stato via via rinforzato da altri 300 Carabinieri provenienti da Regioni limitrofe, nonché dagli assetti specialistici fatti affluire in zona, comprendenti, tra gli altri, 7 unità cinofile per ricerca dispersi; 1 nucleo per l'identificazione delle vittime di disastri; un'aliquota del Comando carabinieri per la tutela della salute (in particolare addetta al controllo della salubrità delle acque); 16 stazioni mobili in sostituzione delle caserme particolarmente danneggiate, che sono state dislocate nelle località specificatamente colpite dal sisma; 2 elicotteri impiegati in volo con compiti di ricognizione e trasmissione delle immagini; inoltre, nuclei di collegamento dotati di apparati satellitari avanzati sono anche essi presenti nelle zone colpite dal sisma. Si evidenzia, inoltre, che la Difesa sta ospitando in una parte del sedime scoperto della Caserma «Rossi» de L'Aquila, anch'essa sensibilmente danneggiata dal terremoto, alcune articolazioni della Croce Rossa italiana e della locale Questura; la restante parte del sedime scoperto è utilizzata per la sistemazione in attendamento del 9o Reggimento alpini. Le cifre operative dell'impegno dei militari dal 6 aprile ad oggi, infine, dimostrano lo sforzo profuso nelle opere di soccorso ed aiuto alle popolazioni colpite dal terremoto. In particolare, le Forze armate hanno finora rimosso 1500 metri cubi di macerie, riaperto cinque strade, ripristinato 300 metri di acquedotto, steso 30 mila metri cubi di ghiaia, allacciato 97 impianti fognari e 149 impianti elettrici, distribuito 195 mila pasti, effettuato 380 visite mediche e custodito 300 metri cubi di vestiti. Di rilievo anche l'attività in campo ferroviario, con l'utilizzo di 31 capistazione e 3 macchinisti e le attività di controllo antisciacallaggio, pattuglie e presidi fissi assicurati nell'ambito dell'operazione «Strade sicure». Nel complesso sono stati utilizzati 405 mezzi di vario tipo mentre i velivoli hanno volato per 160 ore, 23 delle quali per evacuazione medica dei feriti. Inoltre, come spiegato di recente dal Ministro della Difesa, Ignazio

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La Russa, in una conferenza stampa insieme al Capo del Dipartimento della Protezione civile, Guido Bertolaso, durante una visita a L'Aquila nella tendopoli di Pile, grazie al milione di euro risparmiato principalmente dall'organizzazione della sfilata militare per il 2 giugno, «sarà ripristinata la viabilità tra L'Aquila e diversi comuni vicini». Dal giorno del sisma, infatti, come sottolineato dallo stesso Ministro, «diverse strade sono ancora interrotte, una situazione che costringe oggi i cittadini a compiere dei giri interminabili con deviazioni anche di 40 chilometri».
Passa quindi ad analizzare la specifica questione posta con l'atto di indirizzo in esame circa la possibilità di un concorso, da parte delle Forze armate, al ripristino di «attività importanti per la popolazione terremotata anche con alcune infrastrutture presenti sul territorio». Con riferimento alla prima parte dell'impegno richiesto relativo alla Caserma «Pace» sita a Sulmona, la stessa non risulta più funzionale alle esigenze istituzionali della Difesa e, pertanto, si prevede di inserirla nell'elenco dei beni da valutare/permutare ai sensi dell'articolo 14-bis del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, così come convertito dalla legge 6 agosto 2008, n. 133. Poiché la Caserma in argomento è programmata per l'inserimento nell'elenco degli immobili della Difesa da valorizzare, si osserva che un'eventuale cessione, anche temporanea, non consentirebbe la piena attuazione delle previsioni di cui al citato articolo 14-bis, nella parte in cui assegna al Ministero della Difesa-Direzione Generale dei Lavori e del Demanio, sentito il Ministero dell'Economia e delle Finanze-Agenzia del Demanio, la responsabilità e la competenza all'individuazione, con proprio decreto, degli immobili militari, ai fini della successiva alienazione, permuta, valorizzazione e gestione degli stessi, per il soddisfacimento delle esigenze funzionali del Dicastero. Ciò posto, il Governo, essendo pienamente consapevole della situazione emergenziale determinatasi in Abruzzo, non è alieno ad anticipare accordi o soluzioni che consentano anche l'uso temporaneo richiesto del bene in argomento, in un'ottica definitiva di utilità territoriale dello stesso, nel pieno rispetto dello spirito e della ratio del citato articolo 14-bis. Per tali ragioni ritiene accoglibile l'impegno richiesto al Governo ad adoperarsi tempestivamente per assegnare, anche temporaneamente, la Caserma Pace sita a Sulmona per lo svolgimento di attività didattiche della Università degli studi de L'Aquila. Con riferimento, invece, alla Caserma «Pasquali - Campomizzi» sita a L'Aquila, rappresenta che la stessa attualmente è sede del 33o Reggimento artiglieria terrestre «Acqui» e che si prevede di mantenerla nella disponibilità della Forza armata. Peraltro, a seguito del recente evento sismico che ha interessato la Regione Abruzzo, il comprensorio in argomento attualmente ospita anche il Comando Militare Esercito (CME) Abruzzo e il Nucleo della Sezione staccata di Pescara del Reparto Infrastrutture, entrambi trasferiti dalla Caserma «De Amicis», inagibile a seguito dell'evento sismico; nella Caserma «Pasquali» inoltre, sono stati allocati il personale e i mezzi della task force del Genio militare impegnati nelle operazioni di soccorso alla popolazione civile. Ciò posto, con riferimento all'impegno richiesto e tenendo conto della particolare struttura e composizione del comprensorio in questione, ritiene possibile mettere temporaneamente a disposizione di altre amministrazioni pubbliche solo alcune strutture site all'interno della Caserma. Nello specifico, ritiene possibile assegnare, in via prioritaria, una palazzina (cosiddetta «Palazzina D»), prevedendo l'enucleazione della stessa attraverso la messa in opera di un'idonea recinzione del sedime interessato e di un'apposita via d'accesso dall'esterno; successivamente, una seconda palazzina (cosiddetta «Palazzina C»), previa rilocalizzazione del Comando Militare Esercito Abruzzo e del Nucleo della Sezione staccata di Pescara presso altri uffici da individuare all'interno del comprensorio, per i quali è, tuttavia, necessaria la preventiva realizzazione di specifici interventi di messa in

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sicurezza. In ragione di ciò, al fine di rendere l'atto di indirizzo più aderente alla situazione di fatto poc'anzi evidenziata, propone di riformulare la seconda parte dell'impegno al Governo nel senso di sostituire il secondo capoverso dell'impegno stesso con il seguente: «la Caserma Pace sita a Sulmona per lo svolgimento di attività didattiche della Università degli Studi de L'Aquila e una parte della Caserma Pasquali de L'Aquila da utilizzare, per attività delle Pubbliche Amministrazioni locali, previa verifica della fattibilità dei necessari adempimenti tecnici.».

Rosa Maria VILLECCO CALIPARI (PD) concorda con la riformulazione proposta dal Governo.

Augusto DI STANISLAO (IdV), nel concordare con il testo della risoluzione come riformulato, fa presente di aver appena presentato un'analoga risoluzione a propria firma con la quale si impegna il Governo a destinare la Caserma Pace di Sulmona per le attività connesse alla Facoltà di economia dell'Università de L'Aquila, e la Caserma Pasquali per le attività didattiche, amministrative e burocratiche sempre dell'Università degli Studi de L'Aquila.

Roberto SPECIALE (PdL) interviene esprimendo il suo apprezzamento, sia per i contenuti della risoluzione, sia per la risposta del Governo che testimonia come l'Esecutivo stia profondendo il massimo sforzo per affrontare la situazione d'emergenza determinatasi a seguito del tragico evento sismico.

Il sottosegretario Giuseppe COSSIGA, nel prendere atto della nuova risoluzione in corso di presentazione, dichiara la disponibilità del Governo a valutare la possibilità di accogliere un'ulteriore riformulazione della parte dispositiva della risoluzione in oggetto nel senso indicato dal deputato Di Stanislao.

Francesco Saverio GAROFANI, presidente, considerato che la risoluzione preannunciata dal deputato Di Stanislao non è stata ancora pubblicata negli atti parlamentari, ritiene opportuno, ove non vi siano obiezioni, di procedere alla votazione della risoluzione in oggetto, fermo restando che il preannunciato atto di indirizzo potrà essere separatamente discusso dalla Commissione Difesa in una successiva seduta.

Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva all'unanimità la risoluzione n. 7-00159 Villecco Calipari nel testo riformulato, che assume il numero 8-00044 (vedi allegato).

7-00147 Rosato: sull'attribuzione del «premio di congedamento» al personale militare.
(Discussione e rinvio).

La Commissione inizia la discussione della risoluzione in titolo.

Ettore ROSATO (PD), nell'illustrare la risoluzione in titolo, evidenzia come la rilevante situazione di danno economico derivante dalla mancata attribuzione del premio di congedamento ai volontari che transitano nelle Forze di Polizia sia stata determinata non già dalla disciplina normativa vigente, ma da una prassi che appare, a suo avviso, quantomeno discutibile. Auspica pertanto che l'atto di indirizzo in discussione sia approvato dalla Commissione.

Il sottosegretario Giuseppe COSSIGA, in considerazione della complessità del tema oggetto della risoluzione in oggetto, che riguarda diversi Dicasteri, ritiene opportuno rinviare il seguito della discussione al fine di acquisire dalle diverse amministrazioni interessate i necessari elementi di valutazione.

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Francesco Saverio GAROFANI, presidente, non essendovi obiezioni, rinvia il seguito della discussione ad altra seduta.

La seduta termina alle 12.25.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 12.25 alle 12.30.

AVVERTENZA

Il seguente punto all'ordine del giorno non è stato trattato:

COMITATO RISTRETTO

Istituzione della decorazione «Al merito dei donatori di sangue della Croce Rossa italiana».
C. 1044 Holzmann.