CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 22 settembre 2009
220.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari esteri e comunitari (III)
COMUNICATO
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COMITATO PERMANENTE SUI DIRITTI UMANI

Martedì 22 settembre 2009. - Presidenza del presidente Furio COLOMBO.

La seduta comincia alle 12.15.

Comunicazioni del Presidente.

Furio COLOMBO, presidente, ricorda che, con l'odierna riunione, il Comitato riprende la sua attività dopo la pausa estiva dei lavori parlamentari, rilevando che tale attività ha permesso di esprimersi a gruppi e situazioni che non avrebbero altrimenti potuto farlo, sia a livello parlamentare che, in molti casi, mediatico.
Segnala che nella settimana in corso si apre a New York la 64a Sessione dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite, in cui la Commissione esteri della Camera è rappresentata dai colleghi Pianetta e Vernetti, e che la Commissione straordinaria per i diritti umani del Senato è stata autorizzata ad inviare una delegazione supplementare, guidata dal senatore Marcenaro.
Osserva in proposito che, pur comprendendo necessità di contenere la spesa per la missioni, si è determinato in tal modo uno squilibrio nei rapporti tra i due rami del Parlamento, una sorta di «gamba zoppa». Intende porre il caso all'attenzione del Comitato, della Commissione esteri e del Presidente della Camera.
Ricorda che, secondo le intese intercorse prima della pausa estiva, dopo l'Assemblea generale si terrà la seconda riunione dell'Osservatorio parlamentare e di Governo per il monitoraggio dei diritti fondamentali nel mondo. Si tratteranno i temi emersi a New York e si approfondirà la preparazione del processo di review di cui l'Italia sarà oggetto nel prossimo anno.
Comunica che l'indagine conoscitiva sulle violazioni dei diritti umani nel mondo riprenderà il prossimo 1o ottobre con l'audizione della Signora Estela Carlotto, Presidente della Associazione delle Abuelas de Plaza de Mayo, e del deputato argentino Remo Carlotto. Seguirà l'8 ottobre l'audizione del deputato dello Stato di Rio de Janeiro, Marcelo Freixo, sulle attività delle milizie paramilitari nelle favelas.
Segnala inoltre che è stata avanzata dal gruppo dell'Italia dei valori la richiesta di tenere un'audizione della rappresentanza italiana dell'associazione cinese Falun Dafa. Ritiene in proposito che il Comitato debba approfondire tale argomento prima dello svolgimento dell'eventuale audizione, ritenendo necessario comprendere meglio

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il contesto nel quale opera tale associazione, vittima di una dura repressione da parte delle autorità cinesi.
Giudica quindi utile definire un quadro dell'attività future del Comitato, ponendo l'attenzione sul importanza del contributo, della partecipazione e delle proposte dei singoli colleghi.
Ricorda di avere sollevato in Commissione, nella sua qualità di presidente del Comitato, la questione degli esuli iraniani presenti in Iraq presso il campo di Ashraf, con particolare riguardo alla sorte dei 36 incarcerati non ancora liberati nonostante sia intervenuta una pronuncia giudiziaria. Ritiene in proposito che sia giunto il momento di audire i rappresentanti a Roma dei profughi iraniani. Tale audizione non si è finora svolta per motivi di opportunità, ma la gravita della situazione di Ashraf, documentata anche da alcuni articoli apparsi sul New York Times, in conseguenza del passaggio del controllo del campo dalle forze americane ad elementi iracheni con forti simpatie per l'attuale governo iraniano, suggerisce un ripensamento di tale posizione.
Considera inevitabile che il Comitato si occupi nelle prossime settimane con serietà e serenità delle condizioni degli immigrati trattenuti in Libia, dei loro respingimenti e dell'impossibilità per essi di presentare le eventuali richieste d'asilo, senza tuttavia riaprire la tematica complessiva del Trattato stipulato con quel Paese.
Ritiene che il Governo debba fornire al Parlamento una spiegazione dell'appoggio alla candidatura di Farouk Hosni alla presidenza dell'Unesco, nonostante la gravità di molte sue passate dichiarazioni, segnalata con largo anticipo da vari colleghi tra i quali l'onorevole Nirenstein e la delegazione radicale del Partito Democratico.
Auspica che il Comitato possa approfondire, anche tramite audizioni di testimoni diretti degli eventi, le questioni sollevate dalla pubblicazione del rapporto redatto dalle Nazioni Unite sui possibili crimini di guerra commessi nel corso del conflitto di Gaza.
Preannuncia che intende prospettare la possibilità di audire ambasciatori in Italia di Paesi esteri su determinate tematiche, quali ad esempio la vicenda di Viktoria-Maria. bambina bielorussa impossibilitata a ritornare in Italia per periodi di cura, e le violazioni dei diritti umani denunciate dalle diverse parti coinvolte nel conflitto tra Georgia e Russia.
Comunica infine di avere ricevuto una documentazione relativa alla situazione delle donne afghane, sulla quale ritiene utile svolgere un approfondimento al fine di programmare una eventuale audizione.

Matteo MECACCI (PD) suggerisce, a parziale integrazione dei temi proposti dal presidente Colombo, un approfondimento sul rispetto dei diritti umani nella Federazione Russa, ricordando in proposito che in questi giorni è in corso la discussione in Assemblea di alcune mozioni sull'argomento.
Ritiene infatti che, anche in considerazione della nuova fase che si è aperta con la rinuncia all'installazione dello scudo spaziale, si possa raggiungere una maggiore integrazione della Russia nel contesto europeo per la qual è importante un miglioramento della situazione dei diritti umani in quel Paese.
Tra i temi proposti, giudica prioritario quello dei potenziali rifugiati provenienti dalla Libia che vede direttamente coinvolto il nostro Paese, come emerge anche da alcune prese di posizione da parte di Agenzie dell'ONU.
Preannuncia altresì la presentazione di una proposta di legge per l'istituzione di una commissione d'inchiesta sulle stragi nel Mediterraneo, sia precedenti che successive alla stipula del Trattato italo-libico.
Sostiene la proposta del presidente relativa alla vicenda della bambina bielorussa, ricordando che l'Italia è stata tra i primi ad effettuare un'apertura nei confronti del Governo di quel Paese.
Giudica interessante l'esercizio proposto circa la crisi di Gaza, anche alla luce del fatto che una primi analisi effettuata da alcune organizzazioni indipendenti giudica il rapporto ONU non pregiudizialmente

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schierato. Considera importante un coinvolgimenti di tutti i soggetti coinvolti, evitando sterili contrapposizioni, anche per aiutare a comprendere i rischi per i diritti umani presenti in ogni conflitto, anche nel caso di Stati governati democraticamente.

Mario BARBI (PD) alla luce dei molti temi proposti, esprime l'auspicio che il programma delineato dal presidente possa realizzarsi compiutamente.
Ricorda che nella prima riunione dell'Osservatorio parlamentare e di Governo per il monitoraggio dei diritti fondamentali nel mondo si era convenuto di poter svolgere in quella sede approfondimenti su temi specifici in modo libero ed informale. Suggerisce pertanto di esaminare nella prossima riunione la questione dei respingimenti degli immigrati provenienti dalla Libia e le condizioni di vita nei campi di detenzione di quel Paese.

Furio COLOMBO, presidente, nell'aderire alle indicazioni fornite dai colleghi Mecacci e Barbi, nessun altro chiedendo di parlare, dichiara conclusa la seduta.

La seduta termina alle 12.40.