CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 15 gennaio 2009
122.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari sociali (XII)
COMUNICATO
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INTERROGAZIONI

Giovedì 15 gennaio 2009. - Presidenza del presidente Giuseppe PALUMBO. - Interviene il sottosegretario di Stato per il lavoro, la salute e le politiche sociali Francesca Martini.

La seduta comincia alle 13.50.

5-00383 Bratti: Iniziative volte a chiarire il quadro normativo e di competenze in materia di sicurezza alimentare dei prodotti importati.

Il sottosegretario Francesca MARTINI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

Alessandro BRATTI (PD), replicando, si dichiara parzialmente soddisfatto per

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quanto concerne i controlli sugli alimenti di origine animale importati in Italia. Rileva, peraltro, che il sistema dei controlli sui prodotti alimentari importati non appare, in generale, sempre adeguato al fine di garantire un elevato livello di vigilanza. In particolare, le regioni dispongono spesso di strutture idonee all'effettuazione dei controlli che, specie all'interno dei porti, si rendono necessari, ma si scontrano con un quadro normativo e di competenze eccessivamente confuso. Sottolinea altresì che, contrariamente a quanto sarebbe ragionevole attendersi, nel caso dei prodotti alimentari importati il costo dei controlli non è a carico dei produttori, bensì delle istituzioni pubbliche e, dunque, della collettività. Auspica pertanto, in conclusione, una revisione complessiva della disciplina in materia.

5-00829 Livia Turco: Definizione dei criteri in base ai quali stipulare le transazioni con i soggetti talassemici, emotrasfusi e danneggiati da vaccinazioni obbligatorie.

Il sottosegretario Francesca MARTINI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

Anna Margherita MIOTTO (PD), replicando sull'interrogazione in titolo, di cui è cofirmataria, si dichiara insoddisfatta e giudica preoccupante la risposta del rappresentante del Governo. Rileva, infatti, come i provvedimenti legislativi citati nell'atto di sindacato siano in vigore ormai da molto tempo. Ritiene pertanto grave che il Governo non abbia ancora provveduto a definire le transazioni con i soggetti talassemici previste dai provvedimenti medesimi e, per giunta, sembri addirittura mettere in dubbio, nella risposta all'interrogazione medesima, la possibilità di stabilire in modo sicuro il nesso tra il danno subito dai soggetti affetti da sindrome da talidomide e l'assunzione di tale farmaco.

Giuseppe PALUMBO, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

La seduta termina alle 14.10.

SEDE CONSULTIVA

Giovedì 15 gennaio 2009. - Presidenza del presidente Giuseppe PALUMBO.

La seduta comincia alle 14.10.

Ratifica ed esecuzione del Trattato di amicizia, partenariato e cooperazione Italia-Libia, fatto a Bengasi il 30 agosto 2008.
C. 2041 Governo.

(Parere alla III Commissione).
(Esame e conclusione - Parere favorevole).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

Benedetto Francesco FUCCI (PdL), relatore, ricorda che la Commissione è chiamata ad esprimere il prescritto parere sulle parti di competenza del disegno di legge recante ratifica ed esecuzione del Trattato di amicizia, partenariato e cooperazione tra la Repubblica italiana e la Grande Giamahiria araba libica popolare socialista, fatto a Bengasi il 30 agosto 2008.
In proposito ricorda, in generale, che il disegno di legge in esame si compone di cinque articoli. I primi due articoli contengono, rispettivamente, l'autorizzazione alla ratifica e l'ordine di esecuzione del Trattato, mentre gli articoli 3 e 4 dispongono in ordine alla copertura finanziaria del provvedimento, introducendo fino al 2028 (articolo 3) un'addizionale all'imposta sul reddito delle società. Infine, l'articolo 5 stabilisce l'entrata in vigore della legge.
Passando a illustrare i contenuti del Trattato, ricorda che esso regola un ampio spettro di rapporti con la Libia, ponendo fine al contenzioso derivante dall'epoca coloniale e mettendo le basi per nuove relazioni tra i due Paesi. Esso consta di un Preambolo e di ventitre articoli raggruppati in tre Capi. Più in dettaglio, per quanto concerne lo specifico ambito di competenza della Commissione, ricorda

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che l'articolo 10 del Trattato prevede, tra le altre Iniziative speciali da parte dell'Italia, la realizzazione di un programma di cure, presso istituti specializzati italiani, a favore di alcune vittime in Libia dello scoppio di mine, che non possano essere adeguatamente assistite presso il Centro di riabilitazione ortopedica di Bengasi realizzato con i fondi della cooperazione italiana.
Ricorda inoltre che, in base all'articolo 12 del Trattato, le citate iniziative di cui all'articolo 10 potranno essere finanziate mediante un Fondo sociale istituito dalla Libia in seguito allo scioglimento dell'Azienda libico-italiana (ALI), utilizzando i contributi già versati dalle aziende italiane all'ALI. Per la gestione del Fondo, che si considera definitivamente esaurito una volta che sia stato utilizzato l'ammontare già costituito, è istituito un Comitato misto paritetico. Alla luce di quanto esposto, formula una proposta di parere favorevole.

Anna Margherita MIOTTO (PD), pur condividendo gli specifici aspetti del provvedimento che rientrano nell'ambito di competenza della Commissione e che sono stati illustrati dal relatore, esprime forti riserve sul complesso del provvedimento medesimo, sul quale annuncia pertanto di astenersi.
Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere del relatore.

La seduta termina alle 14.15.

SEDE REFERENTE

Giovedì 15 gennaio 2009 - Presidenza del presidente Giuseppe PALUMBO - Interviene il sottosegretario di Stato per il lavoro, la salute e le politiche sociali Ferruccio Fazio.

La seduta comincia alle 14.15.

Modifica della denominazione e delle competenze della Commissione parlamentare per l'infanzia di cui all'articolo 1 della legge n. 451 del 1997.
C. 1800 Mussolini e C. 1914 Capitanio Santolini.

(Seguito dell'esame e rinvio - Nomina di un Comitato ristretto).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 18 dicembre 2008.

Giuseppe PALUMBO, presidente, ricorda che nella seduta del 18 dicembre 2008 è stata svolta la relazione.

Alessandra MUSSOLINI (PdL) ricorda che le proposte di legge in esame, di contenuto sostanzialmente identico, sono volte ad aggiornare la denominazione della Commissione parlamentare per l'infanzia, evidenziando come la sua competenza si estenda ai minori la cui età viene generalmente indicata come adolescenza, e a rendere vincolante, ai fini dell'adozione del piano nazionale di azione di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva, il parere espresso dalla citata Commissione ai sensi dell'articolo 1, comma 5, del regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 14 maggio 2007, n. 103. Sottolinea altresì il lavoro svolto, con il contributo costruttivo di maggioranza e opposizione, dalla Commissione parlamentare per l'infanzia, che ha l'onore di presiedere, nei primi mesi della legislatura.

Anna Margherita MIOTTO (PD) esprime le proprie perplessità in ordine al termine di trenta giorni previsto da entrambe le proposte di legge in esame per l'espressione del parere di cui all'articolo 1, comma 5, del regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 14 maggio 2007, n. 103, rilevando come, inoltre, la proposta di legge n. 1800 Mussolini preveda che, decorso inutilmente tale termine, il piano nazionale di azione di interventi per la tutela dei diritti e lo

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sviluppo dei soggetti in età evolutiva possa comunque essere adottato. Pur condividendo, infatti, la necessità di stabilire tempi certi e inderogabili per l'espressione del parere, ritiene che un termine di sessanta giorni apparirebbe più congruo.

Lucio BARANI (PdL) dichiara di condividere la proposta della collega Miotto, a condizione che sia salvaguardata la certezza dei termini per l'espressione del parere.

Nunzio Francesco TESTA (UdC), relatore, condivide la proposta avanzata dalla collega Miotto e ritiene che, se non vi sono altre richieste di intervento, la Commissione possa procedere alla nomina di un Comitato ristretto per l'elaborazione di una proposta di testo unificato.

La Commissione delibera quindi di nominare un Comitato ristretto, riservandosi il presidente di designare i componenti sulla base delle indicazioni dei gruppi.

Giuseppe PALUMBO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 14.25.

ATTI COMUNITARI

Giovedì 15 gennaio 2009. - Presidenza del presidente Giuseppe PALUMBO. - Intervengono i sottosegretari di Stato per il lavoro, la salute e le politiche sociali Ferruccio Fazio ed Eugenia Maria Roccella.

La seduta comincia alle 14.25.

Programma legislativo e di lavoro della Commissione europea per il 2009 e programma di diciotto mesi del Consiglio dell'Unione europea presentato dalle Presidenze francese, ceca e svedese.
COM (2008)712 def. - 11249/08.

(Relazione alla XIV Commissione).
(Esame e rinvio).

La Commissione inizia l'esame degli atti in titolo.

Giuseppe PALUMBO, presidente, fa presente che la Commissione inizia oggi l'esame, per le parti di competenza, del Programma legislativo e di lavoro della Commissione europea per l'anno 2009 e del programma di 18 mesi del Consiglio dell'Unione europea presentato dalle presidenze francese, ceca e svedese. Ricorda altresì che l'esame dovrà concludersi con l'approvazione di una relazione da trasmettere alla XIV Commissione e con la nomina di un relatore, che potrà partecipare, per riferirvi, alle sedute di quella Commissione, la quale concluderà l'esame con l'approvazione di una relazione per l'Assemblea. È ammessa la presentazione di proposte di relazioni di minoranza, che saranno trasmesse anch'esse alla XIV Commissione; ciascuna di esse potrà esservi illustrata da uno dei proponenti. Ciascuna Commissione di settore è chiamata a concentrare il dibattito, nell'ambito dei profili di propria competenza, sulle principali questioni di carattere generale relative alla selezione degli argomenti su cui verte il programma legislativo e al loro ordine di priorità; non invece sugli aspetti attinenti al merito delle scelte legislative, atteso che il regolamento prevede specifiche procedure per l'esame delle singole proposte di atti normativi dell'Unione europea. L'Assemblea, a conclusione dell'esame della relazione della XIV Commissione, potrà pronunziarsi mediante atti di indirizzo volti ad orientare le scelte del Governo rispetto all'attività legislativa del Consiglio dell'Unione europea.

Marco RONDINI (LNP), relatore, rileva che il 5 novembre 2008 la Commissione europea ha adottato il Programma legislativo e di lavoro per l'anno 2009, l'ultimo del suo mandato, che, come noto, terminerà nel novembre 2009. Il programma della Commissione si inserisce in un contesto politico-economico assolutamente peculiare, caratterizzato dalla crisi economica e finanziaria che ha investito l'Europa, dal ritardo nell'entrata in vigore del

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Trattato di Lisbona a seguito del «no» irlandese, nonché dall'esigenza di fornire risposte concrete in materia di energia, clima, immigrazione e protezione sociale. La crisi finanziaria e il rallentamento dell'economia attuali rappresentano per l'Europa una delle massime sfide che abbia mai dovuto affrontare e hanno già costretta l'Europa a dar prova di rapidità, determinazione e solidarietà.
Contemporaneamente, il 2009 è l'anno in cui si svolgeranno le elezioni del Parlamento europeo, sicché il programma sarà mirato e limitato ad un numero ristretto di nuove iniziative: dodici strategiche (rispetto alle ventisei del 2008), trentasette prioritarie (rispetto alle sessantuno del 2008), trentatre di semplificazione e venti di ritiro (rispettivamente quarantacinque e trenta nel 2008).
In questi termini, il 2009 sembra segnare un'inversione di tendenza programmatica rispetto all'andamento consolidatosi negli ultimi anni, che ha visto la Commissione varare una serie di importanti iniziative politiche di lungo respiro anche nel settore delle politiche sociali. Nell'anno conclusivo del suo mandato, la Commissione intende quindi concentrarsi, in stretta collaborazione con Consiglio e Parlamento europeo, sul completamento dei programmi avviati. In particolare, la priorità è rivolta al conseguimento di benefici diretti per i cittadini, attraverso la traduzione delle principali iniziative in atti legislativi per la loro concreta attuazione.
In relazione alle proposte della Commissione europea nei settori di competenza della Commissione, segnala che già nel 2008, tra le priorità indicate nel programma legislativo, figurava lo sviluppo di un'Europa vicina ai cittadini, attraverso misure a tutela dei consumatori, della sicurezza alimentare e della salute nonché in ambito sanitario. Tra le iniziative prioritarie in questo settore figuravano in particolare tre comunicazioni: una riguardante l'applicazione dell'acquis comunitario in materia di difesa dei consumatori, una sulla politica di qualità dei prodotti agricoli e una sulla solidarietà tra sistemi sanitari e sulla riduzione delle disuguaglianze a livello sanitario in Europa.
Le priorità indicate dalla Commissione per il 2009 si pongono in una linea di continuità con le proposte dell'anno precedente.
In relazione alla priorità «Crescita e occupazione», la Commissione evidenzia l'esigenza di realizzare nuovi progressi in campo sociale, creando migliori opportunità e possibilità di accesso, e accrescere la solidarietà. In particolare, si tratta di rinnovare la strategia a favore dei giovani per reagire meglio ai problemi cui essi devono far fronte, quali gli altissimi tassi di disoccupazione e l'abbandono scolastico. Una componente significativa di questo impegno è rappresentato dall'iniziativa «Nuove competenze per nuovi lavori», per incentivare l'inserimento dei giovani nel mercato del lavoro. La Commissione si attiverà inoltre energicamente per aiutare il Parlamento europeo e il Consiglio ad adottare le sue proposte in materia di lotta contro la discriminazione, consigli d'impresa e misure per conciliare vita professionale e vita familiare. Tali iniziative si pongono in linea di continuità con la strategia di Lisbona per la crescita e l'occupazione, che ha sollecitato l'adozione degli strumenti necessari per affrontare le future sfide in campo sociale e in materia di concorrenza, fondando l'economia europea sui valori fondamentali della giustizia sociale e della sostenibilità.
In relazione alla priorità «Un'Europa vicina ai cittadini», la Commissione intende ancora una volta mettere al centro dell'azione europea il cittadino: da tale approccio deriva l'attenzione prioritaria per gli aspetti che premono ai cittadini, come i diritti fondamentali, la cittadinanza europea, le politiche migratorie, la sicurezza, la protezione dei consumatori e la sanità.
Misure concrete saranno adottate per favorire il rispetto effettivo delle norme europee a tutela dei consumatori in Europa. La sicurezza alimentare e la salute, oltre al benessere degli animali, saranno tenuti sotto costante controllo e la Commissione

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proseguirà l'attuazione della strategia europea in materia di sanità, per aiutare gli Stati membri a promuovere al massimo la salute pubblica. La Commissione esaminerà in particolare il ruolo che l'Unione può svolgere per ridurre le disparità a livello sanitario. Inoltre, la Commissione continuerà ad affrontare le questioni demografiche, in stretta collaborazione con le presidenze ceca e svedese; nel Consiglio europeo di primavera sarà presentata un'analisi del grado di preparazione dell'Unione di fronte all'evoluzione demografica.
Anche l'attuazione di una politica comune in materia di immigrazione resterà una priorità. Nella sua recente comunicazione «Una politica d'immigrazione comune per l'Europa: principi, azioni e strumenti», la Commissione si è impegnata a perseguire fattivamente tutta una serie di obiettivi e di principi in partenariato con gli Stati membri e le altre istituzioni dell'Unione europea. Tale impegno guiderà l'azione della Commissione nel 2009 e l'immigrazione dovrà essere pienamente integrata nelle politiche più generali dell'Unione a favore della crescita economica, della competitività e dell'integrazione sociale. Per garantire la sicurezza dei cittadini europei, la Commissione presenterà inoltre una serie di proposte relative a forme nuove e specifiche di criminalità, al fine di prevenire più efficacemente i maltrattamenti ai minori e la tratta dei bambini.
In conclusione, evidenzia come numerose siano le iniziative strategiche proposte dalla Commissione europea nei settori di competenza della Commissione. Tra queste segnala, in particolare: la comunicazione sull'applicazione dell'acquis in materia di difesa dei consumatori; il pacchetto criminalità organizzata (aiuto alle vittime; proposta di decisione quadro del Consiglio relativa alla lotta contro lo sfruttamento sessuale dei bambini e la pornografia infantile; proposta di decisione quadro del Consiglio sulla prevenzione e sulla repressione della tratta degli esseri umani e sulla protezione delle vittime; decisione quadro sull'assistenza alle vittime di reati nell'Unione europea; modifica della direttiva sul risarcimento alle vittime di reati; misure di lotta alla criminalità informatica); la comunicazione sul dialogo sociale settoriale; la solidarietà tra sistemi sanitari: riduzione delle disuguaglianze a livello sanitario in Europa; l'Azione contro il cancro: piattaforma europea; la Proposta di iniziativa della Commissione sul morbo di Alzheimer; la Raccomandazione del Consiglio sugli aspetti transfrontalieri della vaccinazione dei bambini; la Comunicazione sulla lotta contro l'HIV/AIDS nell'Unione europea e nei paesi vicini - strategia e secondo piano d'azione (2010-2014); la Comunicazione sulla protezione sociale in ambito sanitario e la riforma del finanziamento dei sistemi sanitari dei paesi in via di sviluppo.
Alla luce di quanto esposto, si riserva di formulare una proposta di relazione sulla base di quanto emergerà nel corso del dibattito.

Giuseppe PALUMBO, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

Proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio concernente l'applicazione dei diritti dei pazienti relativi all'assistenza sanitaria transfrontaliera.
COM (2008)414 def.

(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 127, comma 1, del regolamento, e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato, da ultimo, nella seduta del 20 novembre 2008.

Il sottosegretario Ferruccio FAZIO dichiara, in aggiunta a quanto già espresso nella seduta del 5 novembre 2008, di condividere le considerazioni svolte dall'onorevole Rondini nella sua relazione e precisa che il Governo ha recentemente riportato analoghe posizioni in sede di Consiglio dei ministri della salute dell'Unione europea. Desidera inoltre riferire alla Commissione la posizione espressa

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dalle regioni in sede di «tavolo tecnico Governo-regioni», nella riunione del 15 dicembre 2008. Le regioni, in particolare, hanno dichiarato di condividere, in riferimento alla proposta di direttiva in esame, il principio di libera circolazione nel rispetto dei criteri di appropriatezza, qualità e sicurezza, e di condividere, inoltre, i seguenti concetti già presenti nel testo di mediazione francese: maggior spazio agli Stati membri per la definizione delle prestazioni rimborsate all'estero ai propri cittadini; le strutture erogatrici devono essere strutture riconosciute che erogano prestazioni per il Servizio sanitario nazionale; lo Stato membro di appartenenza identifica quali prestazioni devono essere assimilate a quelle ospedaliere; le scelte nazionali sulla direttiva possono essere devolute, in base all'organizzazione nazionale, alle strutture regionali e locali; il sistema di accesso alle prestazioni sanitarie all'estero non deve differire da quello dello Stato membro di appartenenza - per le cure ospedaliere lo Stato membro di affiliazione può prevedere un sistema di autorizzazione preventiva (articolo 8 della proposta di direttiva); garantire la corretta informazione ai pazienti sul sistema di qualità dei servizi nei diversi Paesi e sulle regole di accesso alle prestazioni erogate all'estero; assicurare la compatibilità tra il regolamento e la direttiva.

Marco RONDINI (LNP), relatore, ringrazia il rappresentante del Governo per i chiarimenti e le informazioni forniti. Ritiene quindi che sarebbe utile che la Commissione, prima di approvare un documento finale sulla proposta di direttiva in esame, procedesse, congiuntamente con la XIV Commissione, all'audizione di membri del Parlamento europeo che seguono l'esame della proposta di direttiva medesima presso le Commissioni competenti.

Giuseppe PALUMBO, presidente, fa presente che l'onorevole Braghetto ha già espresso la propria disponibilità a intervenire il prossimo 29 gennaio e che l'esigenza espressa dal relatore gli risulta essere condivisa dalla XIV Commissione. Se non vi sono obiezioni, ritiene che la proposta del relatore possa essere senz'altro accolta.

La Commissione concorda.

Giuseppe PALUMBO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 14.40.

AVVERTENZA

Il seguente punto all'ordine del giorno non è stato trattato:

COMITATO RISTRETTO

Disposizioni concernenti l'impiego di farmaci psicotropi per la cura dei bambini e degli adolescenti.
C. 126 Bocciardo, C. 1414 De Angelis e C. 1716 Laura Molteni.