CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 15 gennaio 2009
122.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Trasporti, poste e telecomunicazioni (IX)
COMUNICATO
Pag. 136

INTERROGAZIONI

Giovedì 15 gennaio 2009. - Presidenza del presidente Mario VALDUCCI. - Interviene il sottosegretario di Stato per le infrastrutture e i trasporti, Giuseppe Maria Reina.

La seduta comincia alle 14.15.

5-00438 Bonavitacola: Spese di dotazione dell'apparecchiatura e di ricarica relative al pagamento dei pedaggi autostradali mediante «telepass».

Il sottosegretario Giuseppe Maria REINA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

Fulvio BONAVITACOLA (PD), nel ringraziare per la risposta, precisa che il

Pag. 137

riferimento al cosiddetto decreto Bersani aveva nell'interrogazione valenza analogica, volta a sottolineare l'opportunità di eliminare l'ulteriore onere rappresentato dalla tassa di ricarica. Ritiene altresì eccessivo e non giustificato il costo iniziale di acquisto dell'apparecchiatura e sollecita il Governo a intervenire perché sia ridotto. Prende atto delle indicazioni fornite nella risposta per quanto concerne il superamento della tassa nel caso in cui le operazioni di ricarica siano effettuate direttamente presso i «Punti blu» autostradali. Dichiara tuttavia di mantenere le proprie perplessità sull'applicazione di tale onere aggiuntivo che comunque persisterebbe nel caso di ricariche effettuate presso terzi.

5-00458 Bocci: Salvaguardia dei collegamenti ferroviari sulla linea Orte-Roma e 5-00469 Bocci: Allungamento dei tempi di percorrenza della tratta ferroviaria Chiusi-Roma.

Mario VALDUCCI, presidente, avverte che le interrogazioni 5-00458 e 5-00469, presentate dal deputato Bocci, saranno svolte congiuntamente.

Il sottosegretario Giuseppe Maria REINA risponde alle interrogazioni in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

Gianpiero BOCCI (PD), ringrazia per lo svolgimento dell'interrogazione, che dimostra l'attenzione della Presidenza della Commissione trasporti per il ruolo del Parlamento e per l'impegno dei singoli parlamentari. Ritiene che l'alta velocità non debba significare l'esclusione dal sistema di trasporto ferroviario di intere comunità. Osserva che dall'Umbria e dalle Marche è oggettivamente difficile raggiungere Roma e reputa che le decisioni in merito ai servizi non possano essere lasciate alle logiche e alle priorità di Ferrovie dello Stato. In conclusione si dichiara parzialmente soddisfatto della risposta e invita il Governo ad esercitare il proprio ruolo di garanzia dei diritti e a promuovere il raggiungimento di soluzioni concordate.

5-00793 Valducci: Strumenti di coordinamento dei finanziamenti destinati alla realizzazione e alla gestione di aeroporti al fine di valorizzare gli scali aeroportuali che abbiano bacini di utenza adeguati.

Il sottosegretario Giuseppe Maria REINA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

Mario VALDUCCI, presidente, si dichiara parzialmente soddisfatto, pur riconoscendo che il rappresentante del Governo ha fornito una risposta assai dettagliata. Sottolinea lo sconcerto che nell'opinione pubblica suscita lo spreco di risorse per la realizzazione e gestione di aeroporti che non rispondono ad effettive esigenze di traffico aereo. Per questo ritiene che debbano essere individuati con chiarezza gli enti che assumono la decisione di costruire aeroporti inutili, inevitabilmente destinati a indebitarsi e a ricorrere a finanziamenti pubblici per il ripiano delle perdite che si verificheranno. Segnala pertanto la rilevanza che può assumere l'indagine conoscitiva sul sistema aeroportuale italiano che la Commissione sta per avviare, anche al fine di individuare modifiche della normativa vigente che rafforzino gli strumenti di coordinamento tra Stato, regioni ed enti locali nella definizione degli assetti del sistema aeroportuale, in modo da evitare una irragionevole e insostenibile proliferazione di aeroporti nel paese.

5-00794 Valducci: Ritardi e disservizi sul treno Eurostar Milano-Roma del 28 novembre 2008.

Il sottosegretario Giuseppe Maria REINA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).

Mario VALDUCCI, presidente, ringrazia il Governo per la risposta molto puntuale,

Pag. 138

nella quale si precisano alcuni elementi della vicenda che erano stati indicati in modo diverso nelle comunicazioni diffuse da Trenitalia il giorno in cui si è verificato il guasto. Nell'auspicare che si sia trattato di un episodio straordinario, si augura che, quando debbano verificarsi situazioni analoghe, Trenitalia fornisca tempestivamente informazioni complete e attendibili, per non creare nei passeggeri preoccupazione e allarme, che si vanno ad aggiungere al disagio connesso al ritardo provocato dal guasto.
Dichiara quindi concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

La seduta termina alle 14.45.

SEDE CONSULTIVA

Giovedì 15 gennaio 2009. - Presidenza del presidente Mario VALDUCCI. - Interviene il sottosegretario di Stato per le infrastrutture e i trasporti, Giuseppe Maria Reina.

La seduta comincia alle 14.45.

Ratifica Trattato di amicizia, partenariato e cooperazione Italia-Libia, fatto a Bengasi il 30 agosto 2008.
C. 2041 Governo.

(Parere alla III Commissione).
(Esame e conclusione - Parere favorevole).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

Vincenzo GAROFALO (PdL), relatore, ricorda che la IX Commissione è chiamata ad esprimere il proprio parere sul disegno di legge C. 2041, recante Ratifica ed esecuzione del Trattato di amicizia, partenariato e cooperazione tra la Repubblica italiana e la Libia, firmato a Bengasi, 30 agosto 2008. L'Accordo consta di un Preambolo e di 23 articoli raggruppati in tre Capi.
Il Capo I delinea i principi generali che sono alla base dell'intesa. Viene innanzitutto ribadito l'impegno delle Parti al rispetto della legalità internazionale nel quadro della comune visione di centralità delle Nazioni Unite; si affermano i principi del rispetto dell'uguaglianza sovrana degli Stati, del non ricorso alla minaccia o all'impiego della forza contro l'integrità territoriale o l'indipendenza dell'altra Parte, della non ingerenza negli affari interni della controparte, anche impegnandosi a non usare il proprio territorio in attività ostili verso l'altra parte. Viene inoltre ribadito l'impegno al rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali, nonché quello alla soluzioni pacifica delle eventuali controversie.
Il Capo II contiene disposizioni volte a sanare le situazioni pregresse e i contenziosi ancora in atto. L'Italia si impegna a realizzare in Libia progetti infrastrutturali di base, che dovranno essere individuati sulla base delle proposte avanzate da quest'ultimo Paese. A tal fine viene fissato un limite massimo di spesa complessiva di 5 miliardi di dollari, distribuiti in venti anni. I fondi finanziari saranno gestiti dall'Italia, mentre la Libia renderà disponibili i terreni e agevolerà le imprese esecutrici dei lavori. Viene prevista l'istituzione di una Commissione mista paritetica, costituita da componenti designati dai rispettivi Stati, con il compito di individuare le caratteristiche tecniche dei progetti infrastrutturali di base e di decidere i tempi della loro realizzazione. È prevista inoltre la realizzazione da parte dell'Italia di iniziative speciali, tra le quali la costruzione di 200 abitazioni, l'assegnazione di 100 borse di studio universitarie e post-universitarie a studenti libici, la cura di persone colpite dallo scoppio di mine in Libia presso istituti italiani, il ripristino del pagamento delle pensioni di guerra ai titolari libici, e la restituzione di manoscritti e di reperti archeologici trasferiti in Italia in epoca coloniale. Per contro, la Libia si impegna a concedere i visti di ingresso anche ai cittadini italiani espulsi in passato dal proprio territorio, che desiderino

Pag. 139

entrare nel Paese per motivi di turismo, lavoro, o per altre finalità, nonché a costituire il Fondo Sociale per il finanziamento delle citate iniziative speciali. L'Accordo provvede inoltre a regolare le pendenze riguardanti crediti di aziende italiane nei confronti della Libia ed eventuali debiti di tali aziende nei confronti del fisco libico, attraverso un negoziato nell'ambito del Comitato crediti.
Il Capo III reca la disciplina del nuovo partenariato bilaterale. Le Parti costituiranno un partenariato bilaterale che si esprimerà attraverso consultazioni politiche su temi di reciproco interesse. Viene prevista una collaborazione economica e industriale, attraverso la realizzazione di progetti di trasferimento di tecnologie, particolarmente nei settori delle opere infrastrutturali, dell'aviazione civile, delle costruzioni navali, del turismo e dell'ambiente Viene inoltre sottolineato l'impegno per un rafforzamento della collaborazione nella lotta al terrorismo, alla criminalità organizzata, al traffico di stupefacenti e all'immigrazione clandestina, come già stabilito dall'accordo del 2000, in vigore dal 22 dicembre 2002. L'Accordo prevede infine una collaborazione nel campo della difesa e un impegno a collaborare nel settore della non proliferazione delle armi di distruzione di massa e del disarmo.
Segnala infine che gli interventi di cooperazione con la Libia, previsti dall'accordo, comportano, sotto il profilo finanziario, oneri pari a circa 215 milioni di euro per l'anno 2009, 250 milioni di euro per gli anni 2010 e 2011 e 180 milioni di euro annuali dal 2012 al 2028. Il disegno di legge in esame provvede a reperire le risorse necessarie istituendo un'addizionale all'imposta sul reddito delle società a carico delle società quotate che operano nel settore della ricerca e della coltivazione degli idrocarburi. Da questo punto di vista, mi sembra opportuno che le spese di un trattato, finalizzato a favorire rapporti di amicizia e di collaborazione tra Italia e Libia, siano poste a carico delle società che da tali rapporti possono trarre i maggiori benefici sotto il profilo economico.
In conclusione formula una proposta di parere favorevole.

Fulvio BONAVITACOLA (PD), nel riconoscere che il provvedimento fa seguito a una ripresa dei rapporti tra Italia e Libia, che dovrebbe permettere di superare criticità e conflittualità che si sono protratte per lungo tempo, favorendo alcuni settori dell'economia del paese che hanno rapporti intensi con la Libia e, più in generale, offrendo un segnale di distensione verso i paesi medio-orientali, osserva tuttavia che non risulta chiara la finalità dell'impegno economico estremamente ingente previsto dal trattato in esame. A suo giudizio non appare infatti evidente se tali risorse siano destinate ad un intervento di potenziamento delle infrastrutture interne alla Libia, riguardo al quale non sussistono motivi che giustifichino il coinvolgimento dell'Italia, o se invece debba ritenersi connesso a prospettive di cooperazione economica tra Italia e Libia, che tuttavia non sono in alcun modo precisate. Ribadisce pertanto che di fronte all'entità estremamente consistente delle risorse finanziarie utilizzate, manca ogni giustificazione sotto il profilo dell'interesse nazionale.

David FAVIA (IdV). Preannuncia l'astensione del proprio gruppo. Osserva che il trattato di cui si chiede l'autorizzazione alla ratifica contiene elementi positivi, come la normalizzazione dei rapporti che interessa l'attività di numerose imprese italiane e, al tempo stesso, reca profili non chiari, soprattutto per quanto concerne le finalità dell'impegno finanziario, estremamente rilevante. Tali ragioni motivano l'astensione del proprio gruppo.

La Commissione approva la proposta di parere del relatore.

La seduta termina alle 15.

Pag. 140

ATTI DEL GOVERNO

Giovedì 15 gennaio 2009. - Presidenza del presidente Mario VALDUCCI. - Interviene il sottosegretario di Stato per le infrastrutture e i trasporti, Giuseppe Maria Reina.

La seduta comincia alle 15.

Proposta di nomina dell'ammiraglio Luciano Dassatti a presidente dell'Autorità portuale di Napoli.
Nomina n. 22.

(Esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e rinvio).

La Commissione inizia l'esame della proposta di nomina all'ordine del giorno.

Maurizio IAPICCA (PdL), relatore, segnala che il Governo ha trasmesso, ai fini dell'espressione del parere parlamentare, la proposta di nomina dell'Ammiraglio Luciano Dassatti a Presidente dell'Autorità portuale di Napoli. Il Presidente Francesco Nerli, che ha ricoperto la carica per due mandati quadriennali, si è dimesso il 4 dicembre scorso, in anticipo rispetto alla scadenza del secondo mandato, prevista per il 17 febbraio 2009. Pertanto, l'Autorità è attualmente amministrata da un commissario straordinario.
Conformemente alle procedure stabilite dalla normativa vigente in materia di nomina dei Presidenti delle Autorità portuali, il nominativo dell'Ammiraglio Dassatti è stato indicato dalla provincia di Napoli e dai comuni di Napoli e di Castellammare di Stabia e su tale nominativo è stata acquisita l'intesa della regione Campania.
L'Ammiraglio Dassatti, nato il 28 giugno 1942, ha frequentato l'Accademia navale di Livorno, dove si è laureato in scienze marittime. Come ufficiale di Stato maggiore della Marina militare è stato imbarcato su diverse unità navali.
A partire dal 1972 ha ricoperto incarichi di direzione nel Corpo delle capitanerie di porto. In particolare, dal 1992 al 1995 è stato incaricato della direzione marittima di Livorno, dove per 10 mesi ha ricoperto l'incarico di commissario dell'Autorità portuale, costituita in quel periodo, e dal 1995 al 1998 ha retto la direzione marittima di Napoli. Dal 1998 al 2004, ha rivestito l'incarico di capo del primo reparto personale, formazione e ordinamento del Comando generale del Corpo delle capitanerie di porto e successivamente, dal 26 novembre 2004 al 3 luglio 2007, ha ricoperto l'incarico di Comandante generale del Corpo delle capitanerie di porto.
Ha svolto ampia attività di docenza presso l'Accademia navale in materie giuridiche, concernenti in particolare il diritto marittimo. Ha altresì svolto periodicamente incarichi di professore a contratto. È autore di diverse pubblicazioni concernenti il Corpo delle capitanerie di porto ed è stato insignito di numerose decorazioni e onorificenze.
Per la lunga esperienza maturata nel Corpo delle capitanerie di porto, con incarichi di rilevante responsabilità e, infine, con la nomina a Comandante generale del Corpo, nonché per le specifiche competenze nel settore delle scienze marittime e navali, ritiene che l'Ammiraglio Dassatti possieda tutti i requisiti necessari per svolgere l'incarico di Presidente dell'Autorità portuale di Napoli. Ricordo ancora che nella città di Napoli per tre anni ha già ricoperto la direzione marittima. Per le ragioni indicate, propone quindi di esprimere parere favorevole sulla proposta di nomina presentata dal Governo.

Mario VALDUCCI, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame della proposta di nomina ad altra seduta.

Proposta di nomina del professor ingegner Antonio Bevilacqua a presidente dell'Autorità portuale di Palermo.
Nomina n. 23.

(Esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e rinvio).

Pag. 141

La Commissione inizia l'esame della proposta di nomina all'ordine del giorno.

Vincenzo GAROFALO (PdL), relatore, segnala che il Governo ha trasmesso, ai fini dell'espressione del parere parlamentare, la proposta di nomina del professor ingegner Antonio Bevilacqua a Presidente dell'Autorità portuale di Palermo. Il professor Bevilacqua ha già ricoperto tale incarico a partire dal 2004. Il suo primo mandato quadriennale è scaduto il 7 ottobre scorso e attualmente l'Autorità si trova in regime di commissariamento.
La disciplina in materia di Autorità portuali prevede che il Presidente sia nominato dal Ministro dei trasporti, nell'ambito di una terna di esperti designati dalla provincia, dai comuni e dalle camere di commercio la cui competenza territoriale coincide con la circoscrizione dell'Autorità. Nell'ambito di tale terna, il presidente è individuato dal Ministro previa intesa con la regione interessata.
Nel caso della proposta in esame, il professor Antonio Bevilacqua è stato designato, come unico nominativo, dai comuni di Palermo e di Termini Imerese e dalla camera di commercio di Palermo e, insieme ad altri due esperti, dalla Provincia di Palermo. La regione Sicilia ha espresso la propria intesa sul nome del professor Bevilacqua in data 5 dicembre 2008.
Il professor Antonio Bevilacqua, nato il 26 dicembre 1962, si è laureato in ingegneria civile, sezione trasporti, presso l'Università di Palermo. Dopo essere stato nominato ricercatore nel 1990 e professore associato nel 1998, nel 2002 è risultato vincitore del concorso di professore universitario ordinario per il settore scientifico «strade, ferrovie ed aeroporti». Dal 2004 tiene l'insegnamento universitario presso la facoltà di ingegneria dell'Università di Palermo. La sua ampia produzione scientifica è costituita da circa quaranta interventi pubblicati su riviste tecniche nazionali e internazionali. Ha inoltre partecipato a convegni e congressi in Italia e all'estero.
All'attività scientifica e didattica, il professor Bevilacqua ha associato una intensa attività professionale nel settore dell'ingegneria civile, con particolare riferimento alle infrastrutture di trasporto. Tra i numerosi incarichi svolti, indicati nel curriculum allegato alla proposta di nomina, mi limito a segnalare l'attività, svolta dal dicembre 2001 al dicembre 2005, in qualità di esperto dell'amministrazione comunale di Palermo in materia di opere pubbliche, infrastrutture, mobilità ed urbanistica.
Con decreto del Ministro dei trasporti del 29 settembre 2004 è stato nominato presidente dell'Autorità portuale di Palermo, per cui la proposta di nomina in esame si configura sostanzialmente come una conferma. Una sezione del curriculum allegato alla proposta di nomina dà conto in modo particolareggiato delle attività svolte e dei risultati conseguiti dal professor Bevilacqua nel corso del suo primo mandato alla presidenza dell'Autorità portuale. In proposito, mi soffermo sulla capacità dimostrata dal professor Bevilacqua di instaurare un intenso rapporto di collaborazione con gli enti locali finalizzato in particolare alla riqualificazione delle aree portuali contigue a quelle cittadine. Nel 2005 il professor Bevilacqua ha presentato il Master plan del porto, nell'ambito del quale si definisce un'articolata strategia di valorizzazione e sviluppo competitivo. Ha altresì dedicato un assiduo impegno a permettere la partecipazione dell'Autorità portuale a manifestazioni fieristiche di grande rilievo. In quest'ambito richiamo, per il particolare significato rivestito dall'iniziativa, la cooperazione con la Fondazione Biennale di Venezia, che si è tradotta nel trasferimento a Palermo della Biennale attraverso la realizzazione di tre mostre e di vari incontri. Al tempo stesso, sotto la presidenza dell'ingegner Bevilacqua, sono stati avviati rilevanti interventi di bonifica e riqualificazione dell'area demaniale e di altre aree funzionali all'attività del porto. Nel 2008, infine, è stato presentato il nuovo Piano regolatore portuale, che prospetta una piena integrazione delle attività portuali

Pag. 142

con quelle urbane e un efficace coordinamento dei flussi dei diversi traffici, in modo da promuovere il ruolo del porto di Palermo di punto di riferimento del sistema portuale mediterraneo e di stimolarne lo sviluppo a livello nazionale e internazionale.
Per le indubbie competenze nella materia possedute dal professor Bevilacqua e per i risultati che ha conseguito nel corso del primo mandato alla presidenza dell'Autorità portuale, propone di esprimere parere favorevole sulla proposta di nomina.

Mario VALDUCCI, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame della proposta di nomina ad altra seduta.

La seduta termina alle 15.10.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 15.10 alle 15.15.

AVVERTENZA

Il seguente punto all'ordine del giorno non è stato trattato:

ATTI COMUNITARI

Programma legislativo e di lavoro della Commissione europea per il 2009 e programma di 18 mesi del Consiglio dell'Unione europea presentato dalle Presidenze francese, ceca e svedese.
COM(2008) 712 definitivo - 11249/08.