CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 15 settembre 2009
217.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari esteri e comunitari (III)
COMUNICATO
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SEDE REFERENTE

Martedì 15 settembre 2009. - Presidenza del vicepresidente Franco NARDUCCI.

La seduta comincia alle 12.50.

Ratifica ed esecuzione del protocollo relativo ai residuati bellici esplosivi (Protocollo V), annesso alla Convenzione di Ginevra del 10 ottobre 1980 sulla proibizione o la limitazione dell'uso di alcune armi convenzionali che possono essere considerate dannose o aventi effetti indiscriminati, fatto a Ginevra il 28 novembre 2003, con allegato.
C. 1076 Sarubbi e C. 2675 Governo.

(Seguito esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in titolo, rinviato da ultimo nella seduta del 21 luglio 2009.

Franco NARDUCCI, presidente e relatore, comunica che il 5 agosto scorso il Governo ha presentato il preannunciato disegno di legge C. 2675 recante disposizioni su materia analoga alla proposta di legge C. 1076, cui è stato abbinato. Nell'illustrare il disegno di legge C. 2675, segnala che esso reca nel titolo il riferimento a modifiche alla legge 7 marzo 2001, n. 58, relativa all'istituzione del Fondo per lo sminamento umanitario, al fine di estendere le disposizioni della predetta legge ai residuati bellici esplosivi. In particolare, sottolinea che l'articolo 3 del disegno di legge amplia le finalità del Fondo per lo sminamento umanitario, istituito dalla legge 7 marzo 2001, n. 58, all'interno dello stato di previsione del Ministero degli affari esteri, modificandone la denominazione in «Fondo per lo sminamento umanitario e per la bonifica di aree con residuati bellici esplosivi». A seguito della novella apportata con il disegno di legge in esame, il nuovo testo dell'articolo 1 della citata legge n. 58 del 2001 verrebbe a disporre che il Fondo provvede ad effettuare campagne di educazione preventiva sulla presenza delle mine e di riduzione del rischio e di residuati bellici esplosivi; censimento, mappatura, demarcazione e bonifica di campi minati o con residuati bellici esplosivi; assistenza alle vittime, ivi incluse la riabilitazione psicofisica e la reintegrazione socio-economica; ricostruzione e sviluppo delle comunità che convivono con la

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presenza di mine; sostegno all'acquisizione e trasferimento di tecnologie per lo sminamento e per la bonifica di aree con residuati bellici esplosivi; formazione di operatori locali in grado di condurre autonomamente programmi di sminamento e di bonifica di aree con residuati bellici esplosivi; infine, sensibilizzazione contro l'uso delle mine terrestri e in favore dell'adesione alla totale messa al bando delle mine.
Quanto alla dotazione del Fondo, definita nella tabella C della legge finanziaria, pari a 2.179.000 euro per il 2008, sottolinea che essa è stata completamente azzerata dall'articolo 60, comma 3, ultimo periodo, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito con modificazioni dalla legge 6 agosto 2008, n. 133. Pertanto, gli oneri derivanti dall'attuazione del disegno di legge in esame, pari a 15.000 euro annui, non sono posti a carico del Fondo ma sono individuati mediante una riduzione delle autorizzazioni di spesa previste dalla legge 4 giugno 1997, n. 170, recante ratifica ed esecuzione della Convenzione delle Nazioni Unite sulla lotta contro la desertificazione nei Paesi gravemente colpiti dalla siccità e/o dalla desertificazione, in particolare in Africa, con allegati, fatta a Parigi il 14 ottobre 1994. A tal proposito, preannuncia la presentazione presso l'Assemblea di un ordine del giorno Con riferimento al menzionato ampliamento del «Fondo per lo sminamento umanitario», ritiene doveroso sottolineare la necessità che, alla luce delle nuove competenze attribuite, sia garantita un'adeguata copertura finanziaria e che a tale fine, potrebbe essere opportuna la presentazione in Assemblea di un ordine del giorno.
In considerazione di quanto finora illustrato, considerata la maggiore ampiezza del provvedimento di iniziativa governativa rispetto alla proposta di legge C. 1076, propone che esso sia adottato quale testo base per il seguito dell'esame in sede referente.

Gianpaolo DOZZO (LNP), nel condividere, anche a nome del suo gruppo, la proposta del relatore in merito all'adozione del disegno di legge C. 2675 come testo base per il seguito dell'esame, concorda altresì sull'opportunità di presentare nelle successive fasi di esame un ordine del giorno volto ad incrementare le risorse finanziarie da destinare al Fondo.

La Commissione delibera quindi di adottare il disegno di legge C. 2675 come testo base per il seguito dell'esame in sede referente.

Franco NARDUCCI, presidente, avverte che, nessun altro chiedendo di intervenire, è concluso l'esame preliminare del provvedimento, che sarà trasmesso alle Commissioni competenti per l'espressione dei pareri. Come di consueto, se non vi sono specifiche segnalazioni da parte dei Gruppi, si intende che si sia rinunziato al termine per la presentazione degli emendamenti.

La seduta termina alle 13.