CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 12 maggio 2009
175.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari esteri e comunitari (III)
ALLEGATO
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ALLEGATO 1

Intese raggiunte dal Governo italiano con i Paesi membri dell'Unione europea per garantire le condizioni necessarie per l'esercizio del voto degli italiani residenti nei Paesi membri dell'Unione europea nelle elezioni per il Parlamento europeo (Atto n. 73).

PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE

La III Commissione (affari esteri e comunitari),
esaminato il documento del Governo,
esprime

PARERE FAVOREVOLE

con le seguenti osservazioni:
valuti il Governo l'opportunità di promuovere, se del caso in seno all'Unione europea, la stipula di un'intesa anche con la Confederazione Elvetica per consentire l'esercizio del diritto di voto europeo in loco ai cittadini italiani ivi residenti;
in una informativa successiva alle prossime elezioni europee, riferisca il Governo al Parlamento i dati relativi alla partecipazione al voto europeo dei cittadini italiani residenti negli altri Stati membri dell'UE, distinguendo tra coloro che hanno votato per le liste italiane ovvero per quelle dello Stato di residenza.

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ALLEGATO 2

Interrogazione n. 5-01401 Porta: Sull'ingresso dell'Italia nella Corporación Andina de Fomento (CAF).

TESTO DELLA RISPOSTA

Il Governo è ben consapevole della importanza della Corporaciòn Andina de Fomento e rimane convinto che una eventuale partecipazione dell'Italia - unico membro del G8 - ai lavori di questo organismo avrebbe delle importanti implicazioni politiche.
Tale partecipazione sarebbe, in effetti, pienamente coerente con la nostra strategia di rafforzamento del dialogo con l'America latina. Una strategia che, come l'interrogante ben sa, vedrà un passaggio decisivo nella Conferenza Nazionale Italia-America Latina che si svolgerà a Milano a inizio dicembre.
Il favore con cui guardiamo alla partecipazione italiana al CAF è ulteriormente rafforzato dal fatto che le priorità strategiche della Banca coincidono con i principi che l'Italia promuove: a) il sostegno ai processi di integrazione regionale come garanzia di stabilità, democrazia e sviluppo; b) l'impegno nel settore delle infrastrutture che abbiano un impatto immediato sulla riduzione della povertà e sullo sviluppo economico e sociale (penso in particolare, ai settori della salute, dell'approvvigionamento idrico, dell'istruzione, dell'infanzia, della tutela e recupero ambientale); c) l'attenzione alla piccola e media impresa come motore della crescita e dello sviluppo.
Sono queste, d'altra parte, le stesse motivazioni che avevano ispirato il precedente Governo a promuovere l'accantonamento dei fondi necessari all'acquisto di quote di capitale della CAF da parte dell'Italia.
Come avviene di regola per i rapporti fra il nostro Paese e le Istituzioni Finanziarie Internazionali, il Ministero dell'economia e delle finanze ha avviato, subito dopo l'approvazione della legge n. 246 del 27 dicembre 2007, contatti con le competenti articolazioni della CAF per definire le modalità di partecipazione dell'Italia agli organi di gestione e decisione della Banca.
Ad oggi, da quanto ci viene comunicato dal Ministero dell'economia e delle finanze non è stata ancora raggiunta un'intesa su una presenza italiana nella governance della Banca sufficientemente significativa e coerente con l'ammontare delle risorse che l'Italia è disposta ad impegnare.
Per quanto riguarda il Ministero degli Affari Esteri, nel confermare l'importanza che si annette alla partecipazione al CAF nel più ampio quadro della nostra politica di rilancio delle relazioni con l'America Latina, si informa che si sta definendo assieme agli organismi della Banca, i termini di un eventuale accordo di sede qualora il CAF intendesse aprire un proprio ufficio in Italia.