CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 26 giugno 2008
22.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari esteri e comunitari (III)
ALLEGATO
Pag. 26

ALLEGATO

Comunicazione della Commissione europea al Parlamento e al Consiglio - Processo di Barcellona: Unione per il Mediterraneo (COM (2008) 319).

DOCUMENTO FINALE APPROVATO DALLA COMMISSIONE

La III Commissione Affari esteri e comunitari,
esaminata, ai sensi dell'articolo 127, comma 1, del regolamento, la comunicazione della Commissione europea al Parlamento e al Consiglio «Processo di Barcellona: Unione per il Mediterraneo» (COM (2008) 319),
richiamata la risoluzione adottata sulla predetta comunicazione dal Parlamento europeo il 5 giugno 2008 in cui si «considera opportuno imprimere un nuovo impulso al Processo di Barcellona al fine di aumentarne la visibilità e i vantaggi concreti per i cittadini»;
preso atto delle conclusioni del Consiglio europeo di Bruxelles (19-20 giugno) che, in vista del vertice di Parigi del prossimo 13 luglio, ribadiscono l'importanza vitale della regione mediterranea per l'Unione europea tanto sul piano politico che sul piano economico e sociale;
sottolineata la priorità della dimensione culturale del Mediterraneo come luogo della civiltà del dialogo, del confronto e della cooperazione, sulla base del principio della pari dignità e della corresponsabilità;
accolto l'invito rivolto dal presidente francese Sarkozy perché anche tra le due sponde del Mediterraneo si sviluppi il modello fondativo dell'Europa comunitaria: «far lavorare insieme persone che si odiavano per abituarle a non odiarsi più»;
apprezzata la volontà di tutti gli Stati membri dell'Unione europea di continuare a partecipare a pieno titolo al partenariato euro-mediterraneo;
consapevole che lo sviluppo dello spirito del partenariato è intimamente connesso alla soluzione delle crisi e delle tensioni della regione, che richiedono da parte dell'Unione europea il massimo impegno con particolare riguardo alla promozione della democrazia ed alla protezione dei diritti dell'uomo e dei popoli;
ribadita la vocazione mediterranea tra le priorità della politica estera italiana;
condivisa la proposta di architettura istituzionale dell'Unione per il Mediterraneo, con particolare riferimento al ruolo democratico e rappresentativo che vi sarebbe svolto dall'Assemblea parlamentare euro-mediterranea;
considerando necessario, sul piano degli strumenti finanziari, il ripristino di una gestione separata rispetto alla politica di vicinato, in modo tale da garantire una più puntuale assegnazione e verifica delle risorse;
sostenendo l'opportunità di istituire la Banca euro-mediterranea e di privilegiare il finanziamento di progetti concreti a carattere regionale, con particolare riguardo ai temi della sicurezza, dell'energia,

Pag. 27

dell'ambiente, della formazione e dell'immigrazione;
esprime una valutazione positiva
impegnando il Governo a riaffermare il ruolo dell'Italia nella nuova Unione per il Mediterraneo, a sostenerne con convinzione e determinazione l'istituzione nel vertice di Parigi ed a contribuire attivamente alla redazione di una dichiarazione finale che possa registrare l'unanime consenso dei partecipanti.