CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 23 ottobre 2008
82.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Lavoro pubblico e privato (XI)
ALLEGATO
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ALLEGATO 1

5-00051 Lehner: Appalti dell'INPDAP per soggiorni di studio per i figli degli iscritti

TESTO DELLA RISPOSTA

In ordine all'atto ispettivo presentato dall'Onorevole Lehner, l'Inpdap ha reso noto quanto segue.
Tra i criteri analitici presenti nel disciplinare della gara in argomento, al punto 14.3, è espressamente disposto che «le offerte si intendono onnicomprensive di ogni onere e imposta secondo le vigenti normative». Tutte le offerte sono state valutate dall'Istituto sulla base di tale criterio.
Il regime contributivo e/o tributario non emerge dall'offerta e potrebbe risentire di diversi trattamenti fiscali riconosciuti ai concorrenti (es. società cooperative o società di diritto estero). L'istituto, per ogni singola fattura effettua un controllo di regolarità fiscale secondo le prescrizioni della normativa vigente e le indicazioni di Equitalia.
Per quanto riguarda l'ammissione alla gara della società in questione, l'Inpdap ha evidenziato che il richiamato disciplinare, in conformità alle vigenti disposizioni dispone, al punto 4.1, che «Possono partecipare alla gara i soggetti che ... non abbiano commesso violazioni, definitivamente accertate, rispetto agli obblighi relativi al pagamento delle imposte e tasse, secondo la legislazione italiana o quella dello Stato in cui sono stabiliti». Tale definitivo accertamento, per quanto consta all'Istituto, ad oggi, non sussisterebbe per la società in questione.
Il Ministero dell'Economia e delle Finanze, sentito al riguardo, per quanto di competenza, ha fatto presente quanto segue.
L'Agenzia delle entrate, conformemente alla sentenza della Corte di Giustizia del 13 ottobre 2005 (C/200/04), ha rappresentato che il regime speciale delle agenzie di viaggio, di cui all'articolo 74-ter del decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 633, è applicabile anche nell'ipotesi dei cosiddetti «viaggi di studio», qualora le prestazioni didattiche ed educative siano inserite all'interno di un pacchetto turistico come definito dalla legislazione nazionale.
L'Agenzia ha, inoltre, precisato che non risultano conclusi rapporti contrattuali tra l'Inpdap e l'Accademia Britannica Snc; per gli anni 2007 e 2008, i contratti di appalto, per i soggiorni in Italia e all'estero, risultano invece essere stipulati con l'Accademia Britannica Srl.
Dalle informazioni disponibili al Sistema informativo dell'Anagrafe tributaria in relazione a detta società, l'Agenzia non ha rilevato la presenza di attività di accertamento in corso, anche se si stanno effettuando approfondimenti sulle posizioni fiscali di cui trattasi.
Sarà mia cura rendere disponibili all'Onorevole interrogante gli esiti degli approfondimenti effettuati una volta conclusi.

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ALLEGATO 2

5-00196 Benamati: Crisi occupazionale presso la Cartiera del Maglio di Sasso Marconi

TESTO DELLA RISPOSTA

La Cartiera del Maglio S.r.l, azienda leader nella produzione di carta per sigarette, con un organico di circa 80 occupati nei due stabilimenti situati a Sasso Marconi e nel vicentino (Arsiero), sta affrontando una profonda crisi finanziaria.
Nell'anno in corso, a causa delle perdite derivanti dal cambio sfavorevole euro/dollaro, la società ha infatti registrato una forte diminuzione dei fatturato (circa 18 milioni di euro). Da qui la decisione di rinunciare al mercato americano e operare una riorganizzazione che ha interessato anche i turni di lavoro (passaggio dal ciclo continuo puro al lavoro per 5 giorni su 7).
La società in argomento ha evidenziato le prime difficoltà a partire dall'anno 2001 per effetto della contrazione del mercato della carta per sigaretta dovuta al minor consumo nei Paesi Occidentali e alla corrispondente espansione del mercato medesimo nei Paesi Orientali, nei cui territori si è sviluppata una produzione di carta per sigaretta a prezzi fortemente competitivi.
In questa situazione si è verificata un'ulteriore difficoltà consistente nell'abbandono dei fornitori italiani da parte di uno dei principali produttori di sigarette che ha concentrato la propria produzione europea in Olanda.
L'azienda, già nei primi cinque mesi del 2006, aveva fatto ricorso alla cassa integrazione guadagni ordinaria per 26 giorni, ricorrendovi, in seguito, anche per ulteriori periodi fino al 2008, anno in cui si è registrata, a fronte dell'aggravamento della situazione, la cessazione della produzione (al 31 maggio 2008) e la messa in liquidazione volontaria dell'azienda avvenuta il 25 giugno scorso.
A quella data i lavoratori in organico erano 79 di cui 61 presso la Cartiera di Sasso Marconi e 18 presso lo stabilimento di Arsiero (Vicenza).
Da quel momento, da parte del liquidatore, è stata ricercata una soluzione mirata alla vendita complessiva dell'azienda per la continuazione della produzione ed il mantenimento dei livelli occupazionali.
Il 23 luglio scorso, presso il Ministero che rappresento, dopo vari incontri tra le diverse parti coinvolte e le istituzioni territoriali, è stato sottoscritto un verbale d'accordo per la richiesta della Cassa integrazione guadagni straordinaria per crisi aziendale (CIGS) per cessazione di attività, della durata di 12 mesi, per 79 lavoratori: 61 dipendenti presso l'Unità produttiva di Sasso Marconi (Bologna) e 18 presso l'Unità produttiva di Arsiero (Vicenza) con decorrenza dal 1o giugno 2008.
Tale strumento di ammortizzazione sociale, in relazione alla ricordata messa in liquidazione della Società, si collega con un piano di gestione degli esuberi che prevede:
ricollocazione presso altre imprese nel sito di Arsiero (Vicenza), operanti nel medesimo settore;
ricollocazione presso aziende terze del territorio di Bologna;
dimissioni finalizzate alla ricollocazione;

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raggiungimento dei requisiti pensionistici secondo le normative vigenti in materia;
programmi di formazione e riqualificazione professionale, supportati da finanziamenti, anche pubblici, al fine di favorire opportunità di ricollocazione nel mercato del lavoro dei lavoratori interessati;
ricerca di soluzioni occupazionali alternative presso aziende, eventualmente dello stesso settore merceologico anche con il supporto di Unindustria Bologna e Confindustria Vicenza cui la Società aderisce.

Con successivo decreto direttoriale del 15 settembre 2008 è stato approvato il programma di CIGS, relativamente al periodo dal 1o giugno 2008 al 31 maggio 2009. Con lo stesso provvedimento è stata autorizzata, per il medesimo periodo, la corresponsione del relativo trattamento straordinario di integrazione salariale in favore dei lavoratori dipendenti dalla sopra citata società, per un massimo di 61 unità lavorative dell'unità di Sasso Marconi (Bologna) e per un massimo di 18 unità lavorative dell'unità di Arsiero.
La competente Direzione provinciale del lavoro di Bologna, interessata al riguardo, ha reso noto di avere acquisito, per le vie brevi, notizie aggiornate della situazione aziendale che qui ci occupa, attraverso contatti con il liquidatore della società medesima.
Il liquidatore ha comunicato che le trattative risultano attualmente in corso e che entro la fine del corrente mese dovrebbe essere definita e presentata una eventuale domanda di concordato preventivo al Tribunale di Bologna.
In particolare, l'acquirente mostratosi interessato a rilevare il ramo bolognese dell'azienda è rappresentato da una società austriaca, concorrente nella produzione di carta per sigarette e che, in questo settore, ricopre una larga quota del mercato mondiale.
La società in questione avrebbe delegato i propri legali italiani ad incontrare quelli della società Cartiera del Maglio i quali si stanno occupando delle procedure volte a definire una eventuale ipotesi di contratto di compravendita del suddetto ramo di azienda.
Nel contempo il liquidatore ha reso noto che il ramo d'azienda dello stabilimento di Arsiero, è stato rilevato pochi giorni or sono da un imprenditore locale (Cartotecnica Rossi s.r.l.), risultando quindi l'operazione favorevole al mantenimento dei livelli produttivi ed occupazionali nella realtà vicentina.
Il Ministero dello Sviluppo Economico, interessato per quanto di competenza, ha reso noto che presso i suoi uffici non risulta pervenuta alcuna richiesta di incontro da parte della proprietà e delle organizzazioni sindacali, volta ad individuare e porre in essere, ove possibile, alternative alla prospettata liquidazione della cartiera in questione, manifestandosi disponibile, ove richiesto dalle parti coinvolte, all'apertura di un tavolo al fine di esaminare più compiutamente la situazione.
Le istituzioni territoriali al fine di valutare le prospettive di rilancio dell'attività della cartiera hanno già attivato «un tavolo» di confronto e hanno fornito il loro impegno al fine di fare in modo che la nuova e difficile fase possa giungere ad una positiva conclusione.
La situazione aziendale è quindi ancora in itinere e sotto la costante attenzione da parte delle rappresentanze territoriali e governative.

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ALLEGATO 3

5-00491 Paladini: Situazione occupazionale dei lavoratori di Ansaldo T&D a seguito della cessione al gruppo Tili

TESTO DELLA RISPOSTA

Con riferimento all'interrogazione presentata dall'Onorevole Paladini, relativa alla società Ansaldo Trasmissione & Distribuzione, passo ad illustrare le informazioni acquisite dai competenti uffici dell'Amministrazione che rappresento e delle altre Amministrazioni coinvolte.
In particolare il Ministero dello Sviluppo Economico ha riferito che, alla fine del 2006, Finmeccanica, detentrice attraverso Sogepa di una quota del 30 per cento della predetta società, ha avviato una procedura di cessione conclusasi nel Maggio 2007 con l'acquisizione della società medesima da parte di Coinfra, società facente capo al Gruppo Tili.
Scopo della cessione era il risanamento dell'azienda ed il suo rilancio attraverso la sua integrazione sinergica con le altre attività dei Gruppo.
A distanza di 15 mesi dal passaggio del controllo a Coinfra tale obiettivo appare in via di conseguimento.
Nel corso di un recente incontro, tenutosi il 1o ottobre scorso, presso l'Unione Industriali di Genova con le segreterie territoriali di Fim, Fiom, e Uilm, l'azienda avrebbe dato ampie rassicurazioni circa l'andamento aziendale, che avrebbe raggiunto il pareggio economico nel 1o semestre 2008, e sulle prospettive future.
Nella predetta riunione le parti (Sogepa, Coinfra, OO.SS. locali e Confindustria Genova) hanno preso quindi atto della situazione complessiva della Ansaldo Trasmissione & Distribuzione.
Per quanto riguarda l'Amministrazione che rappresento, sono in grado di informare che, ad oggi, le Parti Sociali non hanno richiesto alcun incontro per l'esame della situazione occupazionale, né é pervenuta alcuna altra segnalazione al riguardo. Vorrei comunque ribadire la piena disponibilità a fornire all'Onorevole interrogante ulteriori notizie in merito alla situazione aziendale in parola non appena in mio possesso.
Infine posso garantire la piena disponibilità da parte delle Amministrazioni competenti ad attivare, ove le Parti lo richiedessero, un tavolo di confronto per valutare le criticità della vicenda societaria che potrebbero riflettersi sui livelli occupazionali.

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ALLEGATO 4

5-00488 Damiano ed altri: Regime fiscale e contributivo dei medici specializzandi

TESTO DELLA RISPOSTA

Con riferimento all'atto di sindacato ispettivo posto dagli Onorevoli interroganti relativo al problema dei medici specializzandi passo ad illustrare le notizie acquisite presso le Amministrazioni competenti.
Occorre preliminarmente precisare che l'articolo 1, comma 300 lettera c) della legge 23 dicembre 2005 n. 266 (finanziaria per il 2006) sostituisce integralmente il comma 2 dell'articolo 41 del decreto legislativo 368/1999, stabilendo che: «a decorrere dall'anno accademico 2006-2007, ai contratti di formazione specialistica si applicano le disposizioni di cui all'articolo 2, comma 26, primo periodo, della legge 8 agosto 1995, n. 335, nonché le disposizioni di cui all'articolo 45 del decreto-legge 30 settembre 2003, n. 269, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 novembre 2003, n. 326»,
Pertanto, per la durata legale della formazione specialistica, i medici devono essere iscritti alla Gestione separata e per il richiamo espresso all'articolo 45 della legge n. 326/2003, l'aliquota contributiva pensionistica è quella propria degli iscritti alla Gestione separata che non risultino assicurati presso altre forme obbligatorie.
L'Enpam (ente di previdenza ed assistenza dei medici ed odontoiatri) ha fatto presente che i medici in formazione specialistica, per effetto della semplice iscrizione all'Albo professionale, sono tenuti all'obbligo contributivo a favore del Fondo di Previdenza-Enpam quota A.
A seguito dl specifica richiesta da parte dell'Inps sulla misura dell'aliquota contributiva da applicare sul trattamento economico onnicomprensivo percepito dai medici in formazione specialistica, in considerazione della disposizione recata dall'articolo 1, comma 300, legge n. 266 del 2005, sopra citata, la competente Direzione Generale del Ministero che rappresento, con nota del 10 settembre 2008, ha ritenuto di configurare la disposizione recata dal citato articolo 1, come speciale rispetto alla disciplina generale recata dall'articolo 45 della legge n. 326/2003, soluzione ermeneutica pienamente condivisa anche dalla Ragioneria Generale dello Stato.
La scelta di individuare nella misura massima l'aliquota contributiva dovuta alla gestione di cui all'articolo 2, comma 26, della legge n. 335 del 1995, oltre a ricavarsi dal contenuto della summenzionata nota, risiede, altresì nella interpretazione più coerente che si è inteso dare del citato articolo 1, comma 300, della legge n. 266 del 2005.
In particolare nella nota menzionata è stato chiarito che il legislatore, nel citato articolo 1, co. 300, della legge n. 266/2005, nel richiamare l'articolo 45 della legge n. 326/2003, ha inteso definire una normativa speciale per i medici in formazione specialistica, assoggettandone il trattamento economico onnicomprensivo all'aliquota massima vigente nel tempo.
Da ciò discende che per i medici in formazione specialistica deve essere utilizzata sempre l'aliquota piena, indipendentemente dalla loro iscrizione all'ENPAM e dall'eventuale svolgimento di contemporanee attività di tipo professionale.
Tra le diverse interpretazioni si è quindi privilegiata quella volta ad assicurare una maggiore tutela previdenziale ai medici in formazione specialistica.

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ALLEGATO 5

5-00490 Foti ed altri: Salvaguardia dell'occupazione presso lo stabilimento Bosch di Bari

TESTO DELLA RISPOSTA

Con riferimento all'atto ispettivo presentato dall'Onorevole Pelino, relativo alla crisi dello stabilimento Bosch di Bari, passo ad illustrare le informazioni acquisite presso i competenti uffici dell'Amministrazione che rappresento nonché quelle pervenute dagli uffici del Ministero dello Sviluppo Economico.
Il Gruppo Bosch, leader mondiale nella fornitura di tecnologie e servizi, in Italia risulta avere un fatturato di circa 2,5 miliardi euro; occupa circa 5.486 lavoratori nei 13 stabilimenti produttivi, nei 2 centri di ricerca e sviluppo e nelle 11 aziende del Gruppo presenti sul territorio.
Il calo produttivo che ha interessato il mercato automobilistico ha influenzato anche il settore della componentistica; in particolar modo ad essere colpita è stata la produzione dedicata alle autovetture a propulsione diesel.
Lo stabilimento di Bari, al quale si fa riferimento nell'atto ispettivo, specializzato nella produzione del Common Rail per macchine diesel e freni, è stato interessato, nello scorso mese di luglio, da un calo stimato intorno al 20-30 per cento del portafoglio ordini.
L'INPS, sentito al riguardo, ha reso noto che in data 25 agosto 2008 è stata presentata domanda di concessione di Cassa integrazione guadagni ordinaria a favore di 305 lavoratori impegnati nell'attività dello stabilimento, per il periodo dal 28 luglio 2008 al 10 agosto 2008. L'istituto procederà quindi ad avviare le procedure di pagamento non appena l'azienda provvederà ad inviare il relativo accordo sindacale.
L'Assessorato al lavoro della Regione Puglia ha reso noto, inoltre, che la Bosch è stata inserita nel progetto di sviluppo del distretto della Meccatronica, progetto sul quale la Regione sta puntando molto al fine di risollevare quelle aziende colpite da ricadute occupazionali.
Per quanto concerne l'Amministrazione che rappresento, sono in grado di informare che, ad oggi, le parti sociali non hanno richiesto alcun incontro per l'esame della situazione occupazionale, né hanno inoltrato alcun'altra segnalazione al riguardo. Non risulta, inoltre, pervenuta alcuna richiesta di ammissione ai benefici della cassa integrazione guadagni straordinaria per le causali previste dalla legge 223/1991. Non appena in possesso di ulteriori notizie in merito alla vicenda aziendale in argomento posso assicurare che sarà mia cura informare l'Onorevole interrogante.
In conclusione sono in grado di garantire la piena disponibilità da parte delle Amministrazioni coinvolte per competenza ad attivare, qualora richiesto, un tavolo di confronto tra le parti per una positiva soluzione della vicenda al fine di garantire i livelli occupazionali e il rilancio dell'attività produttiva.

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ALLEGATO 6

5-00492 Delfino: Possibilità di estendere la detassazione del lavoro straordinario al pubblico impiego

TESTO DELLA RISPOSTA

Nell'atto parlamentare presentato dall'Onorevole Delfino si portano all'attenzione le disposizioni di cui all'articolo 2 co. 1 lett. a) della legge 126/2008, volte a salvaguardare il potere di acquisto delle famiglie italiane.
Tali provvedimenti dispongono infatti una tassazione agevolata, relativamente al secondo semestre 2008, delle somme erogate a livello aziendale a titolo di straordinario ed alle remunerazioni correlate ai risultati conseguiti nella realizzazione di programmi, concordati tra le parti, aventi come obiettivo incrementi di produttività, innovazione ed efficienza organizzativa, e altri elementi di competitività e redittività, ed hanno, come è noto, natura sperimentale.
La loro applicazione, infatti, come anticipato è limitata al periodo 1o luglio-31 dicembre 2008 ed è relativa unicamente ai dipendenti del settore privato. Il comma 5 del medesimo articolo prevede, inoltre, che trenta giorni prima del termine della sperimentazione si procederà ad una verifica, tra parti istituzionali e sindacali coinvolte, degli effetti delle disposizioni in argomento.
In proposito vorrei ribadire che il Governo guarda altresì con estremo interesse al processo di riforma del sistema di relazioni industriali avviato dalle parti sociali nell'auspicio che esso possa interessare anche il settore pubblico.
Ogni valutazione sulla detassazione degli straordinari e dei premi di produttività è dunque rinviata all'esito della predetta verifica nonché della negoziazione in atto del modello contrattuale.