CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 18 dicembre 2008
111.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Attività produttive, commercio e turismo (X)
COMUNICATO
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SEDE CONSULTIVA

Giovedì 18 dicembre 2008. - Presidenza del presidente Andrea GIBELLI. - Interviene il sottosegretario di Stato per lo sviluppo economico Paolo Romani.

La seduta comincia alle 14.15.

Misure urgenti per il sostegno a famiglie, lavoro, occupazione e impresa e per ridisegnare in funzione anti-crisi il quadro strategico nazionale.
C. 1972 Governo.

(Parere alle Commissioni V e VI).
(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta di ieri.

Andrea GIBELLI, presidente, informa i colleghi che, per impegni assunti in precedenza, il relatore collega Fava non può partecipare la seduta odierna e il presidente provvede a sostituirlo. Ricorda brevemente che nella seduta di ieri si è sviluppato un dibattito incentrato su una bozza di parere che il relatore aveva provveduto a redigere; inoltre, ricorda che alcuni colleghi, in particolare il collega Lazzari, hanno formulato rilievi critici su alcune parti del testo del decreto - si riferisce in particolare all'articolo 3 sul mercato elettrico - e avanzato l'esigenza di poter formulare valutazioni su quello che, in relazione ai lavori delle Commissioni V e VI in sede referente, avrebbe potuto essere il testo effettivo del decreto licenziato per l'Aula. In relazione alle esigenze emerse, il Presidente prospetta due possibilità: la prima è quella di procedere comunque, come in prima battuta ipotizzato, alla votazione di un parere sul testo base del decreto prescindendo dalle eventuali modifiche che le Commissioni potranno apportare, modifiche che sembrano essere, in particolare sulle parti di competenza della Commissione, più che eventuali; ovvero si può decidere di rinviare la votazione del parere al fine di potere assumere ulteriori elementi di valutazione sugli elementi di criticità emersi nella seduta di ieri, che risultano anche essere al centro di un dibattito aperto fra il governo e le associazioni di categoria e

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che potrebbe portare a importanti proposte di modifica.
La proposta che si sente di avanzare è quella di prevedere la votazione del parere in una seduta di gennaio - che potrà essere meglio identificata nella sede propria del prossimo ufficio di presidenza - così da poter ragionare su elementi che non siano più puramente ipotetici; dalle notizie che emergono da fonti di stampa, le modifiche che il governo sta valutando di apportare riguardano l'istituzione di un mercato infragiornaliero dell'energia, quella di un mercato dei servizi di dispacciamento, l'integrazione dei mercati regionali europei, il potenziamento dei mercati a termine fisici e finanziari dell'energia: acquisire elementi certi su come il Governo deciderà di dare soluzione a queste problematiche consentirà alla Commissione di esprimersi con valutazioni fondate e che potrebbero costituire ulteriore fonte di riflessione per le Commissioni di merito.
Dà quindi la parola ai colleghi che si erano già iscritti nella seduta di ieri, anche per acquisire le loro valutazioni sulle proposte avanzate dalla presidenza.

Luigi LAZZARI (PdL), osserva che il dibattito sulle questioni relative alla riforma del mercato elettrico è aperto e il Governo si sta dimostrando sensibile e propositivo: ritiene quindi opportuna e positiva l'ipotesi di tenere il dibattito aperto anche in sede di Commissione al fine di poter dare un contributo effettivo alla ricerca delle soluzioni più efficaci. Prende atto che la proposta da lui avanzata di procedere alla soppressione delle disposizioni sul mercato elettrico contenute nell'articolo 3 non appare percorribile, ma almeno con la soluzione prospettata dal Presidente la X Commissione sarà posta nella condizione di esprimere le proprie valutazioni su quelle che saranno le proposte modificative avanzate dal governo.

Andrea LULLI (PD) concorda con la proposta del presidente di rinviare alla ripresa dei lavori, dopo la pausa delle festività natalizie, l'espressione del parere sul provvedimento in esame. Pur mantenendo un giudizio fortemente critico sull'articolo 3, che reca nuove disposizioni sul mercato dell'energia, e sull'articolo 29, che applica in maniera retroattiva la riduzione delle agevolazioni fiscali per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici, intende svolgere il suo intervento sul complesso delle misure recate dal decreto-legge in esame. Sottolineato che le prospettive dell'intero comparto produttivo sono molto pesanti, ritiene che la gravità della situazione economica richieda uno sforzo congiunto dei diversi schieramenti politici nell'individuazione delle possibili soluzioni. Rileva altresì che le misure proposte nel provvedimento d'urgenza sono del tutto insufficienti ad affrontare la crisi. Sottolinea, quindi, la necessità di estendere gli ammortizzatori sociali, di rafforzare il mercato interno dei consumi, di interventi di credito a favore delle imprese. Si dovrebbe anche riattivare il mercato interno bancario ed eliminare la clausola del massimo scoperto. L'obiezione non banale della carenza di risorse richiede ancor più di affrontare la crisi strutturale con interventi condivisi e coraggiosi che superino gli antagonismi di parte, al fine di evitare una perniciosa radicalizzazione dei problemi. Auspica, quindi, che la Commissione possa svolgere un ruolo propositivo per il dibattito che si terrà presso le Commissioni di merito e in Assemblea. Ribadita l'opportunità di svolgere un lavoro condiviso perché la partita in gioco supera gli schieramenti in campo, pur nell'indisponibilità dell'opposizione a firmare deleghe in bianco, rileva che su questioni fondamentali l'opposizione è disposta ad assumersi le proprie responsabilità per il bene del Paese.

Raffaello VIGNALI (PdL) ritiene che sulla questione dell'energia debba essere individuata la strada migliore per favorire un ruolo propositivo della Commissione. Ritiene essenziale, ai fini di una formulazione condivisbile delle norme concernenti la riforma del mercato elettrico, che il Governo intervenga per modificare anzitutto

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la tempistica prevista dalle norme: pensare di riformare il mercato elettrico in sessanta giorni (ovvero a partire dal prossimo 29 gennaio) è assolutamente velleitario e improponibile, non consentendo neppure la necessaria revisione dei sistemi informativi delle aziende produttrici. Inoltre, per quanto riguarda il dispacciamento, ritiene necessario, invece, fare salve alcune norme di carattere tecnico, quali per esempio quelle introdotte in relazione alla necessità di rilancio del nucleare contenute nel provvedimento S. 1195, in corso di esame presso il Senato. Sottolineato che è necessario individuare meccanismi di funzionamento per un nuovo mercato dell'energia, ritiene opportuno segnalare alle Commissioni di merito le criticità insite nel sistema proposto dall'articolo 3 del decreto-legge.

Enzo RAISI (PdL) concorda con le argomentazioni svolte dal deputato Vignali che rappresentano la posizione del proprio gruppo sulla materia. Con riferimento alle osservazioni del collega Lulli riguardo alla dichiarata insufficienza delle misure recate dal decreto-legge in esame, rileva che il Governo è da tempo intervenuto con una serie di provvedimenti per affrontare la grave crisi strutturale attraversata dal Paese. Manifesta anch'egli disponibilità a confrontarsi e a collaborare con l'opposizione per individuare soluzioni positive per la ripresa dell'economia italiana.

Federico TESTA (PD) sottolinea che la proposta del presidente Gibelli prende atto delle criticità emerse nel corso del dibattito e prima richiamate nell'intervento del deputato Vignali. Richiama l'attenzione dei colleghi su una questione di metodo che giudica molto rilevante: l'intervento della politica in settori quali il mercato dell'energia può produrre effetti molto pericolosi - o addirittura devastanti -, se non attentamente ponderato. Come risulta da notizie di stampa di oggi, la questione aperta dall'articolo 3 del decreto-legge sul mercato dell'energia, in cui vi sono investimenti di miliardi di euro, è stata affrontata ieri in una sede non politica, la Confindustria. Si è trovata una mediazione tra produttori e associazioni industriali che rappresentano i grandi consumatori di energia, sulla base della quale sarà probabilmente modificato il provvedimento in esame. Ciò rappresenta, di fatto, una rinuncia al ruolo della politica. Manifesta perplessità sul fatto che il rinvio dell'espressione del parere sia sufficiente a rivendicare il diritto della X Commissione ad affrontare nel merito materie di propria competenza. Ritiene che procedere in questo modo non rappresenti un vantaggio per il Paese. Le problematiche del mercato elettrico sono delicatissime e anche associazioni confindustriali del Sud hanno espresso una posizione fortemente critica sull'articolo 3 del decreto-legge, in relazione in particolare al comma 12, concernente l'individuazione delle tre macro aree. Rileva che, se si insisterà su questa strada e con questi metodi, si scoraggeranno gli investimenti e si darà agli operatori internazionali l'immagine che l'Italia, anche in settori estremamente delicati, procede con approssimazione.

Andrea GIBELLI, presidente, nel manifestare la sua disponibilità a recepire nel parere anche le osservazioni del deputato Testa ribadisce l'opportunità di rinviare l'espressione del parere sul testo che dovrà modificare l'attuale articolo 3 nell'esame presso le Commissioni di merito, auspicando che il Governo tenga conto del proficuo dibattito svoltosi presso la X Commissione.

Alberto TORAZZI (LNP) dichiara di condividere la proposta del presidente. In relazione all'intervento di carattere più generale svolto dal deputato Lulli osserva che in Europa si è creato uno spaccamento tra i diversi Paesi relativamente al rispetto dei parametri di Maastricht. Al riguardo, il Governo italiano ha assunto, analogamente a quello tedesco, una posizione più attendista. Esprime apprezzamento per la disponibilità del Partito democratico al confronto con la maggioranza per l'individuazione di possibili soluzioni al grave momento di crisi

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economica, ma ritiene che, a questo fine, non si possa perseguire la strada dell'utilizzo di risorse pari ad un punto di PIL, come proposto nella seduta di ieri dal deputato Vico: per creare sviluppo sono infatti necessari interventi di riqualificazione della spesa.

Andrea LULLI (PD), replicando al collega Torazzi, sottolinea che è senza dubbio ragionevole e corretto pensare alla riqualificazione della spesa, ma ritiene che in situazioni di crisi gravi ed acute come quella attuale diventa marginale e forse anche velleitario pensare di intervenire sul fronte del rilancio dell'economia con una politica di riqualificazione della spesa, salvaguardando gli equilibri di bilancio, poiché se la crisi, come sfortunatamente si prospetta, arriverà ad avvitarsi su sé stessa, creando forte disoccupazione e crollo dei consumi, comunque i saldi di bilancio ne saranno travolti.

Federico TESTA (PD), sempre in relazione all'intervento del collega Torazzi, e naturalmente condividendo quanto espresso dal capogruppo Lulli, rileva che è senza dubbio teoricamente condivisibile riqualificare la spesa pubblica italiana, che è fortemente orientata sulla parte corrente e carente di investimenti, ma proprio a causa di questa struttura della spesa un intervento a breve termine risulta poco praticabile. La soluzione quindi dovrebbe essere nell'immediato intervenire per fronteggiare la crisi con risorse massicce, per poi rinviare gli interventi strutturali - che dovrebbero comunque essere previsti - a periodi congiunturalmente più favorevoli (ad esempio, dall'esercizio 2010).

Andrea GIBELLI, presidente, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 15.10.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 15,10 alle 15,15.

AVVERTENZA

I seguenti punti all'ordine del giorno non sono stati trattati:

INTERROGAZIONI

5-00015 Caparini: Tutela della rappresentatività delle associazioni dei consumatori nella RAI.

5-00344 Burtone: Sull'impianto industriale della Pfizer in Valbasento.

5-00509 Gatti: Situazione di crisi economico-finanziaria dell'azienda Galileo Vacuum Systems.

5-00512 Compagnon: Adeguamento del prezzo del carburante all'andamento della quotazione del petrolio.

5-00550 Benamati: Introduzione di forme di incentivazione per la produzione di energia geotermica.

COMITATO RISTRETTO

Nuova disciplina dei titoli e dei marchi di identificazione dei metalli preziosi.
(esame C. 326 Stefani e C. 1010 Raisi - Rel. Polidori).

AUDIZIONI

Seguito dell'audizione del Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Michela Vittoria Brambilla, sulle linee programmatiche del Governo nel settore del turismo.