CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 17 luglio 2008
37.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Lavoro pubblico e privato (XI)
ALLEGATO
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ALLEGATO 1

5-00029 Mario Pepe: Predisposizione di un piano strategico per l'inserimento dei giovani nel mercato del lavoro.

TESTO DELLA RISPOSTA

L'Onorevole Pepe, con il presente atto parlamentare, mi offre la possibilità di illustrare le politiche che il Governo intende avviare in materia di lavoro, con particolare riferimento agli interventi per i giovani.
Come evidenziato dal Ministro Sacconi nel corso di una recente audizione presso la Commissione XI del Senato, le politiche del lavoro devono essere improntate al sostegno della crescita economica, anche mediante il miglioramento della quantità e della qualità delle prestazioni lavorative, tenuto conto dell'attuale congiuntura economica e sociale di carattere emergenziale nonché dei fattori di criticità dell'attuale modello sociale, quali lo squilibrio demografico, i bassi tassi di scolarizzazione, le differenze strutturali tra le aree territoriali del Paese.
Nel quadro degli obiettivi di carattere generale che il Governo intende perseguire si richiama in particolare: l'azione sul versante della promozione dell'occupabilità del lavoratore, anche in funzione del sostegno alle aspirazioni di crescita professionale e sociale; quella preordinata alla tutela del diritto alla salute e sicurezza sul lavoro; quella per l'affermazione del diritto a un'equa retribuzione. Tali finalità potranno conseguirsi solo attraverso l'instaurazione di relazioni industriali attive e orientate alla crescita economica. Con il Libro Verde sul futuro del modello sociale in Italia, che verrà pubblicato a breve, e con il Libro Bianco che seguirà, verranno definite concretamente le proposte del Governo in materia di lavoro e di politiche sociali e il relativo piano di azione strategico per il prossimo triennio.
In particolare le linee di intervento individuate, in coerenza con le strategie definite a livello comunitario (Strategia di Lisbona, Strategia europea per la occupazione, Libro Verde sulla modernizzazione del diritto del lavoro), sono le seguenti:
visione integrata dei vari profili che concorrono al benessere dei cittadini (ottica del ciclo di vita);
politiche sociali come leva della crescita e dello sviluppo nella dimensione della società attiva (welfare positivo);
investimento sulla creazione di capitale umano e capitale sociale: migliore raccordo tra sistemi educativi e formativi e mercato del lavoro e lancio di un piano straordinario della formazione;
correlazione tra diritti e obblighi (libertà e responsabilità);
sostegno alla bilateralità e logica partecipativa delle relazioni industriali (superamento della visione antagonista e conflittuale);
messa a punto di moderne politiche di monitoraggio e valutazione: definizione di obiettivi misurabili e costante verifica in coerenza con le linee guida europee.

Il primo impegno operativo del Governo in materia di lavoro consisterà nel rimettere in moto tutta la «macchina» della legge Biagi e le molte norme in essa contenute rimaste inattuate in quanto tali disposizioni rappresentano uno strumento imprescindibile per l'integrazione dei giovani nel mercato del lavoro.

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A questo proposito sarà quindi necessario avviare il dialogo con le parti sociali per quanto riguarda i percorsi di occupabilità, adattabilità e pari opportunità nell'ottica di conciliare flessibilità e sicurezza sul mercato del lavoro secondo le recenti indicazioni europee sulla flexicurity e sulla modernizzazione del diritto del lavoro (lavoro a progetto, lavoro a termine, lavoro a tempo parziale, lavoro a chiamata, staff leasing e somministrazione, appalti, orario di lavoro, certificazione dei rapporti di lavoro, enti bilaterali).
In particolare con i recenti provvedimenti adottati, nell'ottica di una rivitalizzazione e rivisitazione di importanti istituti, è stata perseguita la semplificazione e completa messa a regime dell'apprendistato professionalizzante, ma anche degli apprendistati di primo e terzo livello volti a garantire, rispettivamente, forme di alternanza scuola e lavoro e percorsi universitari e di alta formazione in partenariato con il mondo del lavoro; la reintroduzione del lavoro a chiamata; la reintroduzione delle convenzioni di cui all'articolo 14 del decreto legislativo n. 276 del 2003 per l'inserimento dei lavoratori disabili.
Ulteriori campi di intervento per quanto riguarda la legge Biagi saranno:
la semplificazione e il rilancio della borsa continua nazionale del lavoro e piena implementazione del placement scolastico e universitario;
l'avvio di un piano straordinario per la formazione attraverso la costruzione di percorsi integrati e di pari dignità tra sistema educativo, sistema formativo e mercato del lavoro.

In conclusione, per quanto innanzi illustrato, sono in grado di affermare che il Governo dedica un'attenzione particolare ai giovani i quali, in via prioritaria, usufruiranno del più stretto raccordo tra sistemi educativi e mercato del lavoro e dei diversi percorsi di formazione.
In tal modo, ed anche attraverso un'attenta valutazione delle dinamiche del mercato del lavoro, potranno avere accesso ad occupazioni che richiedono professionalità nuove ed emergenti. In questo senso gli strumenti di semplificazione che ho descritto avranno una grande valenza in termini di concreta occupabilità.