CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 17 giugno 2008
17.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari esteri e comunitari (III)
COMUNICATO
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SEDE CONSULTIVA

Martedì 17 giugno 2008. - Presidenza del presidente Stefano STEFANI. - Interviene il sottosegretario di Stato per gli affari esteri, Alfredo Mantica.

La seduta comincia alle 14.05.

Decreto-legge 93/2008: Disposizioni urgenti per salvaguardare il potere di acquisto delle famiglie.
C. 1185 Governo.

(Parere alle Commissioni V e VI).
(Seguito esame e conclusione - Parere favorevole con osservazioni).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto rinviato nella seduta dell'11 giugno 2008.

Mario BARBI (PD), segnalando il dissenso del suo gruppo sul merito complessivo del provvedimento in titolo, ribadisce che esso realizza interventi che discriminano di fatto i cittadini italiani meno benestanti, quali ad esempio i pensionati che possono contare su modeste entrate e che vivono in regime di locazione. Quanto alle misure di copertura, segnala che le scelte operate dal Governo impoveriscono il Paese e colpiscono settori strategici, quali importanti investimenti nel Mezzogiorno e nel settore del trasporto pubblico locale o fondi di ridotta entità ma relativi a questioni sensibili come le misure contro la violenza nei confronti delle donne. In generale, ritiene assolutamente insostenibili i tagli apportati al bilancio del Ministero degli affari esteri, pari a circa 32 milioni di euro, che avranno inevitabili ripercussioni sulla presenza e sull'azione internazionale dell'Italia.

Enrico PIANETTA (PdL), nel rinviare alla relazione svolta dal collega Antonione, sottolinea la coerenza del provvedimento rispetto agli obiettivi dichiarati nel titolo e considerati prioritari dall'attuale Esecutivo: il provvedimento è urgente ed è rilevante in quanto crea le condizioni per il rilancio dello sviluppo sociale ed economico delle famiglie italiane. Quanto ai temi di stretta competenza della Commissione, rileva che sarebbe opportuno provvedere alla ricostituzione delle risorse da destinare alle celebrazioni per il sessantesimo anniversario della Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo e all'Accademia delle Scienze del Terzo Mondo, nel quadro della valorizzazione dell'impegno

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profuso dal nostro Paese in politica estera. Malgrado il condivisibile rammarico per i sacrifici richiesti all'Amministrazione del Ministero degli affari esteri, a suo avviso il decreto-legge muove nella direzione degli interessi del Paese e consente di realizzare risultati positivi in settori non adeguatamente presi in considerazione nel corso della passata legislatura.

Osvaldo NAPOLI (PdL), concordando con il collega Pianetta, esprime talune perplessità in ordine a quanto sostenuto dal deputato Barbi. In particolare, sottolinea che, a differenza di quanto portato a compimento dal Governo Prodi in materia di esenzione dal pagamento dell'ICI, le misure contenute nel decreto-legge in titolo sono adeguatamente coperte e sono destinate a favorire un elevato numero di famiglie italiane, considerato che nel nostro Paese circa l'80 per cento dei nuclei familiari vive in case di proprietà. Sottolinea che le esenzioni andranno a vantaggio di cittadini che per la maggior parte non possono essere considerati benestanti e che con molti sforzi sostengono il pagamento delle rate di mutuo per l'acquisto della prima casa. Peraltro, rileva che l'abolizione dell'ICI è condivisa dagli stessi comuni che, rappresentati dall'ANCI, concordano sul carattere iniquo di tale forma di prelievo. Nel ricordare la propria esperienza di sindaco di un piccolo comune e sottolineando la necessità che i comuni applichino l'IRPEF al massimo piuttosto che colpire i cittadini più deboli attraverso l'ICI, sottolinea che l'obiettivo del provvedimento appare raggiunto anche grazie alla garanzie offerte dal Governo per i rimborsi ai comuni nella misura del 50 per cento entro il 15 luglio.

Leoluca ORLANDO (IdV) preannuncia l'orientamento contrario del suo gruppo sul provvedimento in esame che tradisce la ridotta attenzione dell'attuale Governo nei confronti dei giovani e dei cittadini meno abbienti. Nel segnalare che occorrerebbe trattare in modo differenziato cittadini che non condividono la medesima condizione, sottolinea che in particolare per i giovani il futuro rappresenta un'incognita e che il loro malessere si traduce in un diffuso senso di insicurezza che deve preoccupare. Sottolinea, inoltre, che il provvedimento elimina dall'ordinamento un elemento costitutivo dell'autonomia impositiva dei comuni che avrebbe dovuto rappresentare la base di partenza per la realizzazione del federalismo fiscale. Esprime forte rammarico per le misure di copertura che comportano tagli significativi agli investimenti per la realizzazione di infrastrutture al Sud. Infine, segnala quale aspetto qualificante e non condivisibile del decreto-legge, le ingenti decurtazioni apportate al bilancio del Ministero degli affari esteri.

Marco ZACCHERA (PdL), pur comprendendo gli argomenti portati dai colleghi di opposizione finora intervenuti, ribadisce i positivi effetti del provvedimento sul piano sociale. Osserva che il decreto-legge è finanziato con tagli a fondi che talvolta non sono interamente spesi e che si traducono a fine esercizio in residui attivi. In generale, il provvedimento muove dall'intento di dare al Paese un segnale di forte cambiamento, necessario a scongiurare il persistere di un diffuso clima negativo. Nel considerare significative le misure di indennizzo disposte a favore dei comuni, rileva l'opportunità che il decreto-legge costituisca una sorta di «misura ponte», prodromica alla legge finanziaria per il 2009 in cui potranno essere recuperate talune risorse in particolare con riguardo agli italiani all'estero. In conclusione, ribadendo le finalità di razionalizzazione della spesa pubblica, che giustificano i sacrifici richiesti alle Amministrazioni interessate dai tagli, fa presente la necessità che il Governo precisi l'applicabilità dell'esenzione ICI alle case situate sul territorio italiano e di proprietà di connazionali residenti all'estero.

Il sottosegretario Alfredo MANTICA, ringraziando i deputati di maggioranza e opposizione per i qualificati contributi al dibattito, ribadisce che i tagli apportati al bilancio del Ministero degli affari esteri vanno inquadrati nella priorità strategica

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di carattere generale, perseguita dal Governo, di razionalizzazione della spesa pubblica. La questione dei tagli al Ministero degli affari esteri deve, inoltre, essere affrontata non soltanto tenendo conto degli importi ma anche dei vincoli cui è soggetta la spesa di tale Amministrazione. In questo senso, rientra tra le misure di razionalizzazione quella destinata al Fondo per la gestione delle sponsorizzazioni e delle liberalità, che costituiscono un aspetto qualificante dell'attività svolta dalle nostre rappresentanze diplomatiche: le nuove misure consentiranno di ridurre la spesa e di rendere più efficiente il lavoro svolto dai nostri diplomatici, anche alla luce del rapporto virtuoso che sussiste tra riduzione della spesa e incremento del grado di autonomia gestionale e finanziaria delle ambasciate e dei consolati. Nel preannunciare interventi di risparmio e di forte innovazione tecnologica rientranti in una nuova fase di ristrutturazione della rete diplomatico-consolare, che sarà resa nota al prossimo Consiglio Generale degli Italiani all'Estero (CGIE), sottolinea che si tratta di interventi sperimentali che potranno eventualmente essere riconsiderati nel futuro. Preannunciando l'accoglimento da parte del Governo di un eventuale ordine del giorno per la ricostituzione delle risorse a favore dell'Inter-Academy Medical Panel, sottolinea che il tema dell'estensione della norma sull'esenzione dall'ICI per gli italiani residenti all'estero rientra tra le competenze dell'Agenzia delle entrate, che sulla questione ha predisposto una circolare per la corretta applicazione della nuova normativa. Richiama quindi la questione delle preoccupanti riduzioni agli stanziamenti per la tutela e l'assistenza degli italiani nel mondo da 12,5 milioni di euro a 7,5 milioni di euro: si tratta di risorse che erano state disposte con la legge finanziaria per il 2008 e che costituivano il frutto di un'iniziativa parlamentare. Al riguardo, esprime l'impegno al recupero di tali risorse, che riguardano una priorità per il Ministero degli Affari esteri.

Roberto ANTONIONE (PdL), relatore, esprime soddisfazione per l'intervento testé svolto dal sottosegretario Mantica, che ha risposto in modo esauriente a talune questioni emerse nel corso dell'esame del provvedimento e per le quali ha espresso l'impegno del Governo al reintegro delle risorse. Formula, quindi, una proposta di parere favorevole con osservazioni, di cui dà lettura (vedi allegato).

Franco NARDUCCI (PD) preannuncia il voto contrario dei gruppi di opposizione sulla proposta di parere formulata dal relatore, pur apprezzando lo sforzo del rappresentante del Governo e dello stesso relatore per individuare soluzioni ai problemi sollevati nel corso del dibattito, con particolare riferimento alla questione dell'azzeramento dell'incremento del contributo all'Accademia delle scienze del Terzo Mondo. A suo avviso, la proposta di parere predisposta dal relatore è carente rispetto al nodo fondamentale rappresentato dai tagli alla rete diplomatico-consolare, che costituisce il motore principale per la promozione del sistema-Italia nel mondo e che in nessun modo può essere considerata come un improduttivo centro di spesa. Al riguardo, ricorda gli effetti moltiplicatori di risorse per l'erario che il solo operato del consolato italiano di Mosca riesce a produrre attraverso l'attività di rilascio dei visti Schengen. Nel rilevare che i tagli al bilancio del Ministero degli affari esteri sono particolarmente gravosi per il triennio 2008-2010, sottolinea che la rete diplomatico-consolare ha già attraversato tre fasi di ristrutturazione, con conseguenti problemi che sono ben noti al rappresentante del Governo.

Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva, quindi, la proposta di parere favorevole con osservazioni formulata dal relatore.

La seduta termina alle 15.