CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 16 settembre 2008
54.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Delegazione presso l'Assemblea parlamentare dell'OSCE
COMUNICATO
Pag. 3

Martedì 16 settembre 2008. - Presidenza del presidente Riccardo MIGLIORI. - Interviene il sottosegretario di Stato per gli affari esteri Alfredo Mantica.

La seduta comincia alle 15.10.

Comunicazioni del Presidente sulla prossima Riunione autunnale dell'Assemblea parlamentare dell'OSCE (Toronto, 17-21 settembre 2008).

Riccardo MIGLIORI, presidente, rivolge un saluto ai colleghi presenti ed un augurio di buon lavoro per la ripresa dell'attività parlamentare. Evidenzia quindi come egli abbia voluto convocare la Delegazione alla vigilia della riunione autunnale dell'Assemblea parlamentare dell'OSCE, a Toronto, dal 18 al 21 settembre prossimi, secondo il metodo che aveva indicato nella prima riunione della Delegazione, ispirato al confronto, il più ampio, trasparente e costruttivo possibile, sulle importanti tematiche da esaminare, in particolare mediante riunioni della Delegazione precedentemente e successivamente ai più importanti appuntamenti.
Il tema oggetto della prossima riunione di Toronto è «L'OSCE in un mondo aperto: scambi commerciali, sicurezza, processi migratori». In tale cornice, si svilupperà un dibattito, che, oltre ai tre ambiti di tradizionale interesse dell'OSCE (la dimensione della sicurezza e della cooperazione, la dimensione economica, i diritti umani), comprenderà anche il Foro del Mediterraneo, cui naturalmente è particolarmente interessata la Delegazione italiana. Il dibattito sul Mediterraneo sarà quest'anno caratterizzato, in particolare, dalla recente nascita dell'Unione per il Mediterraneo, per iniziativa della Presidenza della Repubblica francese.
Invita altresì i colleghi a prendere visione del documento inviato dal Senatore Di Nino, Presidente della delegazione canadese presso l'Assemblea parlamentare dell'OSCE e «ospite» della riunione autunnale a Toronto, per presentare e stimolare la discussione. Ricorda che, nel corso della riunione autunnale, non saranno votati documenti: la discussione sarà aperta dagli oratori previsti nel programma e si svilupperà con gli interventi degli iscritti a parlare (l'iscrizione avverrà in genere all'inizio della discussione e gli interventi saranno in genere al massimo per cinque minuti).
Ricorda inoltre che, per la Delegazione italiana, è stato organizzato dagli Uffici in collaborazione con il Consolato a Toronto un programma di incontri con la comunità italiana.
Infine, last but not least, osserva che la fase in cui si colloca la prossima riunione autunnale è caratterizzata da una particolare delicatezza in relazione al conflitto scoppiato lo scorso mese di agosto sul territorio della Georgia. Le istituzioni internazionali sono attualmente impegnate in un difficile percorso di pace, che prevede in particolare il controllo dell'applicazione dei sei punti dell'accordo di pace siglato, a seguito dell'iniziativa diplomatica del Presidente del Consiglio europeo. In

Pag. 4

tale ambito, spetterà un ruolo specifico, oltre che agli osservatori dell'Unione europea, anche alla missione sul terreno dell'OSCE, di cui è stato deciso il rafforzamento. Per fornire informazioni in proposito, ha invitato a partecipare alla riunione odierna della Delegazione il Sottosegretario per gli affari esteri, Senatore Alfredo Mantica, che invita ad intervenire.

Alfredo MANTICA, sottosegretario di Stato per gli Affari esteri, riferisce in ordine alla riunione di ieri del Consiglio affari generali e relazioni esterne (CAGRE) a Bruxelles, in cui è stato definitivamente deciso l'invio di 200 osservatori dell'Unione europea in Georgia, fra i quali vi saranno 40 italiani (36 militari e 4 civili). La questione ancora aperta riguarda le zone in cui potranno operare gli osservatori, in quanto si è previsto che al riguardo vi debba essere l'accordo di tutte le parti e il consenso delle autorità locali, essendo noto che la Russia è contraria alla possibilità che gli osservatori dell'Unione europea svolgano la propria attività in Ossezia del Sud e Abkhazia. Precisa altresì che gli osservatori della UE saranno disarmati e dovranno collaborare con i peace keeper russi, che sono invece armati.
L'altra questione aperta riguarda la Commissione d'inchiesta sul conflitto di agosto, cui la Georgia è contraria. Osserva che, tra i paesi membri della UE, vi sono due differenti posizioni: quella dei paesi baltici, appoggiati dalla Svezia e dalla Finlandia, schierati decisamente a favore della Georgia e contro la Russia, e quella degli altri paesi, compresa l'Italia, con un atteggiamento più critico nei confronti della stessa Georgia. In tale contesto opera anche la missione dell'OSCE, che si è deciso di rafforzare, con l'obiettivo sostanziale di mantenere uno status quo che sarà difficile cambiare, augurandosi che il riconoscimento dell'indipendenza dell'Abkhazia e dell'Ossezia del Sud da parte della Federazione russa sia formale ma non sostanziale.
Relativamente all'Unione per il Mediterraneo, di cui si discuterà, come accennato dal Presidente, nella riunione di Toronto, osserva come essa si inserisca nel cosiddetto processo di Barcellona, sostanzialmente rivitalizzandolo. Si pongono in proposito le questioni relative alla sua Presidenza ed alla sede del Segretariato internazionale. Per la Presidenza, dovrebbe esservene una affidata all'Egitto per la sponda sud (per due anni) ed una affidata a turno per sei mesi ad un paese europeo (soluzione che non sembra del tutto equilibrata). Per la sede del Segretariato e la stessa figura del Segretario generale, non si è pervenuti ad un accordo e si potrebbe temporaneamente prevedere una sede a Bruxelles. Sottolinea poi come si ponga il problema dei finanziamenti, che dovrebbero provenire da capitali privati. L'Italia è interessata, in particolare, ai progetti relativi alle autostrade del mare, al controllo satellitare per la sicurezza delle coste, al disinquinamento del Mediterraneo, alle piccole e medie imprese.
Osserva infine che, alla prossima Assemblea generale delle Nazioni Unite, la Serbia presenterà una risoluzione con cui chiede di sollecitare il parere consultivo della Corte Internazionale di Giustizia sulla legalità della dichiarazione d'indipendenza del Kosovo. Ricorda in proposito come 46 paesi, tra cui l'Italia, su 182 membri dell'ONU abbiano riconosciuto l'indipendenza del Kosovo, per cui è da ritenersi che la risoluzione verrà approvata. Preannuncia peraltro che la stessa Italia è orientata ad astenersi su tale proposta di risoluzione. Sottolinea come lo scorso 9 settembre la Serbia abbia ratificato gli accordi di stabilizzazione e associazione con i Paesi dell'Unione europea, compiendo un importante passo in direzione dell'Europa. Sempre relativamente al Kosovo, osserva infine come si stia ormai concretamente avviando, sebbene con ritardo rispetto a quanto inizialmente programmato, il processo della sostituzione del forze UNMIK con quelle EULEX.

Pierluigi MANTINI (PD) invita il sottosegretario Mantica a chiarire la posizione italiana relativamente all'istituzione di una

Pag. 5

Commissione di inchiesta sul conflitto in Georgia e a fornire una propria valutazione sullo scenario che potrebbe aprirsi in seguito all'approvazione della risoluzione presentata dalla Serbia all'Assemblea generale delle Nazioni Unite.

Matteo MECACCI (PD) osserva come l'attenzione pubblica sia stata da ultimo richiamata soprattutto sul problema dell'adesione della Georgia alla NATO, mentre dovrebbe essere considerato di maggiore rilevanza quello dei rapporti tra la stessa Georgia e l'Unione europea. Evidenzia in proposito come l'integrazione della Georgia in Europa potrebbe favorire lo sviluppo delle libertà democratiche nel paese. Osserva quindi, relativamente alla possibile approvazione della risoluzione presentata dalla Serbia all'Assemblea generale delle Nazioni Unite, che difficilmente si potrebbe tornare indietro rispetto alla condizione di indipendenza del Kosovo.

Massimo LIVI BACCI (PD), con riferimento all'Unione per il Mediterraneo e ricordando che nella riunione autunnale dell'OSCE si discuterà anche dei diritti umani dei migranti, chiede informazioni sul testo dell'accordo fra l'Italia e la Libia, in particolare per quanto attiene al controllo dell'immigrazione.

Laura ALLEGRINI (PdL) ricorda come, nel corso dell'osservazione elettorale in Georgia organizzata dall'Assemblea parlamentare dell'OSCE lo scorso gennaio, emerse per un verso una forte riduzione del consenso popolare per il Presidente Sakashvili, benché comunque maggioritario, e per altro verso, nel contestuale referendum in proposito, un notevole consenso popolare in favore dell'ingresso della Georgia nella NATO.
Claudio D'AMICO (LNP) dichiara di condividere le posizioni del Governo enunciate dal sottosegretario Mantica. Sottolinea di essere personalmente favorevole ad una Commissione d'inchiesta sul conflitto in Georgia, evidenziando che, sebbene la stampa abbia messo in luce soprattutto le responsabilità russe per una reazione sproporzionata, vi siano state però anche iniziali responsabilità da parte georgiana. Si augura al riguardo che la delegazione italiana possa mantenere una comune posizione di equidistanza relativamente al conflitto in Georgia.
Relativamente all'Unione per il Mediterraneo, evidenzia come, a suo avviso, sarebbe comunque opportuno investire gli eventuali fondi disponibili per il controllo delle coste e la sicurezza, considerato che il Mediterraneo è ormai nelle mani della criminalità organizzata per il traffico illecito di esseri umani. Esprime infine perplessità in ordine alla possibilità di un'effettiva funzione di peace keeping da parte dei militari russi nelle zone di confine tra Russia e Georgia.

Nino RANDAZZO (PD) invita il sottosegretario Mantica a chiarire se sia previsto un termine temporale per la missione degli osservatori della UE e dell'OSCE.

Riccardo MIGLIORI, presidente, chiede se, ad avviso del sottosegretario Mantica, la Conferenza di pace prevista a Ginevra potrà comportare l'annullamento della Conferenza sul Caucaso prevista per il mese di novembre a Roma.
Sottolinea quindi l'opportunità di favorire l'integrazione della Serbia in Europa, segnalando il dato positivo della divisione dello stesso partito radicale serbo, sinora di stampo decisamente antieuropeo, avendo una parte di quel partito assunto una posizione favorevole all'ingresso della Serbia nell'Unione europea.

Alfredo MANTICA, sottosegretario di Stato per gli Affari esteri, rispondendo ai quesiti posti, osserva che l'istituzione della Commissione d'inchiesta sul conflitto in Georgia è stata definitivamente decisa nella riunione di ieri a Bruxelles, sebbene non se non ne sono state definite le relative modalità. Relativamente all'eventuale approvazione della risoluzione presentata dalla Serbia all'Assemblea generale dell'ONU, osserva che nei prossimi mesi l'Europa dovrebbe comunque offrire una risposta positiva alla Serbia con un'accelerazione del processo di integrazione,

Pag. 6

prevedendo, ad esempio, un'entrata in vigore anticipata degli accordi ASA nella prospettiva di una adesione della Serbia all'Unione europea nel 2009. Osserva però che a tale possibilità si è opposta l'Olanda, che, dopo l'arresto di Karazdic, pretende ora la consegna al tribunale internazionale de L'Aja di altri tre criminali di guerra, innanzitutto Ratko Mladic. Ritiene comunque che un'astensione italiana sulla risoluzione che la Serbia presenterà all'assemblea generale delle Nazioni unite potrà rappresentare il riconoscimento del diritto di un paese a far valere in sede internazionale le proprie istanze, nella consapevolezza dell'esigenza di dare una sorta di soddisfazione e compensazione all'opinione pubblica serba.
Osserva quindi che i paesi dell'ex Patto di Varsavia sono interessati più all'adesione alla NATO che all'ingresso nell'Unione europea, come dovrebbe dimostrare anche il comportamento della Georgia nel passato mese di agosto. Al riguardo, il Governo italiano compirà scelte coerenti con quelle dell'Unione europea, sussistendo attualmente alcune perplessità in ordine alla possibilità di un processo accelerato per l'ingresso della Georgia e dell'Ucraina nella NATO. Ricordato quindi come spetti all'Italia il merito di aver avviato un dialogo tra NATO e Russia nel Vertice di Pratica, sottolinea come per l'Italia la priorità di allargamento dell'Unione europea riguardi innanzitutto i Paesi dei Balcani.
Relativamente alla Conferenza di pace a Ginevra, osserva che essa verrà organizzata probabilmente qualche giorno dopo il 15 ottobre (data inizialmente prevista) e che, comunque, si svolgerà anche la Conferenza sul Caucaso a Roma, nel mese di novembre, programmata da prima del conflitto in agosto, con un carattere probabilmente di approfondimento e di studio. Precisa quindi che ieri a Bruxelles non si è discusso sulla scadenza temporale della missione in Georgia degli osservatori della UE e dell'OSCE.
Relativamente all'accordo tra l'Italia e la Libia, evidenzia come esso contenga impegni seri da realizzare nel corso del tempo, che tuttavia non riguardano il controllo dell'immigrazione. Ricorda come a tale ultimo riguardo fosse intervenuto un precedente accordo, siglato dal ministro dell'interno Pisanu, e successivamente confermato, in base al quale si prevedono reciproci impegni da parte italiana e libica per il contrasto dell'immigrazione clandestina.

Claudio D'AMICO (LNP) chiede se, nell'ambito degli accordi tra Italia e Libia, vi siano impegni che riguardano il controllo delle frontiere a sud della Libia.

Alfredo MANTICA, sottosegretario di Stato per gli Affari esteri, risponde affermativamente, sottolineando tuttavia come sia estremamente difficoltoso il controllo delle frontiere interne della Libia, in particolare al confine con l'Egitto.

Pierluigi MANTINI (PD) evidenzia come sia necessario che il Governo fornisca i necessari elementi informativi in ordine ad un accordo tra Italia e Libia che attualmente ha contorni oscuri e che invece dovrà assumere chiari connotati, prevedendo tra l'altro ingenti impegni finanziari, che dovranno essere noti al Parlamento nel momento della sua ratifica.
Riccardo MIGLIORI, presidente, ringrazia il sottosegretario Mantica per il suo intervento alla seduta della Commissione.

La seduta termina alle 16.40.