CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 16 dicembre 2008
109.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissione parlamentare per la semplificazione
COMUNICATO
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Martedì 16 dicembre 2008. - Presidenza del Presidente Andrea PASTORE. - Intervengono, ai sensi dell'articolo 48 del Regolamento del Senato, il presidente della Confartigianato, dottor Giorgio Guerrini, accompagnato dal dottor Giuseppe Del Vecchio, responsabile del Settore legislativo e dalla dottoressa Stefania Multari, responsabile dell'Ufficio relazioni istituzionali; il dottor Giulio Baglione e il dottor Sergio Gambini, responsabili rispettivamente del Dipartimento territorio e impresa e dell'Ufficio relazioni istituzionali della CNA; il dottor Michele De Sossi, responsabile sindacale della Casartigiani.

La seduta comincia alle 14.10.

Sulla pubblicità dei lavori.

Il PRESIDENTE comunica che è stata avanzata richiesta, ai sensi dell'articolo 33, comma 4, del Regolamento del Senato, di attivazione dell'impianto audiovisivo, in modo da consentire tale forma di pubblicità per la procedura informativa all'ordine del giorno e che, ove la Commissione convenga, il Presidente del Senato ha già preannunciato il proprio assenso.
Non facendosi osservazioni, la forma di pubblicità di cui all'articolo 33, comma 4, del Regolamento del Senato, viene adottata per il prosieguo dei lavori.

PROCEDURE INFORMATIVE

Seguito dell'indagine conoscitiva sulla semplificazione normativa e amministrativa.
Audizione di rappresentanti di Confartigianato, CNA e Casartigiani.

Riprende l'indagine conoscitiva in titolo, sospesa nella seduta del 18 novembre 2008.

Il PRESIDENTE ringrazia i rappresentanti delle Organizzazioni presenti ed introduce l'audizione.

Il dottor GUERRINI, presidente della Confartigianato, svolge un'ampia relazione e consegna una documentazione che chiede sia acquisita agli atti della Commissione. Sottolinea come il tema della semplificazione sia di grande rilevanza per

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la Confederazione da lui presieduta che, già dall'inizio del 2002, ha avviato un'approfondita riflessione sulla necessità di una iniziativa forte su questo tema per favorire lo sviluppo e la competitività del sistema produttivo italiano. L'enorme produzione legislativa nazionale, regionale ed europea genera per le imprese, specie per quelle di piccole dimensioni, elevati oneri di gestione delle pratiche burocratiche: la Confartigianato ha stimato che complessivamente le imprese italiane «bruciano» un punto di PIL (pari a circa 14.920.000 di euro) in costi interni ed esterni per gestire i rapporti con la pubblica amministrazione e che il maggiore onere viene sopportato dalle microimprese. Se tutte le aziende italiane fossero liberate da questo eccessivo peso incrementerebbero la produttività del 2,3 per cento e addirittura le microimprese registrerebbero un aumento del 5,8 per cento, recuperando più della metà del gap di produttività che attualmente scontano rispetto alla media della produttività di Francia, Germania e Spagna. Ricorda che la Commissione europea nel novembre 2006 ha presentato una proposta finalizzata a ridurre del 25 per cento gli oneri amministrativi per le imprese entro il 2012: questo obiettivo dovrebbe costituire un ulteriore stimolo a percorrere con decisione e consapevolezza la strada di una incisiva riforma, come hanno fatto i maggiori paesi europei che, in questi ultimi anni, hanno visto diminuire, a differenza dell'Italia, l'incidenza sul PIL del peso della burocrazia.
La Confartigianato ha individuato 6 princìpi chiave che dovrebbero costituire il quadro complessivo dell'attività di semplificazione: l'istituzione di un punto unico di contatto, cioè di un unico referente che integri al proprio interno tutte le competenze relative agli adempimenti amministrativi che hanno rilevanza ai fini dell'attività di impresa; l'eliminazione dei controlli ex ante sull'attività di impresa; il rafforzamento dei controlli ex post sulla stessa attività; un supporto tecnico da parte di enti accreditati per la certificazione della conformità alle norme vigenti; l'omogeneità di trattamento su tutto il territorio nazionale; l'indennizzo automatico per mancato rispetto dei termini del procedimento. Un recente sondaggio realizzato dall'Osservatorio ISPO e dalla Confartigianato nel giugno del 2008 sul tema della semplificazione rivela che imprenditori e cittadini esprimono le medesime aspettative: il 45 per cento degli intervistati ritiene necessario ridurre il numero degli uffici pubblici cui bisogna rivolgersi per adempiere agli obblighi amministrativi e reputa fondamentale semplificare le norme degli adempimenti burocratici.
Ad avviso della Confartigianato in questa opera di semplificazione non si parte dall'anno zero perché le esperienze passate e i tentativi avviati in questi anni hanno consentito di individuare un set di strumenti sui quali esiste un'ampia condivisione del mondo politico ed economico. Un punto di riferimento importante è rappresentato dall'iniziativa assunta dalla Commissione europea con lo Small Business Act nel quale si richiama l'attenzione sulla necessità di valutare e misurare, sia in termini di valutazione di impatto, sia in termini di ricaduta, l'effetto delle politiche attivate in favore delle piccole imprese. Sulla base di quanto indicato dallo Small Business Act, la Commissione Industria del Senato ha approvato una risoluzione con la quale impegna il Governo a dare attuazione ai princìpi in esso contenuti, assicurando l'effettiva riduzione degli oneri burocratici, l'avvio di un dialogo costante tra i diversi livelli istituzionali e la valorizzazione della rete delle camere di commercio e delle associazioni di imprese.
Un altro strumento efficace è costituito dal cosiddetto «taglia-leggi» previsto dall'articolo 24 del decreto-legge n. 112 del 2008, grazie al quale sono stati abrogati più di 3000 atti legislativi. Sarebbe ora necessario proseguire in questa strada procedendo al riassetto e alla codificazione della normativa primaria regolante la materia di ciascun settore e al coordinamento formale e sostanziale del testo delle disposizioni vigenti. Per quanto riguarda infine il cosiddetto «taglia-oneri», la Confartigianato esprime un giudizio

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positivo sulle misure avviate, sottolineando tuttavia che la rilevazione degli oneri amministrativi deve tradursi in tempi rapidi in disposizioni normative volte ad introdurre procedure amministrative semplificate per consentire alle piccole e medie imprese un effettivo risparmio di costi.
In conclusione, la Confartigianato ritiene che il percorso avviato sia positivo ma che sia fondamentale che tutti i soggetti istituzionali svolgano il loro ruolo per perseguire risultati concreti ed utili a conferire certezza ed uniformità sul territorio ed ad implementare il grado di competitività delle imprese.

Il dottor BAGLIONE, responsabile del Dipartimento territorio e impresa della CNA, nel depositare una relazione scritta, rileva come anche la Confederazione da lui rappresentata avverta fortemente la necessità di ridurre l'impatto che gli adempimenti normativi e amministrativi hanno sulla vita delle imprese, sia in termini di costi diretti che di tempi impiegati. Ritiene tuttavia che alcune iniziative positive siano state avviate e che l'avvicendarsi dei governi, dal 2005 ad oggi, non abbia interrotto questo trend positivo, che ha consentito in questi mesi di concretizzare alcune iniziative già avviate nella scorsa legislatura, come l'introduzione del libro unico per le imprese.
Ad avviso della CNA la semplificazione amministrativa non può essere affrontata in modo superficiale ma richiede interventi articolati sia sul piano normativo, sia su quello amministrativo e organizzativo. Per quanto riguarda la semplificazione normativa, la CNA ha costituito un gruppo di lavoro che ha censito oltre 21 mila leggi in materia di attività imprenditoriale e le ha raccolte per argomenti omogenei affidandole poi, per una valutazione, ad un gruppo di esperti.
Per quanto riguarda la semplificazione dei procedimenti, la misurazione dei costi amministrativi, avviata dal Dipartimento della funzione pubblica in collegamento con l'Istat, ha comportato nello scorso anno un grande lavoro al quale hanno fornito un apporto diverse organizzazioni. La CNA si è servita di una società denominata «CNA Interpreta» che ha il compito di «interpretare» tutta la normativa di settore e di tradurla in indicazioni operative per le imprese. Questa società nel 2006 ha vinto una gara indetta dai Ministeri dell'innovazione e delle attività produttive per la fornitura di una banca dati completa di tutti gli adempimenti relativi ad ogni tipologia imprenditoriale, prevista dal codice ATECO. Da una ricognizione svolta dalla CNA emerge come il numero totale di tipi di adempimenti informativi a carico delle imprese sia di più di 47 mila. Il solo accorpamento di quelli omogenei ridurrebbe questo numero a circa 5 mila.
Per quanto riguarda la semplificazione organizzativa, la manovra economica approvata dal Governo questa estate ha consentito di rilanciare gli sportelli unici per le attività produttive, attribuendo molte funzioni di gestione degli stessi a soggetti che operano sul mercato. Ad un nuovo soggetto denominato «agenzia per le imprese» sono stati inoltre delegati sia compiti di istruttoria, in sostituzione della pubblica amministrazione, che di autorizzazione vera e propria. Con questi due strumenti la pubblica amministrazione dovrebbe ritirarsi dalla sfera di contatto con le aziende ed affidare ai meccanismi di mercato l'esecuzione dei procedimenti, concentrando la sua attività sul terreno degli indirizzi e dei controlli, che potrebbero essere più estesi e minuziosi. Per questi motivi la CNA esprime una valutazioni positiva delle azioni avviate che appaiono in linea di continuità con quelle intraprese negli ultimi anni.

Il dottor DE SOSSI, responsabile sindacale della Casartigiani, condivide le valutazioni espresse dai rappresentanti che lo hanno preceduto. Esprime apprezzamento per la strategia avviata dal Governo con il decreto-legge n. 112 del 2008, in particolare per quanto riguarda le disposizioni introdotte dagli articoli 39 e 40, sull'istituzione del libro unico sul lavoro, nonché per quelle in materia di trattamento dei dati personali e di installazione

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di impianti all'interno di edifici. Sottolinea l'importanza del ruolo che può essere svolto dalle associazioni di categoria nell'interlocuzione tra imprese e istituzioni.

Il senatore SACCOMANNO rileva come sul tema della semplificazione si assista ad una totale convergenza di intenti e di analisi da parte delle tre principali organizzazioni di categoria. Chiede di chiarire se i dati forniti in merito ai costi della burocrazia, siano comprensivi anche dei costi derivanti dalla burocrazia regionale e locale.

La senatrice LEDDI evidenzia un dato paradossale che emerge dalla relazione della CNA: il sistema normativo italiano è a tal punto complicato e farraginoso che una organizzazione di categoria è indotta a costituire una struttura ad hoc che decodifichi e interpreti la normativa di settore, arrivando poi a mettere a disposizione dello stesso Stato la banca dati così costituita. Sul piano concreto sarebbe interessante se le associazioni presenti fornissero una lista di priorità di interventi da loro condivisi, da mettere a disposizione del Parlamento per iniziative mirate di semplificazione.

Il dottor GUERRINI precisa al senatore Saccomanno che i dati forniti sono complessivi e che una ripartizione per competenze territoriali sarebbe difficile. È comunque evidente che vi sono stratificazioni normative comunitarie, statali, regionali e locali che incidono sulla stessa materia imponendo una pluralità di oneri burocratici. La Confartigianato auspica che la riforma in senso federale della fiscalità consenta una razionalizzazione del sistema e rileva come per le imprese il problema dei costi della burocrazia sia un tema centrale e fortemente sentito. La strada intrapresa è sicuramente positiva, ma è necessario che il Governo e il Parlamento intervengano in tempi rapidi e con incisività.

Il dottor BAGLIONE conferma la disponibilità della CNA a fornire il suo contributo, sia alla definizione di politiche di ampio respiro che a provvedimenti mirati in materia di semplificazione. Rispondendo all'osservazione della senatrice Leddi, fa presente che la «CNA Interpreta» è stata costituita dieci anni fa e conta cinquanta specialisti esperti in varie materie che studiano e analizzano la normativa di settore e forniscono chiarimenti, circolari ed osservazioni di carattere interpretativo. La creazione di questa struttura nasce dall'esigenza interna di fornire un servizio ulteriore agli associati. La Confederazione è disponibile a far visionare alla Commissione questa banca dati che raccoglie tutta la normativa di settore di carattere statale e, per tre regioni, anche quella regionale e comunale.

Il PRESIDENTE ringrazia gli intervenuti e dichiara conclusa l'audizione. Rinvia il seguito dell'indagine conoscitiva in titolo a giovedì 18 dicembre 2008, alle ore 14, per procedere all'audizione di rappresentanti di Coldiretti, COPAGRI e CIA.

La seduta termina alle 15.15.