CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 5 agosto 2008
49.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Politiche dell'Unione europea (XIV)
COMUNICATO
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ATTI COMUNITARI

Martedì 5 agosto 2008. - Presidenza del vicepresidente Gianluca PINI.

La seduta comincia alle 19.

Variazione nella composizione della Commissione.

Gianluca PINI, presidente, avverte che, per il gruppo Italia dei Valori, entra a far parte della Commissione il deputato Pino Pisicchio.

Proposta di direttiva del Consiglio recante applicazione del principio di parità di trattamento fra le persone indipendentemente dalla religione o le convinzioni personali, la disabilità, l'età o l'orientamento sessuale.
COM(2008)426 def.

(Parere alla I Commissione).
(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 127, comma 1, del regolamento, e conclusione - Parere favorevole con condizione).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta del 31 luglio 2008.

Gianluca PINI, presidente e relatore, ricorda che, nella seduta dello scorso 31 luglio aveva formulato una proposta di parere con condizioni; alla luce del dibattito svoltosi in quella sede e tenuto conto delle osservazioni espresse, sottopone ai colleghi la riformulazione della propria proposta di parere, con condizione (vedi allegato 1).

Jean Leonard TOUADI (PD) richiama l'importanza dei temi affrontati dal provvedimento, che interviene sul principio di non discriminazione; sottolinea in proposito l'importanza che non vengano in alcun modo lesi i diritti fondamentali dei cittadini.

Benedetto Francesco FUCCI (PdL) rileva come la proposta di direttiva presentata

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dalla Commissione europea sia molto importante perché va a toccare un argomento, quale è quello della discriminazione tra gli esseri umani, di grande importanza. Il Parlamento è reduce dall'approvazione del disegno di legge di ratifica del Trattato di Lisbona che al suo interno contiene importanti misure anche dal punto di vista sociale. Questa proposta di direttiva europea si va a inserire in un quadro di sempre maggiori tutele che fanno comprendere quanto, nonostante i suoi obiettivi limiti istituzionali e in termini di rapporti con i popoli europei, il proseguimento della costruzione dell'»edificio comunitario» rappresenti un obiettivo da perseguire con forza.
Naturalmente lo spirito europeista e la convinzione che l'Unione europea rappresenti sul piano sia normativo che culturale un quadro di garanzie sociali non deve tuttavia far dimenticare una necessità a suo parere ineludibile: avere del tutto chiari dei paletti etici e culturali ben precisi e non negoziabili. In altre parole è bene fare attenzione perché quello standard minimo (e necessario) di protezione contro le discriminazioni sociali o religiose assicurato dalla proposta di direttiva all'esame della Commissione su tutto il territorio comunitario non dia la stura a situazioni eccessive sul piano opposto. Bisogna cioè evitare che la formula: «Standard minimi di tutela contro le discriminazioni» non equivalga alla formula: «Nell'Europa dei diritti tutti hanno il diritto a qualunque cosa».
Fa quindi un esempio concreto riguardante un tema che è stato centrale nel dibattito politico nel corso dell'ultima e poco fortunata legislatura guidata dal governo Prodi: nel famoso (e, sia consentito, fortunatamente naufragato!) disegno di legge governativo sui cosiddetti «Dico» era contenuta una sanatoria di fatto nei confronti degli immigrati clandestini: dichiarando semplicemente di convivere con cittadini italiani da un certo periodo di tempo (come ciò potesse essere verificato essendo gli interessati in clandestinità era un mistero assoluto) essi avrebbero potuto legarsi a questi ultimi con un patto civile di convivenza e quindi regolarizzare la loro posizione in modo automatico. Fa poi un altro esempio che invece riguarda l'attualità: il «caso Englaro». Sappiamo che in Europa ci sono standard molto diversi in tema di eutanasia e di testamento biologico. Qual è lo standard minimo in tema di tutela della vita e di rispetto della volontà di persone che chiedono ai loro cari di staccare la spina qualora rimanessero in coma? È forse quello dell'Olanda che ammette l'eutanasia in modo integrale?
Si tratta di interrogativi importanti di cui è bene tenere conto. Sottolinea di essere rinfrancato dal leggere, nell'articolo 2, che la proposta di direttiva non ha ripercussioni sulle misure nazionali relative a sicurezza pubblica, ordine pubblico, prevenzione del crimine, tutela della salute e dei diritti e libertà altrui. Come medico e come deputato che fa parte anche della Commissione Affari Sociali, sottolinea l'inciso riguardante la «tutela della salute». Si tratta di un inciso importante perché afferma un principio a suo parere irrinunciabile: cioè che, per quanto l'Europa sia sempre più unita, le istituzioni comunitarie sembrano riconoscere che le singole realtà continentali (che sono complesse coinvolgendo risvolti storici, culturali, religiosi e di tradizione giuridica) non sono tutte omologabili. La sua interpretazione dell'articolo 2 sopra citato è molto restrittiva.
Per queste ragioni, nell'annunciare il proprio orientamento favorevole sui fini e sul contenuto della proposta di direttiva in esame, tiene a sottolineare il suo apprezzamento per il fatto che la bozza di parere in esame contenga: nelle premesse, un chiara sottolineatura dell'importanza primaria dell'articolo 2; nel dispositivo, la richiesta che la Commissione europea, quando emanerà la direttiva, motivi nel preambolo in modo più analitico le motivazioni delle proposte legislativa in essa contenute.
Si augura, in conclusione, che ciò avvenga nel senso di sottolineare ulteriormente

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il ruolo delle legislazioni nazionali in temi centrali come quello della tutela della salute.

Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere del relatore, come riformulata.

Proposta di decisione quadro del Consiglio che modifica la decisione quadro 2002/475/GAI relativa alla lotta contro il terrorismo.
COM(2007)650 def.

(Parere alle Commissioni riunite I e II).
(Esame, ai sensi dell'articolo 127, comma 1, del regolamento, e conclusione - Parere favorevole con condizione e osservazioni).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

Isidoro GOTTARDO (PdL), relatore, da conto dei contenuti del provvedimento, richiamando la relazione svolta in seno al Comitato permanente per la valutazione dell'attuazione degli obblighi derivanti dalla normativa e dalla giurisprudenza, riunitosi lo scorso 31 luglio. Anche alla luce del dibattito svoltosi sul provvedimento in tale occasione, formula quindi una proposta di parere favorevole con condizione e osservazioni (vedi allegato 2).

Jean Leonard TOUADI (PD) richiama le sfide epocali - richiamate dal provvedimento in esame - che gruppi criminali lanciano alla democrazia ed evidenzia l'importanza, nell'affrontare tali tematiche, di assicurare un dosaggio equilibrato tra sicurezza e libertà. Preannuncia quindi il voto favorevole del suo gruppo sulla proposta di parere formulata dal relatore.

Gianluca PINI, presidente, in qualità di rappresentante del gruppo della Lega Nord preannuncia il voto favorevole del suo gruppo sulla proposta di parere formulata dal relatore.

Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere formulata dal relatore.

Gianluca PINI, presidente, sottolinea, in conclusione, l'esigenza che i pareri oggi approvati dalla XIV Commissione siano trasmessi, unitamente ai documenti finali che saranno adottati dalle Commissioni di merito, alla Commissione europea, nell'ambito del dialogo politico avviato dal 2006. Ciò contribuirà a superare quelle difficoltà rilevate anche dal Presidente Barroso nella sua audizione del 15 luglio scorso.
Ricorda infine che, ai sensi dell'articolo 4 della legge n. 11 del 2005 (legge Stucchi), qualora le Camere abbiano iniziato l'esame di progetti di atti dell'UE, il Governo può procedere alle attività di propria competenza per la formazione dei relativi atti comunitari e dell'Unione europea soltanto a conclusione di tale esame, e comunque decorso il termine di 20 giorni, apponendo in sede di Consiglio dei Ministri dell'Unione europea la riserva di esame parlamentare. Rileva, al riguardo, la necessità, anche alla luce di difficoltà emerse nella passata legislatura, di assicurarsi che il Governo sia informato dell'avvio dell'esame della proposta ai fini delle effettiva apposizione delle riserva.

La Commissione prende atto.

La seduta termina alle 19.20.

AVVERTENZA

Il seguente punto all'ordine del giorno non è stato trattato:

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI.