CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 2 luglio 2008
25.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari costituzionali, della Presidenza del Consiglio e Interni (I)
COMUNICATO
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UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

Mercoledì 2 luglio 2008.

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 13.55 alle 14.05.

Elezione di un segretario.

Mercoledì 2 luglio 2008. - Presidenza del presidente Donato BRUNO.

La seduta comincia alle 14.05.

Donato BRUNO, presidente, avverte che la Commissione deve procedere alla votazione per l'elezione di un segretario e che risulterà eletto segretario il deputato che avrà ottenuto il maggior numero di voti. Indìce quindi la votazione per l'elezione di un Segretario.
Comunica il risultato della votazione:

Presenti e votanti 27
Hanno riportato voti:
Souad Sbai 22
Schede bianche 5

Proclama eletto segretario il deputato Souad Sbai.

Hanno preso parte alla votazione di un Segretario i deputati: Amici, Bernini, Bertolini, Bianconi, Bordo, Bruno, Calderisi, Cristaldi, Dal Lago, De Girolamo, Distaso, Dussin Luciano, La Loggia, Laffranco, Lo Moro, Naccarato, Napoli Osvaldo, Orsini, Pastore, Pecorella, Piccolo, Santelli, Sbai, Stracquadanio, Tassone, Vanalli, Volpi.

La seduta termina alle 14.25.

SEDE CONSULTIVA

Mercoledì 2 luglio 2008. - Presidenza del presidente Donato BRUNO.

La seduta comincia alle 16.20.

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Documento di programmazione economico-finanziaria relativo alla manovra di finanza pubblica per gli anni 2009-2013.
Doc. LVII, n. 1.

(Parere alla V Commissione).
(Seguito dell'esame e conclusione - Parere favorevole).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 1o luglio 2008.

Donato BRUNO, presidente, avverte che il relatore ha presentato una proposta di parere (vedi allegato 1). Avverte inoltre che il deputato Amici ha presentato una proposta alternativa di parere (vedi allegato 2).

Pino PISICCHIO (IdV) dichiara l'orientamento contrario del proprio gruppo sul documento in esame, preannunciando un voto contrario sulla proposta di parere presentata dal relatore.
Si sofferma in particolare sugli aspetti, contenuti nel documento in esame, afferenti agli enti locali. In particolare ritiene che il tema del federalismo fiscale sia affrontato in modo insoddisfacente, soprattutto per il ruolo secondario che viene attribuito agli enti locali, mentre auspica che il dibattito relativo ai servizi pubblici locali possa portare ad una piena liberalizzazione del settore.

Pierangelo FERRARI (PD) intende preliminarmente stigmatizzare le procedure con le quali la Camera sta affrontando l'esame di una vera e propria manovra finanziaria anticipata, costituita dal DPEF e dal decreto-legge n. 112 del 2008. Al riguardo, infatti, rileva come l'avere versato il contenuto tipico di un disegno di legge finanziaria all'interno di un decreto-legge, il n. 112 del 2008, esaminato al di fuori della sessione di bilancio produca l'effetto di eludere l'applicazione della procedura speciale di esame prevista dal Regolamento per la manovra di finanza pubblica. Come già affermato dal presidente del gruppo del partito democratico, onorevole Soro, e da altri esponenti del gruppo in Assemblea, questa modalità di esame rappresenta una grave violazione delle prerogative parlamentari.
Si sofferma quindi sul contenuto del DPEF, che reputa inadeguato a fronteggiare le emergenze diffuse nel Paese. Questo documento ricorre ad un linguaggio fantasioso e propagandistico, volto a mistificare la reale portata dei contenuti della politica economica del Governo. Ritiene infatti che dietro l'uso di termini quali «perequazione», «rimodulazione», «armonizzazione» si celi in realtà un'unica finalità perseguita dal Governo, ossia la volontà di aumentare l'imposizione fiscale. Del resto la politica fiscale del Governo appare confusa e contraddittoria, soprattutto con riferimento agli enti locali. La soppressione dell'ICI, infatti, ha sottratto la principale fonte di entrate fiscali ai comuni che, in questo modo, saranno costretti a negoziare con lo Stato al fine di ottenere adeguati trasferimenti di risorse.
Sotto un altro aspetto, evidenzia come il documento in esame non rechi, per gli enti locali, alcuna novità di rilievo: esso, infatti, si limita a preannunciare un Codice delle autonomie locali, già elaborato dalla maggioranza di centrosinistra nella scorsa legislatura.
Si sofferma sulla politica economica del Governo, esprimendo il proprio orientamento contrario sulla «Robin Hood Tax», ossia la tassa rivolta alle banche ed alle imprese petrolifere, che è stata criticata anche dall'ex ministro Martino in una intervista dello scorso 19 giugno.
Dichiara di non condividere la previsione di tagli all'amministrazione della giustizia ed al comparto delle forze di polizia. Si tratta di un atteggiamento contraddittorio da parte dell'attuale maggioranza, che in passato era stata sempre favorevole a garantire fondi adeguati a vantaggio delle forze di polizia.
Trattandosi di un documento che non fornisce alcuna risposta ai reali problemi del Paese, preannuncia il voto contrario del proprio gruppo sulla proposta di parere

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del relatore, invitando invece ad approvare la proposta alternativa di parere presentata dal deputato Amici.

Mario TASSONE (UdC) preannuncia il voto contrario del proprio gruppo sulla proposta di parere del relatore, soprattutto in ragione della insufficiente attenzione riservata ad alcune questioni di rilevante importanza, nonché il voto di astensione sulla proposta alternativa di parere presentata dal deputato Amici.

Giuseppe CALDERISI (PdL) fa presente che il proprio intervento è espressamente volto a precisare che non esiste alcuna violazione delle procedure regolamentari nell'esame del provvedimento in oggetto e del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, così come paventato dal deputato Ferrari. Al riguardo osserva infatti che l'esame del DPEF avviene, come ogni anno, secondo i tempi e le procedure ordinarie, non ravvisandosi quindi alcuna anomalia regolamentare. Il decreto-legge n. 112 del 2008, dal canto suo, è volto ad anticipare alcuni contenuti della manovra di finanza pubblica che si caratterizzano per la loro urgenza e necessità, come è spesso accaduto negli anni passati. Ciò non toglie che, come indicato nello stesso DPEF, saranno poi presentati al Parlamento il disegno di legge finanziaria, il disegno di legge di bilancio ed altri provvedimenti collegati.
Ciò che ritiene indispensabile è invece spostare il confronto tra le forze politiche sul piano dell'approfondimento nel merito dei provvedimenti, evitando il ricorso a forme di ostruzionismo, che sono agevolate dalla mancata applicazione del contingentamento alla discussione dei decreti-legge in Assemblea. Questa circostanza impedisce l'applicazione dell'articolo 24 del Regolamento che prevede che all'esame dei disegni di legge di conversione dei decreti-legge sia destinata non più della metà del tempo complessivamente disponibile. In tale contesto, anche l'attuale calendarizzazione dei lavori dell'Assemblea non appare contrastare con le norme regolamentari. Conclude con una riflessione su questo argomento, ricordando in proposito che, già nel 2000, il Presidente Violante riteneva che il principio del divieto di contingentamento dei disegni di legge di conversione dei decreti-legge di questi provvedimenti dovesse considerarsi superato.

Donato BRUNO, presidente, pone in votazione la proposta di parere del relatore, avvertendo che, se questa risulterà approvata, sarà preclusa la proposta alternativa, mentre, se risulterà respinta, sarà messa in votazione la proposta alternativa.

La Commissione approva la proposta di parere del relatore.

La seduta termina alle 16.55.

AVVERTENZA

Il seguente punto all'ordine del giorno non è stato trattato:

ATTI DEL GOVERNO

Schema di decreto legislativo recante modifiche e integrazioni al decreto legislativo 8 gennaio 2007, n. 5, attuativo della direttiva 2003/86/CE, in materia di ricongiungimento familiare.
Atto n. 3.