CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 10 maggio 2017
815.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Cultura, scienza e istruzione (VII)
ALLEGATO

ALLEGATO 1

Conversione in legge del decreto-legge 24 aprile 2017, n. 50, recante disposizioni urgenti in materia finanziaria, iniziative a favore degli enti territoriali, ulteriori interventi per le zone colpite da eventi sismici e misure per lo sviluppo (C. 4444 Governo).

PARERE ALTERNATIVO DEL GRUPPO ARTICOLO 1 – MDP

   La Commissione VII,
   esaminato per le parti di competenza, il disegno di legge di conversione del decreto-legge 50/2017, recante: Disposizioni urgenti in materia finanziaria, a favore degli enti territoriali e zone colpite da eventi sismici e misure per lo sviluppo» (C 4444)
   premesso che:
    la manovra correttiva prevista dal provvedimento in esame, interviene con una correzione sui conti pubblici per il 2017 di circa euro 3,1 miliardi e una conseguente riduzione dal 2,3 al 2, l per cento di PIL, ottenuta in gran parte attraverso un aumento delle entrate e, seppur in misura minore, con un taglio delle spese, a cominciare da quelle dei ministeri;
    in perfetta coerenza con questi anni di tagli e di spending reveiw, assistiamo a un'ennesima riduzione degli stanziamenti che colpisce ancora una volta, e pesantemente, i già magri bilanci del Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della ricerca e del Ministero dei Beni e delle attività culturali e del Turismo. Due ministeri già gravemente sottofinanziati. A conferma di una politica miope, intollerabilmente «ragionieristica», che continua a non vedere proprio nell'istruzione, nella ricerca e nella cultura, i settori della Pubblica amministrazione nei quali investire con convinzione per la crescita e il futuro del nostro Paese;
    a fronte delle poche e del tutto insufficienti risorse assegnate a legislazione vigente, il Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della ricerca, subisce una riduzione di fondi per complessivi 38,8 milioni di euro per il 2017. Di questi, oltre 15,5 milioni vengono tagliati all'istruzione universitaria e formazione post-universitaria, nell'ambito della quale quasi 6 milioni di euro vengono tolti al diritto allo studio universitario. E questo in un Paese che è penultimo in Europa per numero dei laureati. Così come si assiste al taglio di ben 5,8 milioni di euro per la ricerca scientifica e tecnologica applicata e di base;
    si segnala inoltre il taglio di oltre l, l milioni di euro per le istituzioni dell'Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica (AFAM), che sono già in situazione di estrema difficoltà anche a causa delle esigue risorse ad esse assegnate a legislazione vigente;
    in questo ambito va ricordato come da anni si attende la statizzazione degli Istituti musicali pareggiati, trasformati in Istituti superiori di studi musicali, dall'articolo 2, comma 2, della legge 508/1999;
    ad oggi, nonostante gli impegni del Governo, nessuna risorsa è specificatamente destinata a finanziare i processi di statizzazione degli ex istituti musicali pareggiati, nonostante alcuni istituti siano ormai in aperta situazione pre-fallimentare;
    la grave situazione attuale vede diciannove Conservatori non statali, in Pag. 123difficoltà e a rischio chiusura per mancanza di fondi. O i conservatori vengono statizzati o chiudono;
    il provvedimento in esame, non prevede nulla in tal senso;
    come ha sottolineato il Segretario generale della FLC-CGIL, è importante preservare la straordinaria esperienza italiana in fatto di educazione e alta formazione musicale e artistica, che trova nelle comunità locali un suo punto di forza»;
    accanto a misure di favore per i grandi musei, con la possibilità di andare in deroga ai limiti previsti dalla normativa vigente per «avvalersi di competenze e servizi professionali... per sostenere il buon andamento degli istituti e garantirne l'attivazione», si confermano nuovi tagli ai nostri beni culturali; e a pagarne le spese sono i tanti capitoli di bilancio del Ministero dei Beni e delle attività culturali e del Turismo, che subiscono un sensibile taglio di quasi 13 milioni di euro per il 2017. Un taglio che in una fase attuale molto difficile, e con un ministero privo di strumenti per fronteggiare una riorganizzazione, forzatamente pretesa «a costo zero» dal Governo, rischia di diventare una pietra tombale sulla possibilità effettiva di esercitare e garantire la tutela;
    dei quasi 13 milioni di tagli, 9,6 milioni di euro colpiscono la «Tutela e valorizzazione dei beni e attività culturali e paesaggistici, e di questi 5,455 milioni vengono sottratti al Programma «tutela del patrimonio culturale», già allo stremo. E non basta: si dispongono – tra l'altro – tagli per 220.000 euro alla tutela archeologica, 599.000 alla tutela e valorizzazione dei beni archivistici, 992.000 alle «malconce» biblioteche, 552.000 alla tutela delle belle arti e tutela e valorizzazione del paesaggio;
    l'articolo 22, comma 8, stanzia 2 milioni di euro in favore del Teatro Eliseo di Roma, al fine di garantire la continuità della sua attività. Dette risorse rappresentano un nuovo ulteriore stanziamento, che si aggiunge ai diversi contributi già assegnati dalla normativa vigente al medesimo teatro;
    peraltro i suddetti 2 milioni di euro a favore dell'Eliseo, vengono di fatto sottratti al nuovo Fondo per il cinema e l'audiovisivo, ossia a un settore che ha necessità di risorse specifiche;
    nella drammatica situazione in cui versano buona parte dei teatri italiani, che faticano a portate avanti la loro programmazione, lasciano perplessi la scelta e le modalità del tutto discrezionali con le quali si è optato per un finanziamento aggiuntivo al teatro Eliseo;
    l'articolo 62 interviene con disposizioni volte a favorire la costruzione di impianti sportivi. È di fatto una norma «sblocca-stadio» e il riferimento implicito è alla vicenda relativa alla realizzazione dello stadio della Roma;
    si interviene sulla disciplina della costruzione di impianti sportivi dettata dal comma 304, articolo l, della legge di stabilità 2014. Solo che invece di novellare, come sarebbe dovuto avvenire, la norma sugli stadi della suddetta legge di stabilità 2014, si introducono nuove disposizioni che con quella norma vigente non si coordinano, né attraverso abrogazioni né con modifiche puntuali. Dal punto di vista legislativo e della corretta redazione dei testi, il risultato è perlomeno censurabile, con due norme che si sovrappongono, una in parziale deroga dall'altra, creando una confusione legislativa;
    mentre il citato comma 304 della legge di stabilità 2014, vieta espressamente la costruzione di abitazioni, ma consente solamente ai soggetti che proponevano l'impianto sportivo, di realizzare uffici o attività commerciali, con questo articolo si deroga da detta previsione (peraltro vigente), e si apre a nuove costruzioni, a compensazione, anche di edilizia residenziale, in quanto funzionali al finanziamento dello stadio. È evidente il rischio di nuove speculazioni e di nuove residenzialità, Pag. 124che andranno ad aggiungersi a tutta quella marea di appartamenti nuovi rimasti invenduti;
    saranno inoltre consentite demolizioni e ricostruzioni con diverse volumetria e sagoma, e si dispone che il verbale conclusivo della Conferenza di servizi, può costituire adozione di variante al piano regolatore comunale. In pratica si assiste ad un allentamento dei vincoli urbanistici;
    l'articolo 63 prevede la concessione a favore di Ryder Cup Europe LLP della garanzia dello Stato per un ammontare fino a 97 milioni di euro, per il periodo 2017-2027. Non può non rilevarsi come questa previsione rappresenti, di fatto, un «regalo» a un terreno privato per la ristrutturazione sul quale si appresta una garanzia pubblica. Tutto ciò per una iniziativa sostanzialmente «elitaria», quando mancano risorse, e nulla si fa, in favore dello sport di base,

  esprime

PARERE CONTRARIO.

  Nicchi, Scotto, Bossa.

Pag. 125

ALLEGATO 2

Conversione in legge del decreto-legge 24 aprile 2017, n. 50, recante disposizioni urgenti in materia finanziaria, iniziative a favore degli enti territoriali, ulteriori interventi per le zone colpite da eventi sismici e misure per lo sviluppo (C. 4444 Governo).

PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE

   La VII Commissione (Cultura, scienza e istruzione),
   esaminato, per la parte di competenza, il disegno di legge C. 4444 di conversione del decreto-legge 24 aprile 2017, n. 50, recante disposizioni urgenti in materia finanziaria, iniziative a favore degli enti territoriali, ulteriori interventi per le zone colpite da eventi sismici e misure per lo sviluppo;
   udita la relazione della deputata Ghizzoni, nella seduta del 4 maggio 2017, alla quale ci si riporta integralmente;
   udito il dibattito svoltosi nelle sedute del 9 e 10 maggio 2017, i cui resoconti si intendono qui richiamati,

  esprime

PARERE FAVOREVOLE
   con le seguenti condizioni:
    1) con riferimento all'articolo 13, considerata l'importanza dell'investimento nella formazione del capitale umano e della tutela e valorizzazione del patrimonio culturale e paesaggistico, inserisca la Commissione una disposizione per cui il raggiungimento degli obiettivi programmatici indicati nel documento di economia e finanza 2017 attingendo ad altre voci di spesa del Bilancio dello Stato; o, in subordine, i Ministeri dell'istruzione, dell'università e della ricerca e dei beni e le attività culturali e del turismo, definiscano nell'ambito della prevista rimodulazione di risparmi di spesa, riduzioni di missioni e programmi diversi da quelli indicati nell'elenco allegato al decreto-legge, al fine di garantire, in particolare, l'integrità delle risorse per i programmi «Diritto allo studio» e «Ricerca scientifica e tecnologica» in capo al MIUR e per la missione «Tutela e valorizzazione dei beni e attività culturali e paesaggistici» in capo al MIBACT;
    2) si inseriscano, all'articolo 22, anche disposizioni recanti misure per la promozione del libro e della lettura;
    3) si estenda anche in favore dei comuni la previsione disposta per province e città metropolitane dall'articolo 25, comma 2, per il finanziamento, a valere sul Fondo da ripartire per il finanziamento degli investimenti e lo sviluppo infrastrutturale del Paese, degli interventi in materia di edilizia scolastica coerenti con la Programmazione triennale mediante attribuzione del MIUR (senza necessità che il riparto venga disposto da DPCM);
    4) nei limiti dei posti di dirigenza scolastica già programmati a livello regionale per l'anno scolastico 2017-2018, i dirigenti preposti agli uffici scolastici regionali delle regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria possano attribuire l'autonomia e quindi la sede di dirigenza anche in deroga ai parametri previsti dagli artt. 19 e seguenti del decreto-legge n. 98 del 2011, tenuto conto della fase emergenziale che Pag. 126coinvolge i comuni delle suddette regioni indicati negli allegati 1 e 2 del decreto-legge n. 8 del 2017, interessate da un elevato numero di allontanamento degli iscritti per ragioni di sicurezza legati agli eventi sismici del 2016 e 2017;
    5) si proroghi all'anno scolastico 2017-18 la disposizione contenuta nell'articolo 18-bis del decreto-legge n. 189 del 2016, al fine di supportare l'attività didattica e scolastica sia nei territori colpiti dagli eventi sismici precedentemente richiamati sia nelle scuole che ospitano personale e studenti sfollati; a tal fine ci si avvalga dei risparmi verificatasi dall'attuazione del citato articolo 18-bis;
    6) sia prevista una disposizione che consenta all'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia di proseguire e intensificare la propria attività di monitoraggio degli eventi sismici;
    7) sempre con riguardo agli interventi in favore dei territori colpiti dagli eventi sismici verificatisi a partire dal 24 agosto 2016, al fine di accelerare gli interventi di ricostruzione sia ulteriormente rafforzata la dotazione di personale del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo;
    8) con riferimento all'articolo 62, in materia di costruzione di impianti sportivi, le disposizioni siano coordinate con l'articolo 1, comma 304 della legge di stabilità per il 2014, in particolare escludendo la possibilità di realizzare nuova edilizia residenziale come opera complementare o funzionale al finanziamento e alla fruibilità degli impianti;
    9) si inserisca una disposizione recante la graduale statizzazione e razionalizzazione, a decorrere dall'anno 2017, degli Istituti Superiori musicali non statali e delle Accademie di Belle arti non statali di cui all'articolo 19, comma 5-bis, del decreto-legge 12 settembre 2013, n. 104, convertito, con modificazioni, dalla legge 8 novembre 2013, n. 128, mediante l'istituzione di un apposito fondo,
   e con la seguente osservazione:
    a seguito della riorganizzazione dei livelli amministrativi ex lege n. 56 del 2014, verificare la possibilità di sostenere il funzionamento ordinario dei sistemi bibliotecari provinciali, al fine di garantire la continuità dei servizi da questi svolti e di assicurare la tutela del patrimonio librario delle biblioteche che ne fanno parte.